Con il coach dei Medicei e consigliere federale abbiamo parlato del nuovo percorso di formazione per i tecnici
La riforma per gli allenatori e il confronto con l’estero: intervista a Pasquale Presutti
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Grande Stima per Presutti (PP in Nazionale), però non condivido questi due punti (cambia tutto per non cambiar nulla):
” Soprattutto Frati allora ha insistito sul concetto che la FIR dovrebbe incentivare gli allenatori ad andare all’estero. “Incide anche la disponibilità degli allenatori, all’inizio lo si fa perché piace – esordisce Presutti – Dalle altre parti fare il tecnico è una professione, da noi sicuramente non lo è, almeno per il 90% dei casi.”
Giustissimo, ma gli allenatori non devono andare all’estero. DEVONO AVERE LA POSSIBILITà DI IMPARARE DAI MIGLIORI IN ITALIA. Invece di erogare fondi per campionati inutili (pro14), fino a prova contraria, palazzi romani, contributi per rifacimento di stadi nel deserto (dove c’è la nebbia..), si dovrebbe pensare al risultato di lungo periodo. E non saranno di certo due-tre tecnici irlandesi soli in un sistema “incorruttibile” a migliorare i fallimenti di questi ultimi 20 anni.
Anche in questo nuovo corso, inoltre, le consulenze dall’estero non mancheranno. “Ci sono state e sicuramente ci saranno. In passato c’è stato anche un incontro aperto ai tecnici dell’Eccellenza, con l’allenatore delle Accademie irlandesi. Sono sempre venuti a fare dei corsi d’aggiornamento, sarà così in futuro. La FIR ha sempre invitato dei tecnici relativi ai lanci di gioco da fasi statiche, o prettamente su touche, mischia ordinata eccetera. Insomma, siamo pienamente consapevoli del valore degli scambi internazionali. Dovevamo migliorare qualcosa sui corsi d’aggiornamento, ma sicuramente con questa riforma ci saranno dei perfezionamenti”.
NON SERVONO CONSULENZE, SERVONO FORMATORI ai corsi FIR di FORMAZIONE STRANIERA! Ancora con questa tiritera dello scambio di favori (elettorali) e delle poltrone attaccate al sedere.
Infine, MIGLIORI TECNICI= migliore gioco=migliori giocatori(forse)=migliore attrattività negli stadi italiani (desolamente vuoti rispetto agli anni che furono)
non mi è chiaro cosa cambia per chi era già un tecnico tesserato
Dall’intervista si comprende perfettamente che siamo lanciati a tutti velocità verso… il baratro. È credo non siano solo le parole comprese male dell’ottimo Presutti ma di una volontà ben precisa di non voler andare al di là della mediocrità attuale.