Audacia, classe, gambe e fiato. Classifica opinabile delle migliori marcature partendo da molto, molto lontano
Le 5 migliori mete dalla fine del mondo
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quando ti spiegano che nel rugby le corse orizzontali non servono e la tua mente vola subito a Liam Williams 😀
ma quanto belle, comunque impressionante vedere che sono quasi tutte di epoca giurassica e che l’unica “moderna”, alla fine, si basa sugli stessi principi di skills, sostegno, corsa rotta, capacità di prevedere il movimento del difensore di quelle “antiche” e che il kilorugby e la potenza non ci entrano quasi per niente.
certo che le due cravattate della META, adesso fanno venire i brividi! 😀 😀 😀
penso che la parola chiave in queste mete sia: sostegno. Ogni volta che un giocatore riesce a fare il break ha sempre uno o più compagni accanto pronti a ricevere la palla. Quando giocavo nella preistoria (insomma ai tempi delle due mete più vecchie tra queste 5) i vari allenatori che ho avuto spingevano sempre su questo concetto. E spesso anch’io, quando oggi vedo qualche giocatore fare il break ed isolarsi, mi ritrovo spesso in piedi davanti alla tv a urlare: SOSTEGNO!
Meraviglia. E concordo con il fatto che il chilorugby non c’entra.