“Un momento importante per il rugby italiano”: il Benetton di Kieran Crowley alza il volume

Il coach dei Leoni analizza l’impresa dei suoi, offrendo anche un commento sulla questione dell’Accademia Under 20

COMMENTI DEI LETTORI
  1. robrossi 16 Aprile 2018, 09:11

    Si tratta di una grande impresa. Qual è lo spazio dedicato dai media italiani, anzi del Nord Est?
    Io ho visto il TG3 Regionale delle 14:00 di domenica: servizio su “Su e zo per i ponti”, servizio sulla partita del Chievo, servizio sull’Hockey Asiago, neanche un cenno sulla Benetton!
    Il Gazzettino edizione nazionale: svariati servizi sul calcio, articolo (2-3 colonne) sul derby Petrarca Rovigo, trafiletto striminzito sulla vittoria di Dublino.
    Così non si va da nessuna parte!!!

    • Appassionato_ma_ignorante 16 Aprile 2018, 09:29

      Beh, dài, l’Asiago Hockey che vince… 😉 😀

    • try 16 Aprile 2018, 09:44

      per caso mi è capitato di vedere anch’io il tg3 e ho atteso anche io invano il servizio.

      • Gigio 16 Aprile 2018, 10:37

        E’ così, su Rai regione, da quando non c’è più il compianto Mirco Petternella.
        Le notizie sul rugby e sulla Benetton in particolare, sono casuali, segno di un disinteresse generale da parte della redazione. Però una “notizia”, come la vittoria di sabato sera, andrebbe diffusa almeno in ambito regionale. Siamo figli di un dio minore.

        • robrossi 16 Aprile 2018, 14:06

          Giusto per completare il quadro del rugby in Rai nel finesettimana, sono andato a guardarmi il filmato del TG3 delle 19:30 di sabato (prima della partita).
          Dopo un servizio di 1:40 sulla partita di serie B del Venezia, con tanto di intervista a Pippo Inzaghi e svariate notizie sul calcio, Barnaba Ungaro dedica 14 secondi al derby Veneto.
          La vittoria della Benetton non ha meritato neanche una citazione in tutti i TG successivi!!!

          Il problema è più ampio: non so quanti tifosi Petrarchini e Rovigoti sappiano che Treviso è andato a vincere a Dublino. La cosa peggiore è che, almeno per una parte di loro, la vittoria dei trevigiani in una partita di Pro14 non è nenche di particolare interesse.
          Benetton e Zebre devono diventare vere franchigie come in Irlanda e Galles, avere un bacino di tifosi che peschi in una dimensione almeno regionale (e non cittadino come avviene adesso), essere presenti su stampa e media almeno locali e non solo sulla Tribuna, altrimenti… non si va da nessuna parte…

          • Hullalla 16 Aprile 2018, 19:54

            100% d’accordo!

    • Unforgiven79 16 Aprile 2018, 10:35

      Temo che, da questo punto di vista, la RAI sia diventata come le TV private: poiché il Pro14 viene dato su EuroSport e non sui propri canali, viene ignorato il più possibile.
      Nota che i TG danno risalto (promozionale?) agli sport che anche trasmettono.

      • try 16 Aprile 2018, 11:33

        come le tv private, a cui prò non paghiamo il canone.
        E’ vergognoso da parte della rai e nello specifico da TG3.

    • Hullalla 16 Aprile 2018, 17:18

      Non capisco cosa ci sia da lamentarsi sul fatto che il derby Petrarca – Rovigo abbia un articolo su 2-3 colonne.

  2. Appassionato_ma_ignorante 16 Aprile 2018, 09:30

    Speriamo trovino la quadra e che l’Accademia a Treviso riescano a portarcela.

  3. mauro 16 Aprile 2018, 10:59

    “Il Benetton meritava una notte così, dopo moltissime delusioni, ma se la meritava un po’ tutto il movimento”: non so cosa c’entri il movimento in una serata così.
    Se per movimento si intende tutto quello che soggiace alla federazione, tutti quelli che hanno appoggiato lo scarabeo di Calvisano dopo che questi aveva spolpato per bene Treviso con diktat ed azioni, direi che questa serata non può che rodergli il culo
    Se per movimento si intendono tutti quei signori, commentatori di blog, giornalisti raccogliticci nella cultura e nel passato, haters di professione, a volte dirigenti sportivi, quelli che hanno sempre qualcosa da dire sulla Benetton, squadra antipatica dal gioco inguardabile, sui veneti presuntuosi del “fasso tuto mi”, insomma su tutto quel variegato genere umano di stampo rugbistico che adesso cercherà di imbucarsi alla festa con credenziali che non possiede; a questi dico state pure nelle vostre tane a digrignare i denti perchè a Parma non hanno la rosa adeguata per completare le magie della gioiosa macchina federale
    Quella di sabato sera, che solo adesso riusciamo a realizzare nella sua interezza, è una gioia riservata alla Benetton società e atleti che l’hanno portata a termine, è dei tifosi che erano a Dublino e a quelli che adesso darebbero un ochhio per esserci stati, a quei due-tremila che si sperdono sui gradoni di Monigo per essere derisi da chi guardando la tivu alza periodici lamenti perchè è indegno che gli spalti a Treviso siano vuoti.

    • massimiliano 16 Aprile 2018, 11:21

      Ti invidio il lirismo di questo periodo e sottoscrivo ogni parola, dal mio cantuccio di simpatizzante milanese.

    • Gigio 16 Aprile 2018, 12:22

      Pienamente daccordo … uno dei “due-tremila” dispersi sui gradoni di Monigo.

    • madmax 16 Aprile 2018, 12:31

      Come ulteriore lombardo mi associo; il rugby italiano deve fare un monumento alla Benetton.

    • Mr Ian 16 Aprile 2018, 12:42

      Nel calderone c entrano anche quelli che han detto ma si, diamo il contributo federale anche alla Benetton e neanche loro han rifiutato…il dualismo tra buoni e cattivi ora come ora non ha senso, anche perchè di troppo buoni o di tanto cattivi in giro non c’è ne stanno…

      • onit52 16 Aprile 2018, 13:13

        @Mauro, argomento difficile, essendo uno dei due tremila di Monigo lato gradinata, posso parlare? Non ero a Dublino mi hanno trovato da mesi un link per vedere ( quando si vede!) Tv quando è fuori.
        Fortuna sabato tutto liscio con commento in lingua che mi fa solo da ambiente….
        Io penso che la vittoria di Treviso sia per primo di chi ha giocato, poi della società terzo di quelli che se ne interessano la seguono da decenni , magari non sempre in sintonia , ma che in essa si riconoscono ,e per riconoscersi
        credo anche che non sia necessario essere nati in riva al Sile.Quindi, credo che faccia bene al movimento in senso lato.
        Pensa quante volte sto povero movimento ha subito sconfitte dolorose e umilianti per una volta tanto lasciamo che quelli più un buona fede partecipino alla soddisfazione.
        Certo, sono d’accordo non riesco a pensare tra questi chi hai citato tu, e la relativa muta ( nel senso che non parla mai ) compagnia.

        • mauro 16 Aprile 2018, 13:50

          Perché non dovresti aver diritto di parola? Io elencavo quanti, a mio parere, avessero diritto a gioire e quanti no.
          Commentare è diritto di tutti

          • Appassionato_ma_ignorante 16 Aprile 2018, 16:10

            Io sono troppo nuovo per le faide, ma penso che sia piuttosto presuntuoso decretare chi ha diritto di gioire e chi no.

    • fracassosandona 16 Aprile 2018, 12:57

      mauro, sai che quando posso sono con te su quegli spalti, ma mi sembra ingiusto dimenticare il robusto contributo federale che consente a Treviso di prendersi certe soddisfazioni…
      poi se mi vuoi dire che gli imprenditori espressione del territorio parmense e colornese hanno dimostrato che in due anni con gli stessi soldi si può fallire sia sportivamente sia commercialmente ti do ragione e dico pure che è storia…
      Edimburgo Ospreys Cheetahs Scarlets Leinster sono le vittorie che contano quest’anno, le altre 6 fanno numero…
      Dal conto mancano Ulster e Connacht sennò si parlerebbe di una stagione da play off…
      Edimburgo ha una rosa paragonabile alla nostra ed è in lotta per il secondo posto nel girone nonostante il derby lo giochi con gli warriors anziché con le zebre… esaltiamoci, felicitiamoci, ma cerchiamo di capire come loro in un anno possano essere arrivare a quei risultati e noi in due anni si sia sotto…
      c’è tanto da lavorare se all’esito di una stagione esaltante non ci si qualifica nemmeno tra le prime 8 di un torneo a 14…

      • bangkok 16 Aprile 2018, 13:22

        E dove starebbe scritto che non c’è molto da lavorare?
        Mi pare che nessuno, dai dirigenti, allo staff e giocatori per finire a noi tifosi abbia mai affermato il contrario, anzi.
        E adesso finiamola con questa storia dei soldi federali. Tu sai meglio di me che non è il Benetton che ha cambiato le regole in corsa.
        E dovresti aver ben chiaro, in tutto il percorso ad ostacoli che è questa avventura celtica, che se Benetton non avesse (per motivi suoi) accettato i diktat federali ripiegando poi su, almeno, il finanziamento x continuare il suo impegno ora ci troveremmo tutti (rugby italiano) nella malta.
        Chi gode ancora in giro internazionale di un po’ di considerazione e rispetto? Il gruppo dirigente e la società San Donà? Quello del Petrarca o del Rovigo oppure del Calvisano?
        Il gruppo dirigente Fir?
        Chi, parole dello stesso Gavazzi, è stata figura cruciale col Board celtico x il prolungamento dopo il 2020,confermando la volontà di partecipare alla competizione, se non Luciano Benetton?
        Chi ci sarebbe adesso a portare avanti i colori italici? Le Zebre federali? Qualche altra società gestita da fior fiore di imprenditori/manager che sono in fila ad aspettare che il Benetton si ritiri?
        Quei 4 milioni dati al Benetton sarebbero potuti essere, ma forse fanno ancora in tempo ad esserlo, i migliori soldi spesi da questa federazione d’incompetenti recidivi.

        • madmax 16 Aprile 2018, 13:29

          All’estero associano il rugby italiano alla Benetton, Treviso e Parisse. Tutto il resto nebbia.

          • Hullalla 16 Aprile 2018, 18:05

            Vivendo all’estero da oltre 10 anni, direi che Benetton e Treviso sono poco conosciuti, sicuramente molto meno del solo Parisse.
            All’estero siamo quasi solo le prestazioni del Sei Nazioni.
            Non moltissimo, effettivamente…

          • Hullalla 16 Aprile 2018, 18:06

            Mi auguro che questi risultati cambino le cose, ma la veritá é che per essere veramente notati o si fanno risultati in Champions o si ingaggiano giocatori di gran nome.

        • try 16 Aprile 2018, 14:15

          oltre a quello che ha risposto mauro sui soldi (che una parte sta nel usufruire dei giocatori a libro paga di treviso) aggiungo che si, hai ragione! treviso non riuscirà ad arrivare nei primi otto per giocarsi lo spareggio della champion.
          Io mi accontento ad oggi dei 54 punti, uno in più dei blues che vanno direttamente in champion e 14 in più di chi lo spareggio lo farà. A quattro punti da quei “scarsoni” dei cheethas che hanno giocato 2 volte contro le zebre, ultime nel loro girone, e 2 (3 sabato prossimo) volte contro l’ultima dell’altro girone.
          Paradossalmente potremmo dire che glasgow è primo perchè ha giocato due volte contro tutte le più scarse del suo girone e almeno una volta contro le più scarse dell’altro girone: quando si dice fortuna…

          • tokoeka 16 Aprile 2018, 15:03

            quest’ultima frase su Glasgow non e’ corretta. tutte le squadre giocano 2 volte contro quelle del proprio girone (quindi anche le piu’ scarse) e almeno una volta contro quelle dell’altro girone.
            Se proprio vogliamo essere onesti, da questo punto di vista Treviso ha decisamente il calendario migliore di tutte perche’ gioca 2 volte con le ultime del proprio girone, Dragons e Kings, che sono anche le peggiori di tutto il torneo in assoluto, in piu’ gioca 3 volte contro le Zebre che sono l’ultima dell’altro girone e la terz’ultima di tutto il torneo. Sara’ cosi anche il prossimo anno, solo che Dragons e Kings (speriamo anche Zebre) dovrebbero rinforzarsi un bel po’

          • try 16 Aprile 2018, 15:26

            non hai capito.
            A parte che volevo fare un paradosso, provo a spiegare:
            Glasgow è primo nel proprio girone, quindi in linea teorica le altre sono più scarse. Di conseguenza gioca contro le più scarse del prorpio girone 2 volte.
            E dato che ha 70 punti, più di tutti, sempre in teoria anche quelle dell’altro girone sono più scarse (sempre rispetto a Glasgow) quindi gioca contro le più scarse per 1 volta.

          • try 16 Aprile 2018, 15:27

            comunque seriamente non leggo da nessuna parte che i Cheethas sono fortunati ad essere terzi nel proprio girone dato che sono più o meno sulla stessa situazione di treviso.
            Eddai

        • fracassosandona 16 Aprile 2018, 15:51

          fioi, io non faccio testo: non sono mai contento, pretendo sempre di più da me stesso, figurarsi cosa mi aspetto dagli altri, specie se sono pagati meglio di me 🙂
          quella di quest’anno è una stagione da incorniciare perché statisticamente per una volta finiremo con più vittorie che sconfitte, davanti in classifica generale anche agli Ospreys…
          siamo ancora in lizza per giocarci un posto in champions, ardua impresa alla luce di un calendario che consente a tutte le prime di schierare le seconde file all’ultima giornata, Ulster ed Edimburgo vinceranno largamente l’ultima…
          nella mia costante ricerca di nuovi obiettivi mi piacerebbe che i nostri fossero in grado non solo di battere le zebre ma di dare loro più di 32 punti di distacco: vorrei che Treviso finisse un campionato con la differenza punti in positivo e credo che questa sia l’occasione più propizia…

          rispondendo a mauro, è vero che la nazionale si porta via metà giocatori 3 mesi all’anno, ma lo stipendio di quegli stessi giocatori per l’intero anno non arriva a tre milioni di euro…

          @bangkok: Dondi aveva strutturato la cosa in maniera corretta (salvo poi mettersi a far quote e quotine italiani e stranieri): pagava buona parte dello stipendio dei giocatori di interesse nazionale, il resto erano problemi dei due club/franchige… la nazionalizzazione delle zebre e l’editto antinapoleonico hanno fatto il resto…

          • mauro 16 Aprile 2018, 16:44

            anch’io mi auguro le stesse cose.
            Per quanto riguarda gli stipendi siamo d’accordo che non raggiungono magari nemmeno la metà di quella cifra, ma quanto al punto 2?

          • fracassosandona 16 Aprile 2018, 18:20

            mauro lo sai bene come la penso quanto al punto 2: quando la nazionale convoca Ruzza dovrebbe indennizzare innanzitutto il Cus ed il Valsugana poi, se ne avanzano, anche Treviso…
            i ricchi premi e cotillons li riserverei al campionato nazionale U18 elite, che da quando ci siamo giocati il commentatore 6nazioni, nessuno sa nemmeno come sia messo…
            quei soldi sono quelli che stanno dando alle eccellenti per giocare al campionato nazionale di rugby, a Treviso e Zebre per giocare ai professionisti…

        • Hullalla 16 Aprile 2018, 17:37

          “E adesso finiamola con questa storia dei soldi federali.”
          Non sono d’accordo… la Celtic/Pro12/Pro14 sta spolpando il movimento Italiano (quando arriva la relazione sul rapporto spese/guadagni di questa avventura?) e mi sembra giusto ricordare i soldi federali a chiunque li prende, perché hanno la responsabilitá di spenderli al meglio.
          Poi se uno li prende e fa dei bei risultati, benissimo, visto che finora quasi sempre i bei risultati non sono arrivati, ma i soldi sono stati spesi.

          • Hullalla 17 Aprile 2018, 02:56

            Tra l’altro non dimenticherei di parlare dei soldi federali nemmeno alle semifinaliste di Eccellenza…

    • mauro 16 Aprile 2018, 13:35

      Ero certo che sarebbero arrivati quelli che… e il contributo federale, e i 4 milioni?
      Non ho mai voluto polemizzare più di tanto su questo contributo che ho sempre letto come la paghetta che lo scarabeo ha dato e continua a dare alla Benetton per aver messo alla porta Munari. Non mi interessa se è vero o meno, alla mia età mi compiaccio nel fare dietrologia, mi da un senso di appagamento. A volte succede anche ci prendo…
      Volendo fare un discorso serio, chiedo: i giocatori sono di proprietà della federazione o del club? Se proprietà di quest ultimo debbo immaginare che:
      1. spetti un indennizzo per la mancata disponibilità di dipendenti, distaccati presso altre attività;
      2. i risultati economici della federazione, intesi come incassi e partecipazione alle manifestazioni, dipendono anche dalla disponibilità e dalla qualità dei suddetti dipendenti.
      Vogliamo quantificarli questi diritti? Quanto porta a casa la FIR dalla partecipazione al 6N e quanto dagli incassi di questa manifestazione e dei test match? Se qualcuno si è inventato il dirittto di formazione all’epoca di Steyn, perchè la Benetton non può incassare senza vergogna un contributo che non fa altro che ristorare quanto deve subire dalla mancata disponibilità dei propri dipendenti e dal fatto di dover organizzare una rosa che possa garantire un minimo di competitività durante le finestre internazionali?
      So già di essere perdente nella discussione che si svolga in un paese dove “quel che è mio, è mio, e quello che è tuo, si fa metà per ciascuno”

      • Hullalla 16 Aprile 2018, 17:48

        Mi fa piacere leggere questi commenti a proposito di quando i giocatori vanno in Nazionale (anche se formalmente il contributo federale non é un rimborso per i giocatori che vanno in nazionale, quello -60% del costo del contratto per i nazionali a carico FIR in cambio di clausole sui minuti di impiego, quasi stile Irlanda oggi- c’era al primo anno della Celtic e poi si é trasformato in contributo “a pioggia” su pressione di qualcuno).

        Mi piacerebbe leggere simili commenti sul valore di chi si “passa” ad altri per amor di patria anche quando si parla di permit players o di generazioni di giocatori che hanno cambiato casacca in cambio di un saluto da lontano (un pallone se ti va bene). Sicuramente non assicurazione infortuni, che nemmeno la FIR si vuole prendere a carico. Evidentemente per quelli andava bene essere “a gratis” oppure erano dimenticabili rapidamente.

        • mauro 16 Aprile 2018, 18:11

          non capisco il senso profondo della replica, ma mi sembra un mettere insieme mele ed arance. Cioò premesso quello a cui tu accenni mi sembra più un problema legato al movimento del rugby Italia che non ha mai voluto superare lo scoglio del professionismo, comprendendone i meccanismi e trovando le giuste contromisure.
          Nel mondo professionistico, non solo nello sport, si pagano le prestazioni e si dividono i benefici. Altra filosofia non regge, o forse si, nel paese di cui sopra.

          • Hullalla 16 Aprile 2018, 18:22

            Vediamo se riesco a chiarire:
            -Benetton “presta” i suoi giocatori alla Nazionale? Ha diritto ad un risarcimento. Bene.
            -Benetton riceve permit players? Dovrebbe pagare un risarcimento a chi li presta, mentre Filippetto é l’unico caso. Ricordiamoci inoltre generazioni di giocatori che sono passati alla Benetton gratuitamente.
            Mele e pere?
            Detto questo, a me basterebbe che sia la Nazionale con i convocati, sia il Benetton con i permit players fornissero un’assicurazione infortuni “seria” ai giocatori e invece nessuno dei due lo fa.

          • mauro 16 Aprile 2018, 19:16

            vedi @Hullalla, nelle generazioni a cui ti richiami ci trovo una punta di acido che mi indurrebbe a collocarti nel gruppo di quelli che… la Benetton è il male assoluto [cit.].
            Se le regole lo consentiva di quale delitto si è macchiata la Benetton? E gli altri? Nessun altro ha utilizzato il poaching de noantri?
            Sui PP poi non vedo come non essere d’accordo, ma ancora una volta sono le regole che devono essere scritte e questo non lo fa la Benetton.

          • Hullalla 16 Aprile 2018, 19:36

            No no… se vuoi ti cito anche le generazioni di giovani giocatori che sono passati al Petrarca in cambio di niente. Nemmeno una stretta di mano.
            Il problema é che tutti si nascondono dietro le regole quando ti fa comodo e poi piangono il morto quando é il tuo turno di subire le regole.
            Tanto piú che sono molti anni che ci sono regole sul pagamento di un parametro per giocatori che passano da una squadra all’altra, peró chi dovrebbe pagarti il ragazzo invece va dai genitori del giocatore, cosí questi ti arrivano lí dicendoti che rovini un luminoso futuro al loro pargolo con la tua ingordigia (la tua?), che il ragazzo o va nella nuova squadra altrimenti smette di giocare e cosí finisci col fare il trasferimento a gratis anche se il regolamento prevede che il cartellino venga pagato a parametro. A quante piccole societá é successo questo?
            Allora é il caso che anche le grandi societá seguano il regolamento anche quando a loro non piace e liberino i loro giocatori per la Nazionale senza tanti piagnistei, anche se la Nazionale non offre una copertura assicurativa degna di questo nome, purtroppo.

    • Hullalla 16 Aprile 2018, 18:27

      Diciamo che con questi commenti la squadra non diventa piú simpatica e fa passare a qualcuno che non é di Treviso la voglia di sorridere con i Trevisani. I complimenti, comunque, sono assolutamente dovuti.
      Alla fin fine queste “operazioni simpatia” portano meno spettatori allo stadio, conseguentemente meno attrazione di sponsor e diventa un cane che si mangia la coda. Sicuramente non é un can de do paroni, comunque, per cui i complimenti vanno reiterati.

      • mamo 16 Aprile 2018, 18:46

        Hullalla, scusa se mi intrometto, ma credi che Mr Cofiloc prima di dare i suoi danari al Benetton si sia preoccupato di leggere i nostri commenti ?
        Credi che gli appassionati di rugby, prima di decidere se andare o meno al Monigo, si affrettino a leggere quello che scrive un minus quam @mamo ?
        Io no e comunque rimedio a una dimenticanza di @mauro e aggiungo che legittimati a gioire sono anche i Mr. Cofiloc & co perché, quantomeno per quanto sta accadendo da un punto di vista sportivo, non han buttato nel cesso i loro danari.

        • Hullalla 16 Aprile 2018, 19:39

          Credo che Mr. Cofiloc avrebbe pagato di piú se lo stadio fosse sempre strapieno, cosa che non é.

          • mamo 16 Aprile 2018, 20:48

            Hullalla, permettimi di insistere: dubito che il flusso di spettatori al Monigo sia direttamente proporzionale alla simpatia dei commantatori di OR & C. .
            Io ho commentato questa tua illazione.
            Ma vado oltre.
            Non credo neppure che mr. Cofiloc sarebbe stato più munifico se il Monigo fosse sempre pieno.
            Lo sarà, spero, quando i media (non i blog) daranno più visibilità al Rugby e, conseguentemente, al Benetton.

          • Hullalla 16 Aprile 2018, 21:22

            Il discorso é piú generale e ovviamente non si ferma ai commentatori su onrugby: il Benetton Treviso non é finora riuscito a creare simpatie al di fuori di una cerchia ristretta di pubblico perlopiú locale e difatti le presenze allo stadio non sono entusiasmanti. Un motivo ci sará.

      • bangkok 16 Aprile 2018, 19:06

        @Hullala, ma davvero credi a ciò che hai scritto?
        Tifosi e sponsor vengono allontanati dai commenti che vengono specificamente a leggere qui ed altrove?
        Dai, sii serio.

        • Hullalla 16 Aprile 2018, 19:43

          Credo che la societá Benetton Treviso nell’arco degli anni non abbia brillato per simpatia e capacitá di coinvolgere spettatori da altre parti del Veneto e d’Italia, tant’é vero che da anni le societá di rugby professionistico italiane sono in fondo alla classifica di spettatori delle societá di rugby professionistico europee.
          Fino a pochi anni fa ce la giocavamo con le scozzesi, ma ultimamente loro sono riusciti a portare piú spettatori allo stadio, noi no.
          Pochi spettatori allo stadio = pochi sponsor. I tempi degli sponsor che pagano per avere un pezzo di carta per la dichiarazione delle imposte é finito da un pezzo, adesso bisogna saper attrarre pubblico sia allo stadio che alla TV e vendere merchandising.

          • Hullalla 16 Aprile 2018, 19:46

            Prevengo il tuo commento sulle Zebre che hanno ancora meno pubblico (e sponsor) e metto anche loro nel calderone.
            L’orbo sará anche re nel paese dei ciechi, peró evidentemente i nostri avversari internazionali ci vedono un pochino meglio.

    • robertopack 17 Aprile 2018, 00:47

      oggi il movimento sono io che, poareto mi, leggo tutte le settimane “palinsesto tv e streaming”, tanto qua in messico non si vede quasi niente (grazie rugby channel), con la speranza che il benetton vinca, anche se é stata bellissima quella spallata di tony galeazzo a 20 metri da me (una delle poche partite di rugby che ho visto dal vivo)

      • Hullalla 17 Aprile 2018, 03:02

        Tra l’altro qua in Messico non si vede proprio il rugby, nemmeno nazionale, ammesso e non concesso che esista… ri-grazie, The Rugby Channel!

  4. ermy 16 Aprile 2018, 21:01

    Dai raga, tranquilli, che adesso ci pensa l’amministratore di condominio FIR a riportare tutti coi piedi per terra! ?

    • Hullalla 16 Aprile 2018, 21:25

      Devo dire che il “rinvio” sine die dell’Accademia a Treviso puó sembrare un po’ un siluro ai prevenuti (come me…) 🙁
      Giá lo spostamento dell’Accademia di Parma nel giardino di casa, cosa che ha minato gli allenamenti congiunti che c’erano prima e conseguenti scambi di permit players, era giá un segnale piuttosto negativo… un colpo al cerchio e uno alla botte… 🙁

  5. madmax 16 Aprile 2018, 21:40

    Finalmente anche la stampa inglese inizia a prendere nota, anche se solo al settimo ed ultimo punto dell’articolo:
    https://www.theguardian.com/sport/blog/2018/apr/16/rugby-union-talking-points-from-weekend-premiership-action?CMP=Share_iOSApp_Other

  6. RigolettoMSC 16 Aprile 2018, 22:28

    Non credo sia una questione di antipatia il pubblico del rugby in Italia, se togliamo la Nazionale, al momento è poco, molto poco aggiungiamoci che purtroppo Treviso è lontano (e non solo da casa mia, Castelnuovo di Garfagnana in provincia di Lucca fanno circa 350 km) e venire a vedere una partita, a parte il viaggio che tra andata e ritorno porta via ore e ore (per me son dieci), è un bel costo che molti non possono nemmeno dividere con un amico. Personalmente di appassionati non estemporanei ne conosco solo uno ma è Italo-Scozzese e sta per Edimburgo. Se Treviso avesse una sede più “abbordabile” tre o quattro partite l’anno me le andrei a vedere di sicuro. Ma se Treviso continua a farci vedere belle cose il prossimo anno sfrutterò l’ospitalità che un amico di Treviso mi ha offerto e magari un bel Treviso-Scarlets o Treviso-Leinster me lo vengo a vedere…

    • Hullalla 16 Aprile 2018, 22:54

      Vedi, Rigoletto, l’ultimo derby Petrarca – Rovigo ha avuto poco, poco pubblico per essere un Petrarca – Rovigo, peró comunque piú del pubblico che va normalmente al Monigo. La grande maggioranza del pubblico di Petrarca – Rovigo non va regolarmente a vedere Treviso, eppure come distanza da casa si tratta all’incirca di un’ora in piú, per cui sarebbe fattibile e si potrebbe raddoppiare il pubblico a Treviso. In teoria una cosa non troppo difficile.
      Il problema é rendere interessante a questo pubblico quello che succede in uno stadio a Treviso, fargli entrare il Pro14 nel cuore, fargli capire che chi va in campo lo fa anche per loro, fare in modo che tutti i (Tri)veneti si possano entusiasmare per questa squadra.
      Da quando l’Italia é entrata in Celtic ancora non si é fatta questa “operazione simpatia” e i numeri allo stadio lo dimostrano. Immagino che non sia facile, perché non é facile invogliare migliaia e migliaia di spettatori ad andare a prendere il freddo e l’acqua in uno stadio (come avviene negli altri stadi di squadre professionistiche d’Europa), peró a Treviso i dirigenti professionisti ci sono e sicuramente si dedicano anche a questo, ma evidentemente per loro questa non é in cima alla lista delle prioritá.

      • mauro 16 Aprile 2018, 23:08

        Forse il fatto che tu viva lontano da qua ti ha fatto perdere di vista alcune cose che nel Veneto sono fonte di ricchezza e di cultura.
        Quelli che l’altro giorno erano a vedere Petrarca-Rovigo non vengono a Monigo per lo stesso motivo che io non andrei a stare al Bassanello, per lo stesso motivo che per i veneziani doc quello che sta di là del ponte è campagna e che quelli che stanno a sinistra del Piave sono diversi di quelli che stanno a destra e che si chiama campanilismo.
        E se tutta sta gran diversità dei rugbisti e del rugby non ti porta a superare queste belle tradizioni vuol dire che è solo una fiaba, come quella di voler ricostruire i Dogi senza essere Tino Alessandrini.
        Comunque io allo stadio mi trovo con uno da Venezia, uno da Udine, uno da Padova, uno da Bassano, una da Mestre e neanche uno da Treviso. Ma a loro piace il rugby

        • Hullalla 16 Aprile 2018, 23:38

          Probabilmente hai ragione sul fatto che vivo all’estro da troppo tempo, ma ti assicuro che il campanilismo esiste dappertutto:
          in Scozia chi é della costa est non puó vedere quelli della costa ovest, chi é delle highlands non puó vedere chi é dei borders, quelli di Prestwick rimarcano con orgoglio che non sono di Ayr, chi é a nord del fiume Ayr non puó vedere chi é del sud del fiume Ayr, ma poi i responsabili delle franchigie fanno un enorme lavoro di inclusione nel territorio e chi é responsabile della nazionale fa altrettanto per assicurarsi che la nazionale rappresenti tutti (e non é facile).
          in Inghilterra gli Inglesi del nord odiano gli Inglesi del sud, chi é a nord del fiume Humber non vuole nemmeno sentire nominare il fatto che esista una riva sud del fiume Humber, chi abita a Hull ovest non vede l’ora di fare una rissa con chi é di Hull est, ma poi… eccetera eccetera.
          Devo continuare con esempi di altri paesi? Spero non serva.
          Tutti i movimenti di tutto il mondo nascono dalle rivalitá locali, eppure se si vuole competere nello sport internazionale bisogna che qualcuno abbia l’intelligenza e la professionalitá di creare una sintesi, di fare in modo che le rappresentative locali e nazionali siano veramente l’espressione di tutte le realtá locali e di comunicarlo al meglio al pubblico, per coinvolgere piú persone possibile. Si puó fare.
          Parlo una lingua straniera?

        • Hullalla 16 Aprile 2018, 23:40

          PS mi fa gran piacere che allo stadio con te ci siano persone da tutto il Triveneto. Buon segno davvero.
          Peró sono sempre pochi rispetto alla concorrenza e su questo spero che mi darai ragione.

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