Italia, nulla di nuovo sul fronte irlandese

I Verdi continuano a demolire gli Azzurri ad ogni confronto diretto. E la squadra di O’Shea ci mette del suo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. tony 12 Febbraio 2018, 08:55

    Come ben si analizza nell’articolo il rugby parte da alcuni presupposti indispensabili perchè poi si possa il gioco sviluppare . Ci sono le fasi statiche dove l’Italia si è difesa ma non è stata brillantissima, poi le fondamenta del rugby che sono l’approccio mentale,attitudine mentale adeguata nella difesa individuale e collettiva, lotta nei punti d’incontro , lettura delle situazioni, più genericamente essere consistenti …. bene nelle fondamenta del rugby , siamo stati a dir poco inadeguati…. ( direi senza essere offensivo molli ) … con questi presupposti è evidente che il risultato finale non può che essere negativo, ampliato peraltro dalla maggior qualità da parte della maggioranza dei giocatori Irlandesi. Ad esempio gli Scozzesi con il nostro materiale umano e il loro modo di vivere il rugby non sarebbero andati oltre uno scarto passivo di 15/20 punti.

    • 100DROP 12 Febbraio 2018, 09:26

      Condivido pienamente l’analisi. I primi 20′ della partita sono stati sintomatici di quello che è l’approccio della nostra Nazionale in questo momento storico. Più di una volta mi sono chiesto: “ma cosa stanno facendo? Cosa sta succedendo?”. Una squadra assente, come in attesa di una realtà ineluttabile, contro la quale nulla si può fare. Poi è come se si fossero “svegliati” da quel torpore ed hanno preso consapevolezza di essere dei giocatori di rugby, in un campo da rugby, durante una partita di rugby. Ma oramai era troppo tardi. Sarebbe stata una festa per gli altri anche questa volta. Francamente, non capisco.

  2. jazztrain 12 Febbraio 2018, 08:59

    Analisi ineccepibile, però sonoun inguaribile ottimista: dopo l’Inghilterra con 9 mete e l’Irlanda con 8, c’è l’Italia con 5 e il resto viene dopo, certo ne abbiamo prese 15 🙂

    • ColdColdMan 12 Febbraio 2018, 10:15

      Ma chiaro che non ci sono le altre: non hanno ancora giocato con noi!

  3. Machete 12 Febbraio 2018, 10:03

    il problema ancora prima che tecnico è mentale
    l’approccio alla gara è tremendo sappiamo di essere inferiori e questo invece che darci una spinta a dare tutto ci rende molli……subiamo un paio di mete semplici e non siamo in grado di risollevarci
    finchè non cambiaeremo quest’aspetto dalle prime 6-8 del ranking le prenderemo sempre in questo modo

  4. berton gianni 12 Febbraio 2018, 10:04

    Come si può pensare che da 14esimi si possa evitare la tariffa a casa di chi mette ko anche i primi della classe…me lo dovete spiegare…sial’estensore dell’articolo, sia i saggi, esperti coaches del forum.
    Una coscia, poi, che trovo…abominevole 😀 e’ l’asserire che l’Irlanda abbia “mollato”.
    Forse non vi rendete conto che li state offendendo !!
    Basta vedere il recupero finale su Bellini…

    • 100DROP 12 Febbraio 2018, 10:17

      Nessuno pensa che la 14° abbia il 50% delle probabilità di battere la 3°. Si constatava solo il fatto che, anche con l’Irlanda, per i primi 20′ la nostra Nazionale era come “assente”. Tutto qua. E comunque, nessuno si sente un “saggio, esperto, coach”. Il Forum è fatto per scambiarsi opinioni ed è aperto a tutti: sia gli amanti del rugby dell’ultima ora, sia a chi si erige censore della qualità degli interventi.

    • Unforgiven79 12 Febbraio 2018, 10:33

      Pienamente d’accordo. L’Italia ha già affrontato le sue due peggiori partite. A essere un po’ cinici, l’obiettivo principale era quello di uscirne con meno infortunati possibile, in modo da attaccare in forze Francia e Scozia. Obiettivo (mi pare) raggiunto.

    • Appassionato_ma_ignorante 12 Febbraio 2018, 11:28

      Sono d’accordo con Gianni Berton. L’articolo è intellettualmente disonesto perché si sofferma solo sugli aspetti negativi. Un’analisi, una qualsiasi analisi di qualcosa, prima di tirare le somme deve tenere conto di tutto. Anche il mio conto corrente sarebbe in rosso se guardassi solo le uscite. Pansardi mi ricorda quegli “scienziati” che hanno un’idea fissa e passano tutta la loro vita a cercare di “dimostrarla” (ribadisco: “mi ricorda”). Per dire, anche il fatto di avere rifilato due mete all’Inghilterra e tre, quasi quattro, all’Irlanda (quando mesi fa ci stracciavamo le vesti perché “l’attacco era sterile”) dovrebbe essere messo in giusta luce, non tenuto iniquamente in ombra. Sicuramente le fasi statiche hanno fatto acqua (“Varo, Varo, restituiscimi la mia mischia!”), ma qui la gente non capisce che continuare a rotolarsi nel pessimismo e nel negativismo lo solidifica e non porta a nulla (in realtà credo che chi lo fa sappia perfettamente quello che sta facendo e ci goda). Ed è vero il contrario: rotolarsi, insistere e ingrandire quello che va bene solidifica, concretizza e ampia il positivo, agevolando la correzione del negativo: School of Life 101. Ceterum censeo “Festival di Sanremo” delendum est. 😀

      • demon1981 12 Febbraio 2018, 19:43

        non si chiama ne pessismo, tanto meno negativismo.
        E’ semplicemente la realtà dei fatti..!

    • fish 12 Febbraio 2018, 19:06

      Italia Irlanda valida per la seconda giornata del Torneo delle Sei Nazioni è terminata al 50° con il risultato di 42 a 0 . in seguito si è giocato l’incontro Irlanda (con testa cuore e fisico proiettati al 3° turno) Italia che è terminato con il risultato di 19 a 14 per gli azzurri.
      @Gianni, possiamo discutere di questi 30 min ma sul fatto che i verdi , raggiunto l’obiettivo prefissato abbiano tirato i remi in barca non mi pare possano esserci dubbi, e non ammetterlo è un atteggiamento di cui non comprendo la finalita’. Sono certo che lo staff azzurro, che è composto da, quasi tutti, ottimi e seri professionisti sia ben coscio, se posso simpaticamente percularti, di cio’

    • filosofo 12 Febbraio 2018, 22:19

      D’accordo. Dirò di più a magli invertite il recupero non avviene … se Bellini fosse stato irlandese andava in meta … altro che forma fisica, siamo indietro assai anche su questo aspetto.

  5. eurobatman 12 Febbraio 2018, 10:31

    Il maggior problema sono i due centri, che non sono a livello… Imho …

    • jazztrain 12 Febbraio 2018, 10:37

      Boni e Castello? Castello ha giocato meglio, la sua azione è stata fondamentale nel segnare la prima delle tre mete.

      Berton Gianni ha ragione, gli irlandesi non hanno mollato vedi mancata quarta meta di Bellini che si è impallato nei 22 avversari.

      Bellini ha notevoli potenzialità, gli manca qualcosa per diventare un’ala devastante.

      • Appassionato_ma_ignorante 12 Febbraio 2018, 11:19

        Purtroppo aveva finito la benzina e purtroppo il passaggio ad Allan che stava sopraggiungendo è finito male. Se no la quarta meta c’era. Certo, con i se e con i ma non si va da nessuna parte e i dettagli sono assolutamente *vitali* nel rugby. Ma nell’analizzare qualcosa bisogna soppesare tutti i fattori, non solo soffermarsi su quelli che soddisfano e confermano il proprio punto di vista già radicato.

        • mauro 12 Febbraio 2018, 14:44

          Ok che aveva finito la benzina, ma non è che si fosse fermato alla pompa. Faccio mia un’osservazione di @Giovanni su altro sito: Earls ha 30 anni, Bellini 24 il primo è andato a riprendere il secondo , dopo una corsa in diagonale di almeno 30 metri, tra l’altro a partita abbondantemente morta e sepolta. Aggiungo io: in natura non è così frequente

          • massimiliano 12 Febbraio 2018, 21:18

            altro che trenta!
            Bellini ottimo giocatore, certamente ha mostrato di conoscere il gioco molto più di altri, ma temo non abbia le doti atletiche delle ali moderne.

      • Gians 12 Febbraio 2018, 14:26

        A me pare che manchi di velocita’. Se si guarda da dove e’ partito Keith Earls fa impressione, e’ stato recuperato troppo velocemente, un’ala internazionale con quel vantaggio dovrebbe andare in meta. Tra l’altro Earls e’ veloce, ma nel panorama rugbystico internazionale recente penso ce ne siano di decisamente piu’ veloci (Brian Habana, JP Pietersen, Teddy Thomas, i due Savea, Rieko Ioane, i due Barrett, Johnny May, Nowell, Hogg…solo per citare i primi che mi vengono in mente).

      • eurobatman 12 Febbraio 2018, 18:48

        Okay il passaggio (in avanti) per la meta… Ma tra i nostri centri e quelli concorrenti c’è una differenza troppo grande

  6. Re 12 Febbraio 2018, 10:36

    Credo che buona parte delle inadeguatezze derivi dal metodo di selezione in auge nel lustro scorso dove si cercava il peso per altezza invece delle altre fondamentali qualità dei giocatori che giocoforza, oggi, si ripercuotono sui massimi livelli di gioco. Chiaro che se 4 su 15 GIOCATORI non sono in grado di eseguire un passaggio sotto pressione o non sono in gradi giocare un 2vs1 (ANCHE 3VS1) contro un avversario aderente alla perfezione e determinato mentalmente, difficilmente i restanti 11 riescono a concretizzare le loro prestazioni più che buone.

  7. ru 12 Febbraio 2018, 11:00

    sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!sono 18 anni,quando la finite!!!!,basta vergognatevi!!!!

    • feltre59 12 Febbraio 2018, 11:04

      rassegnati come l’ho già fatto io, tanto non capiscono. o peggio non vogliono capire

      • QUEO MAGRO 12 Febbraio 2018, 16:21

        Noi saremo tutti limitati ma voi potete seguire altri sport… nessuno vi trattiene.

    • massimiliano 12 Febbraio 2018, 21:20

      ti consiglio il badminton

  8. Maggicopinti 12 Febbraio 2018, 11:26

    Mah, non c’è molto da analizzare credo né chissà quali colpe a COS. Semplicemente, l’Italia è più scarsa dell’Irlanda in ogni aspetto del gioco: impatto fisico, resistenza, tecnica individuale sia in difesa che in attacco, schemi di gioco, studio dell’avversario, touche, mischia, calci tattici, disciplina. La distanza è quella, tra la terza e la 15esima (o 14esima, o sedicesima) ci saranno sempre 30-50 punti.

  9. feltre59 12 Febbraio 2018, 11:39

    Nel 2013, ovvero solo 5 anni fa e non nel 1492 in piena era Brunel, arrivammo 4° proprio battendo l’Irlanda oltre ad altre prove convincenti ( soprattutto quella contro l’ Inghilterra a casa loro !! rubataci dal soliot arbitraggio)
    perchè una regressione così mostruosa in uno spazio temporale così breve? mentre gli altri hanno rapidamente provveduto a rimediare ? cosa ha fatto la federazione ??
    il suo massimo esponente ha detto che Brunel non l’aveva scelto lui…….!!!!

    • Giambo 12 Febbraio 2018, 11:47

      La regressione c’è stata per un motivo semplicissimo: nel 2013 c’erano Garcia, Castrogiovanni, Masi, Parisse con 5 anni di meno, i fratelli Bergamasco… quanti di questi li vedi ancora giocare? Dal 2007 al 2016 non abbiamo fatto nulla, e sottolineo nulla, per lavorare sullo sviluppo e la crescita dei settori giovanili, vivendo di rendita e litigando tra noi per cose squallidissime (penso alla vicenda degli Aironi). E’ ovvio che senza programmazione, non appena i senatori si ritirano, le magagne vengono fuori. Se a questo aggiungiamo due allenatori che non hanno mai voluto sporcarsi le mani per muovere questo impasse come Mallet e Brunel allora il quadro clinico è completo.

      • feltre59 12 Febbraio 2018, 12:29

        la tua analisi è condivisibile però merita un necessario approfondimento
        Dal 2000 ad oggi sull’onda di risultati eccezionali raggiunti da un manipolo di grandi combattenti degli anni ’90 siamo approdati e accolti nel palcoscenico che conta .
        Chi era ed è in sella al movimento ha adottato politiche non rivolte allo stesso ma a se stesso…
        per cui tutto è rimasto come prima senza l’adeguamento di sistema che tale ingresso nei grandi comportava.
        potrei dettagliare l’argomentazione ma chi stà nel nostro sport sa perfettamente a quali problematiche mi riferisco.
        quindi commentare . ” …. ma se giocava tizio anzichè caio o pallino forse….. era un’altra partita….” beh mi sembra di sognare ,anzi di avere gli incubi perchè ripropone pari e patta la litania
        …. c’è una vigorosa ripresa economica , occupazione in grande spolvero nessun problema immigrazione e via andare.
        mamma mia che paese

        • tinapica 12 Febbraio 2018, 15:59

          “Dal 2000 ad oggi sull’onda di risultati eccezionali raggiunti da un manipolo di grandi combattenti degli anni ’90”. Aggiungo io:
          formati, cresciuti e forgiati in un campionato in cui ognuno dava il massimo di sè perché la propria squadra potesse dare collettivamente il massimo per lecitamente ambire al titolo di Campione, cioè La Più Forte, d’Italia, in un Campionato meritocratico in cui tutti partivano alla pari. Il meglio di quel materiale umano veniva eletto a rappresentare la Nazione sui campi da rugby, non andando a cooptare giocatori formati, cresciuti e forgiati nelle loro Nazioni di origine.
          Ma, poiché ho chiaro ciò che realmente accadde, aggiungo ancora:
          senza la campagna di straordinari “acquisti di occasione” dal campionato argentino ciò, probabilmente, non sarebbe bastato a costituire l’ossatura della Nazionale che colse risultati mai prima raggiunti (io ero sugli spalti di San Siro negli ‘80 a vedere la Romania infliggerci una durissima lezione in casa, per cui sono consapevole del salto di qualità fatto da allora) nel ventennio scarso che costituisce l’età dell’ oro della nostra storia ovale e che culminò nella vittoria sull’Irlanda all’Olimpico nel 2013 (anche lì, c’ero).
          Il grave errore sta nell’aver sottovalutato il merito che l’ossatura autoctona proveniente dal nostro Campionato ebbe nel costruire quella Nazionale, giustamente ambiziosa perché aveva l’entusiasmo di chi, individualmente, sa di non aver limiti ai propri orizzonti di crescita che non siano dati dal proprio impegno e dalle proprie capacità. Aver sprecato tutto questo è doppiamente grave perché un’altra ondata di oriundi che mettano le ali (metaforiche, non di ruolo) ad un robusto corpo di cinghiale autoctono italiano, non si ripresenterà: era una occasione unica, andata sprecata.

          • feltre59 12 Febbraio 2018, 16:21

            Non è stato errore ma volontà. il che è ben diverso.

  10. fracassosandona 12 Febbraio 2018, 11:56

    Il famoso timbro del maestro Manzi:
    FA QUEL CHE PUO’.
    QUEL CHE NON PUO’,
    NON FA.

  11. ermy 12 Febbraio 2018, 12:53

    Anche sul Gazzettino di oggi pacato ma duro articolo sullo staff della nazionale… capita…
    in ogni caso, io credo che un grosso equivoco sia stato questa leggenda metropolitana ( alla quale evidentemente ha creduto anche COS) dei 3/4 zebrati migliori di quelli di Treviso… evidentemente non ci si accorgeva ( mentre qualcuno qui e altrove cercava di spiegarlo) che in realtà il gioco di Treviso era migliore di quello delle Zebre, e nonostante la controprova dei due derby si è continuato ad illudersi fino alle due partite del VI Nazioni ( strano però che uno staff così capace non si accorga dei problemi di difesa e pure di attacco dei zebrotti…). Si avete letto bene di attacco perchè , lo ripeto, mentre le Zebre cercavano alla disperazione l’intervallo e l’off load sperando che andasse tutto bene… Treviso aveva impostato il suo gioco in modo “ortodosso”, si impegna l’avversario, lo si concentra e , poi, si gioca al largo… et voilà, mete in bandierina come se piovessero, Esposito, Ioane, Hayward (senza opposizione nel derby), Zanon… e 5 punti a ripetizione. Eppure c’è ancora qualcuno, anche giornalisti, che parlano di 3/4 zebrati che giocano bene e avanti di Treviso… etc, etc…
    Vero è che Banks e Ioane non possono giocare in nazionale… ma Sgarbi? Sicuro che non fosse stato più utile in nazionale che in terza linea contro gli Scarlets? Mah, mah…

  12. berton gianni 12 Febbraio 2018, 13:01

    Meglio essere ottimisti ed aver torto, che essere pessimisti ed aver ragione.
    Con questo assillante, sterile ritornello sul passato, ci fate la verdura.
    Oggi è oggi. Per chi : è tutto merda, cambiate sport !!
    Questa e’ la prima volta che, invece di avere un solo coach, abbiamo uno staff che, per noi italiani, e’ di super livello.
    Quando mai abbiamo avuto : Michele Gatto, All’Incirca, SoVenter, Smith tutti assieme ??
    Ci vogliono anni.
    Personalmente ho fiducia e pazienza.
    Altre strade ? Ditemi voi.

    • feltre59 12 Febbraio 2018, 13:09

      ma cambialo tu !! e tutti quelli come te che lo affondano per incapacità o peggio interesse personale

    • QUEO MAGRO 12 Febbraio 2018, 16:26

      Concordo con Gianni, il fegato amaro sabato ce lo siamo fatti tutti (qui a Treviso ieri è arrivato il brodino ricostituente almeno) ma spalare materiale organico e desiderare un ritorno agli anni ’90 perché all’epoca certa gente aveva meno di 50 anni inizia a diventare più fastidioso delle sconfitte.

  13. Zamax 12 Febbraio 2018, 13:10

    Come ho già detto in un altro commento alla gara, al di là della differenza di caratura tecnica fra le squadre, sia nei singoli sia negli aspetti particolari del gioco, l’Italia ha ancora una volta denunciato un gap che in realtà dipende solo parzialmente da tali inconvenienti. Per usare un’espressione calcistica , si tratta del “gioco senza palla”. L’Italia è ancora troppo statica da questo punto di vista, e i problemi vengono impietosamente messi a nudo dall’Irlanda di Schmidt che del movimento di squadra nell’abbattimento dei tempi nei morti e nella ricerca di una compattezza mai statica fa la sua forza. Il risultato è che si ha come l’impressione che l’Italia venga presa sempre in velocità e nello stesso tempo parta sempre da ferma, e che alla fine non ci capisca nulla. Da questo punto di vista c’è molto da migliorare, e la cosa non dipende dalla qualità tecnica dei giocatori, né dalla mitica fitness.

    • Twickers 12 Febbraio 2018, 13:27

      Esatto, totalmente d’accordo……”non dipende dalla qualità’ tecnica dei giocatori, ne la mitica fitness intellettuale!” i giocatori fanno “quanto gli viene detto di fare da COS!” Lui a discorsi, vince ogni partita, dovrebbe far’ politica! Come i ozia, o Irlandasuoi precedenti….no ha ancora capito l’estro Italiano…..noi non giochiamo come ‘na Scozia o Irlanda……per ora la capito Crowley e Bradley che stanno scontrando risultati migliori che COS!!

  14. Rabbidaniel 12 Febbraio 2018, 13:46

    Io credo che bisognerebbe finirla di crearsi aspettative sul nulla. Non mi pare sia minimamente una delle nazionali più forti dell’era 6N, nemmeno in prospettiva, sperando di sbagliarmi.
    Quando si parla, poi, del buon attacco alla fine, mi sembra ridicolo dover rilevare che l’Irlanda, con partita e bonus acquisiti nel 1° tempo, abbia scalato un paio di marce, tirando fuori Sexton-Murray con largo anticipo. Guardate che non è il rugby dei famosi adagi “si dà la tariffa intera” dell’era dilettantistica, è uno sport professionistico con atleti che vanno gestiti.

    • ermy 12 Febbraio 2018, 14:31

      Giusto Rabbi, poi chi non vede come hanno giocato Inghilterra e Irlanda raggiunto il bonus vuol dire che di rugby ne ha masticato poco… magari poi ergendosi a censori e giudici dei pensieri altrui… contenti loro… 😉

      • Rabbidaniel 12 Febbraio 2018, 17:34

        Ermy, basterebbe guardare le partite con un minimo di cognizione di causa, ma c’è chi fa il tifoso e poi si picca di capirne.

  15. fulvio.manfredi 12 Febbraio 2018, 13:48

    L’articolo fa un’analisi impietosa ma assolutamente veritiera.
    Rispetto ad un anno fa, si potrebbe casomai riflettere sul come mai la nazionale non ha saputo riproporre gli stessi progressi messi in atto dalle due franchigie, ma il ragionamento, forse, non e’ alla mia portata.
    Da ultimo, un invito: presidenza FIR a chi ha portato a Treviso Martin Banks e Ioane.

    • fracassosandona 12 Febbraio 2018, 14:44

      Caro Fulvio, sono anni che Treviso spende nel bene e più spesso nel male grosso modo quattro stecche federali. Banks e ioane li ha portati al gavah, come lo staff delle meraviglie a Treviso, a Parma e in nazionale.
      In compenso ha affossato club e vivai. Uovo o gallina?

  16. onit52 12 Febbraio 2018, 17:41

    Immagino che la foto in testa all’articolo sia stata scattata nella conferenza stampa post partita, molto espressiva nonostante la mano davanti, se fossi stato presente non avrei avuto il coraggio di fare domande a Cos.( perché infierire ?)
    Certo che nel chiuso della sua cameretta, senza dirlo ai quattro venti, dovrebbe comunque riconoscere anche una serie di errorini non da poco.
    Uno a caso ?
    Fermo restando il valore degli altri è quello dei ns ( qualcuno ha scritto che la botte / movimento da il vino / giocatori che ha ), bisognava proprio attendere una partita è mezza per fare qualcosa con quei trequarti e estremo?
    Poi quello che mi rode di più ,( meglio dire che mi stupisce) è che nessuno intervenga ( lui )nella franchigia completamente federale per dire/ suggerire/richiedere un lavoro finalizzato alla difesa, vista la loro inconsistenza in merito…lo so che è più facile tacere quando anche da addetti si lavori che scrivono quel poco sui giornali ( volutamente non considero i tifosi ) sono propensi tutti all’ esaltazione della brillantexza, fantasia in attacco, neanche avessero ottenuto qualche straccio di risultato.

  17. Jager 12 Febbraio 2018, 19:32

    Le opinioni sono come le palle : ognuno ha le sue . La mia è che vista la differenza di valori non è successo niente di imprevedibile , anzi . Sono anni che in Italia si fanno scelte sbagliate , gli altri crescono noi no , ho se preferiti addolcire la pillola diciamo che cresciamo molto meno . Non vedo che colpa in tutto ciò possoo avere COS , Mallet , Kirwan ecc , ecc , mi sembra che abbiano tutti evidenziato quali sono il male del nostro rugby , ma sono stati inascoltati .

    • manovale 12 Febbraio 2018, 20:43

      beh , guarda che il problema e’ben piu’profondo………… lo so che questo e’un forum di rugby e solo
      di sport bisognerebbe parlare, ma non ha caso i mali del rugby sono gli stessa della nazione e guarda
      caso sono cominciato quando sono iniziati a girare soldi veri………
      giusto per fare una citazione :’
      “Ho avuto l’onore, da capitano, di essere attorniato da uomini veri tra i quali Bergamasco ha sempre brillato di luce propria. Grazie Mauro per quello che hai dato al rugby italiano. Questa versione del rugby ha toccato il fondo con la tua esclusione”.

      • Jager 12 Febbraio 2018, 21:08

        Nessuno è problema è soluzione allo stesso tempo ! Se siamo in questa situazione la colpa è solo nostra non di altri . Poi come hai detto tu questo è un forum di rugby , continuiamo a parlare di quello che è meno doloroso ?

    • Giambo 12 Febbraio 2018, 21:38

      Io credo che ci sia del vero in quello che dici, ovvero che i vari tecnici che si sono susseguiti negli ultimi 18 anni, non hanno molte colpe su come il nostro sistema rugbistico si sia affossato. Però, concedimi di dire un paio di cose: innanzitutto, io credo che i primi problemi siano giunti nel 2007, a partire dal post Berbizier. Lì abbiamo veramente smesso di stare al passo con gli altri, adagiandoci sui giocatori che già avevamo, e litigandoci i soldi che piovevano a cascata con scenette degne di altri palcoscenici sportivi italiani (vedi Aironi). Io però una domanda me la pongo: perché Mallet e Brunel, cioè coloro che ci hanno guidato dal 2007 al 2016, non hanno fatto niente? Vedevano lo sfascio che c’era in giro e non hanno aperto bocca? Non si sono posti la domanda di battere qualche pugno sul tavolo davanti alla presidente, chiedendo di invertire questo trend preoccupante? Scusatemi, ma io veramente faccio fatica a capire come mai due tecnici come loro si sono adeguati a questo sfascio senza battere ciglio. C’è voluto COS per cominciare a smuovere un po’ il pantano dove siamo sprofondati da 10 anni a questa parte, e questo non lo perdono nè al sudafricano e neanche al baffo, che potevano fare da questo punto di vista molto di più.

      • Jager 12 Febbraio 2018, 22:50

        Qualcosa lo hanno detto , non hanno certamente battuto i pugni sul tavolo , ma qualcosa lo hanno detto poi alla fine cosa dovevano fare ? alla fine come si dice : l’ asino va legato dove vuole il padrone . Non credo ci sia voluto COS , credo più semplicemente che qualcuno si sia reso conto di essere sull’ orlo del precipizio con i pattini a rotelle , da qui l’ assoluta ricerca di qualcuno e qualcosa per cercare di salvare il salvabile ( e soprattutto salvare se stessi ) prima che la situazione diventasse inrecuperabile . Almeno questa è l’ idea che mi sono fatto io , vediamo come va a finire .

  18. xnebiax 12 Febbraio 2018, 21:31

    l Benetton Rugby comunica che le condizioni del pilone Alberto De Marchi sono buone.

    L’atleta, classe ‘86 nato a Jesolo in forza al Benetton dal 2013, si infortunato nella gara di ieri che ha visto i Leoni battere 22-12 gli Scarlets, campioni in carica del Pro14. A seguito di un forte impatto, il giocatore é stato costretto a lasciare il terreno di gioco anzitempo. É stato operato nella serata di ieri presso l’ospedale Cà Foncello di Treviso per un’emorragia intestinale ed ha superato senza complicazioni la fase post operatoria. La sua situazione verrà monitorata nei prossimi giorni.

    • carlo s 12 Febbraio 2018, 22:45

      tutti i nostri auguri di pronta guarigione ad AL De Marchi

    • fcimini 12 Febbraio 2018, 23:14

      Grazie .Speriamo vada tutto bene. Aveva giocato poco ma bene.

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Dopo le dichiarazioni di Lamaro FIR e WRU si chiariscono: “i rapporti sono più forti che mai”

Dal prossimo anno nascerà anche un trofeo che verrà messo in palio annualmente per la sfida tra Italia-Galles

20 Marzo 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale