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classiche dichiarazioni del fine carriera…
Tutto giusto quel che dice tranne una cosa….e che se fossi Lancaster mi starebbe ampiamente sul ca.zo! Sbaglio o era Haskell il capitano al mondiale? Chi ha scelto di andare in touche anziché piazzare e pareggiare la partita contro il Galles. Senza quel madornale errore l’Inghilterra si sarebbe qualificata e staremmo qui a parlare di tutt’altro mondiale. Non erano forti come oggi ma se la potevano giocare contro chiunque, anzi erano gli unici che potevano tenere testa alla Nuova Zelanda. Con questa dichiarazione invece da tutte le colpe a Lancaster che, certo non è Eddy Jones, ma il suo onesto lavoro lo aveva fatto.
era Robshaw il capitano e autore della sfortunata scelta…che è comunque rimasto un aprima scelta per Eddi Jones.
Haskell prima scelta, quando lo è stato, lo è stato per carenza di alternative…giocatore monotematico
Giusto è vero era Robshaw…allora cambia tutto. Appena letto l’articolo e confuso quindi per Robshaw su quella scelta scellerata ho subito pensato….bello stronzo!
Anche a me è parsa un’uscita un po’ impropria ed irrispettosa verso Lancaster.
A meno che non si riferisse invece a Martin Johnson, il quale, pur avendo portato a casa risultati migliori, sembrava essere una tacca sotto in quanto a coaching e gioco. Quest’ultimo, infatti, aveva a disposizione una rosa di valore consolidato, mentre Lancaster dovette ricostruirsela (e lo fece bene, Jones comunque ne ha beneficiato).
oltra alla mania dei social,che non piacciono manco a me pero’ io non li uso,c’e’ la mania di tanti atleti di scrivere biografie di grande interesse….
Non mi sono piaciute per niente le dichiarazioni riguardanti, seppur indirettamente, Lancaster ed il mondiale del 2015. Per quanto difficile, era un girone ampiamente alla portata dell’Inghilterra, che per di più giocava in casa. Scaricare la colpa solo sull’allenatore, quando i giocatori molto ci hanno messo del loro, non mi pare proprio un atteggiamento da professionista, nè tanto meno da uno che è il capitano della nazionale. Haskell stavolta l’ha proprio fatta fuori dal vaso.
Certo che uno che deice di usare i social network a fini commerciali (quindi usa la sua immagine di rugbysta per far ulteriori soldi) e poi fa la predica che non c’è più il rugby di una volta è mitico
…se lui non avesse fini commerciali… Ecco forse il senso e la differenza del rugby moderno (come un po’ di tutti gli sport) sta proprio lì e lui ammette candidamente di non esserne immune.
Il personaggio a me piace molto. È onesto e sincero. Del resto chi non pensa che con Eddie Jones l’Inghilterra avrebbe avuto altri risultati?