Uno dei giocatori più forti, amati e indimenticabili nella storia del rugby, per tanti motivi
I 40 anni di Jonny Wilkinson
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come giocatore e come persona non posso che stimarlo ed ammirarlo all’inverosimile, il primo ad applaudirlo e a dispiacermi dei suoi infortuni e del fatto che smettesse di giocare, ma non è mai riuscito a starmi simpatico
Meno male che con quel fisico “modesto” non ha deciso di infilarsi il tutù e presentarsi ai provini del bol’šhoj per diventare il nuovo Nureyev
…l’articolo ha già detto tutto, vorrei solo sottolineare ancora la grande professionalità dimostrata in campo, con la sua nazionale ma soprattutto con il “mio” Tolone, una professionalità che gli è costata infortuni e placcaggi distruttivi, ma non si è mai tirato indietro, una professionalità ed una umiltà che ha dimostrato anche fuori dal campo, senza mia ergersi ed atteggiarsi a primadonna o fuoriclasse… …dopo l’allenamento continuava con la sua abitudine delle 6 serie, e poi si prestava sempre alle foto ed autografi con gli spettatori, sopratutto se fra loro c’erano bambini e ragazzi, con una sensibilità rara verso quelli più sfortunati, in carrozzella o peggio…
…che dire altro, grazie per i momenti indimenticabili e le giocate incredibili con Drew, Tolone ed i tolonesi (e non solo) conservano di te un ricordo indelebile, lunga vita sir Jonny!
Uno dei pochi giocatori a riuscire a trasformare da solo una squadra.
Nel post mondiale l’Inghilterra faticava a ottenere risultati senza la sua presenza in campo. E non era solo per i drop, anzi. Dirigeva il gioco tatticamente e guidava la risalita in difesa (ho nella testa un ribaltone stampato a una terza kiwi, purtroppo non ricordo chi di precisione)
Per ragioni anagrafiche è stato il mio eroe da ragazzino. Happy birthday Jonny