Una vittoria chiave e una sconfitta frustrante

Quella del Benetton, che pone fine ad un periodo complicato. E quella delle Zebre, ancora una volta rimaste a zero

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mic.vit 3 Dicembre 2018, 10:30

    sarò monocorde ma continuo a non comprendere il senso del sistema a doppia franchigia…inutile dispendio di soldi destinabili alla base ed energie per poi, per dirne una, trovarsi la coperta corta durante le finestre internazionali…unica franchigia, una punta di diamante rappresentata da 5 giocatori di altissimo livello che giocano nei club europei…top12 di livello superiore e la maggior parte delle risorse sul territorio, tempo 5 anni e ne avremmo i frutti…

    • davo 3 Dicembre 2018, 11:48

      sarei anche d’accordo con te, anche se dal mio punto di vista, per quanto riguarda la base ci deve essere una sinergia tra FIR e amministrazioni locali, altrimenti i soli investimenti FIR potrebbero non bastare. Basta guardare al meridione e alle strutture in cui sono costretti ad allenarsi e giocare molte squadre di rugby (anche in serie B) per capire quanto indietro siamo. Aggiungici anche l’indifferenza delle amministrazioni locali e anche ostracismo da parte delle squadre di calcio locali.
      Per quanto riguarda un Top12 di livello piu’ alto, come fai? non certo con i soldi FIR visto che sono club privati. Allora o si trovano presidenti disposti ad investire 5/6 milioni di euro per squadra, oppure si fa’ un po’ come in Galles/Scozia/Irlanda/Australia dove Franchigie e Accademie sono legate e i campionati locali seppur “professionali” non possono e non sono “professionisti”. Il livello del campionato nazionale lo si puo’ aumentare fino ad un certo punto, dopo il quale servono tanti soldi per prendere staff PRO (perche’ purtroppo molti allenatori al momento non lo sono; inoltre servirebbe tutta la catena legata al supporto ai giocatori….che costa soldi), pagare stipendi PRO ai giocatori, e quei 3 o 4 Stranieri PRO di livello.
      Quindi, una o due franchigie vanno bene, purche’ si leghino ste’benedette accademie alle Franchigie.

      Per concludere, poi, e’ assurdo che persone che hanno avallato quell’aborto di progetto altezza siano ancora in Federazioni con ruoli di responsabilita’. Prima di investire sulla base occore fare un po’ di pulizia su chi dovrebbe gestire sia la base che le risorse destinate ad essa. Altrimenti buttiamo soldi dalla finestra senza riuscire a massimizzare lo sforzo.

      • Parvus 3 Dicembre 2018, 12:05

        ottimo davo, veramente ottimo! il progetto altezza!!!! hai perfettamente ragione ., vedi uno come stringer da noi non avrebbe mai giocato…..
        hai perfettamente ragione a chiedere che vengano allontanati certi personaggi……..

        • davo 3 Dicembre 2018, 13:44

          peccato che nessuno abbia davvero pagato quelle scelte scellerate

          • Parvus 3 Dicembre 2018, 14:43

            si davo è questo che fa dispiacere…, nessuno mai paga….
            anzi no pagano gli allenatori…… a volte.

  2. Parvus 3 Dicembre 2018, 11:10

    forse le tue idee non hanno filosofia…
    sai ora la nostra federazione ha anche una sua filosofia……

    per me troppa gente rimarrebbe a casa……. e così la tesi, l’antitesi e la sintesi della nostra federazione andrebbe a remengo…..
    come sempre è la parte filosofica che non va!!!

    caro mic.vit, per me le proposte assennate come la tua che è comunque anche da migliorare, vanno di fatto cestinate.
    buon pranzo.

    • kinky 3 Dicembre 2018, 14:11

      Hey Parvus, in quello che scrivi ti trovo un po’…cinico!

      • LiukMarc 3 Dicembre 2018, 14:50

        Forse vuoi dire che non c’è momentum… 🙂

        • Parvus 3 Dicembre 2018, 15:11

          liukmarc grazie per l’aiuto, sul post di kinky a cui ho già abbondantemente risposto.
          non sono cinico, anzi sono molto realista kinky! ma ti sembra che una scozia si può permettere il lusso di tenersi uno come Ascione??? o il galles??? o l’irlanda???? lo avrebbero abbandonato nelle terre alte in braghe e camicia di lino in gennaio!!! dai scusa !!!!! e non ti sembra che io giustamente possa dirti che sono realista????!!!!
          guarda che non ho assolutamente niente contro di te kinky, assolutamente, ma non mi voglio ancora ritrovare un giornalista come piervincenzi che parla degli azzurri che devono essere cinici, che alcuni giornalisti di onrugby a cui sono fedelissimo, valorizzino questo improprio termine, che le telecronache della nazioanle siano un continuo cabaret, avrei piacere di sentire una telecronaca densa di spunti tecnici, come sono i tinelli del buon munari…, anche se quella volta del ciapa el sorse (il topo per i non veneti) è stata speciale!!!! ed esilerante!!!! perché era da tanto che non sentivo un detto così vecchio!!!!
          abbiamo bisogno anche noi di articoli come quando appaiono in queste pagine di onrugby che spiegano le difese o gli attacchi portati dai grandi giocatori delle grandi squadre se no veramente riduciamo tutto ad un cinico teatrino!!!!
          perché allora tutti i neozelandesi si devono esser laureati in filosofia teoretica o con il Prof. Fiano o con il Prof. Severino, se sono così bravi.
          sempre con la massima cordialità, per una nazionale e per delle franchigie forti che rompano kuli in tutta europa.

          • kinky 3 Dicembre 2018, 16:20

            Ciao Parvus….eh eh eh, la mia era solo una battuta, pensavo si capisse.

          • LiukMarc 3 Dicembre 2018, 16:52

            Si Parvus anche io volevo fare una battuta, visto che stavate usando i termini più in voga in queste ultime settimane di rugby nostrano… 🙂

  3. onit52 3 Dicembre 2018, 12:32

    Vittoria importante di Treviso non scontata e alla quale credevo poco ….definita poi chiave? non capisco il significato…forse nel senso che dopo avere sistematicamente mancato tutte le partite dove si era chiamati a vincere per il famoso salto di qualità ( e per rispettare gli strasbandierati obiettivo è proclami di tutti ), finalmente stavolta è andata?
    Comunque già tra qualche giorno avremo la controprova, vedremo se siamo in grado di battere i pur blasonati inglesi,o invece saremo sempre là, cioè quasi bravi quasi vincenti ecc ecc.

    Una cosa sono contento che all’inaugurazione della tribuna ci possa ( sull’ onda della vittoria) essere una buona affluenza di pubblico per rinsaldare magari un certo feeling secondo me venuto un po’ a calare.
    Alle Zebre poi ( contando anche le rogne fisiche avute) penso che non si possa chiedere di più.
    Anzi riconosco che hanno avuto un certo ( famoso cinismo) portando a casa punti anche inaspettati in un paio di recenti passate occasioni.
    Poi la politica della franchigia ( cioè fir) con i recenti ingaggi credo sia neanche opportuno commentare …

    • Parvus 4 Dicembre 2018, 13:38

      grazie kinky grazie liukmarc per la vostra risposta.
      non era mia intenzione attaccarvi, però vorrei che tutti assieme uscissimo da questi falsi stereotipi, dove per essere bravi ci vuole una laurea in filosofia…….
      scusate ma io lo sport lo insegno giorno dopo giorno da più di 20 anni, e vorrei che incominciassimo a rifiutrare tutti assieme questa idea che il rugby è buttare il cuore oltre l’ostacolo, difendiamo con il cuore, essere cinici in attacco, o essere cinici in difesa…, e via dicendo…..
      vorrei tanto vedere due franchigie sugli scudi, e una nazionale che ogni tanto randella qualcuno di importante…
      vorrei vedere ancora atleti come giovanelli…, ve lo ricordate in un incontro con il sud africa in italia e se non sbaglio a bologna??? un vero gigante……..
      non sono qua per scrivere a caso ma cerco di dare nel mio piccolo un segno importante anche nell’uso delle parole……

      con fraterna amicizia
      parvus.

  4. Marte_ 3 Dicembre 2018, 12:39

    Le Zebre hanno limiti evidenti, e su questo non ci piove. Certo capirete che con gli infortuni dei lungodegenti Violi, Bellini e Minozzi e le assenze di Lovotti, Fabiani, Canna, Giammarioli e chi altro si perde il 90% del potenziale di questa squadra. L’obiettivo è far meglio dell’anno scorso e in ducali sono assolutamente in corsa per riuscirci.
    Se ad ogni sconfitta parliamo di tornare al domestic, unica franchigia, ecc non ne veniamo a capo

  5. sanfrancesco 3 Dicembre 2018, 13:09

    con una sola franchigia chi giocherebbe il pro14 durante le finestre della nazionale?

    • LiukMarc 3 Dicembre 2018, 14:53

      Dovresti avere un gruppetto di 8-10 giocatori che giocano stabilmente all’estero, e la unica franchigia dovrebbe avere con una rosa da 50-52 giocatori, con quelli che non giocano in settimana mandati ai club di Top12 per alzarne il livello.
      Mi sembrerebbe l’unica cosa possibile, posto che io non sono favorevole ad averne una sola, sono comunque troppo pochi (ma ad avere questo “ascensore” assolutamente si)

      • Nuvole! 3 Dicembre 2018, 19:49

        Paghiamo le squadre estere perché facciano giocare 8-10 giocatori italiani e poi ce li rilascino quanndo vogliamo fare i raduni allungati?

  6. gian 3 Dicembre 2018, 13:22

    a mia modestissima opinione, quest’anno stanno uscendo tutte le differenze tra le due squadre di gestione e decisioni, partendo dal presupposto che siamo ad anni luce dalle strutture delle nostre avversarie e ci sono un paio di scalinate, ancora, da salire prima di potersi confrontare, in tutti gli aspetti, con le altre europee, da una parte abbiamo un treviso che ha costruito una squadra complessa, di livello similare in tutte le sue componenti, inserendo con criterio pedine di qualità dove servivano, creandosi profondità e la possibilità di gestire i giocatori (peccando, magari, nel non inserire tutta questa gioventù nella rosa, ma anche questo pare stia cambiando), diventando, sulla carta, una squadra in grado di giocarsela con le altre, un ulteriore passo avanti delle capacità dei giocatori, che credo, come tutti gli italiani, giocassero all’estero sarebbero un 10/20% più alte, vista la maniacale ricerca delle prestazioni che tutti i nostri ragazzi testimoniano quando si trasferiscono (e, stranamente, tutti hanno un innalzamento di livello) ed avremmo una squadra da PO e che potrebbe sperare di passare il turno in coppa; al contrario le zebre, anche per i confusionari anni precedenti, paiono fare acquisizioni sul brevissimo periodo, nessun progetto di serio rafforzamento della squadra e puntare sui talenti, più o meno fortunatamente individuati, che si trovano tra le mani, ma riducendo la squadra a 30 elementi competitivi di loro, senza struttura intorno, ciò comporta che i risultati siano legati alla disponibilità ed alla vena di questi giocatori, che per ben allenati che siano, sono costretti a tirare la carretta senza pause con una filosofia “antica”, in uno sport dove i valori tra campioni, buoni giocatori ed operai, data la fisicità, le strutture di gioco e le capacità tecniche esasperate, sono abbastanza limitati dall’insieme complesso di queste cose, un pur leggero appannamento fisico, psicologico o tecnico, si paga duramente in termini di performance. questo stà portando le zebre a schiantarsi sulla dura realtà di una squadra che non ha ricambi ne diretti, ne in prospettiva, su cui costruire qualcosa, e gli stranieri spot (a parte che ne può andar bene uno o due, non certo uno alla settimana), magari anche di qualità, ma non inseriti a dovere, fanno male quanto i giovani italici evidentemente scelti non benissimo che continuano a far la muffa tra tribuna e panca senza riuscire a ritagliarsi un po’ di qualità nelle poche occasioni che hanno a disposizione
    tra l’altro sia chiaro che a livello delle nostre squadre non è, solo, questione di soldi, ma proprio una questione progettuale

    • davo 3 Dicembre 2018, 13:47

      Infatti gian, la tua parte finale sposa molto bene la mia visione. Si puo’ essere “professionali” senza i soldi PRO. Pero’ per fare cio’ c’e’ bisogno di organizzazione e di visione comune da parte dei club (almeno di quelli di Top12). Ma se non sono in grado nemmeno di mettere in piedi uno straccio di Lega…figurati poi cercare di armonizzare la progettualita’ per far crescere il livello tecnico del campionato. Fino a quando ognuno pensa al piccolo orticello non si va’ da nessuna parte. Specialmente in Italia dove gli “orticelli” son davvero piccoli e poveri rispetto ad altre realta’.

      • gian 3 Dicembre 2018, 14:17

        sul discorso domestico ho appena scritto da un’altra parte proprio riferendomi al fatto di essere professionali senza essere professionisti, anche lì ci sono due distinguo da fare:
        1- le società: c’è gente che si guarda bellamente l’ombelico convinto che sia l’universo e gente che lavora a respiro molto più ampio, questo non crea, ancora, grossi gap tra gli uni e gli altri, per cui non esiste ancora una via tracciata, c’è ancora molto da migliorare, ma alcuni germi di crescita io li vedo ben instillati, solo che ci vuole molto, in queste condizioni, perché diano frutti interessanti;
        2- la fed: al vertice non c’è assolutamente l’intenzione di inserire, e non so perché, il domestico in un reale percorso di crescita del sistema, quindi il pro ed il domestico rimangono due corpi estranei che possono collaborare, ma non entrare in simbiosi, cosa che sarebbe l’unica per dare una svolta all’uno ed all’altro
        NdR la lega non si fa non perché non si mettono d’accordo, ma perché ci sono troppe “correnti” in gioco, da una parte i “federales” che cercano di creare una lega longa manus della fed, un gruppetto sparuto di “rivoluzionari” che vorrebbero una lega di opposizione totale alla fed e un gruppo di “neutrali” che non appoggiano in toto ne l’una ne l’altra posizione perché ne intuiscono i problemi delle posizioni estreme, quindi non si riesce a farne la sintesi dato che tutti vogliono il loro contentino per la loro filosofia, purtroppo questa frattura sembra insanabile in quanto figlia di scelte politiche ben prima che sportive

        • davo 3 Dicembre 2018, 15:49

          grazie del post chiarificatore @gian. Considera che io ho giocato in Italia dal 1990 al 2003; dopodiche’ ho bazzicato il rugby estero fino all’anno scorso (quando ho deciso di appendere le scarpe al chiodo…. 🙁 ). Quindi mi manca “l’insight” giusto. Pero’ essendo Meridionale i problemi che noi avevamo nel 90 sono ancora presenti sul territorio; anzi sono peggiorati direi. Anche se c’e’ da aggiungere che specialmente al Sud sono nate realta’ rugbistiche che prima non esistevano (e.g. guarda la Basilicata).

          Comunque, la penso esattamente come te in generale. Lo dissi un po’ di tempo fa’ che secondo me le colpe sono 50/50 distribuite tra i vari attori coinvolti.
          La cosa che mi rode e’ che quando si e’ passati al PRO noi eravamo li’….non molto lontani…peccato poi che abbiamo dissipato tutto quel “vantaggio”.
          Seguo sempre con piu’ dispiacere la Nazionale e sono frustrato come tutti per i risultati ottenuti; ma anche qui devo ammettere, come hai scritto sopra che sono dovute a scelte politiche.
          La cosa che spero non accada e’ che il prossimo Presidente faccia tutto da capo e scelga direzioni e politiche troppo distanti. Quello che dico e’ : ci vorrebbe una visione long-term e poi magari alcune politiche magari vanno riscritte e modificate ma ci vorrebbe una visione comune.
          Se nei prossimi 5/10 non risolleviamo la situazione non credo ce la faremo piu’.

    • Parvus 3 Dicembre 2018, 14:53

      che bello il tuo posto gian, veramente bello, parli di rugby solo di rugby e non di applicare qualche idea filosofica su di esso.
      fanno solo bene queste riflessioni scritte così come quella di davo che sottolinea l’incongruenza del progetto altezza…
      vedo che molte persone hanno capito e che masticano soluzioni molto ben espresse.
      sarebbe importante che la nostra federazione riuscisse solo di striscio, a valorizzare qualche idea, non ultima quella di abbandonare a se stesso un signore come Ascione che tanto ha dato al nostro rugby.

  7. LiukMarc 3 Dicembre 2018, 14:09

    Non ho visto le Zebre, certo è che l’inizio stagione sembrava dare segnali diversi, con i naturali alti e bassi. Certo, che dopo anni si paghi ancora il fatto che la rosa è coi numeri contati, dovrebbe far riflettere qualcuno (che non siamo noi del blog).
    Treviso che torna con 6 punti dalla trasferta sudafricana, da un lato bene, comunque mancava mezza squadra e altri giocatori hanno dato conferme chi piùe chi meno, dall’altra è anche vero che coi Cheetas la partita poteva (e doveva) essere portata a casa (cosa che ha fatto Connacht), e quindi continua un po’ il ruolo da “incompiuta” della squadra veneta. Vedremo a cavallo del nuovo anno (tra Harlquins e Zebre) che somme si potranno tirare sulla stagione. Per i playoff la lotta si sa che è dura, ma almeno Crowley ha visto che ha un gruppo che anche durante il 6N qualcosa può tirar fuori

  8. Parvus 3 Dicembre 2018, 14:42

    realista kiny, solo realista.
    spero comunque che la nostra federazione abbia la forza di cambiare e di allinearsi alla scozia per esempio, o al galles……..
    un cordiale saluto.

  9. fracassosandona 3 Dicembre 2018, 15:01

    treviso ha buttato via tre-quattro partite che poteva e doveva vincere (scarlets, edimburgo, ulster, cheetahs), tre delle quali contro avversari diretti: oggi potrebbe avere tra i 9 e i dodici punti in più di quelli attuali… soprattutto i suoi avversari ne avrebbero qualcuno in meno…
    in un campionato su 21 giornate in cui anche il punto di bonus fa differenza questi errori si pagano, nelle prossime 11 giornate ci sono tre volte le zebre e una i dragons: da lì devono venire venti punti ma occorre portarsi a casa gli scalpi di edimburgo ulster e scarlets, tutta gente che verrà affrontata tra fine gennaio e i primi di marzo, in concomitanza con il 6N… anche così facendo si eguaglierebbero le 11 vittorie che l’anno scorso non bastarono per raggiungere nemmeno il quarto posto…

    le zebre sono ultime solo perché Treviso ha perso con i Cheetahs, almeno così sostengono i bene informati…

  10. xnebiax 3 Dicembre 2018, 16:23

    Io sono deluso dalla insufficiente crescita da parte delle seconde scelte delle Zebre.
    Tallonatori che non hanno precisione nei lanci, seconde linee ancora non abbastanza veloci e fisiche, Ah-Nau che ci sarebbero Brugnara o Fischetti o Buonfiglio pronti a non farlo rimpiangere, Raffaele e Azzolini che probabilmente c’è un motivo se trovano poco minutaggio, e trequarti sempre contati cosicché per essere in 23 deve giocare chi è fuori forma.
    Non vedo molte colpe. Vedo giocatori italiani inesperti che vengono da un campionato di livello immensamente più basso rispetto al Pro14 e vedo stranieri che valgono i compensi che ricevono.
    Un paio di milioni in più comprerebbero uno staff più ampio, 7-8 giovani promettenti e magari un forte sostituto straniero per Castello, giocatore che, nonostante i due errori in superiorità numerica nella partita contro la Georgia, è il fulcro delle Zebre senza il quale non avanzano è non vincono.

    • Marte_ 3 Dicembre 2018, 17:15

      Vero. Ma sto iniziando a pensare che in Top12 ci siano giocatori migliori di altri che sono alle Zebre ormai non da pochi mesi

      • kinky 3 Dicembre 2018, 17:45

        Sicuro…non molti ma ci sono!

        • LiukMarc 3 Dicembre 2018, 19:23

          Una terza linea del Valorugby mi viene in mente facilmente…

          • xnebiax 3 Dicembre 2018, 21:10

            avanti ok, ma quanti e quali 3/4 del top12 meritano il pro14? chi arriverebbe e sarebbe competitivo nel giro di poche settimane?

  11. fulvio.manfredi 3 Dicembre 2018, 20:58

    A mio modesto parere:
    -Benetton. Concordo col titolo dell’articolo e questo perché, se l’obiettivo sono i play off, considerati i punti gettati al vento in turni precedenti questa era partita assolutamente da vincere. Adesso, con Edimburgo sconfitto e la prospettiva più che reale di due vittorie contro queste Zebre, il panorama è decisamente migliore. Da non trascurare tuttavia, il fatto che la squadra e’ calata in difesa.
    Zebre. Dov’è finito il bel gioco offensivo dell’anno passato, con tanti nuovi giovani italiani vogliosi di emergere? Bradley, che un po’ forzatamente continuo a stimare, come spiega il calo pauroso di mete e punti messi a segno? E poi, possibile mai che non si riesca ancora a porre rimedio alla differenza abissale tra rendimento in casa è in trasferta? Infine, se come tutti reclamavano, era necessario migliorare la difesa a costo di penalizzare la fase offensiva, bene l’obiettivo e sinora fallito essendo i dati difensivi in linea con quelli di un anno fa.
    Siamo a metà stagione e per le Zebre e’ crisi, questa è la realtà!!

    • kinky 3 Dicembre 2018, 21:53

      Non se sbaglio ma la vedo diversamente: le Zebre non sono in crisi ma semolicemente non hanno profondità! Addirittura certi giocatori in ruoli strategici se tornano in Top12 hanno difficoltà a trovare un posto da titolare!

      • xnebiax 4 Dicembre 2018, 01:08

        Venditti attualmente. Gran giocatore, tutto il rispetto per Giamba, ma al momento se fosse del Calvisano farebbe panchina.

  12. Camoto 3 Dicembre 2018, 22:07

    Ciao.
    Rispondo un po’ a tutti per quel che ne penso io.
    ZEBRE
    Vero la profondità manca, ma non capisco l’affondi sui provenienti dal top 12 che stanno deludendo, Zilocchi sta mostrando gia

    • Camoto 3 Dicembre 2018, 22:31

      Uff partito per erroe riprendo
      Zilocchi sta mostrando già segni di crescita.
      Ceciliani è al primo e mostra gli stessi problemi che Luus aveva l’anno scorso in touche, piano piano risolti. Bianchi da permit ha mostrato numeri intanto. Per non parlare di Giammarioli e Tuivaiti da subito efficaci.
      Raffaele e Azzolini fanno parte già di un’altra generazione dove le scelte non erano propriamente sensate. Parisotto e Marinaro erano superiori a 9 e Azzolini ha fatto panchina con Buscema sia alle Fiamme che in under 20.
      Chi sta deludendo sono gli innesti dall’estero: Brummer; Balekana; Elliot; Renton sono investimenti senza senso.
      TREUARTI TOP 12
      Qui ha ragione in parte xnebiax, i milgiori li avremo pronti tra 1/2 anni con delle sostanziali difderenze
      Ali
      Coppo, D’Onofrio, Forccuci son sicuro che arriveranno, al momento rimpiangiamo Simone Rossi trascurato e Buondonno per motivi fisici
      Estremi
      Da Re e i finalisti di Capitolina Valsugana dell’under 18
      Centri
      Mazza, De Masi, Scagnolari, Modena
      Mm
      Non sto qui a ricontarli in top 12 ce ne sono volontà
      MA
      Qui portroppo siamo lontani e dobbiamo per forza di cosa importare, ma occhio a James che è un giocatore rinato, Mantelli ha bisogno di professionisti e Menniti da utility 10-15 avrebbe portato qualcosa in dote.
      BENETTON
      la società non ha niente da invidiare alle altre celtiche, staff e giocatori ci sono per schierare quasi due 23 distinti. Mancano i picchi in basso e in alto, ma le strutture ci sono. Se aggoingiamo uno/due giocatori oltre la media alla Ioane e Barbini i playoff sono alla portata.

      • kinky 3 Dicembre 2018, 22:44

        A me parli di Zilocchi?!? Unico penso ad averlo difeso fin dal tour in Giappone a Giugno, quando tutti gli davano contro! Sono ancora convinto che da qui a fine anno diventerà la prima scelta a dx!

      • xnebiax 4 Dicembre 2018, 01:23

        Luus onestamente non ha ancora risolto i problemi in rimessa, e ora ci si è messo anche Ceciliani. Forse sarebbe l’ora di guardare ai migliori tallonatori di Top12 e quello con le percentuali migliori in rimessa portarlo alle Zebre, anche se non è super in campo aperto e non è giovane.

  13. mic.vit 4 Dicembre 2018, 09:52

    concordo con i commenti di tutti voi che dimostrano una conoscenza più dettagliata del movimento in molti casi da parte di persone che hanno vissuto internamente l’esperienze in questo mondo e che saprebbero come allocare in maniera meritoria le risorse a disposizione…crescendo la base va da sè che cresce il top12, con l’obiettivo finale di avere la franchigia stabilmente nei playoff di pro14 e ai quarti di champions e la nazionale che quando va male ne vince un paio al 6 nazioni e nei quarti dei mondiali…

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