Il rugby non è un’isola felice

I fatti di Padova e Belfast, ma anche quello che accade ogni domenica, ci ricordano che la palla ovale non è priva di problemi fuori dal campo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mic.vit 17 Gennaio 2019, 10:49

    da non sottovalutare e da punire, ad ogni modo parliamo di episodi singoli non di sistematiche evidenze come su altri lidi

  2. gian 17 Gennaio 2019, 11:24

    ma dove siete vissuti, finora, sugli alberi? in campo e sugli spalti il rugby non era così diverso dagli altri sport, la differenza è sempre stata che finita la partita si sapeva che si trattava di sport e passione comune e finiva, quasi sempre, lì (qualche scazzottata, molti anni fa, fuori dallo stadio si è vista, ma episodica e tra pochi rintronati subito ricondotti all’ordine), in campo si è sempre fatto di tutto, l’idea dello sport nobile e visto da nobili è venuta con l’avvento del professionismo e del 6N, prima il calciatore avversario, poi magari applaudito, veniva non fischiato, ma c’era, quasi ovunque, una bolgia da far tremare le gradinate, forse non lo ricordate, ma era così; ripeto è che la superiorità stava nel fatto di sapere dove finiva il tifo e lo sport ed iniziava la vita vera.
    non prendiamoci in giro, la vera grandezza del rugby non stà nel non avere tifo esacerbato o giocatori fin troppo corretti, ma nel non giustificare e nel punire gesti che escono dall’ambito dello sport, come l’uscita di casellato o lo sputo a partita finita di acosta, poi che più pubblico si attiri, di gente che nelle clubhouse non ci è mai entrata, aumenti il rischio che qualcuno non sappia dove sia il limite e che un tifo più moderno renda la partita più godibile e piacevole stare allo stadio, è indubbio, ma se dobbiamo andare a far finta di divertirci solo cantando canzoni e bevendo birra, perché tutto è diventato scorretto e non nello spirito del gioco, allora mi vado a divertire in osteria e la partite le guardo in streaming nella mia cameretta con le cuffie, magari quelle di cui non me ne frega niente, metti caso che mi scappa un’eresia se gli avversari fanno meta…

    • BMV 17 Gennaio 2019, 12:43

      Sono pienamente d’accordo. Qualche pugno e sputo é sempre scappato a qualche giocatore. Sempre punito con pena esemplare.

    • gattonero 17 Gennaio 2019, 17:55

      concordo…

  3. mauguerri 17 Gennaio 2019, 11:50

    Per il momento accontentiamoci, vista la panvillania che imperversa, ma per fare raffronti “balonari” attendiamo, senza con questo augurarcelo, che il rugby si avvicini agli incassi ed al seguito mediatico del calcio.

  4. Niven 17 Gennaio 2019, 13:18

    Da parte mia credo di fare il mio dovere da anni. Non è facile starmi vicino nelle tribune se sei un esagitato o persona scorretta o semplicemente miope da tifoso…
    Puoi essere anche 130 kg o una mamma, puoi essere anche in gruppo o famoso…Fumarti un sigaro da cafone o pensare di vedere meglio di un arbitro a 80 metri di distanza minimo…vicino a me non resisti molto ! Sempre a parole naturalmente ma sicuramente ti ricordi della giornata e del mio volto.
    Tanto più se sono con i miei figli.
    Piuttosto il rugby è peggiorato come piacere di giocare e di vedere le partite, solo autoscontri. Peggiorato nel professionismo finto o vero che sia e che ha fatto perdere tanto a questo sport. Peggiorato nei media che oltre a non esistere come notizia…si sta riempindo di giornalisti che tecnicamente ci capiscono poco venendo molti dal calcio e come scrittori sono poveri o guardano solo guadagno, polemica o fazione. E potrei continuare con l elenco di cose negative…
    Facciamo un bell’articolo e belle inchieste questi argomenti, un mea culpa collettivo…
    Troppo facile scrivere dopo questi episodi.
    Acosta andava radiato o una montagna di giornate come si faceva una volta. 8 settimane (8 partite ?? O no ?) sono niente ad una persona adulta che sputa al suo sport non al volto di un avversario e neppure durante il gioco. Ma si riesce a dormire dopo questa azione scellerata ?

  5. And 17 Gennaio 2019, 14:11

    Ma tutta questa retorica all’estero c’e’? Sara’ anche per questo che vinciamo poco? Ci vogliono meno chierichetti e piu’ cattivi ragazzi con il coltello tra i denti che vanno in campo. Il rugby sappiatelo e’ percepito da molti profani come sport violento, e lo e’: 4 morti, se non erro, in Francia x incidenti di gioco in pochi mesi, atleti Pro come Rob Horne che lasciano con arti paralizzati e altri che sentono ancora le concussion ad anni di distanza. Se aggiungiamo l’abuso di cocaina o altre sostanze tra i giocatori (comune in Australia ma di certo pure altrove), il doping non dichiarato, tifosi ubriachi e molesti sugli spalti, morti premature (Lauaki, Vickerman)…il quadro e’ questo.

    • gian 17 Gennaio 2019, 14:34

      ma no, certo, siamo noi le vittime, mentre gli altri sono dei veri signori, poi vai a vedere le discussioni e scopri che, orpo, anche loro danno del cornuto infamone all’arbitro, che non apprezzano che l’avversario, per quanto forte, li bastoni, che gli altri non sanno giocare a rugby e che quindi non si lamentino se l’arbitro lascia il fischietto nello spogliatoio, che uno è nero, francese, italiano, cinese, inglese, scozzese, gallese, irlandese (del nord o del sud), quindi via di luoghi comuni più o meno offensivi, etc etc, vedi la stampa ed è sulla stessa linea, magari meno apertamente, ti fischiano in campo e fanno le zone alcol free negli stadi perché c’è gente molesta, ma noi ci sconvolgiamo e ci fustighiamo per quello che succede da noi…

  6. Caspas 17 Gennaio 2019, 18:56

    Il rugby non è mai stata un isola felice. Mai. È esattamente come tutti gli altri sport. I coglioni sono dappertutto e Il rugby non ne è sicuramente esente. È un enorme balla dipingere il rugby come lo sport nobile dai valori perfetti ecc… Io ho giocato a rugby 20 anni e ho preso insulti,sputi, pugni in faccia e dita rotte e girate nelle maul. Ho visto risse in campo, in tribuna, in serie c2 guardalinee che entravano brandendo le bandierine come mazze.
    Non ho mai, e dico mai, visto una partita dalla tribuna senza sentire un insulto verso l’arbitro o verso un giocatore avversario. E anche la leggenda che l’arbitro in campo viene rispettato più che in altri sport…ma dove?? In c2 o c1 parlano tutti con gli arbitri, dal capitano, al giocatore finendo al dirigente o all’allenatore.
    Per non parlare del minirugby, dove i primi ad insultare sono i genitori.
    Finiamola di dire che siamo i paladini dello sport per favore.

  7. Jager 17 Gennaio 2019, 21:43

    Non esistono isole felici ! Esiste un regolamento se qualcuno piscia fuori dal vaso va punito e non c’è dubbio su questo , però è mia profonda convinzione che la ricerca del politicamente corretto a tutti i costi ci sta portando nella tomba come società , sopratutto quando ci automortifichiamo come ” popolo” per non offendere la sensibilità di gente che non ha è mai avrà lo stesso riguardo nei nostri confronti , ma questo è altro discorso e più in la non voglio andare anche per evitare risvolti penali .

  8. Eva P. 18 Gennaio 2019, 08:36

    Se ci calmassimo un po’ tutti quanti? Giusto per poter continuare ad avere un po’ di coerenza, quando parliamo ai ragazzini di questo sport.

    https://www.facebook.com/appiarugby/photos/a.315044921844591/2486611461354582/?type=3&theater

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