All’allenatore degli All Blacks sono rimasti parecchi dubbi sulle decisioni prese dai vari direttori di gara nelle sfide alla Francia
Test Match: Steve Hansen chiede maggior chiarezza a World Rugby sulle regole arbitrali
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giusto, speriamo prevalga il buonsenso: se due giocatori ne placcano un terzo alla testa, anzi alla faccia, è fallo e subentra cartellino rosso e squalifica. Simpatici questi tuttineri, è da un po’ che giocano con regole solo loro, specie in ruck, e poi chiedono spiegazioni…e non cominciamo con queste americanate: il challenge, ma perché? Diamo agli arbitri un metro di giudizio unico, inequivocabile e facciamo si che lo rispettino, non ci vuole molto!
Infatti, la regola deve essere chiara è applicata da TUTTI gli arbitri allo stesso modo, che poi ci siano delle sviste perché ci sono troppe cose da tenere sotto controllo è un altro discorso. A me fa ridere quando leggo “bisognerà adeguarsi al metro arbitrale”, ma che significa?! Se arbitra tizio c’è meno possibilità che mi fischi un furigioco ma sta più attento alla pulizia nelle Rick, ma se arbitra caio è viceversa?! Non ha molto senso se la regola è sempre la stessa.
la Nuova Zelanda che si lamenta degli arbitraggi ha la stessa credibilità di Vincenzo Scarantino
non si lamentano degli arbitraggi ma non vogliono passare x quelli a cui piace vincere facile, è palese la loro irritazione x aver vinto le prime 2 partite contro una Francia in 14 (il giallo a Gabrillagues ha spaccato il primo Test di fatto), quindi ad Hansen faceva + piacere giocare 15vs15 x testare al meglio la squadra.
Gardner rimane il migliore dei nuovi arbitri, nel rosso a Fall ha solo applicato il regolamento (ricordo un caso simile con rosso ad Hogg nel 6N)
bisogna rallentare il gioco, ma da questo orecchio la WR non ci sente, nel rugby le regole sono sempre state “elastiche”, ma se vai a 40 all’ora vedi tutto chiaramente, se vai a 80 vedi tutto e basta, se vai a 120 vedi solo le cose più “importanti, se vai a 180 è da ringraziare che ti rendi conto di che cosa succede, di conseguenza, data l’infinita varietà di gesti e la velocità con cui sono eseguiti e la necessità di far continuare a tutti i costi il gioco per gli sponsor per cui è uno show e meno una competizione, l’arbitro usa spessissimo il replay per aver chiara la situazione e tende a giudicare su un metro assolutamente personale, in quanto “l’intensità” delle infrazioni varia in ogni momento
“bisogna rallentare il gioco”: non ti bastano i reset delle mischie?
Ma di cosa stai parlando? Non ti sei accorto della quanto meno tempo si perda con le mischie rispetto ad un paio d’anni fa? Ha ragione Gian, gioco molto più veloce per specifica indicazione del board internazionale. E gli arbitri si adeguano. Of course.
Gli arbitri guardano il replay in caso di meta o cartellini. Per il resto ci si affida spesso a valutazioni quanto meno troppo soggette a interpretazioni personali. Un esempio su tutti? Il placcaggio alto. Non lo nomino solo per come è stato fischiato in Italia-Giappone (partita 2), ma per come in generale cambi tantissimo il metro da arbitro ad arbitro o anche da partita a partita.
Ci sarebbe poi da chiedersi come faccia un arbitro a sorvegliare la mischia chiusa sul lato coperto. A volte si vedono giocatori toccare entrambi i gomiti per terra e l’arbitro che lascia proseguire… usare il solo tmo è insufficiente, secondo me servirebbe un secondo arbitro: le cose da vedere sono troppe e oggettivamente non è umano riuscirci..
Infatti da quel lato le chiamate arrivano dal giudice di linea.