Italia e Galles, il progresso arriva per tutti

Nella prima giornata del Sei Nazioni 2018, Azzurri e Dragoni hanno utilizzato gli avanti in modo diverso dal solito

COMMENTI DEI LETTORI
  1. fracassosandona 7 Febbraio 2018, 12:13

    per poter parlare di progresso bisogna innanzitutto stabilire quale sia il verso della storia…

  2. narodnik 7 Febbraio 2018, 12:29

    il segnale che l’italia muova di piu’ la palla e’ ottimo e in attacco hanno fatto molto bene contro l’inghilterra,sopratutto se si pensa che mancavano le ali e i centri che dovevano giocare titolari(morisi campagnaro sarto esposito secondo me),ma siccome e’ la prima volta che giocano cosi’ bene in attacco bisogna vedere se sara’ quello il trend o un’eccezione..

  3. Diesel83 7 Febbraio 2018, 13:53

    progresso consapevole… del fatto che noi usiamo la nazionale per sviluppare il nostro rugby e non di portare gli sviluppi del nostro rugby in nazionale.

  4. Meridion 7 Febbraio 2018, 14:59

    sempre belli questi articoli mi domando quali controffensive staranno preparando le grandi squadre..anche se poi magari World rugby ricambia le regole e ”ricrea” meno densità in difesa!

  5. Mr Ian 7 Febbraio 2018, 16:19

    Finalmente anche l Italia propone una struttura di gioco accettabile, con qualche anno di ritardo ma ci sono arrivati, adesso riorganizzare meglio la difesa e si potrà parlare di progressi

  6. gian 7 Febbraio 2018, 18:03

    la cosa migliore che ho notato è il cercare di variare impatto, non per forza dritto per dritto, ad uscire, cambio de angolo, di passo, di direzione o di di velocità, ma una continua girandola di situazioni fatte anche dallo stesso uomo; quando a questo sommeremo la capacità di rompere decisamente la linea almeno una volta ogni quattro “percussioni” (vedi inghilterra), e fissare più di un uomo e mezzo per ogni attaccante (nelle prime due mete con un loop abbastanza banale ed un finto penetrante si marmorizzano 4/5 nostri difensori, sguarnendo la larghezza), la nostra offensiva sarà a livello, sulla difesa ne parleremo in altre occasioni, e potremmo dire veramente la nostra. un primo passo è stato fatto, adesso vediamo di non farne i soliti 2 indietro

  7. mistral 7 Febbraio 2018, 20:11

    gent.mo sig Pansardi, il suo articolo riassume tutto sommato il commento sintetico e urlato del buon VM “contali, contali, contali!”… io c’ho provato, ma mi pare che nonostante tutte le lodevoli buone e probabilmente volontarie intenzioni, il conteggio sia Galles 5 punti e +27, Italia 0 punti e -31… ed è questo che purtroppo rimane, da ormai dieci-quindici anni a questa parte, qualche schema offensivo ben interpretato (grazie magari anche alla momentanea sonnolenza altrui) e ultimi venti minuti senza carburante, quando a questo non si debbano aggiungere dieci-quindici minuti iniziali di assenza dal campo di alcuni elementi che proprio non riescono a entrare in campo carburati… stento a capire quindi come si possa tentare una analisi comparativa tra la gara di domenica all’olimpico con quella di sabato al principality, e, cosa ben più ardua, tra il
    metodo costruttivo gallese e quello imitativo italiano… l’unica vera innovazione dell’era CoS è stata la fox, cioè l’esatto contrario dello spirito guerresco che dovrebbe animare una partita di rugby, l’elogio del disimpegno (e forse proprio per ciò all’italica compagine è venuta abbastanza bene!)…

    • tony 7 Febbraio 2018, 22:37

      mistral dici molte cose giuste ma se avessimo preso un 60ello come la Scozia nel 2017 cosa avresti commentato , o quando li prendono gli altri e per ‘sfiga’

    • Giambo 7 Febbraio 2018, 23:12

      Commento secondo me troppo duro. A novembre ci si lamentava che non si riusciva a fare uno straccio di schema offensivo, ora ci si lamenta che non si riesce a difendere. Il fatto che ci si abbia dovuti difendere dalla seconda squadra più forte del mondo sembra sia ininfluente, visto che noi possiamo parlare dall’alto del nostro quattordicesimo posto nel ranking. Il fatto che il carburante fosse finito l’ultimo quarto d’ora non significa che sia demerito della nostra forma fisica visto che il gioco inglese si basa tutto sul logorio fisico in modo da finire l’avversario negli ultimi 10 minuti, basta vedere l’Australia a novembre che si è presa 3 mete negli ultimi 5 minuti dagli inglesi (oppure anche loro hanno problemi di condizione fisica?). Io capisco che dopo aver perso con 30 punti di scarto sia facile dire “E’ tutto sbagliato è tutto da rifare”, ma riusciamo a dare a Cesare quel che è di Cesare e dire che COS sta lentamente ricostruendo un intero movimento dopo un decennio di nulla assoluto? Come ci possiamo aspettare risultati in poco più di un anno e mezzo dopo 10 anni di zero?

      • mistral 8 Febbraio 2018, 09:59

        forse mi son lasciato prendere un po’ troppo la mano, è vero, ma data la mia verconda età sono un po’ nella fase di “troppo pieno” quando commentatori più o meno esperti cercano di vedere il bicchiere mezzo pieno laddove ancora ancora grazie se c’è un bicchiere, e questo nonostante la profusione di milionate di euri dispersi nella “accademicirà” e nella”franchigità” del movimento, un movimento nonstante tutto eroicamente resistente e ancora vitale…

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