Pro14: la panchina lunga del Benetton, questione di qualità

La squadra veneta ha aumentato il livello dei propri rincalzi, formando un gruppo di giocatori tutti pronti a scendere in campo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. LiukMarc 5 Settembre 2018, 11:03

    Non ho visto la partita, i subentrati (in particolare Iannone) come hanno giocato a Newport?
    Qualche infortunato che potrebbe rientrare già nelle prossime giornate? Ad esempio Brex come sta…

    • tony 5 Settembre 2018, 11:38

      Lluk il 50% di quelli che vengono inclusi nella lista infortunati , in realtà potrebbero giocare ma vengono considerati non ancora schierabili. rientrando da lunghi infortuni.

  2. fracassosandona 5 Settembre 2018, 11:22

    pian e ben…
    l’unico reparto che si è rinforzato numericamente è quello dei 9 dove è arrivato duvenage…
    per il discorso qualità e quantità non vedo differenze con la rosa dell’anno scorso negli altri reparti, fenomeni non ne sono arrivati…

    • bangkok 5 Settembre 2018, 12:41

      Considera anche i P.P. che cmq si allenano e sono disponibili in caso di necessità. Lamar, Cannone etc etc possono sicuramente fare bene.

    • massimiliano 5 Settembre 2018, 15:05

      per i fenomeni ci vogliono i contanti. Mi sembra che il lavoro che viene portato avanti sia quello di valorizzare il potenziale di un buon gruppo. Poi sono d’accordo con Bangkok, ci sono anche i permit che avranno voglia di farsi vedere, magari riusciranno a fare i fenomeni di giornata, chissà.

      • fracassosandona 5 Settembre 2018, 15:45

        favorevolissimo alla politica del “valorizzare il potenziale di un buon gruppo”… è quella che permesso a Glasgow di prendersi qualche soddisfazione (dopo essere finita DIETRO treviso alla prima stagione di celtic)…
        ottimo il discorso permit per trovarsi pronti quando la nazionale avocherà a se i migliori…
        l’anno scorso la stagione ha fatto un cambio di passo con l’arrivo di Faiva e Ioane e qualche castagna dal fuoco ce la tolse il pur discusso Banks…
        alla prima abbiamo schierato a centro Sgarbi e Benvenuti, gli stessi del 2010/11 con otto stagioni in più sulle spalle… le mete le ha fatte zanni, che ha esordito in nazionale ai tempi di kirwan o berbizier…
        mi fa sorridere sentir parlare di panchina lunga come fa calamai…
        vero che la panchina è della stesso livello di chi va in campo, ma se l’obiettivo sono i playoff il problema a mio avviso è qualitativo e non quantitativo… felicissimo di essere smentito… sono finiti gli alibi sugli schemi da collaudare..

        qualcuno mi spieghi come abbia fatto Cockerill a raccogliere i risultati già al primo anno ad Edimburgo…

  3. cassina 5 Settembre 2018, 12:07

    So che non centra nulla ma chiedo alla Redazione ed agli amici del blog ma l’ex tallonatore delle Zebre Tommaso D’Apice ha smesso di giocare? si infortunava spesso ma comunque non trovare neanche un posto in eccellenza mi sembra strano, no? ciao e grazie a tutti

  4. gian 5 Settembre 2018, 13:22

    intanto zani ce lo siamo giocati per qualche mese, comunque il problema dei 6 è abbastanza endemico, dopo bergamasco e favaro, che già erano delle eccezioni, si è puntato su terze grandi e grosse che possano giocare anche seconda o numero 8, mentre quelle più piccole ed adatte al ruolo di terza aperta, sono state snobbate dal giro più importante, dato che, però, è un ruolo dove il fisico conta, non si può aspettare il fenomeno normodotato alla minozzi, ma bisognerebbe cominciare a pensare che un bussolotto di 183/187 cm che di suo faccia una 90ina di kg, magari se mostra doti tecniche, possa essere costruito muscolarmente e testato a livello superiore

    • mauro 5 Settembre 2018, 13:39

      Sgarbi? 🙂

      • gian 5 Settembre 2018, 14:24

        ho letto oggi sulla tribuna, per caso perché lavoro in provincia di treviso, di zani, di sgarbi non si diceva niente, del figiano pare una tacchettata sul polpaccio, quindi niente di che

      • gian 5 Settembre 2018, 14:35

        scusa, riletta adesso, non avevo capito la battuta….. ebbene sì, lapidatemi!!!!! :-O :-O :-O

      • massimiliano 5 Settembre 2018, 15:08

        beh… 😉

    • LiukMarc 5 Settembre 2018, 14:11

      Be di 6 ne abbiamo, come dici tu il problema è semmai dall’altro lato, a 7, dove a parte Mbandà (e se vuoi Licata) non è che ce ne siano. Favaro è una perdita che si fa sentire eccome.

      • gian 5 Settembre 2018, 14:29

        infatti è quello che dico, il problema 6, nel senso dettato dall’articolo, che siamo pieni di 6 e non abbiamo 7 veri, gli stessi m’bandà (è con l’apostrofo o tutto attaccato? che l’ho visto scritto in entrambi i modi, se sbaglio mi scusi maxime) e licata, sono già grossetti come 7, infatti fanno fatica negli interventi a terra, ma al momento sono la unica nostra opzione “pura” e sono ben distanti dal tipo di giocatore che erano bergamasco e favaro (con il primo più completo e il secondo più fisico)

        • gian 5 Settembre 2018, 14:33

          che poi anche sul 6 ci sarebbe da discutere, a seconda del gioco che fai, ma anche dell’avversario, il giocatore può cambiare in maniera radicale, fin’ora, ma aspetto alcuni ragazzi, l’unico grande 6 che abbiamo avuto è stato zanni, completo nella corsa, nel salto, nella manualità, nel combattimento, nel placcaggio e nello sfondamento, ad ora ci sono solo buonissimi giocatori o promesse

          • Nuvole! 5 Settembre 2018, 16:31

            Lazzaroni e Ruzza non sono ancora il miglior Zanni, ma stanno crescendo bene.

        • Nuvole! 5 Settembre 2018, 15:37

          Ci sarebbe anche Lamaro.

          • gian 5 Settembre 2018, 23:24

            si per i due citati, ma giocano più seconda che terza, lamaro pare sulla strada giusta per diventare un 7 “moderno”

        • And 5 Settembre 2018, 22:17

          @gian

          Nel kilorugby moderno il ruolo classico dell’opensise flanker sta venendo meno. Trovare in giro una terza linea che pesi meno di 100 kili, ma facciamo anche 105/110 kg in pratica, è una rarità, e compiti che erano esclusivi del 7 vengono svolti dal Marx o Creevy di turno. A parte Kwagga Smith, che difatti è un giocatore di 7s, sono tutti dei tank. Ad esempio il duo Hooper/Pocock crea problemi all’Australia in rimessa laterale in quanto sono entrambi bassi e Cheika non sa come rinunciare al primo in particolare a scapito di un vero saltatore/ball carrier

          • gian 5 Settembre 2018, 23:32

            vero, in realtà bisognerebbe riuscire ad equilibrare i ruoli ed i fisici, una volta non esisteva la terza aperta, se non situazionale ed erano due giocatori simili, per quanto un 6 più adatto al gioco sullo stretto e un 7 al largo, poi ci si è specializzati, il 6 un saltatore aggiunto ball carrier e un 7 incursore, adesso stiamo andando verso un gioco con un 8 e due 7e1/2 di cui il più abile fa il 7 e l’altro il 6, se prendi e metti due terze old style di quando le terze facevano le terze, per quanto specializzate, stai facendo la guerra con un fucile semiautomatico di 8kg contro gente armata di armi d’assalto a ripetizione di 2kg, per far male ne fai tanto anche tu, ma parti comunque svantaggiato

    • Nuvole! 5 Settembre 2018, 15:36

      Veramente ci sarebbe Nostran, che…

  5. Nuvole! 5 Settembre 2018, 16:43

    É innegabile che la panchina si sia allungata, tra la stagione scorsa e questa e la differenza si dovrá vedere soprattutto durante il Sei Nazioni e… a fine stagione.
    Ci ricordiamo un po’ tutti che alle prime stagioni di Celtic le partenze erano buone, peró dopo il giro di boa di gennaio erano quasi sempre dolori…

  6. Giambo 5 Settembre 2018, 17:03

    Io questa penuria a 15 che tutti sbandierano non la vedo. Quando Hayward non gioca, toccherà a Sperandio, che sarebbe anche ora che gli venisse data qualche responsabilità in più, e in caso può giocare a 15 pure McKinley. Poi, se si preferisce andare a prendere un altro estremo straniero va bene, ma secondo me bisogna dare qualche chance in più ai giovani italiani.

    • western-province 5 Settembre 2018, 18:56

      A 15 la differenza é in qualità, non in quantità; Esposito, Sperandio, McKinley non sono al livello di Hayward per visione di gioco e capacità di guadagnare terreno con il gioco al piede. Ma ce ne faremo una ragione
      Per il resto bene per la competizione, nessuno può tirare il freno in partita perché c’é chi non vede l’ora di prendere il tuo posto e questo aiuta ad evitare cali di concentrazione

      • kinky 5 Settembre 2018, 19:56

        verissimo…di estremi con vera qualità ne abbiamo due e uno si è rotto per tutta la stagione! Questo penso influenzerà anche le scelte di Hayward nei minutaggi con il Benetton perché chiaramente lo staff della nazionale chiederà di farlo giocare un po’ meno!

        • Nuvole! 6 Settembre 2018, 03:45

          Speriamo che questa sia la situazione ideale per qualcun altro che, avendo piú spazio, potrá mettersi piú in luce.

  7. onit52 6 Settembre 2018, 07:28

    Si possono fare varie considerazioni: una sotto gli occhi quale un aumento quantitativo e in prospettiva del gruppo, la seconda, se si vuole, un aumento qualitativo e nel complesso tornato ai livelli del miglio anno CELTICO di F.S., ma con anche un ovvio aumento dell’età di una parte importante di esso….
    Poi si può discutere ( molto tecnica), sulle terze diventate seconde, sulle seconde pure ( 2+ un p.p.) e sulle terze nel loro insieme , ma a mio modo considero il gruppo buono e…. vario nel senso di più opzioni, quello che appare palese è invece, il buco che si creerà nelle finestre internazionali, e non solo, nel ruolo di estremo.
    Se Cos / Fir eserciteranno il loro ” controllo ” su J.H., per averlo idoneo quando serve, se medesimo trattamento sarà per Allan (… MK?), questi due li vedremo col contagocce, e non capisco come a Treviso risolveranno la cosa e come si possa dire di essere adeguati per gli impegni.
    Mi immagino un sana situazione a breve ( simil Banks per capirci ), almeno lo spero.

Lascia un commento

item-thumbnail

Benetton Rugby: arriva il rinnovo di Marco Zanon

Il trequarti si lega ulteriormente al club veneto

item-thumbnail

Benetton, Niccolò Cannone verso Ulster: “Vogliamo stancarli col nostro rugby veloce”

Il seconda linea biancoverde ha le idee chiare: "Sono grandi e grossi, fondamentali le fasi statiche"

item-thumbnail

Benetton, Scott Scrafton: “Dopo 15 mesi tornare in campo è stato davvero speciale”

Il seconda linea non indossava la maglia biancoverde addirittura dal 31 dicembre 2022

item-thumbnail

URC, Marco Bortolami: “Volevamo cinque punti e ce li siamo presi”

L'Head Coach dei veneti analizza con soddisfazione la vittoria sui Dragons

item-thumbnail

URC: gli highlights di Benetton-Dragons

I Leoni segnano 6 mete, conquistano 5 punti e si mantengono in corsa per i playoff

item-thumbnail

URC: il Benetton Rugby domina, sbaglia e alla fine batte i Dragons

I biancoverdi, sempre in controllo, fanno bottino pieno contro la formazione gallese, comunque autrice di tre mete