Dopo essersi “laureato” campione d’Italia, oggi va a caccia di una sfida scolastica. L’abbiamo intervistato
Dallo Scudetto alle aule dell’università: la scelta di vita di Simone Rossi
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Triste non aver saputo dare un alternativa professionale ad un ragazzo con quelle qualità e doti fisiche.
A 26 anni si è sentito in obbligo di crearsene una e visto la considerazione avuta sinora, el gha fatto ben..
Peccato, veramente peccato, la prima ala italiana dopo Costantino Ricciardi (corsi e ricorsi) che mi abbia fatto saltare dalla sedia..
Grndissimi complimenti e un grandissimo in bocca al lupo a Simone Rossi, un esame di coscienza per il rugby italiano.
Rossi resterà uno dei misteri italiani di questi ultimi anni… giocatore sul quale si doveva lavorare a fondo e che probabilmente ha pagato il caos degli anni scorsi a Parma ma anche del Treviso pre Crowley…
riguardo a Treviso, non credo proprio che Bronzini o Sperandio gli siano superiori ( in velocità sicuramente no!) però gli sono stati preferiti in questi ultimi due anni…
In questo mi confortano le parole di un suo ex allenatore che mi ha detto : l’ala più veloce e più forte da anni in Italia, questi non ci capiscono niente… ( forse alludeva a seconde e terze linee che gestiscono le squadre celtiche…?).