La redazione di On Rugby si è riunita di nuovo per rispondere a nove temi fondamentali. Ecco la prima parte
I Test Match 2017 sulla bilancia: analisi di un lungo novembre internazionale (prima parte)
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Sulla questione emisfero Nord contro Emisfero Sud, attenzione ogni volta nel ciclo quadriennale che va da un mondiale all’altro si ha la sensazione che le distanze siano state accorciate, poi pero’ si arriva alla stagione del mondiale ed al mondiale e queste distanze riemergono.
L’ultima volta se ricordate si aveva avuto la stessa impressione con un australia messa molto male che cambio’ allenatore a 13 mesi dalla RWC15, un Sud Africa di Meyer che lasciava qualche perplessita’ per esempio.
Gli ABs come sottolineato hanno lasciato gente fuori, aggiungo hanno lanciato parecchia gente nuova in questa stagione in RC dando loro spazio anche nei TM, tra uqa e la RWC questi cresceranno ed alla fine dei conti vincono senza forse convincere appieno…ma come detto tnate volte in passato, per me questo e’ ben piu’ preoccupante: gli avversari fanno partitoni, loro non convincono al 100% ma intanto la portano a casa.
SAF la prossima stagione da vedere come si mettono, avranno tutto il tempo per riprogrammarsi su Pro 14-SR-Currie, un DoR di spessore che interverra’ dove necessario ed un Nienaber che non e’ ancora chiarissimo che ruolo avra’ ma penso qualcosa in Nazionale.
L’Australia per me in questo novembre ha gia’ dtao segnali di ripresa rispetto al RC.
Ultima cosa: Irlanda non divertente…dipende dai gusti, pero’ dimotsra una cosa, che si puo’ ivncere e crescere mantenendo fede ad alcune caratteristiche prorie di gioco storiche e che fan parte del DNA, che non esiste ancor aoggi un unicum tattico per vicere come ogni tanto mi sembra alcuni pensino. Si son snaturati meno di una Francia negli anni passati o dei Boks oggi, hanno migliorato alcuni aspetti tecnici, migiorando negli ultimi anni alcune cose in formazione e sviluppo, hanno un maestro della tattica in Joe Schmdit ma non hanno inseguito chimere id chissa’ che tipo ed i risultati danno ragion…almeno fino al modniale dove quel muro dei quarti di finale sembra invalicabile purtroppo.
Ciao Stefo, mi piace molto la tua osservazione sul fatto che a cavallo dei mondiali le distanze sembrano chiudersi salvo poi…
nella fattispecie la nuova zelanda sto novembre l’ha giocato senza la prima linea titolare…
l’australia ha ancora fuori pocock, folau non ha giocato qusto novembre e alla prima contro i barbarians si è rotto dempsey altro titolare sicuro in terza
sud africa che secondo me vincendo coi muscoli contro l’italia ha gettato all’aria un anno e forse più di progressi di gioco aperto che qualcosa piano piano stava portando, adesso saranno mille volte più convinti di poter fare i bulldozer con tutti perdendo le partite che contano di poco ma sempre perdendo, vedremo adesso col galles B
Sui Boks la penso all’opposto, un anno buttato via a provare ad imitare qualcunaltro senza averne la possiblita’, snaturamento del loro gioco, per carita’ Pollard era rotto quindi amen ma si e’ insistito su un’apertura non per questi livelli. Dopo le pappine di Dublino sono giutamente tornati sui loro passi e sono arrivate due vittorie, per carita’ non contro due squadroni comunque melgio di niente.
quello che fa’ piu’ arrabbiare e’ che tutte tutte le federazioni negl’ultimi 4/5 anni o anche prima hanno cambiato programmazione sia di gestione del loro movimento
noi invece ? per quattro anni immobilismo totale …e per premio…questi dirigenti sono stati rivotati
attaccati al trofeo eccellenza
ma la scozia cosa porta ?
Il fatto che mccaw fosse, negli ultimi anni, meno performante di cane non ha significato una sua esclusione dalla formazione titolare. Nel rugby ci sono tante cose da considerare e non solo la prestazione fine a se stessa. Williams sarà attualmente migliore di halphpenny ma mi fiderei di Gatland per le scelte del campo.