Abbiamo intervistato l’estremo azzurro, fermo da fine agosto, che ci ha raccontato il difficile rapporto con il rugby negli ultimi mesi e i suoi obiettivi
La scalata di Matteo Minozzi verso la Rugby World Cup 2019
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Complimenti alla Redazione: interviste sempre bellissime, intense ed interessanti. Bravi, avanti così…
assieme a kinky sono stato tra i primissimi a diventare un suo estimatore sin dai tempi del calvisano.
Mi dispiace molto che non sia più nelle zebre però ha ragione lui.
Spero che possa essere convocato per il mondiale e che magari segni la meta vincente contro il SA.
Vai Minozzi il futuro può essere tuo (ed un pò nostro?).
Un grandissimo in bocca al lupo, Teo!
Un grande in bocca al lupo e speriamo in un pronto ritorno al 100% (senza forzare ovviamente).
(non per polemica gratuita, ognuno può farsi curare dove vuole, ma le Zebre non avevano un’equipe o un fisio a Parma che lo potesse seguire?)
mi sa che a Parma si ammalano 🙂 🙂 😉
Anch’io quando ho letto che a seguirlo era il preparatore atletico del Calvisano sono rimasto un pò basito…. E voglio fare polemica…. Un giocatore di interesse nazionale dovrebbe essere seguito dallo staff della Franchgia…. Mi sembra ci sia del marcio in tal senso…
Ma lui non è più in pratica delle zebre!
Dovrebbe andare in Inghilterra?
l’annuncio è di febbraio, quindi il percorso sarebbe dovuto essere già iniziato e non credo che lo mollassero a metà, anche visto l’interesse nazionale, come non credo che potessero, essendo loro ancora fino a fine stagione, e comunque, allora, perché non lo stanno curando gli inglesi? senza nessuna polemica, è strano e basta
sempre e comunque valsugana.
anche se retrocede.
grande società che ha fatto ottimi giocatori, non solo matteo……., ma anche federico.
GRANDE VALSUGANA.
in un’altra federazione sareste un obiettivo per tutti i club…….
Non capisco l’ultima frase!
fare quello che sta costruendo il valsugana.
Ok però ruzza e minozzi sono proditti valsugana e hanno fatto l’accadema e poi ruzza è andato a viadana poi alle zebere ed infine al Benetton.
Minozzi accademia poi calvisano.
Io mi domanderei perché Ruzza è andato a viadana e non a Padova per esenpio.
Stesso discorso per Minozzi.
Forse non credevano in loro ?
Non so perche’, ma se ci fai caso, nessun ragazzo (senior) e’ passato direttamente dal Valsu al Petrarca negli ultimi anni (diciamo almeno dieci anni, ma probabilmente anche venti)… che strano. Prima c’erano un sacco di ragazzi che passavano direttamente dalla prima squadra del Valsu alla prima squadra del Perarca… boh, sara’ un caso…
Bisogna pero’ dire che il reclutamento e i primi anni di rugby giovanile di Ruzza sono stati del CUS Padova.
Comunque sono d’accordo con te : più valsugana
Matteo , non Ti sei fatto male perchè spregiudicato nelle scelte di gioco, ma perchè doveva succedere, non limitare per remore le tue caratteristiche.
anche dall’intervista emerge il pericolo più grosso, almeno nel breve periodo, per il pieno recupero di questo ragazzo, il tarlo in testa di rifarsi male, magari per una cosa banale come un cambio di direzione, se vogliamo è un bene, perché il ragazzo dimostra maturità e testa, ma sarà la cosa più difficile da superare.
per il resto interessantissimo il salto di maturità fatto e la visione ben chiara della situazione globale sua, delle squadre, della nazionale, etc etc, potrebbe essere veramente un grande campione.
dal punto di vista prestazionale, se il fisico è a posto e lui se la sente, sarebbe un errore non portarselo via per il premondiale per usarlo, magari, come impact se non avesse la partita sulle gambe, giocatore troppo importante per pensare di lasciarlo a casa; in una nazionale come quella italiana, la possibilità di esserci alla RWC, ripeto, magari con un ruolo marginale, vista la situazione, deve averla.
poi mi accodo a chi esprime qualche perplessità su chi segue il recupero, o il fisio è collegato a qualche centro di livello e l’aggregazione al calvisano è solo di comodo, allora niente da dire, o non capisco perché il recupero di un giocatore sotto contratto zebre, non sia seguito, almeno fino a quando non ha firmato con i tigers, dallo staff zebre o nazionale; viene seriamente da pensare che calvisano, giusto per non accendere polemiche, sia una costola federale, letta così…
pardon, wasps, non tigers,
Mah! Non sono del tutto d’accordo, anche se comprendo il tuo punto di vista. Tuttavia, in una competizione così breve come il Mondiale, la scelta migliore è portarsi dietro chi da maggiori garanzie fisiche. Passi ancora per Ghiraldini, che sarà portato in Giappone anche zoppo per la sua leadership e come omaggio alla carriera, ma se devo scegliere se portarmi dietro uno Sperandio (primo nome dei trequarti che mi viene) al 100% ed un Minozzi al 50% mi porto dietro Sperandio senza pensarci due volte.
Poi, se Minozzi arriva ad agosto al 80-90% della sua condizione, sarò il primo felice di vederlo partire per il Giappone.
probabilmente non mi sono spiegato bene, minozzi deve essere in forma e spendibile, ma ci può stare che non sia in grado di reggere 80′ appena rientrato da un lungo infortunio, allora in quel caso te lo puoi portare dietro per usarlo come impact player o sostituto di lusso in panca, chiaro che se non fosse in forma, meglio che resti a casa; ecco, in tour pre mondiale farei le mie convocazioni e ci aggiungerei lui di tasca mia, per capire quale è il suo livello di forma, ma se lui è all’80% e sperandio al 100%, per usare il tuo esempio, e devo portarmene via uno solo, sperandio tutta la vita (poi c’è da discutere se sia meglio minozzi all’80% o sperandio al 100%, ma questo è un altro discorso)
Concordo
Minozzi 80% e Sperandio 100% non ho dubbi….porto Minozzi, pure al 70%! ….e altri che impact player, se non è al massimo parte titolare e poi esce nella ripresa! Minozzi è uno degli ‘imprescindibili’!