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Sono stati anni durissimi, sportivamente e umanamente, ma come l'ex terza linea racconta al Telegraph il futuro è ancora tutto da scrivere
solo che per lui ha una logica non cambiare una virgola!
Lui allena anche i Sunwolwes . Quindi tutti gli incontri di superugby sono per così dire “test match” , grosso modo i Sunwolves e la nazionale giapponese sono sovrapponibili come giocatori , se a questo aggiungiamo che la direzione tecnica e la stessa ….. direi che è uno spunto di riflessione .
due realtà diverse, solo che mi fa ridere pensare che lui potrebbe anche permettersi di sperimentare, ma va sul sicuro perché anche a loro conviene vincere e convincere, noi perdiamo e non cambiamo una virgola
Era per mettete un po’ il dito nella piaga . Sono d’ accordo che anche a loro convega vincere e convincere , come a tutti del resto . Abbiamo già discusso nell’ articolo riguardante la fornazione della nostra nazionale in merito alla necessità di provare qualche cosa di diverso .
Vero due realtà differenti , ma anche due approcci differenti allo stesso problema : la necessità di crescere come movimento . Loro hanno per così dire preferito la corrente di pensiero del “ tutti per uno , uno per tutti “ nel senso una sola franchigia ( che di fatto è la nazionale ) supportata da un domestic di ottimo livello . E si che a livello economico se gli venisse concesso potrebbero tranquillamente supportare 2 franchigie , ma razionalmente hanno preferito , visto che anche loro non pare abbiano una grossa profondità , non disperdere il capitale umano . Noi abbiamo siamo partiti con 2 franchigie private , per poi passare a una privata e una federale , per arrivare ad una privata e una non si sa bene . Ok due realtà differenti , ma qualche dubbio sulle nostre scelte tutte le volte che le paragono alle loro mi viene . Loro 12 anni fa perdevano con noi oggi non più , e i dubbi nella testa spesso diventano certezze .
Pensiamo piuttosto a come fanno a finanziare un buon campionato nazionale, con meno tradizione rugbystica della nostra e senza i proventi del Sei Nazioni, e noi invece non riusciamo a sostenere un campionato nazionale in grado di attirare un Dan Carter, per esempio… negli anni ’90 abbiamo saputo attirare tutti i migliori del mondo, poi… siamo ancora seduti sugli allori delle speranze future del Sei Nazioni che in automatico avrebbe dovuto risolvere tutto… chissá se ci sveglieremo quando ne saremo giá fuori o no…
Quale spunto di riflessione? Noi abbiamo due franchigie che sono grossomodo sovrapponibili con la nazionale… e in piú hai anche piú profonditá nella rosa… e COS ha tutto il tempo e modo per coordinarsi come vuole con gli allenatori delle due franchigie… che riflessione dobbiamo fare?
La differenza casomai é che il campionato nazionale Giapponese puó permettersi di ingaggiare ottimi professionisti in giro per il mondo e il nostro no…
Ok allora eviterò di rifletterci ?????