Il ct degli All Blacks ha mosso delle critiche che non sono piaciute, rispetto alla selezione degli atleti Springboks
Steve Hansen contro le quote sudafricane, ma dalla Rainbow Nation gli hanno risposto stizziti
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Quando uno non è abituato a perdere e non sa che cavolo dire….. mi fa sorridere
Magari questa è la sola volta in cui qualcuno dalle nostre parti potrebbe dargli qualche dritta sul cosa dire tipo: “Ho detto ai ragazzi che non ci saremmo concentrati sul risultato ma sul portare avanti il nostro piano di gioco per tutti gli 80 min, che poi tanto se loro sono al 100% e noi siamo al 100% avremmo perso in ogni caso…”
‘sta storia delle quote ha rotti i cosiddetti, anche perchè sono già state accantonate da un pò. Finora a parte Mojoje non si segnalano “quota players”. Detto questo i neri dovrebbero accrescere il tasso tecnico e fisico della squadra.
Concordo sul fatto che ad avventurarsi in diatribe simili, o si è davvero preparati sull’argomento, oppure è facile scivolare in luoghi comuni. Da simpatizzante AB, posso anch’io dire che questa volta un paio di affermazioni potevano essere risparmiate, non tanto per i contenuti, ma per la tempistica. E’ curioso che infatti tali esternazioni vengano fatte dopo una delle (rare) sconfitte, dando così suffragio al pensiero comune che gli AB siano incapaci di perdere, con tutto ciò che di buono e cattivo ciò comporti.
Sorvolando sulla retorica, sindacabile, e tralasciando volutamente i giudizi sulla nazione del Sudafrica, opinabili, personalmente un concetto lo condivido, seppure in linea di massima e non applicato strettamente alla fattispecie: s il rispetto di una quota pesso significa da un lato rinunciare ad alternative migliori seppur con tutti i buoni propositi, e dall’altro, aspetto forse ancor più insidioso, nutrire la sensazioni di ricoprire un ruolo solo per rispettare una quota.
Credo che ciò possa essere applicato allo sport, come alla politica o ai concorsi nella pubblica amministrazione.
Rispettare una quota fine a se stessa comporta una semplificazione di un problema decisamente più vasto. L’integrazione deve partire dal tessuto sociale, dai costumi e dalla cultura di una nazione, e non può essere delegata a segmenti parcellari, dove invece in teoria dovrebbe vigere la meritocrazia.
Anche laddove per anni c’è stata segregazione, esclusione e selezione faziosa, ritengo che la soluzione non possa essere ascritta ad un ambito forzoso, rispondendo ad un pregidizio con un pregiudizio.
Non so se il grande Madiba, nel suo intento della nazione arcobaleno, intendesse dare un esempio con semplicità attraverso la RWC, ma di certo partì dal basso e su scala molto più globale di una semplice selezione di rugby per attuare la sua visione.
Io invece ritengo che Hansen abbia dato voce alle reali frustrazioni di Meyer, del quale deve aver raccolto le confidenze. Il coach sudafricano non poteva (e, probabilmente, non può ancora) esternare in toto il suo pensiero, ma deve essere stato davvero pesante per lui dover schierare giocatori neri meno meritevoli solo perché gli soffiava sul collo la SARU… alla quale, a sua volta, soffiava sul collo quel gran personaggio del loro ministro dello Sport.
Hansen ha ragione.
Perfino un sindacato si è intrufolato dicendo che c’erano troppi bianchi in nazionale!
E pure ex coach della nazionale ha affermato che la nazionale deve selezionare i migliori se vuol vincere!
È così pazienza!
I problemi sono due: uno, che hansen ha ragione e due, che ha toccato un nervo scoperto.
MA si sa, di questi tempi (e di quelle latitudini….) qualsiasi cosa non piaccia viene marcata con un banale ‘razzismo’ e via. Mandela si stara’ rivoltando nella tomba….
Hansen ha ragione…i Boks sono passati da nazionale sempre in lizza per i trofei, a nazionale che se tutto gli gira bene una partita la vincono…e questo per via di “politiche” piuttosto discutibili…le antilopi non facciano gli struzzi paranoici
Si è ritirata la generazione del 2007, aspetta che torneranno competitivi. Altro che quote!
ai mondiali sono usciti per 18 a 20 se ricordo bene,quasi certamente quest anno saranno stai gli unici a battere gli ab,l anno scorso hanno giocato la partita a parere mio piu’ bella dell anno fra tutti i tm nazionali perdendo contro gli ab di 1 punto,con un arbitraggio contestatissimo,ora e’ vero i risultati degli ultimi anni per loro sono deludenti ma dire che una partita la vincono e’ un po’ riduttivo dai,sono quasi riusciti a far licenziare jones pochi mesi fa,non e’ da tutti.
15 New Zealand 34 – 36 South Africa
08 Australia 23 – 18 South Africa
August 2018
25 Argentina 32 – 19 South Africa
18 South Africa 34 – 21 Argentina
June 2018
23 South Africa 10 – 25 England
16 South Africa 23 – 12 England
09 South Africa 42 – 39 England
02 South Africa 20 – 22 Wales
November 2017
25 Italy 6 – 35 South Africa
18 France 17 – 18 South Africa
11 Ireland 38 – 3 South Africa
October 2017
07 South Africa 24 – 25 New Zealand
September 2017
30 South Africa 27 – 27 Australia
16 New Zealand 57 – 0 South Africa
09 Australia 23 – 23 South Africa
June 2017
24 South Africa 35 – 12 France
17 South Africa 37 – 15 France
10 South Africa 37 – 14 France
November 2016
26 Wales 27 – 13 South Africa
19 Italy 20 – 18 South Africa
12 England 37 – 21 South Africa
05 British Barbarians 31 – 31 Springbok XV
poi per carità, ci vuole anche pazienza per capire se un progetto porterà risultati positivi nel lungo periodo…però fino ad ora troppe ombre e poche luci
Non si capisce oggettivamente questa cosa delle “quote”, poichè la maggioranza degli elementi delle rose di Boks e franchigie sono bianchi, dove sta il problema? E’ una scusa, un’alibi. Avanti il merito. Piuttosto è l’esodo verso l’Europa a preoccupare. I contratti downunder non possono rivaleggiare con ciò che offre l’Europa.
Buonasera a tutti, solo mi sfugge una cosa: leggendo siti sudafricani e neozelandesi sembrerebbe che le parole di Hansen siano in un libro da poco uscito e riferite a un’intervista di fine 2017 quindi la sconfitta di sabato non c’entrerebbe. L’ha detto dopo le pessime performance dei Boks (e Australia) dell’anno scorso.
Chiedo quindi riscontro alla redazione, pechè se è così cambia il mio punto di vista espresso ieri e riportato poco sopra. L’articolo apre infatti così: “La sconfitta patita in casa per 34-36 dagli Springboks non è piaciuta all’allenatore degli All Blacks Steve Hansen…” ecc.ecc.
Continuando, io intendo dunque che Hansen sia stato “pungolato” dopo la sconfitta. Forse mi sbaglio.
Siccome anch’io in linea di massima condivido nel contestare il criterio delle quote, anche se devo sorvolare sulle considerazioni circa la nazione del Sudafrica in ogni caso, contestavo invece il fatto che Hansen si fosse espresso con quelle parole proprio dopo la sconfitta contro i Boks. Se è vero invece quello che dici, le parole di Hansen sarebbero state strumentalizzate e la situazione si ribalta.
avessero vinto non avrebbe detto niente del genere,imbarazzante,imbarazzante per il rappresentante di una nazione che si esprime al top nello sport quasi solo nel rugby,imbarazzante perche’ dice cose anche vere ma lo fa solo per ferire e provocare disagio,poi parlare di mancanza di unita’ nazionale ora e’ assurdo,ora il 10% non sara’ d’accordo,ma prima era il 90%…….
Non l’ha detto dopo una sconfitta. Guarda qui https://keo.co.za/hansen-slammed-in-open-letter-from-saru-sacos-legends/ o qui https://www.nzherald.co.nz/rugby/news/article.cfm?c_id=80&objectid=12132218
L’ha detto dopo sconfitte dei Boks
Beh, qui c’è un problema giornalistico allora. Le parole di Hansen sono state strumentalizzate.
Messe così in effetti sembrerebbe che Hansen abbia accusato il colpo della sconfitta e lanciato accuse a caldo, mentre a guardar bene la sua era un’analisi in tempi non sospetti.
Questo cambia molto ma la replica della saru allora?non capisco il collegamento perché reagiscono solo oggi?
Facile: perche’ e’ bianco.
Ok letto e capito hai ragione,è un articolo farlocco di on rugby che collega due eventi distinti,redazione sarebbe il caso di aggiornare questo articolo.