Sei Nazioni 2018: l’ottimismo degli Azzurri nel dopopartita di Roma

Bellini, Biagi e Minozzi riconoscono i limiti della prestazione, ma vedono il bicchiere mezzo pieno

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Eva P. 5 Febbraio 2018, 09:42

    Buongiorno,
    sugli altri post, di analisi tecnica della partita, neanche provo a commentare perché tanto ci sono già a farlo 1)quelli infinitamente più bravi di me; 2)quelli che tanto qualsiasi cosa succeda hanno talmente tanto malanimo e rabbia in corpo che già si sa in anticipo cosa diranno.
    Commento qui per fare tanti tanti complimenti ai giovani, esordienti o quasi, che ieri non hanno tremato davanti ai giganti che avevano davanti, che li hanno guardati negli occhi e che hanno giocato col cuore nelle maini, nei piedi, nelle gambe. Ho una particolare affezione per Matteo Minozzi perché per me è l’emblema del rugby “normale”, sin da quando lo vidi a Cremona tre anni fa, nell’U20 che affrontò Samoa per restare nel mondiale: un ragazzo gentile, allora come adesso, dal fisico normale, pieno di amore per questo sport. E mi piace tanto Tommaso Boni, che tutti noi abbiamo spinto gridando con tutte le nostre forze durante la sua corsa verso la meta contro gli All Blacks. Ma anche tutti gli altri esordienti o quasi-esordienti ieri hanno giocato e hanno fatto divertire e sognare chi li guardava, e ci tengo a dire che chi li guardava all’Olimpico in gran parte erano ragazzini che hanno quel sogno lì, che fanno finta di essere proprio loro, quando continuano ad allenarsi sui campi sparsi in tutta Italia. Ho fatto una piccola ricerca in rete, e i complimenti dei commentatori inglesi (che certo contano molto più dei miei) sono proprio gli stessi: Minozzi definito “a livewire at full-back, buzzing like a bee at the back, quick feet and impressive under the high ball”. Boni: “Boni had a brilliant game at 13, some real physicality”.
    Certo Parisse, certo Zanni, certo tutti gli altri “senatori” che in campo sono grandiosi, e con la loro esperienza e il loro carisma affrontano a testa alta, da anni, gente che davvero a volte appare di un altro pianeta.
    Ma io oggi spendo una parola in più per questi ragazzi che ieri non hanno avuto paura, e si è visto davvero.

  2. Canino 5 Febbraio 2018, 09:46

    Riguardando le prime due mete inglesi che purtroppo ieri mi sono perso mi trovo perfettamente d’accordo con l’analisi di bellini. Forse gli andava tolto spazio per evitare di fargli impostare le loro micidiali manovre. Comunque mai vista un’inghilterra così forte offensivamente da dieci anni a questa parte e in generale squadra fortissima sotto tutti i punti di vista. Nei movimenti di attacco, seconde ondate, uso dei decoy runners secondo me ormai è superiore agli irlandesi forse i tutti verdi hanno dalla loro più rodaggio ed esperienza e sono un po’ più smaliziati. La sconfitta nostra ci sta, dispiace per il brutto crollo nel finale ma ripeto difendere questi qua è durissima anche strategicamente, anticipando la salita gli basta rompere un placcaggio e con grossa probabilità sono in meta.

  3. Giambo 5 Febbraio 2018, 12:12

    Che a livello di meccanismi difensivi dobbiamo lavorarci su non penso ci sia nulla da ribattere. Purtroppo nelle prime due mete le colpe sono state di giocatori delle Zebre, dove la fase difensiva è lasciata molto alla viva il parroco e questo si sente anche in nazionale. Non sarei preoccupato troppo del calo fisico nel finale, visto che il gioco inglese è basato esclusivamente sul logorare fisicamente l’avversario per poi finirlo gli ultimi 10 minuti, vedere l’Australia a novembre, che si è presa 3 mete in 5 minuti nel finale contro gli inglesi. In attacco invece ho visto quel pizzico di malizia che serve per fare punti, anche se commettiamo ancora troppi falli che permettono agli avversari di alleggerire senza problemi. Su questo ultimo punto vorrei poi togliermi un sassolino che mi tengo da ieri sull’arbitro, che mi è parso eccessivamente ‘giudizioso’ nei nostri confronti. Intendiamoci, non ha sbagliato nulla, e di certo non è per il suo operato che abbiamo perso, ma se mi fischi l’entrata laterale nella maul a Ghiraldini 3 volte, mi aspetto come minimo che tu utilizzi lo stesso metro con gli inglesi, che invece nelle nostre maul entravano lateralmente che era una meraviglia. Non parliamo poi dei veli non fischiati, che a momenti ne ha meno madama Butterfly, grazie ai quali gli inglesi sono andati in meta due volte. Ripeto, non cambiava nulla, ma mi ha dato molto fastidio questa disparità di trattamento che non mi pare per niente corretta.

    • Raugmar 5 Febbraio 2018, 14:18

      Purtroppo hai ragione su tutto, le zebre per il momento non giocano a tutto tondo, bene l’attacco ma la difesa… speriamo che il prossimo anno sistemino la cosa e allora il miglioramento si rifletterà anche sulla nazionale.
      Impressionante il lavoro inglese per finirti all’ultimo, sono proprio fatti così e infatti con loro non segnamo le mete nel finale per non si rilassano, anzi aumentano il ritmo.
      Sull’arbitro non sei stato il solo ad essere infastidito, non mi piace criticarlo per principio, ma se sei fiscalissimo con noi lo devi essere anche con loro, ovviamente le prendevamo comunque ma…

  4. Charlie 5 Febbraio 2018, 14:47

    Certamente un mezzo bicchiere pieno…avevo paura della “goleada” vergognosa,,,ho visto una goleada con onore…
    sono stati fatti passi avanti, ma signori ricordare questo: questa squadra inglese contro di noi non sono i vicecampioni mondiali, é una squadra sperimento/ rinnovamento quindi una partita da prendere con
    ponderazione di analisi e non col solito bla bla bla ….certamente esiste tata strada da fare, ma é una strada evolutiva che fanno tutte le squadre, anche gli inglesi…tutto il resto e pura poesia giustificata italo-latina dettata questa volta di non aver perso con vergogna (finalmente) ma con grande onore e senza patire di subordinazione alla grandezza altrui…alimento la speranza che con questa squadra non vinceremo il cucchiaio di legno…era una partita importantissima per tanti e per tante ragioni….COS,giocatori,dirigenti, Federazioni…
    il futuro stesso di rimanere italia nelle 6N quindi enormi interessi finanziari individuali e istituzionali…
    Ho visto Parisse senza quella grinta tutta “argentina” di piu nel suo nuovo ruolo di “nonno consigliere” del COS
    e come ho scritto tante volte non lo vorrei vedere nel suo canto del cigno ai mondiali…il tempo non é amico di nessuno…

    • Charlie 5 Febbraio 2018, 15:04

      dimenticavo…non bisogna osannare le prestazioni al trionfalismo di coloro giocatori sono scesi in campo
      con coraggio e senzo della maglia nazionale…. é il loro dovere nei confronti di tutti noi e del rugby, ci limitiamo soltanto a fare i complimenti per la squadra non possiamo creare ne miti ne eroi ci sono figure che spiccano ma é sempre parte di un tutto, la squadra., squadra che vince o perde,,,,

  5. ivo romano 5 Febbraio 2018, 15:23

    Inghilterra veramente forte tanto di cappello Italia a tratti veramente bella e convincente, deve organizzarsi in difesa .Non credo si possa fare a meno di una seconda linea di ruolo. Arbitro precisino e scrupoloso con noi e molto permissivo con loro anche se l’errori piu’ evidenti l’abbiamo commessi noi. Per me in tutto quell’attacco che si è concluso con la meta di Bellini c’era una meta tecnica ed un paio di gialli per falli professionali in seguito la meta ha fatto dimenticare tutto.

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