Milton Haig, CT dei Lelos, ha detto anche che “abbiamo avuto varie discussioni per diversi tornei”
La Georgia vuole entrare in uno dei principali tornei professionistici
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Jake Polledri comincia una nuova carriera da allenatore: “Ne ho passate tante, ma sono ancora qui”
Sono stati anni durissimi, sportivamente e umanamente, ma come l'ex terza linea racconta al Telegraph il futuro è ancora tutto da scrivere
La meta di Monty Ioane e il weekend degli altri italiani all’estero
Bella quanto effimera marcatura per l'ala azzurra in un match dove trionfa il Perpignan di Ceccarelli
Quattro Italiani all’estero titolari nel fine settimana di Top 14 e Premiership
Tra gli Azzurri in Top 14 e Premiership, Paolo Garbisi si prende la prima maglia da titolare con Tolone
Pietro Ceccarelli: “Perpignan è un club magnifico, quando giochi qui c’è un’atmosfera folle”
Il pilone azzurro racconta il momento dei catalani e si prepara a sfidare la squadra di Ioane e Page-Relo
Guai fuori e dentro il campo, ma Montpellier dà un’altra possibilità a Mohamed Haouas
L'avanti francese riparte dal club in cui è cresciuto dopo anni molto controversi
Dan Biggar: “Voci sul mio ritiro? Ci sono abituato. Il 2023 è stato veramente difficile”
Il gallese parla di tutto quello che ha attraversato negli ultimi sei mesi
Haig può parlare quanto vuole, ma il rugby è uno sport professionistico, e se una Lega professionistica deve optare tra mercati del calibro di Sud Africa e USA oppure Georgia… direi che la scelta si fa a occhi chiusi.
No offense, ma magari il Super Rugby poteva evitarlo, cosi a caso…
Per il resto se hanno i numeri per fare una squadra di Pro14 (che probabilmente sarà destinato a diventare Pro16) chi siamo noi per dirgli di “no”..? Già che abbiamo fatto anni di figure barbine…
Penso che il limite principale sia l’appeal mediatico ed economico. Board di vari championships preferiscono guardare a Sud Africa e/o USA come orizzonti espansivi piuttosto che Georgia.
La sfortuna vuole che giocano ad un rugby ok (noi siamo Tier 1.6, loro 1.8) in una nazione dal poco appeal.
Piuttosto opteranno per una franchigia americana che le “prenderra” per un paio di anni ma porterà introiti maggiori.
Prenderà…pardon
cresce la pressione sulle Zebrette
anch’io vorrei uscire a cena con Emily Ratajkowski, però……
…eh, ma se insisti sempre per fare pagare lei…. 😛
sì,ok, ci avete le palle, il giorno in cui batterete una del 6N ne parliamo, per il resto rodetevi il fegato e fate i grossi con la mischia delle rosette, se poi l’ariamo anche noi facciamo due parole!!!!!!!
Se tirano fuori i soldi, il Pro14 gli spalanca le porte. Non ha nulla a che vedere con l’ingresso nel sei nazioni. O meglio, non c’è l’ha nell’immediato. Ovvio che l’idea sia coltivare giocatori di più alto livello per sperare di entrare nel sei nazioni un giorno. Puoi dargli torto?
no, ma la cosa stà diventando ripetitiva, ogni 2 mesi arrivano questi che pare siano chissà chi, per poi venire battuti nettamente da un’italietta a mezzo regime, sono il primo che dice che il pro14 dovrebbe dotarsi di un secondo livello da cui far partire un sacco di franchigie di paesi emergenti (togliamo quel cavolo di coppa shield e investiamo quei soldi in questo progetto), meno costi, possibilità di salire, livello gioco da pro, ma dev’essere un progetto ad ampio respiro fatto come si deve per tutto il movimento, non questi che ad ogni piè sospinto arrivano a fare i grossi quando non lo sono. i soldi vanno bene a tutti, ma allora, se li hai, arrivi e butti la valigetta sul tavolo, tutte queste manfrine sono come le uscite di Eddie J, servono solo a fare casino e pubblicità
possono entrare in qualunque torneo (anche se avrei evitato di citare il SR) basta qualche milione di euro e si ottiene tutto…
il rugby ormai fa la fortuna delle compagnie aeree
Dal punto di vista sportivo sarebbe giustissimo e forse converrebbe anche a noi. Certo che un Pro14 articolato in due serie A e B…
è giusto che ci provino, anche perché è l’unico modo che hanno per salire di livello dopo anni di 6N B
Siete indietro come noi, Haig, non solo sul campo ma anche nelle idee. Le idee da seguire sono quelle di Pichot.
quello che vuole la world cup a 24 e la word league a 12 ad ammazzare i TM?! eh sì, è proprio avanti, ma tanto avanti, così avanti che avanti il prossimo!
Intanto qui in Inghilterra hanno fatto un paio di belle scazzottate con gli Inglesi durante l’allenamento congiunto 🙂
Chi ha perso?
gli avranno detto che nella world league loro non ci possono andare e che non incomincino subito a fare le frignette 😀
Ben venga un ingresso georgiano nel PRO14, sia per la Georgia sia per il PRO14
Vero è che mercati come sudafrica (per qualità) e statunitense (per soldi) sono più appetibili, ma questo non impedisce di accogliere anche i georgiani, che sono più vicini e hanno una grande passione per il RUGBY; questo gli permetterebbe di avere qualche espatriato in meno e una migliore gestione dei giocatori
Per quanto riguarda le formule io sarei favorevole ad una formato tipo la serie A; due gironi iniziali (su base geografica o altri criteri) e successivamente girone playoff e playout
PS stesso formato che mi piacerebbe per il top12, che farebbe aumentare la competizione e il livello delle partite
Ognuno tira l’ acqua al suo mulino , quindi dichiarazioni più che legittime . Però tra il dire e il fare c’è di mezzo…. i soldi . Le isolane che hanno dato molto di più a questo sport della Georgia sono escluse dal rugby che conta , vorrei capire chi ha interesse a tirarsi dentro una nazione con mercato limitato e con un appeal di gran lunga inferiore alle isolane . In bocca al lupo , ma la vedo dura .