Ritratto del rugbista da giovane: Jake Polledri

Intervista con il flanker azzurro: da Bristol a Gloucester, con uno sguardo alla Georgia e al momento dell’Italia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. McSmith 8 Novembre 2018, 08:42

    meno male che siamo un popolo di migranti.
    Quando ci lamentiamo della nazionale dobbiamo domandarci sempre perchè il nostro movimento non riesce a produrre giocatori del genere.

    • Giambo 8 Novembre 2018, 08:48

      Cultura, soldi, infrastrutture.
      Direi che riassumendo siano questi i motivi.

      • Nuvole! 8 Novembre 2018, 15:49

        Da come parli, sembra che lí i soldi crescano sugli alberi!
        Invece, un po’ di anni fa, la nazione del rugby dove giravano piú soldi era proprio l’Italia e potevamo permetterci di mettere sotto contratto (ehm… borsa di studio…) i giocatori piú forti del mondo, inclusi i capitani degli All Blacks, piú di quanto sta facendo ora il Giappone… a cosa sono serviti quei soldi?

  2. geo 8 Novembre 2018, 08:53

    Bella intervista e finalmente risposte interessanti.grazie

  3. Giulio83 8 Novembre 2018, 09:19

    Bellissima intervista. Il ragazzo mi sembra veramente determinato e con la testa sulle spalle, ad avercene come lui!
    Mi è piaciuto anche il tono col quale ha parlato della famigerata partita con la Georgia: Parisse, Allan, Castello hanno giocato a sminuire la partita coi caucasici (perlomeno coi giornalisti, poi sono certo che tra di loro pensino una cosa diversa), mentre lui non la manda a dire… Franchezza anglosassone, mi piace!

  4. gian 8 Novembre 2018, 11:42

    tante ma tante grazie a questo ragazzo per la sua scelta, e finalmente qualcuno che fa trapelare che l’ambiente non è così sereno e tranquillo (lo dico in senso positivo, sia chiaro)

  5. demon1981 8 Novembre 2018, 12:51

    Bella intervista, tranne su un passaggio:
    “Tutti capiamo quanto questa partita sia importante: se vinciamo questa partita sabato, zittiremo finalmente coloro che vorrebbero inserire promozione e retrocessione nel Sei Nazioni.”
    Ecco, io credo sia profondamente sbagliato pensare che la vittoria contro la Georgia metta fine alle critiche su questa Nazionale.
    Anche perché, con tutti il rispetto penso che gli obbiettivi di questa Nazionale fossero ben altri ..
    La Georgia arriverà a Firenze senza mezza squadra e non si può pensare che l’obiettivo dell’anno sia quello di battere la Georgia…
    Questa mentalità proprio non mi piace..
    E sono altresì convinto che serva davvero ripensare all’introduzione della retrocessione per la squadra che arriva ultima al 6 Nazioni.
    Lo dico proprio avendo letto questo articolo!

    • QUEO MAGRO 8 Novembre 2018, 13:18

      Anche secondo me pensare che la vittoria del 2018 sia la Georgia é riduttivo e sintomatico di qualche problema. Io spero che puntino anche all’Austria.

    • gian 8 Novembre 2018, 13:18

      vedi, @demon, invece è proprio fondamentale questa partita per quello che dici tu,questi vengono qua dicendo che nel 6N se la possono giocare come o meglio di noi, portando un bel curriculum di vittorie ed una posizione di ranking migliore della ostra, con tanta gente che li mette in bella luce per metterci pressione perché non siamo stati in grado di mostrarci all’altezza delle aspettative (nostra colpa, sia chiaro) e per cercare di far cambiare il 6N in qualche modo, di base mettendo nelle peste noi.
      prenderli a ceffoni e far passare il messaggio “tra i grandi si gioca così, tu torna a giocare con gli altri bambini delle elementari”, farebbe passare i due messaggi più importanti 1- noi, seppur siamo la peggiore, siamo tra le 10/12 forti, loro no 2- il 6N è un torneo per pochi e noi ci siamo, il resto è fuffa.
      in questa prospettiva diventa fondamentale questa partita, e quando una partita diventa fondamentale, diventa pericolosa

      • demon1981 8 Novembre 2018, 13:31

        Si vero, ma a livello mentale rischia di essere controproducente..
        Perché non vorrei che un eventuali vittoria contro la Georgia adagiasse il mister e i ragazzi sugli allori… Come a dire : ” il nostro l’abbiamo fatto, ora possiamo continuare a far figure barbine al 6 Nazioni”.
        Ecco, io spero che non accada questo!

        • gian 8 Novembre 2018, 13:41

          questo è un altro discorso, e sono in accordo con quel che dici, ma ricordi l’avvicinamento al giappone, lo tsunami del sol levante che sarebbe stato il nostro esame di maturità? tutti belli tranquilli e la prima toppata, solo a quel punto sono usciti gli attributi e abbiamo dimostrato che, probabilmente, siamo ancora un passettini piccolo piccolo davanti ai nipponici, ecco, con i georgiani la superficialità non possiamo permettercela, detto ciò il nostro atteggiamento a qualsiasi incontro dovrebbe essere radicalmente diverso per 80min, ma intanto risolviamo questo problemino

  6. Gremo 8 Novembre 2018, 13:56

    Che gran botta di culo trovarsi un atleta di questo livello e di quest’età nella nostra nazionale. Perché diciamocela tutta, senza mancare di rispetto a nessuno spesso gli equiparati venuti da noi non sarebbero potuti andare nei migliori club europei (come d’altronde molti dei nostri giocatori italici) e ovviamente non sarebbero mai stati chiamati da altre nazionali. Polledri invece agli inglesi avrebbe fatto parecchio comodo, specie con tutti gli infortuni degli ultimi tempi.

  7. Danthegun 8 Novembre 2018, 14:58

    Polledri, come Negri, sono un fortunato caso della vita che ci aiuta ad alzare il livello della squadra, anche se in un ruolo, la terza linea dove (esclusi gli infortunati) abbiamo comunque avuto sempre un buon livello.
    Però sarebbe da riflettere davvero come i giocatori italiani formati all’estero sia così più preparati rispetto a quelli di formazione italiana cercando anche di sfruttare questa particolarità.
    Nei paesi anglosassoni, come in Francia, le strutture di formazione rugbistica, anche scolastica, sono molto sviluppate quindi sfrutterei anche queste realtà per mandare i nostri migliori giovani a studiare all’estero con borse di studio proprio nei collage rugbisticamente più rilevanti.
    Hartpury forse è un caso ma perchè non pensare di premiare i migliori under 18 con borse di studio per andare in queste univeristà anche per giocare a rugby. Perchè non aiutare i giocatori ad avvicinarsi alle academy delle squadre più prestigiose.
    Altro aspetto: l’emigrazione italiana non si è mai arrestata e sono tanti i connazionali in giro per il mondo, anche in paesi rugbisticamente molto maturi. Davvero non ci sono altri discendenti italiani che possiamo monitorare e valorizzare in italia al momento giusto? Fossi nella FIR pagherei degli head hunter solo per scovare questi giocatori da riportare in patria prima che sia troppo tardi.

    • massimiliano 8 Novembre 2018, 15:44

      Si, cosi’ daranno un secondo stipendio aibsoliti noti per portarci a casa i figli di qualche amica…inutile stare a fare tanti discorsi. Se non cambia la testa. Parisse ga ragione, tanto a livello politico quanto sportivo

  8. kinky 8 Novembre 2018, 22:56

    Con Lamaro e Bianchi in rampa di lancio si dovrà provare Negri o Polledri a N8 per il dopo Parisse!

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