Pro14: i complimenti del CEO Martin Anayi a Benetton e Zebre

L’amministratore delegato del torneo elogia le due franchigie e il lavoro di Conor O’Shea

COMMENTI DEI LETTORI
  1. tomo 28 Febbraio 2018, 15:38

    Un riconoscimento/incoraggiamento fa sempre bene soprattutto se meritato.
    Da sportivo, anche se non più praticante, sogno però che l’Italia possa trovare, prima o poi, una sua via al Rugby.
    Copiando gli altri si arriva ovviamente sempre dopo e si suona una musica che gli altri già conoscono.
    E poi dai sognare è così bello.

  2. onit52 28 Febbraio 2018, 15:40

    Che certi progressi ci siano stati ( leggi TV e Zebre) sono i risultati a dimostrarlo.
    Partendo comunque da un livello basso si notano anche di più.
    Oggi però parlo di TV, con molta fatica potrà concretizzare questo lavoro : squadra largamente infortunata e restante per la nazionale.
    Però mi sfuggono un po’ i complimenti per Cos , sono almeno
    prematuri e le sue scelte ultime con relativa gestione dei rilasci ,( siamo di un blog di rugby vero ?) non mi sono piaciute per niente.
    Qualità del torneo aumentata? , non so, veramente per ora i sud africani sono scadenti, con una squadra peggiore della nostra peggiore nei peggiori anni.
    Insomma sig Martin se la sta suonando e cantando.

    • Giambo 28 Febbraio 2018, 15:53

      La qualità del Pro14 non è diminuita, mi sorprende che non si veda. Vero, i Kings ad oggi non hanno vinto neanche una partita, e i Dragons sono la peggiore franchigia gallese da parecchi anni a questa parte, ma non possiamo dimenticare invece i Cheetas, che hanno ottenuto più di uno scalpo importante in casa, e sono sicuro che l’anno prossimo inizieranno a trovare continuità anche in trasferta. Senza scordare Edimburgo, passata nel giro di 9 mesi da cenerentola del rugby scozzese a giocarsi l’accesso ai playoff, battendo squadre del calibro di Leinster ed Ulster. Nel complesso, direi che la qualità è aumentata, considerando anche i progressi delle franchigie italiane, passate dall’essere squadre materasso del torneo, a squadre toste, che possono anche perdere, ma non regalano più niente a nessuno.
      Riguardo COS io invece sono d’accordo con il Ceo del Pro14, ovvero che da quando c’è lui si vede uno scenario differente. Da quanti anni si invocava un dialogo tra franchigie e nazionale? Da quanto tempo si chiedeva collaborazione tra più livelli? Da quanto tempo si invocava l’arrivo di staff stranieri e competenti, per aumentare le performance non solo dell’alto livello, ma anche dei movimenti giovanili? Ti sembra poco? Considera che questo è stato fatto in un anno e mezzo, dopo che è stato invocato per quasi dieci anni. E’ ovvio che questo non è sufficiente, ma è già una base da cui ripartire, attraverso la quale abbiamo riacquistato un minimo di credibilità all’estero, specie tra chi fino ad ora ci aveva sempre visto come fumo negli occhi (Scozia e Galles) e non mi sembra roba da nulla.

      • ermy 28 Febbraio 2018, 20:51

        Ma ti rendi conto che tutto quello che hai elencato è la base minima indispensabile di ogni movimento decente? Lo scandalo è che non si siano fatti questi passi per 25 anni, non un merito averli fatti al 26 esimo!
        E poi quali sono le novità? Coordinamento?
        Zebre che giocano tutte in attacco e non sanno difendere? Treviso che invece gioca in altra maniera… così poi in nazionale deve fare i blocchi perchè non sono interscambiabili… blocco Zebre nei 3/4 e poi Canna resta fuori? Io non vedo gran coordinamento, sinceramente… e magari non è neanche colpa sua, eh!

        • Hullalla 28 Febbraio 2018, 21:28

          I blocchi li hanno fatti anche in Irlanda per parecchi anni, con la mischia di Munster e i tre quarti di Lienster, che peró rendevano meno che in campionato perché c’era O’Gara invece di Contepomi come a Leinster. Forse sono dei percorsi che un po’ tutti devono seguire, peró sul fatto che in Italia per fare un passino avanti logico (per esempio le accademie delle franchigie o l’ascensore ben regolamentato col campionato nazionale) ci voglia una quantitá di anni spropositata (e poi ci applaudiremo per essere stati geniali a farlo) credo che ci sia poco da scoprire.

          • ermy 28 Febbraio 2018, 22:22

            Si, il problemi che i nostri blocchi non funzionano… Perchè ognuno fa come gli pare, altro che coordinamento… sono mesi che si va avanti con la solfa Zebre= gioco spumeggiante e poca difesa, Treviso = difesa e gioco con gli avanti… come li mettiamo assieme?

          • Hullalla 28 Febbraio 2018, 22:34

            In Irlanda mi sembra che alla fine ci siano riusciti abbastanza bene… mi sa che per noi sará ancora piú difficile.

  3. Hullalla 28 Febbraio 2018, 15:47

    Chi lo sa se e quando i buoni risultati delle franchigie potranno essere riflessi da quelli della nazionale.
    Speremo ben.

    • Giambo 28 Febbraio 2018, 15:56

      Non sempre squadre di club vincenti significa avere una nazionale di alto livello, vedere la Francia che a livello di club nelle coppe arriva sempre a giocarsele fino in fondo, mentre in nazionale è in crisi nera (indipendentemente dalla partita di venerdì scorso).
      E’ invece vero che se a livello di club fai pena, è difficile che a livello di nazionale possa invertire la rotta.
      Siamo tornati a lavorare sulle basi dopo 15 anni, dovremmo essere felici di questo per ora.

      • onit52 28 Febbraio 2018, 16:30

        @ Giambo che dire ……complimenti per la positività.
        Ma ……

        • onit52 28 Febbraio 2018, 16:41

          Se ti interessa ti segnalo che nel sito della Benetton è ripreso e ampliato il discorso del ceo del pro 14 ,e sono messi in evidenza i grandi miglioramenti .
          Insomma capisco che son contenti anche così . Bene.

      • gian 28 Febbraio 2018, 17:31

        non confondiamo la realtà celtica con quella di un domestico pro, in inghilterra ci sono fior fiore di stranieri, ma la mentalità autartica degli albionici, preferisce prodotti del loro immenso ed invidiabile vivaio agli stranieri, altrettanto per quanto riguarda i “celtici” che in 10 squadre hanno meno stranieri di noi in eccellenza (a parità di compagini ma a livello un filino diverso), mentre i franzosi fanno collezione di figurine, delegando, all’italiana, molti ruoli a stranieri di qualità; risultato che gli anglofoni hanno squadre competitive esaltando i loro nazionali in tutti i ruoli, nonostante, magari, il limitato numero di pro come in scozia, mentre noi e francesi abbiniamo i nostri talenti a tanti stranieri che fanno la differenza (noi meno perchè non abbiamo la grana)

      • Hullalla 28 Febbraio 2018, 21:39

        Non ancora sulle basi, purtroppo.

  4. carpediem 28 Febbraio 2018, 15:53

    il buon Martin ha letto i commenti dei forumisti di la sulla bontà o meno del lavoro di CoS, quindi hanno deciso di dargli una mano…..

  5. LiukMarc 28 Febbraio 2018, 15:54

    E che abbiamo pure perso contro Cardiff e Connacht all’ultima… maledizione

  6. carlo s 28 Febbraio 2018, 15:55

    Un passo avanti per le Zebre e Benetton
    due passi indietro per la Nazionale.

  7. sanfrancesco 28 Febbraio 2018, 15:56

    ottimo.
    adesso se magari ci regala nigel owens per qualche partita vedrai che miglioramenti!

  8. Giambo 28 Febbraio 2018, 16:03

    Complimenti graditi, che rispecchiano la bontà del lavoro del nuovo corso iniziato un anno e mezzo fa con l’arrivo di COS e di Crowley a Treviso.
    Ora la mia preoccupazione però è che tali risultati si dimostrino exploit solitari. Confermarsi l’anno prossimo sarà molto difficile, specie per Treviso che tra giocatori in partenza (Banks, Douglas e forse Ioane) e gente non più di primo pelo (Sgarbi, Barbieri, De Marchi) dovrà essere brava a fare un mercato intelligente, trovando il giusto equilibrio tra giovani italiani e stranieri da inserire in squadra, come hanno fatto quest’anno. Le partenze degli neozelandesi in particolare saranno pesanti, e bisognerà essere molto bravi a trovare alternative di livello che possano ambientarsi il prima possibile.
    Per le Zebre i margini di miglioramento sono molto più ampi, anche per il fatto di avere canali privilegiati con Calvisano, Reggio e Fiamme Oro che possono ‘rifornirli’ di gente italiana, giovane e in gamba. La mia preoccupazione in questo caso è dovuto all’apparente immobilismo della società, a differenza di quella di Treviso che ha già iniziato a rinnovare molti giocatori fondamentali. Spero solo che diano una rosa di qualità a Bradley e che l’anno prossimo anche le Zebre possano competere per accedere in Champions.

  9. gian 28 Febbraio 2018, 16:16

    quando i complimenti sono meritati bisogna solo alzarsi ed applaudire e, sì, questa volta bravi tutti e complimenti, perchè il lavoro fatto qualcosa mostra, adesso non fermiamoci, allarghiamo lo sforzo, cerchiamo di ottenere risultati di rilievo internazionale che xi hanno dato credibilità e dobbiamo sfruttarla, altrimenti finchè non seppelliremo gli ABs in due o tre serie non ce la daranno più, bene bravi bis, ma il traguardo è ancora molto lontano, testa bassa e pedalare

  10. Giorgio Brera 28 Febbraio 2018, 16:38

    Personalmente ho sempre pensato che, se al tempo si è deciso di percorrere la strada del Pro12/14 per lo sviluppo del rugby di vertice, la cosa più importante, ancor prima dei risultati della nazionale, è iniziare a vincere con le franchige. Essere competitivi nel torneo, e lo dimostra questo articolo, consente di tener vivo il motore, consente di crescere in consapevolezza e in autostima, oltreché nella stima fuori dai nostri confini. Ora bisogna mantenere la continuità, perché solo così si potrà rimettere in pista una generazione di giocatori che poi potranno far bene anche nel rugby dei TM. Ripeto, questa è la strada che qualche tempo fa si è deciso di intraprendere, abbandonando di fatto il campionato italiano per scommettere sulla Celtic. Si è perso tempo, troppo, ma ora bisogna insistere. Tornare indietro mi sempra impossibile. A meno di non accettare di uscire da rugby che conta, 6N compreso. Parallelamente deve crescere il campionato italiano e tutto il resto (accademie, spazio nei media, rugby di base, rugby a 7, ecc.)… Speremo ben…

    • Hullalla 28 Febbraio 2018, 21:44

      Il rugby di base dobbiamo ancora cominciare a prenderlo in considerazione… speremo ben…

  11. TommyHowlett 28 Febbraio 2018, 16:57

    I risultati sono davanti agli occhi di tutti; i passi falsi ci sono ancora e ce ne saranno ancora altri, ma il rendimento delle due italiane è evidente. Credo che ai capoccia del Pro14 abbia destato impressione favorevole la stagione delle Zebre, già date ampiamente per defunte prima di inizio stagione e capaci comunque di tirare fuori ottime prestazioni con una squadra corta, giovane e inesperta. Tutto sta adesso a non smantellare come al solito le squadre, anche se Treviso pare che stia provvedendo ad una massiccia conferma del roster.

  12. mic.vit 28 Febbraio 2018, 17:26

    speriamo solo di vedere i progressi delle franchigie riversati prestissimo sulla nazionale

  13. Michele 28 Febbraio 2018, 19:58

    Ha ragione da vendere e questa gente non parla a caso (quando c’è da picchiare picchiano). E’ ovviamente un processo molto lento perché si tratta di colmare a livello di sistema un gap enorme con nazioni che comunque nel frattempo progrediscono. Ma ben fatto e ben meritati i complimenti!

  14. Jager 28 Febbraio 2018, 20:02

    Da notare anche il riconoscimento del lavoro di COS .

  15. Dusty 1 Marzo 2018, 08:33

    Si va bene tutto, le parole di apprezzamento fanno sempre piacere. Però due partite come quelle dell’ultimo turno andavano vinte per la miseria!

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