Il 29 luglio di 68 anni fa si chiudeva con una sconfitta il primo Tour dei Lions del dopoguerra: una spedizione pazza che sfiorò la vittoria in tutti e quattro i test
Non ci erano andati mai così vicini
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Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa un odierno preparatore atletico di questa metodologia di avvicinamento e approccio alla partita, sorvolo delle linee nemiche pilotando un aliante, 6 giorni insonni in trincea mangiando scatolame e pantegane (componente proteica), arrivo in mattinata allo stadio con volo cargo notturno…
Ha avuto pure il coraggio di marcare una meta!
Pare che ai tempi non avessero bisogno del mental coach per trovare le motivazioni…
Comunque complimenti per ľarticolo, sembra la sceneggiatura di un film!
Trovi piu’ motivazioni venendo da una guerra che da un Mental Coach..
Direi proprio di si!
Facevo del sarcasmo domenicale…