Dentro al progetto giovanile federale: intervista a Maurizio Zaffiri

Il suo ruolo in Federazione, a contatto con club, Accademie e Centri di Formazione, ma anche con ragazzi e famiglie

COMMENTI DEI LETTORI
  1. LiukMarc 18 Gennaio 2018, 11:56

    Tre appunti. Importantissimo il lavoro fatto con le famiglie, alla fine rimangono loro la “struttura” che porta un giocatore ad entrare per la prima volta in un campo da rugby (e spesso a rimanerci) , cosi come usare i Cfd come “punto sociale” è indubbiamente importante.
    Mi sembra normale che se ci sono ragazzi meritevoli fuori dai CdF, gli si dia la possibilità di giocare a livello intrnazionale. Non è solo un fatto di quantità, ma ci possono essere ottimi prospetti che decidono di non andare in CdF o per un motivo o per l’altro non erano entrati quando dovevano. Zaffiri dimostra di esserne consapevole (e ci mancherebbe), ma è importante che sia un elemento o una possibilità sempre presa in considerazione, non solo quando serve (non dico sia questo l’approccio, ma dico di starci comunque attenti).
    La storia di Remedello ve la siete complicata da soli, mi spiace ma è cosi.

  2. GDF 18 Gennaio 2018, 14:07

    Buongiorno, parole, tante parole ma solo parole. Domanda: quante partite delle 10 giornate del campionato U18 elite ha visto il sig. Zaffiri? I criteri di accesso ai CFP U18 si basano su criteri universalmente aggiornati o su elucubrazioni tardodatate di un professore di educazione fisica? Mi fermo qui per il grande rispetto che ho per questo gioco. Auguri.

  3. ermy 18 Gennaio 2018, 14:37

    Trovo che la separazione tra Accademia u.20 e franchigia federale sia assolutamente assurda, soprattutto nell’ottica di riforma e coordinamento tanto sbandierata in questi, ormai, 2 anni.
    Immagino che per i soliti pasdaran della rivoluzione il fatto invece non costituisca assolutamente titolo di demerito per la triade, anzi vada nella direzione delle “riforme che scontenteranno molti”…
    Ah, ah,ah… poveri noi! 🙂

  4. gian 18 Gennaio 2018, 18:18

    da veneto spocchioso, polentone razzista e onto con il sapere rugbistico infuso, trovo penoso che tutto il sud debba poggiarsi sull’accademia di roma, giusto per pensare a quanti ragazzi non venga data la possibilità di emergere.
    detto ciò i migliori auguri a zaffiri che ritengo persona degnissima e che mette il cuore nel suo incarico

  5. Camoto 18 Gennaio 2018, 18:25

    Non posso giudicare se il progetto sia buono o meno. Ma una sola cosa mi vien da dire.
    La matematica è importante. Se quest’anno hai solo il 35% dei ragazzi al primo anno l’anno prossimo ne hai solo il 35% al secondo.
    Questo 65-35 è ovvio che non può essere programmatico ma un dato di fatto dell’anno in corso.

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