La crescita dei ragazzi ruota soprattutto attorno a scuole e università, con tradizioni molto radicate che attirano anche diverse critiche
Come si vive il rugby in Giappone: il sistema di formazione dei giovani
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In un’ipotetica versione rugby di Holly e benji, quante puntate sarebbero necessarie per 20 fasi a ridosso della linea di meta??
beh non è poi così ipotetica…e comunque le fasi sono davvero tante!
qui c’è la season 1 di All-Out!
https://www.dreamsub.stream/anime/all-out-b
Ahahah… Non ci credo!
Mi toccherà guardarlo!
Guardalo, è divertentissimo e molto ben fatto. Niente cavolate alla Holly e Benji, le regole sono rispettate e anche i ruoli. Non si insiste troppo sulla retorica del “giocatore di rugby” tutto d’un pezzo, si gioca per vincere e non per partecipare e alle volte qualche cosetta ci può scappare. E l’arbitro è quello ideale, si sente ma non si vede mai… 🙂 🙂
E naturalmente: FORZA GJON! 🙂
Se mettiamo in colonna: risorse impegnate, impegno dei singoli, dal giocatore agli allenatori, fino alle cheerleaders, attenzione del media, coinvolgimento della società (scuole, università, ecc), questi dovrebbero giocarsela con tutti o quasi e invece sono più o meno al nostro livello.
Mi piacerebbe avere un quinquennio di risorse pari a quelle distribuite ad una squadra di alto livello giapponese e convogliarle in una società tipo Valsugana (per citarne una della quale si può tranquillamente dire che, tra le nostre, lavora bene) per vedere cosa tirerebbero fuori in cinque anni.