L’esperienza in Francia, il ritorno in Italia e la voglia di tornare in azzurro. L’estremo si racconta
Dalle Zebre alle Zebre, via Tolone: intervista ad Edoardo Padovani
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Non gli avete nemmeno chiesto il PERCHÉ dell’addio. Ottimo giornalismo.
Mi sembra palese dalla sua affermazione: non essendoci una seconda squadra, non giocava mai.
Mi sembra invece che abbia risposto “Sono andato via da Tolone senza rimpianti. Mi alzavo dal letto tutte le mattine pensando che fosse un peccato non dare tutto”
a costo di essere noioso: Padovani ha perso tutte le occasioni di giocare nel pre-campionato e nelle prime due giornate grazie (!) alla querelle con la federazione (non essendo stato “liberato” non potè essere schierato)… da li è iniziata da un lato l’impossibilità di legare con la nuova squadra, dall’altra il constatare (per la dirigenza RCT) che altri potevano “adattarsi” al ruolo di estremo senza grandi problemi… conseguenza: maggior concorrenza interna per il ruolo specifico, minor tempo di gioco disponibile, esordio in chiave minore nel top14, nessuna possibilità di impostare il “suo” gioco (data anche forse la maggior reattività delle squadre avversarie rispetto ai ritmi ai quali era abituato), sempre minor tempo di gioco fino a fare il “tappabuchi” in ruoli non eminentemente suoi… poter andare via a metà stagione è stato un accordo conveniente per le due parti in causa, a me personalmente spiace non aver potuto vederlo di più in campo ma le ragioni della logica e del campo così hanno deciso… peccato, e in bocca al lupo!