La Rugby World Cup e il (suo) futuro: intervista a Conor O’Shea

La seconda parte della lunga chiacchierata con il commissario tecnico della Nazionale, con vista sull’appuntamento iridato

COMMENTI DEI LETTORI
  1. aries 17 Aprile 2019, 09:43

    Di solito si parla di buon cibo, vino e clima favorevole tra le motivazioni che spingono le persone ad accettare di trasferirsi in Italia, lui invece è venuto per Favaro! Che dire? Fantastico!

  2. LiukMarc 17 Aprile 2019, 09:59

    Ah ma quindi Franco (Ascione) qualcosa fa? Di grazia, si può sapere cosa? E cosa ha fatto nei 15 anni precedenti… grazie

    • Parvus 17 Aprile 2019, 10:42

      liuk sei troppo grande!!!!
      ascione vedrai che si salverà perché il lavoro di conor lo rimetterà in sella…….
      però io sono dalla tua parte…, e i 15 anni precedenti???? cosa ha fatto????!!!!

      • TheTexanProp 18 Aprile 2019, 01:49

        Ha fatto male ma e’ ancora la. Meritocrazia all’italiana ma che chiamo spesso con un altro nome. Ascione è uno dei tanti in FIR.

  3. Lazzaro 17 Aprile 2019, 10:07

    Ragazzi cerchiamo di capirci: io sono stupido, e allora buttatemi fuori dal Forum. COS dice: “il Federico Ruzza che è venuto in tour alle Fiji non era il giocatore che è adesso. E non è un trucco, non è magia, si chiama tempo”.
    Io sostengo che sia necessario lavorare su tutti i giocatori, franchigie e campionato ad alto livello, per far si che i Ruzza si possano vedere in campo tutte le domeniche. E voi mi dite invece che già ci siamo giocati i ’94, poi i ’95, poi ’96 e compagnia bella. Addirittura adesso guardiamo ai 2001… No mi spiace, io non capisco nulla di rugby ma una cosa la so: si gioca tutti i sabati e le deomniche dell’anno, e se il livello è basso è perche alla fine uno su cento ce la fa, sostenuto da una logica di vertice elitario che ai latini piace moltissimo… Finchè non prendono qualcun altro…

    • SilverShadow 17 Aprile 2019, 11:58

      Secondo me citando Ruzza ha voluto fare un esempio di un giocatore che dimostrava già di avere delle qualità ma che per fare il salto di livello definitivo ha avuto bisogno del supporto di un coach di livello come Bortolami.
      Il problema in Italia secondo me è questo: coach di alto livello ce ne sono pochissimi, soprattutto di specializzati in determinate fasi di gioco.
      Ad esempio, in un’intervista di qualche giorno fa, Marcato diceva che, in tutta Italia, l’unico allenatore specializzato nei calci che lui conosca è Corrado Pilat, che lavora nell’u18 di Treviso. A me faceva specie leggere un annetto fa che un giocatore giovane di Viadana si faceva non so quante ore di viaggio con regolarità per farsi seguire da McKinley a Treviso, quindi evidentemente Marcato ha ragione sulla mancanza assoluta di questi tecnici in Italia.
      Per la touche, e i giocatori coinvolti in quel frangente, in tutta Italia c’è il solo Bortolami, che evidentemente ha imparato molto in Inghilterra anche sui metodi di insegnamento, oltre ad avere straordinarie doti personali.
      Per i tre quarti c’è il solo Masi che si sta formando in Inghilterra.
      Per i mediani di mischia, ditemi voi… Troncon non mi sembra stia dando un grande apporto in tal senso. Treviso a quanto pare ha preso Duvenage anche per fargli fare un po’ di coaching, ma di altri specializzati non ce ne sono. Non credo sia un caso che sia il reparto dove soffriamo di più come movimento.
      In mischia è dove abbiamo forse più specialisti: Ongaro, Orlandi, Properzi, De Carli. Stiamo lasciando però senza contratto gente come Cuttitta e Ferrari che forse qualcosa hanno da dire.
      In Inghilterra, e non solo, spesso i club di alto livello fanno fare dei corsi ai propri giocatori per diventare allenatori (e spesso già hanno un ruolo di allenatori nelle giovanili). Non credo proprio lo facciano soltanto per motivi “caritatevoli” per dare un futuro dopo la carriera di giocatore, ma perché sanno di dover formare un numero adeguato di tecnici e spesso la formazione è più semplice (e rapida) se si è o si è stati giocatori di alto livello. Quanti dei grandi giocatori italiani del passato sono diventati buoni allenatori? A quanti è stata offerta la possibilità di essere adeguatamente formati per diventarlo?
      Il fulcro del discorso, e la domanda diretta mancante nell’intervista a CoS, è: si sta facendo qualcosa per “allenare gli allenatori”? Lui ha comunque risposto indirettamente dicendo che fa quel che può assieme a “Franco [Ascione], Fabio [Roselli], Steve [Aboud]”. Francamente mi pare un po’ poco.

      P.S. Secondo il Gazzettino, tra i giocatori in uscita dalla Benetton c’è Iannone, indeciso se entrare nel colosso di famiglia (è il nipote di Giuseppe De’Longhi) o se diventare un allenatore. Secondo voi, la De’Longhi che tipo di percorso di formazione gli farebbe fare, e quanto investirebbe nello stesso? E la FIR, invece?

      • Lazzaro 17 Aprile 2019, 12:26

        Prendo a prestito dal sito di Nuova Italia, Accademia Adriatica di filosofia, un periodo che spiega esattamente ciò che intendo, e a quanto vedo siamo tutti più o meno sulla stessa lunghezza d’onda: “Molte persone credono che la celebre frase: «Disgraziato il Paese che ha bisogno di eroi» sia una specie di proverbio o, comunque, una espressione di saggezza popolare, mentre è il riadattamento di uno scambio di battute nella scena finale del dramma di Bertolt Brecht «Vita di Galileo». Subito dopo l’abiura da parte dello scienziato, di fronte ai giudici dell’Inquisizione, un suo discepolo, deluso, esclama: «Sfortunato un Paese che non ha eroi!»; al che il maestro, umiliato, ma pur sempre sentenzioso, non si lascia sfuggire l’occasione di replicare con una battuta fulminante (da cui è tratta, per deduzione logica a contrario, la frase di cui discorrevamo all’inizio): «Felice il Paese che non ha bisogno di eroi!».”
        Ecco, a noi ancora servono gli Eroi, ma saremmo felici solo se non ci occorressero…

      • mmantova 17 Aprile 2019, 12:44

        Beh far seguire i corsi allenatori ai giocatori dovrebbe essere un Must di tutte le società. Frequentare un corso allenatori ti apre gli occhi sul gioco ( esperienza personale). Nelle nostre società ho visto molti giocatori utilizzati come allenatori del minirugby e delle giovanili quindi questo non si discosta molto dall’ Inghilterra… Di tecnici bravi ne abbiamo ma forse il vero punto dolente è effettivamente la mancanza di una serie di tecnici specializzati su una parte del gioco ( per me i 3/4 dovrebbero avere almeno 5 tecnici specializzati, uno per il mediano di mischia, uno per il mediano di apertura, uno per il gioco al piede, uno per il gioco aereo e uno per la lettura del gioco) mentre per la mischia vedo la necessità di allenatori per: mischia chiusa, touche (lancio, castelli e saltatori) , brakdown e lettura del gioco.

        • Parvus 17 Aprile 2019, 14:51

          si mantova hai perfettamente ragione, servono più tecnici, e fortemente preparati.

      • Parvus 17 Aprile 2019, 14:48

        silver non per bacchettarti ma solo per completare il tuo ottimo post, ti volevo fare un nome, che in inghilterra ha fatto moltissimo……., tra le vespe, festuccia.
        poi concordo con te che il livello dei tecnici nostrani è molto basso……, per niente treviso ha fatto una scelta ben precisa e non solo con kieran ma anche molti hanni fa che aveva organizzato un poderoso staff…….

  4. Dusty 17 Aprile 2019, 10:15

    Io sarò un sentimentalone inguaribile ma le persone che infondono ottimismo e che lavorano con spirito positivo le adoro.

  5. Parvus 17 Aprile 2019, 10:46

    lazzaro scrivi in maiuscolo e sarai buttato fuori dal forum come desideri.
    scherzi a parte, non hai torto, ci siamo giocati tante annate e solo un ruzza (splendido giocatore) è emerso…..
    purtroppo ha ragione liuk a chiedere cosa ha fatto e cosa a prodotto il dott. ascione nei 15 anni precedenti.

    • kinky 17 Aprile 2019, 11:14

      ma di che parlate? come ogni anno ci sono giocatori che vengono fuori. Annate ne vengono fuori 2 annate ne vengono fuori 4 annate ne vengono fuori anche di più….poi c’è il fattore tempo che magari qualcuno esce più tardi e altri prima. Come fai a dire che solo Ruzza è emerso? Del ’94/’95 nel giro che conta ce ne sono parecchi: Traorè, Appiah, Pasquali, Ferrari, Ruzza, Negri, Polledri, Lazzaroni….dimentico sicuramente qualcuno ma siamo già a 8! Del ’96 ce ne sono altri 3 o 4: Minozzi, Sperandio, Makelara…..poi magari fra qualche anno arriverà qualche “ritardatario”….i ’97 e ’98 non ne parlo perché troppo presto ma a breve ce ne saranno più di una dozzina!

  6. Parvus 17 Aprile 2019, 11:23

    kinki per fav togli negri e polledri…….

    • kinky 17 Aprile 2019, 12:28

      assolutamente no, trovare “italiani” in giro per il mondo fa parte del loro lavoro. I ragazzi sono arrivati in U20 fin dal primo anno!

      • Lazzaro 17 Aprile 2019, 12:34

        Kinky, no. Mi spiace. Il laro lavoro è costruire un sistema di crescita sostenibile per i giocatori all’interno del Paese, non prenderli da altri sistemi. Se mi sbaglio sgridami pure ma la penso così. Altrimenti non stiamo parlando di sistema italia ma di nazionale pura, quindi prendili dove vuoi anche un Filippo Ma’anau qualsiasi o un Giuseppe Mc Gregor…

        • kinky 17 Aprile 2019, 13:15

          Lo so lo so, hai perfettamente ragione da quel punto di vista! Parlavo solo del fatto che non si può dire che nelle annate ’94 ’95 è uscito solo Ruzza! Ci mancherebbe!

  7. Parvus 17 Aprile 2019, 11:24

    scusa mi è partito il post…
    e poi pasquali si è formato lontano dall’italia…….., mi pare……..

  8. Parvus 17 Aprile 2019, 11:27

    poi se ti va bene ascione, ben per te.
    per il modestissimo parere, non ha lavorato bene e con profitto.
    e…., e non voglio essere polemico.

  9. LiukMarc 17 Aprile 2019, 12:06

    Comunque più ci penso, più un enorme peccato per Favaro, tanto più che Co’S sembra lo avesse in alta considerazione (non credo sia una frase cosi, “di facciata”)

  10. Flaviuz 17 Aprile 2019, 12:39

    Gran bella intervista. L’ho letta proprio di gusto! Bravi!

    • Airone valle Olona 17 Aprile 2019, 12:45

      Mi associo.
      Complimenti, doppia intervista di spessore , non banale ed interessante.

      • Michele 18 Aprile 2019, 13:50

        Molto bella l’intervista, dico congegnata con un piglio ed un tono giusti. Poi c’è l’aspetto delle risposte: personalmente mi riempie d’orgoglio essere rappresentato a livello nazionale da un uomo umanamente così profondo e rugbysticamente così talentuoso come Conor O’Shea. Mi dispiacerebbe molto se non fosse più al suo posto a fine mondiale.

  11. Airone valle Olona 17 Aprile 2019, 12:53

    Molto piacere nel leggere le ultime righe dell’articolo.
    Continuo ad avere molta fiducia in Cos.
    Ci crede e la sua fiducia è contagiosa, lavora e progetta senza saltare step e soprattutto di Rugby ne capisce eccome.
    Credo (e spero) che il tempo sarà galantuomo nei suoi confronti.

  12. xnebiax 17 Aprile 2019, 13:13

    Alfre’ e fagli sto benedetto rinnovo! Serve continuità. Cambiare di nuovo ogni 4 anni interrompe la costruzione di strutture.

  13. massimiliano 17 Aprile 2019, 13:48

    Scusate se vado fuori tema, forse qualcuno mi puo’ aiutare ad uscire da un momento di labirintite; a Parma la panchina ospite

    • massimiliano 17 Aprile 2019, 13:51

      Concludo, mi e’ partito solo mezzo messaggio 🙂
      E’ sulla destra o sulla sinistra della tribuna ovest? Destra?

      • Bigpaci 17 Aprile 2019, 14:03

        guardando dal campo verso la tribuna la panchian ospite è sulla sinistra sinistra, quindi sì sul lato destro della tribuna

  14. Dvd 17 Aprile 2019, 18:29

    Gran belle interviste e complimenti a Cos,se non sono solo parole, dimostra di essere molto preparato e di avere un progetto ben definito

  15. gattonero 17 Aprile 2019, 18:38

    buon lavoro mister…

  16. aries 17 Aprile 2019, 19:22

    E domani la terza tranche dell’intervista, quella dove parla solo di Lazzaroni!

    • Michele 18 Aprile 2019, 14:01

      Ammiro Lazzaroni, ma insistere con questa polemica su uno specifico giocatore lo trovo noioso

  17. cammy 17 Aprile 2019, 19:28

    Tante belle parole le ha sempre dette.. a volte si sono rivelate errate.. tanti progetti e promesse, che poi sono spariti(non penso x colpa sua).. ha fatto sempre molti complimenti a tanti giocatori che poi ha smesso di selezionare o li ha messi in panchina.. naturalmente ha sempre il merito di metterci la faccia.. sarei + fiducioso nelle sue qualità, se gli dessero un budget, con la mission di gestire tutto il professionismo in Italia piuttosto che uomo di campo..

  18. Camoto 17 Aprile 2019, 19:58

    Da “non sostenitore” ammetto che nel 6 nazioni di quest’ anno i progressi somo stati molti. È mancato il risultato, ma siamo quasi sempre stati in partita e con un Minozzi o un Bellini ci saremmo portati a casa qualche partita. Di sicuro non ricordo in 20 anni un’ Italia che riesce a mantenere il possesso così a lungo.
    Poi ricordo però anche la cattivissima gestione dei cambi durante le partite e la mancata presa di coscienza di avere un Ruzza ( proprio lui per l’ appunto) e un Polledri, che per giocare hanno dovuto aspettare svariati infortuni. E qui parliamo di rugbysti che si giocherebbero le proprie carte un po’ ovunque.
    Mi piace il suo ottimismo e la sua maniera di pensare al lungo periodo, però per favore, affiancategli Franco prima del mondiale, va ben anche se li porta a messa prima delle partite…. magari con un Lazzaroni che non ha fatto la comunione.

  19. ermy 17 Aprile 2019, 22:13
  20. madmax 18 Aprile 2019, 00:34

    Con COS, Bradley e Crowley finalmente abbiamo tre allenatori di qualità che andrebbero confermati con ulteriori innesti come Smith e percolare con altre figure nelle giovanili… i primi due poi portano l’esperienza della crescita dell’Irlanda sulla propria pelle e perderli sarebbe un vero peccato… loro hanno vissuto da giovani le stesse miserie rugbistiche che oggi soffre l’Italia.. da ragazzini guardavano la propria nazionale al ‘10 del secondo tempo finire la benzina, mettere la freccia per il pub e venire asfaltatia da un branco di brutti ceffi francesi…. hanno fatto negli ultimi vent’ani un vero miracolo …. il grande attore irlandese Peter O’Toole si augurava che L ‘Irelanda perdesse per dare una lezione alla federazione. Forza COS siamo sulla strada giusta, finalmente

  21. madmax 18 Aprile 2019, 00:40

    Aneddoto di tanti anni fa…. dalle parti dello Strand a Londra si incrociava spesso la sera Hugo Macnaill, grande estremo di Leinster e dell’Irlanda il quale, finita una giornata di lavoro come consulente alla BCG finalmente poteva allenarsi per gli appuntamenti internazionali…

  22. jacoponitti 18 Aprile 2019, 02:35

    Anche di fronte a un’intervista bella come questa (complimenti alla redazione) ciascuno di noi ha almeno una domanda che vorrebbe fosse stata rivolta all’intervistato. Io ne ho più di una, ma quella che mi gira di più in testa è questa: perché l’utilizzo di giocatori di formazione non italiana è aumentato nell’ultimo 6 Nazioni? Domanda che poi porta ad altre due questioni: in quale misura i miglioramenti della nostra nazionale sono dovuti al contributo di questi giocatori? E poi: quest’utilizzo non è in contraddizione con il giudizio positivo che COS dà sul nostro movimento e sulla nostra capacità di formare giocatori?

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