Rugby Europe Championship: impresa Spagna, adesso sono i favoriti per i Mondiali

Gli iberici battono nettamente la Romania a Madrid. Sugli altri campi vincono come da pronostico Georgia e Russia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. fcimini 19 Febbraio 2018, 08:55

    Calma ché hanno ancora 3 partite da giocare, i rumeni non sono finiti. Poi la spagna deve ancora giocarsi pure la Georgia, ché non e poco.

    • Osezno 19 Febbraio 2018, 10:40

      Le partite contro la Georgia non contano per la qualifica nel Mondiale. La Spagna andrà a Tbilisi con una squadra B per giocare con le sue stelle le partite contro la Germania e il Belgio. Ha bisogno di 9 punti tra queste due partite per qualificare nel Mondiale.

  2. rd973 19 Febbraio 2018, 11:04

    ho letto nell’articolo che i Georgiani hanno giocato con poca concentrazione e spero che sia vero, perchè altrimenti sarebbe offensivo indicarli come possibile alternativa all’Italia nel Sei Nazioni! Ho seguito la partita con la Germania e a parte un pacchetto di mischia possente (ma in quanto a mobilità?) non ho visto nulla che si avvicini al livello attuale del Sei Nazioni. Questa è l’unica partita che gli ho visto giocare e non è certamente sufficiente per basarci un giudizio, per questo vorrei sentire il parere di chi conosce meglio la squadra Georgiana. Sono davvero più forti di quello che si è visto con la Germania o il loro livello è quello?

    • Maggicopinti 19 Febbraio 2018, 11:59

      Per riassumere: se si giocasse con solo i primi otto, la Georgia sarebbe tra le prime cinque al mondo, se si giocasse con solo i trequarti sarebbe….boh non saprei nemmeno dove collocarli.
      Diciamo che mani molto poco educate, visione tattica pressoché nulla di mediani ed estremo e piedi approssimativi fanno della Georgia una squadra non competitiva quando il ritmo si fa un minimo più veloce.

    • fabrio13H 19 Febbraio 2018, 19:14

      …però la visione dei “gruppi chiusi” in cui ci si guadagna l’accesso con dei challenge, delle sfide e delle sfide stesse fatte una volta ogni tanto per stabilire chi è il più forte per un bel po’ di tempo, permettetemi, è una visione che arriva direttamente dall’epoca amatoriale degli sport che nel nostro sport si è protratta fino a 2-3 decenni fa e che è in via di superamento anche nel rugby. Piano piano, con le dovute tappe, ma si sta andando le competizioni aperte come è avvenuto in moltissimi altri sport e penso non sia lontanissimo il giorno in cui si giocherà un campionato europeo aperto a tutti, pur se ovviamente con forme di qualificazione/selezione.

      • fabrio13H 19 Febbraio 2018, 19:15

        CORREZIONE: …verso le competizioni aperte…

      • Giambo 19 Febbraio 2018, 19:44

        Personalmente non sono molto d’accordo su questo punto. Il rugby è uno sport dove il risultati di una gara sono molto meno in bilico rispetto ad altri sport quali calcio, basket o pallavolo. Che senso ha mettere nell’angolo tornei quali il 6 Nazioni oppure il 4 Nazioni solo per permettere a tutti di prendersele almeno una volta nella vita dall’Inghilterra o dalla Nuova Zelanda? Se persino noi, con tutti i soldi che abbiamo ricevuto, siamo ancora lontani anni luce dal definirci una nazionale Tier 1 figurati quanto ci si impiegherebbe a far crescere le nazioni emergenti con un quantitativo di risorse inferiore (più partecipanti significa fette di torta più piccole). Vero che noi ci abbiamo messo del nostro a non crescere, ma gli altri cosa hanno fatto? L’anno scorso tutti ad incensare la Germania per aver battuto la Romania, quest’anno tocca alla Spagna, poi sarà il turno degli Stati Uniti ed infine torneremo a sentire le lagne della Georgia. Ma la verità è che tutte queste realtà sono solo semi-professionistiche, lontane anni luce dalle realtà anglosassoni e dell’emisfero Sud, e non sarà regalando loro un paio di sconfitte in più all’anno che cambierai le cose.

        • fabrio13H 19 Febbraio 2018, 20:08

          …ovviamente, un campionato europeo con Inghilterra-Finlandia servirebbe solo a qualche finlandese per farsi male in modo serio, ma, sempre parere personale, un campionato europeo a 8, ma direi anche 12 Nazioni, con dovuti meccanismi, teste di serie, etc. ci potrebbe stare sin da ora e a maggior ragione, tra una decina d’anni e dai quarti in avanti, sarebbe interessante quanto il 6N. Del resto quando la RWC si è giocata in Inghilterra non mi pare che gli inglesi non siano andati a vedere le partite anche se giocavano le “Pacifiche” o la Romania, o dopo che la squadra di casa è stata eliminata.

  3. Pesso 19 Febbraio 2018, 12:07

    Vivendo in Spagna, mi sono sentito in dovere di guardare la partita. Innanzitutto bel pubblico numeroso, non credevo. Secondo, al netto del livello, mi e’ piaciuta l’attitudine al gioco degli spagnoli, che cercavano di muovere il pallone. Insomma, abbastanza “spumeggianti”. Partita mediocre della Romania, sicuramente poco indicativa del loro livello, ma Spagna molto piu’ divertente da guardare

  4. demon1981 19 Febbraio 2018, 12:30

    Occhio che la Spagna sta crescendo molto bene.
    vamos!!!

    • Giambo 19 Febbraio 2018, 19:46

      L’anno scorso era la Germania.
      Quest’anno la Spagna.
      L’anno prossimo cosa farai, passerai alla Russia o tornerai sul vecchio cavallo di battaglia della Georgia?

      • Gremo 19 Febbraio 2018, 20:35

        Beh la differenza rispetto a Germania e Russia è che la Spagna è geograficamente molto vicina al Sud-Ouest francese. 12 sui 15 titolari giocano tra Top14, ProD2 e Fédérale1, molti di loro sono cresciuti in Francia e hanno la doppia nazionalità. È una cosa che Germania e Russia difficilmente avranno mai.

  5. jazztrain 19 Febbraio 2018, 13:12

    Ho visto la partita, netta superiorità della Spagna, ottima gestione del pallone, non ho visto gravi errori i handling, ottima disposizione in campo. Romania, lenta, confusa, priva di idee.

    Credo che la Spagna, a meno d’improvvisi suicidi, non dovrebbe aver problemi a battere l’ombra della Germania dello scorso anno e il modesto Belgio. La Spagna ha ottime chances per qualificarsi nel Pool A ed iniziare la prima partita del mondiale in Giappone (una vetrina notevole per i lrugby iberico).

    Ho letto i commenti nei social network romeni tipo FB.

    Mi sembrava di leggere i commentatori di On Rugby che dicono, basta, non siamo da 6 Nazioni, facciamo schifo, la federazione è indecente etc. etc. etc.

    🙂

  6. jazztrain 19 Febbraio 2018, 13:17

    Un Campionato Rugby Europe semplicemente strepitoso! 🙂

  7. LiukMarc 19 Febbraio 2018, 16:20

    E comunque non so ne qualcuno di voi ha notato lo sponsor di maglia della Spagna… (a meno che io non ci veda male)

  8. fabrio13H 19 Febbraio 2018, 19:39

    Prima cosa: ho sbagliato in maniera nettissima, il pronostico poiché avevo scritto Romania vincente di una ventina di punti e invece è andata in maniera quasi diametralmente opposta!
    I due risultati che servono ora agli spagnoli per qualificarsi sembrano alla loro portata anche se farei attenzione a dare per già vinta la partita con la Germania che certo li vede comunque sensibilmente favoriti, visto anche che i tedeschi non sembrano quelli dello scorso anno.
    Terzo punto: viene ormai difficile utilizzare i termini riferiti alle nazionalità considerando la mole di equiparati od oriundi, comunque giocatori che, stando ai nomi, non sembrano certo prodotti dei vivai locali, e che affollano molte nazionali anche di secondo/terzo piano. Certo, puo’ far parte di una serie di strategie per “allargare i confini” del rugby di livello, come scrivo sopra, mi sembra chiaro che, piano piano, si sta andando verso ciò che è avvenuto in moltissimi altri sport, ossia verso l’abbandono dei sistemi legati alle epoche amatoriali tra cui le sfide, i cosiddetti challenge, per stabilire chi è più forte per un bel po’ di tempo, e delle conseguenti competizioni chiuse, in favore di competizioni aperte a tutti pur con le dovute qualificazioni. Tuttavia mi chiedo chi e cosa rappresentino nazionali che in misura minima sono il prodotto di quella data Nazione. A questo punto, se per un qualche strano motivo un Paese senza tradizioni rugbystiche decidesse di investire nel rugby cifre nettamente superiori a tutti, Nuova Zelanda e company compresi, forse nel giro di pochi anni potrebbe, “acquistare” giocatori di buon livello internazionale e riuscire a mettere in campo una nazionale che quasi sicuramente non sarebbe a livelli assoluti, ma, probabilmente, riuscirebbe a competere più o meno al livello della nazionale italiana attuale.

    • Giambo 19 Febbraio 2018, 19:49

      Quello che dici tu lo sta già facendo il Giappone. Metà della loro nazionale è composta da equiparati isolani o neozelandesi, che di fatto vanno in Giappone a guadagnare una barca di soldi e dopo 3-4 anni finiscono in nazionale da loro.

    • Camoto 19 Febbraio 2018, 22:21

      L’ha spiegato @StPauli la settimana scorsa.
      Nella Germania stanno scioperando i nazionali (quasi tutti dell’Heidelberger che da anche 100 punti alle avversarie) D’altronde un crollo così non era spiegabile.
      La sifga per la Spagna sarebbe che tornino i titolari proprio contro la Spagna.

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