Sei Nazioni 2018, Italia: a ciascuno il suo

La situazione del movimento e quello che succede in campo sono temi legati tra loro ma differenti

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Mr Ian 8 Marzo 2018, 09:58

    Molto dipenderà dal gioco che vorrà fare il Galles, se giocare al gatto col topo, quindi tanti calci tattici per mettere sotto stress il triangolo allargato italiano per poi essere letale al breakdown e colpire in ripartenza, tipico gioco di Gatland che contro l Irlanda non ha avuto successo. Oppure più alla Scarlets, allora possesso e fasi veloci, anche se l aver schierato Anscombe dall inizio mi fa propendere per la prima ipotesi…
    Cosa potrebbe fare l Italia secondo me, in primis buttare più giovani possibili nella mischia, che poi tolto Licata, tutti gli altri sono vicini all età della maturità, per cui la storia della giovane Italia regge poco, magari con poca esperienza, ma giovane…Inoltre se è vero che l obiettivo a lungo termine sono i mondiali, con Budd e Zanni in seconda linea non mi pare che le idee siano chiarissime, la considero una soluzione straordinaria perchè si è dovuto affrontare squadre dove c’era una differenza fisica notevole, allora si è cercato di mettere una pezza, ma contro questo Galles che di certo non fa del fisico la sua arma di forza, mi aspetterei un pack molto più dinamico, se oserei con una seconda Ruzza-Negri ed in terza M’Bandà 7-Pollederi 6-Licata 8.
    Dietro l inserimento di Hayward dev essere obbligatorio, non vedo perchè lasciarlo fuori, con l aggiunta di Bisegni che si è comportato bene in queste settimane di Pro14…
    Certo è che rimane una sfida da mission impossible, ma se si riuscisse a tenere un ritmo basso e rallentare i lori palloni in uscita, quanto meno il passivo potrebbe essere ridotto notevolmente, ma ribadisco che il possesso per l Italia sarà fondamentale.

  2. fracassosandona 8 Marzo 2018, 10:19

    Leggendo l’articolo credevo di trovare in fondo la firma di Cimbrico.
    Negri e Polledri sono fortissimi proprio perché si sono formati all’estero. Parlano italiano peggio di budd e hayward, altro validi punti di forza della nazionale azzurra. Allan formato tra saf e Scozia.
    Sicuri di voler parlare di vivai quando non riusciamo a trovare sostituti nemmeno per i mediocri che sono riusciti a collezionare decine di caps internazionali per mancanza di alternative?

    • jacoponitti 9 Marzo 2018, 08:21

      Citare esempi a caso non fa onore alla verità. Da due anni nel 6 nazioni mettiamo a referto (campo+panchina) circa il 25% di giocatori non formati in Italia, le percentuali più basse dal 2002.
      Le annate peggiori da questo punto di vista furono quelle con Mallett, con una media del 50% circa di giocatori non di formazione mandati in campo. Nell’era Brunel, in media, erano il 35% mentre il record assoluto, in negativo, è dell’anno 2006 (Berbizier) con il 52,7% di giocatori di formazione estera fra campo e panchina.
      Tutto si può dire su questa nazionale, ma, di sicuro, è quella che, da 15 anni a questa parte, rappresenta meglio il nostro movimento. Nel bene e nel male.

  3. kinky 8 Marzo 2018, 10:28

    Dalle convocazioni finali fatte ci sono tutti gli ingredienti per vedere parecchie sorprese.
    Cosa intendo:
    -vediamo se nei 23 mete Fabiani
    -in seconda non sarei sorpreso se mettesse Ruzza dall’inizio
    -in terza potrebbe mettere Polledri nei 23 ed addirittura titolare
    -mi aspetto finalmente Licata non solo nei 23 ma titolare
    -addirittura potrebbe testare una terza con Parisse, Polledri, Licata (o Mandà per uno dei due giovani) con Negri in seconda
    -in mediana non so perché ma potrebbe esserci una possibilità per Canna
    -nei trequarti lasciando a casa Boni si apre un posto con molteplici scenari e nessuno è da escludere: 13 Benvenuti, 14 Bisegni con Minozzi estremo; oppure 13 Bisegni, 14 Benvenuti con Minozzi sempre estremo; 13 Hayward, 14 Bisegni/Benvenuti, 15 Minozzi; 13 Bellini, 11 Minozzi, 14 Bisegni/Benvenuti, 15 Hayward; 13 Bisegni/Benvenuti, 14 Minozzi, 15 Hayward…..l’ultima è quella che io preferirei.

  4. tomo 8 Marzo 2018, 10:34

    Per arrivare al livello delle altre squadre del sei nazioni sarà, a mio avviso, necessario aspettare i frutti di un radicale cambiamento di tutto il movimento.
    A partire dal minirugby è necessario insegnare e curare, ovviamente in modo ludico, le qualità tecniche e tattiche di tuttti i ragazzini. Fisicamente è importante acquisire e migliorare le attitudini motorie.
    Anche i più dotati tecnicamente trarranno grande vantaggio da un ambiente più performante.
    Ovvio che ci vuole un grande fisico per l’alto livello, ma non nelle giovanili.
    Fino ad allora patiremo il divario ringraziando sempre i nostri giocatori.
    Forza ragazzi !!

    • Hullalla 8 Marzo 2018, 15:40

      Per fare un migliore lavoro nel minirugby (cosa che si puó fare e si fa in alcuni casi in Italia, ma non a sufficienza, evidentemente) bisogna investirci se non denari, per lo meno grande attenzione.

  5. cassinet 8 Marzo 2018, 10:35

    “Eppur si muove” … ho tanta voglia di crederci ma nel trafiletto ho purtroppo trovato quasi esclusivamente fumo. 🙁

  6. enkku 8 Marzo 2018, 10:53

    SAra’ durissima….

  7. gioviale 8 Marzo 2018, 11:01

    Ma a voi sembra che l’Italia Under 20 abbia un divario così immenso con le alle altre nazionali mondiali e 6 nazioni? Fatta salva la sconfitta contro la Francia che non saprei dove collocare esattamente, mi pare che i nostri azzurrini si comportino bene e diano modo di sperare. Quello che non so davvero capire e valutare è se ha senso immaginare un’effettiva continuità di risultati tra quello che conquistano oggi gli under 20 contro Galles, Irlanda, Scozia (mettiamoci, perché no, anche la partita contro New Zeland U20 in Georgia) e quello che vedremo tra 4-5 anni sul grande palcoscenico dei seniores. Secondo voi come funziona? Tra under 20 e nazionale maggiore cosa c’è in mezzo? Mi sfugge qualcosa? Oppure effettivamente è legittimo sperare bene?

    • mistral 8 Marzo 2018, 11:28

      tra U20 e nazionale maggiore c’è di mezzo l’esperienza che in altre nazioni si fa nel campionato domestico mentre in italia questo non avviene, ed i “migliori” germogli sono coltivati in serra (leggi accademia) ed a ventiquattro, venticinque anni hanno finalmente il privilegio (una volta esaurito per anagrafe la generazione precedente) di esordire in nazionale maggiore (se va bene e se nel frattempo non si sono rotti, in tutti i sensi…)…

    • Hullalla 8 Marzo 2018, 15:52

      Negli anni i risultati del 6Nazioni della nostra U20 sono stati complessivamente peggiori anche di quelli della nazionale maggiore.
      Ho detto tutto.

  8. gioviale 8 Marzo 2018, 12:52

    Continua a sfuggirmi qualcosa: Minozzi, Negri e Licata mi sembrano giovani e già hanno esordito. Il Pro 14 è sostanzialmente lo stesso campionato dove immagino giochino i talenti gallesi, scozzesi, irlandesi: noi abbiamo due squadre in quel torneo…. perché non dovrebbero poter servire per far crescere i nostri giovani? Forse Mistral mi stai dicendo che la nostra eccellenza ha un divario troppo ampio con il pro 14 e che in Irlanda, Scozia ecc hanno il campionato equivalente alla nostra eccellenza (un gradino sotto il pro 14) molto più competitivo del nostro? Forse sarà questo perché fino all’under 20 mi pare ci siamo arrivati con risultati più che dignitosi. A me pare infine che i comitati regionali rugby facciano un ottimo lavoro di selezione e preparazione dei ragazzi dando loro modo di crescere davvero tanto. Cosa accada nelle accademie e dopo la 20 non so capirlo perché non ne so abbastanza. Da ignorante mi verrebbe da dire se l’attuale under 20 fa soffrire molte squadre e fa divertire i tifosi tra 5/6 anni sarà finita questa agonia…. Però non so capire quanto questo banale sillogismo sia attendibile

    • Hullalla 8 Marzo 2018, 16:00

      É ormai un pezzo che non vivo piú in Scozia, ma il loro campionato nazionale non é sicuramente piú competitivo e formativo dell’Eccellenza, a mio parere.
      Peró i loro tecnici della Union sono molto bravi (anche ad indentificare presto i possibili equiparabili…) e i club non fanno apertamente la guerra alla Union per non rilasciare i loro giocatori alle franchigie, per quanto ci siano molti mugugni.

    • mistral 8 Marzo 2018, 16:41

      credo che alcune risposte siano nei dati seguenti:
      “In Irlanda il rapporto tra tesserati e popolazione è quasi del 4%, che si traduce in una media di 10 squadre ogni 5000 abitanti, in Galles il rapporto è del 2% e in Scozia dell’1.97%. In Italia, invece, il dato si riduce allo 0.128% e ad una squadra ogni 20.000 abitanti” ( https://www.onrugby.it/2015/08/10/tesserati-e-praticanti-tre-focus-sullo-studio-pubblicato-dal-gazzettino/) e in un interessante articolo del 2016 (https://www.internazionale.it/notizie/2016/02/19/italia-rugby-sconfitte) che ritengo tutt’ora attuale… se tu hai un grande bacino dal quale attingere, e nel bacino nuotano elementi preparati adeguatamente, forse (dico forse, ma ne sono certo) ottieni più risultati che non ad “allevare” al coperto accademico alcuni isolati elelementi più o meno talentuosi… se poi riesci anche a creare un campionato pro adeguato tanto meglio, ma intanto potrai dilettarti con i successi delle nazionali…

      • Hullalla 8 Marzo 2018, 21:33

        Purtroppo quella dei recinti accademici é una scelta (sostanzialmente) anche Scozzese, solo che lí evidentemente hanno dei “maestri” piú bravi, mentre in Italia (parole di Gavazzi) si é deciso di iniziare l’esperienza delle accademie senza avere gli alenatori preparati.

        Se poi guardi ai numeri, diciamo che La Scozia che ha 5,5 milioni di abitanti ha il 2% scarso di tesserati sulla popolazione, mentre l’Italia ha oltre dieci volte piú abitanti e meno di un decimo della percentuale come tesserati, con la conseguenza che i numeri totali di tesserati si assomigliano abbastanza, peró la Scozia é piú piccola, con la popolazione concentrata nel central belt e con due accademie possono coprire piú territorio in maniera efficace (anche se non coprono a sufficienza i borders, ma questa é una vecchia ferita).

  9. gian 8 Marzo 2018, 13:20

    alcune affermazioni nel pezzo mi fanno sorridere, già confrontare il ricambio generazionale fatto da kirwan con quello di COS mi pare una forzatura notevole, anche perchè quei ragazzini in 6 mesi cambiarono la nazionale, poi il aspettare e dare fiducia, quando si vede che lo staff si fa violenza a variare le proprie certezze dopo un anno e mezzo a passo di gamberetto, con tutte le scusanti del caso, ultimo il fatto che noi si soffra il gioco dinamico, mentre sugli autoscontri ci sguazziamo, ah no, vedi francia, sui multifase difendiamo ott.. ah no, vedi irlanda, ma non soffriamo il gioco strutturato dell’inghilterra, o si? la verità e che in questo momento non riusciamo a frenare nessun tipo di gioco ed in attacco, per quanto si sia migliorato, non abbiamo confidenza e continuità per tante ragioni, lo staff non da l’impressione di aver trovato ancora la chiave per ottenere i risultati del lavoro svolto e l’ “aspettate e vedrete” non può ancora passare come mantra, la strada non è solo ancora lunga, cosa comprensibile, ma pare che si sia ancora fermi al primo incrocio cercando di capire da che parte continuare

    • Hullalla 8 Marzo 2018, 16:03

      L’altro dettaglio che puó fare la differenza tra la gestione Kirwan e la gestione COS é che il record di sconfitte consecutive al 6N lo stiamo facendo adesso, non allora. Purtroppo.

  10. feltre59 8 Marzo 2018, 14:11

    E’ un’analisi molto ma molto coraggiosa.
    Si perchè ce ne vuole molto di coraggio nell’affermare ”
    …Da O’Shea ad Aboud, tutti coloro che stanno lavorando per migliorare la condizione del movimento ovale italiano meritano di essere giudicati per il loro lavoro lasciandogli ancora del tempo a disposizione ..”
    Se dopo quasi 2 anni le prestazioni sono queste, in termini di qualità di gioco ma anche ovviamente dei conseguenti risultati.
    beh una domanda è immediata : se questa situazione fosse in essere in un qualsiasi altro paese del 6N come reagirebbero e soprattutto cosa avrebbero già fatto?
    Dopo i TM giapponesi e georgiano se arriveranno delle sconfitte ,molto probabili, spero anche se non ci credo ,dato lo stile italico , che tutti dal presidente allo staff da lui scelto facciano non una ma 3 marce indietro per manifesta incapacità gestionale.
    o dobbiamo aspettare di confrontarci con la Moldavia rugby, detto con il massimo rispetto, nel torneo “Pasta e Broccoli”?

    • narodnik 8 Marzo 2018, 15:26

      piu’ che altro si sente parlare di rinnovi….

    • Giambo 8 Marzo 2018, 16:45

      Se secondo te cambiare COS con mister X porterà questi giocatori (perché non è che l’attuale staff stia lasciando a casa gente del calibro di Wilkinson) a vincere contro Inghilterra, Francia e Irlanda allora mi sa che non hai capito nulla dei problemi del nostro movimento.

      • narodnik 8 Marzo 2018, 18:23

        aspettiamo i tour di giugno e novembre,se vanno male pure quelli(spero di no)meglio cambiare allenatore subito con uno delle franchigie,anche lo staff,perdere contro giappone e georgia sarebbe un danno enorme.

      • feltre59 9 Marzo 2018, 10:30

        Quando farà delle lezioni sul tema farò il possibile per assisterle

  11. aries 8 Marzo 2018, 21:22

    Premessa… Trovo il rugby la quintessenza dello sport di squadra, da sempre. Praticato pochissimo da piccolo ma sempre seguito, perciò ignorante di base, credo che chi abbia calcato i campi abbia tutta un’altra visione rispetto alla mia! Mi vedo gli allenamenti e i concentramenti del minirugby e qualche partita dell’eccellenza in casa, angolo vicino alla spina della birra però, dove la visuale è volutamente distorta! Quello che mi fa essere positivista sono i ragazzini, nell’accozzaglia generale c’è una percentuale di veri diavoletti incazzati neri, da qui a dieci anni una buona parte si sarà persa, ma ne basterebbe il 5% di quelli che ho visto… Per quanto riguarda il qui ed ora, mi aspetto due prove di orgoglio dai ragazzi della nazionale! A quanto la danno la vittoria dell’Italia col Galles? 11 o 17 non ricordo! ci metto sti 10 euro, mal che vada mi son perso due birre ma, se m’andasse bene mi faccio una cena di pesce da crepare! E non dite che per quando vinceranno il pesce sarà già marcio, non infierite!

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