Australia e Sudafrica faticano a chiudere il gap con gli All Blacks anche perché le loro franchigie giocano poco contro le neozelandesi
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Secondo me c’entra fino ad un certo punto . La differenza secondo me la fa il sistema neozelandese : formano giocatori di livello superiore e le loro squadre hanno strutture di gioco più avanzate , se il gap può sere colmato secondo me devono agire su questi punti .
Sono d’accordo, quello di cui si parla nell’articolo mi sembra sia una concausa del gap tra NZ e gli altri. la capacità di produrre atleti e squadre di altissimo livello in nuova zelanda ha raggiunto livelli difficilmente imitabili, basta vedere le squadre di mitre 10 cup, una buona parte di esse potrebbe tranquillamente giocare il super rugby…
più che accorciare il gap, dall’articolo di qualche giorno fa e l’interesse per il pro14 pare che le sudafricane vogliano tagliare proprio la corda…io a questo putno farei 2 pro 14…celtico con 4 sudafricane 1 italiana e 3 gallesi, 4 irlandesi e 2 scozzesi e uno australe con 6 neoz 6 aus 1 giap e 1 arg…per le nazionali tutto invariato…almeno lì spero che i boks non scappino…
aggiungo anche che la Mitre Cup che si sta disputando ora, e che dovreste commentare in qualche articolo, è altamente spettacolare con i giocatori delle varie franchigie rimescolati geograficamente nei club storici ( ho visto uno dei Blues giocare x Otago), alcuni dei quali batterebbero i Reds o Stormers di turno a mani basse. Storicamente le franchigie NZ hanno sempre dominato, esclusi i fasti di Gregan-Larkham x gli Aussie e i Bulls di Fourie Du Preez, Matfield e soci x il SA. Poi c’è stata anche quell’annata spettacolare dei Reds di Quade Cooper. Ma a parte ciò è sempre stato un monologo NZ.
Concordo con And. L’immaginario collettivo che viene creato contribuisce ad allargare la base dei giocatori: questo ruolo spetta alla stampa specializzata (incluso questo, ottimo, blog). Avere info dettagliate sulla Mitre10 Cup è quasi un lavoro (tocca leggere il NZ Herald, che ovviamente è tutto in inglese o cercare emittenti straniere)..anche per guardare le partite ci vuole dedizione! Diffondre la MITRE10 (che è ALLA BASE della costruzione degli AB) significa diffondere altri modi diversi di giocare, di preparare gli atleti, di amministrare le squadre. Sembra invece che un certo campanilismo porti i media italiani ad amplificare aspetti meno interessanti..spero di sbagliarmi!!
..per quanto riguarda il SR..oltre al girone all’italiana, inserire una franchigia isolana srebbe un grande gesto di onestà sportiva (a cui penso in molti si opporrebbero silenziosamente, visto che comprometterebbe il flusso di futuri campioni, anche in Nuova Zelanda)..
la solita simpatica teoria che giocando con i più forti si diventa più forti, sciocchezza enorme, fa meglio vincere e poter provare soluzioni nuove che scartabellarsi su un muro invalicabile, il giocare di più contro i migliori ti può far fare dei piccoli miglioramenti in quanto il tuo motore deve girare sempre al massimo e devi trovare sempre soluzioni migliori ai problemi, ma se vali 80 andrai a 85, cosa che avresti potuto fare anche da solo, non andrai certo a 95, perché gli altri vanno a 100. i miglioramenti si fanno nella filiera, nella selezione e nella gestione della squadra, nell’ordine.
poi anch’io preferisco il girone all’italiana, lo trovo decisamente più “democratico” del sistema pool, che ha sempre degli sbilanciamenti dati da calendario e forza delle partecipanti (quest’allo la squadra X è una macchina da guerra, con 3 pool c’è chi se la becca due volte, chi una, chi mai, stesso discorso vale per Y che è in crisi, chi se la trova spesso, chi poco, chi mai, hai la fortuna di essere nella combinazione giusta hai 10 punti che chi ha la combinazione sbagliata, non vede neanche con il binocolo, in altri termini per 2 pool, dove c’è chi incontra una squadra Z tre volte, chi due),