La formazione degli All Blacks per la sfida dell’Olimpico

Tanti cambiamenti per Hansen che però non concede riposo a Read, Barrett e McKenzie

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Mich 22 Novembre 2018, 09:59

    Devo ammetterlo, ero scettico sull’assetto con il quale gli AB avrebbero affrontato l’Italia. Ed in parte sono stato smentito.
    Vedo da una parte schierati Read e BB, così come Coles e McKenzie, e dall’altra seconde linee ridefinite e Ioane in panchina.

  2. moro0 22 Novembre 2018, 10:27

    questi ce ne danno almeno 70

  3. xnebiax 22 Novembre 2018, 10:42

    A me interessa solo sapere chi schiererà O’Shea al posto di Bellini. Era l’unica ala di ruolo convocata.

  4. Giorgio Brera 22 Novembre 2018, 11:46

    Formazione forte, molto forte. Al netto degli infortunati non siamo poi così distanti da una formazione “tipo”. Nessun esordiente. A riposo solo Smith & Smith, Taylor e Withelock. Non è la formazione titolare, ma assomiglia molto alla formazione degli AB che è in campo di solito dopo il 60′.
    A quanto pare l’esperimento McK al 10 sembra finito.
    Forza Italia|

  5. Giacomo 22 Novembre 2018, 11:48

    C’è da capire se ci rifilano 60/70/80 punti o più. Tenerli sotto i 50 punti e marcare due tre mete sarebbe un successone.
    Volevo fare una riflessione su quello che dovrebbe essere l’identità ed il gioco della nazionale facendo un raffronto col Giappone.
    I giapponesi hanno caratteristiche fisiche di velocità e rapidità, ed una mole fisica inferiore alla maggior parte delle altre nazionali, e su questo hanno impostato il loro gioco, veloce e dinamico.
    Ora, noi italiani siamo di costituzione fisica più grossi dei giapponesi, ma lo siamo meno rispetto a tutte le squadre del sei nazioni, scozia a parte forse. Non sarebbe il caso di puntare anche noi ad un gioco rapido e dinamico per la nostra nazionale, fatto di velocità ed abilità tecniche piuttosto che di autoscontri?. Bradley con le zebre sta facendo questo, non potendo competere muscolarmente ha impostato un gioco offensivo rapido e con tanti offloads. È vero che a livello internazionale tutto è più complesso, ma se la strada conservativa tenuta fino ad ora non ha portato a risultati forse bisogna cambiare, a partire dal rugby dei bambini.

    • And 22 Novembre 2018, 13:45

      “noi italiani siamo di costituzione fisica più grossi dei giapponesi, ma lo siamo meno rispetto a tutte le squadre del sei nazioni, scozia a parte”: è una balla. Vai a vedere i parametri peso e altezza dei nostri, poi vedrai che escluse seconde linee di 2 metri siamo in linea o anche + alti/pesanti degli altri (esclusi giocatori di colore alla Bastareaud). Il gap nn è fisico ma tecnico.

  6. mamo 22 Novembre 2018, 11:51

    Mi piacerebbe tantissimo che venisse fuori una partita divertente, dove si vede giocare quel rugby che riesce a fare proseliti.
    Non parlo solo degli All Blacks ma anche dell’Italia.
    Questa si perde e potrebbe pure essere che si perda di tanto ma persa per persa sarebbe un sogno vedere un’Italia che gioca con i 3/4 e che magari segna pure qualche meta.
    Persa per persa, approfittiamo della portata mediatica (in Italia) di questa partita e proviamo ad appassionare o anche solo incuriosire un po’ di ragazzini (o i loro genitori o insegnanti).

    • Giorgio Brera 22 Novembre 2018, 12:07

      Daccordissimo. La partita di sabato a Padova, che per altro mi ha molto divertito, non è stato uno spot esaltante per la diffusione del rugby (molto devo dire per colpa dei Wallabies che non hanno giocato come “dovrebbero”). Purtroppo manca MInozzi che avrebbe dato pepe al nostro attacco, CI accontentiamo di BB e McK 🙂

  7. fracassosandona 22 Novembre 2018, 12:59

    Rilevo solo che gli ABs, che si permettono di rinfacciare alle altre nazionali di aver riciclato qualche loro “scarto” tipo Aki agli irlandesi, giocano con tanta gente nata nelle isole del pacifico…
    mi risulta che ci siano più Fifita poachati a 18 anni (project player) che figli di immigrati cresciuti in NZL…
    se loro, con la loro religione ovale, schierano il miglior XV possibile così, è giusto che facciamo altrettanto anche noi altri europei, senza far troppo le verginelle…

    l’anno scorso era uscito un bell’articolo in NZL che faceva osservare come il Barcelona si fosse portato a casa Messi giovanissimo, ma che questi abbia sempre giocato per la nazionale argentina…
    quando ci annoiamo di fronte alla monotonia di certi risultati, pensiamo a quanto potrebbero divertirci delle Fiji/Tonga/Samoa al completo di tutti i loro atleti portati via troppo giovani…
    Probabilmente sarebbero tutte e tre stabilmente nelle prime 10, con dei budget maggiori per le loro federazioni e conseguenti ricadute positive per i loro atleti… anziché mandarli ad incupirsi al freddo in Francia o nelle isole britanniche…
    tuttavia quei paesi hanno mercati talmente piccoli che la cosa non fa comodo né agli sponsor né alle TV…
    il mito degli invincibili allblacks sta cominciando a scassare la beata min–ia, bello vederli giocare ma mi dà più goduria vederli perdere che vincere…

    alla haka (che è sacra per i maori ma che è diventata ormai una sterile forma di marketing per gli ABs) gli azzurri potrebbero rispondere così (quanto mi piace provocare…):

    • And 22 Novembre 2018, 13:52

      @fracasso

      hanno 10 isolani e mezzo nei 23 (Rieko è mezzo maori), alcuni sono sicuro che sono arrivati piuttosto tardi in NZ, Naholo e Fifita, anche Tu’ungafasi leggo è arrivato a 14 anni. Tuipulotu x me è scarso e nn vale il Test Rugby, perde sempre il pallone a contatto.

      • Giorgio Brera 22 Novembre 2018, 16:17

        Dei 23 in squadra solo 4 non sono nati in Nuova Zelanda: Tu’ungafasi è tongano arrivato a 14 anni in NZ con la famiglia (figlio d’arte), Laulala samoano, Fifita tongano, Naholo figiano. Solo gli ultimi tre possono davvero essere considerati “scippi” alle isole. Poi molti sono figli di immigrati, ma sono tuti nati a Auckland e dintorni. Se non ho controllato male, nel gruppone dei convocati per i TM di novembre, 51 giocatori in totale, l’unico altro importato è Lomax che è australiano di nascita ma figlio di un neozelandese giocatore di league. Cioè 4/5 “foresti” su 51. In ogni caso è difficile sostenere che non sono neozelandesi o quantomeno giocatori di formazione neozelandese, almeno parziale nella fase decisiva della carriera giovanile. D’altra parte tutte le nazionali maggiori hanno giocatori neozelandesi (o sudafricani, anzi di più) , nati e cresciuti lì. Se non ci fossero per molte sarebbero guai. L’unica che usa prodotti al 100% autoctoni è forse il SAF.
        Vero è che nel mondo del calcio giocatori del genere potrebbero vestire la maglia della loro nazionale di origine. Boateng è tedesco ma, forse perché è il fratello brocco, ha deciso di giocare per il Ghana. Messi ha deciso di giocare per l’Argentina, forse perché quando ha iniziato era più appetibile della Spagna (l’era Guardiola è iniziata dopo, proprio grazie a Messi e compagni) o semplicemente per patriottismo, bho.
        Noi abbiamo Hayward, Steyn, Budd e Meyer equiparati per i 3 anni, Polledri oriundo che è inglese al 99,9%, Negri oriundo che ma almeno U20 italiano. Senza contare il caso particolare di Allan, mezzo scozzese e di formazione mista. Meno stranieri del solito ma solo perché si è esaurito il filone argentino.
        E’ vero che in NZ non si fanno problemi a importare ragazzini isolani dal fisico bestiale, già con un po’ di familiarità con il rugby, da sgrezzare e far giocare nelle union. Le province sono piene di gente del genere. Farei un po’ fatica però a dire che senza i 4 citati sopra gli AB sarebbero più scarsi. BB e i suoi fratelli, McK, Read, Coles forse non sarebbero daccordo. Noi invece dobbiamo ringraziare il Cielo per averci regalato, così, senza alcun merito, un Polledri da mettere in terza. E comuque Kobe Bryant ha vissuto in Italia molti anni. E ce lo siamo fatti scappare 🙂

  8. madmax 22 Novembre 2018, 13:02

    Se non stiamo attenti questi ci rimandano all’eta della pietra del rugby. 60 punti OK, 70 imbarazzo, 80 lo staff tecnico e tutto il movimento sotto giudizio. Ci chiederanno cosa ci stiamo a fare nel Sei Nazioni quando l’Irlanda li ha appena battuti e l’Inghilterra ha perso solo causa decisione arbitrale molto dubbia.

    • And 22 Novembre 2018, 13:46

      dimissioni di 0’Shea??

      • Cippi 22 Novembre 2018, 14:02

        Seguendo la iperbole imposta, le dimissioni arrivano ai 90 punti subiti. Con 100 ci sono le dimissioni senza possibilità di rifiuto.

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