Fitness, concorrenza, l’onere del rispetto altrui: Conor O’Shea impugna la penna

Un lungo intervento del CT azzurro sul sito del PRO 14 per fare il punto della situazione

COMMENTI DEI LETTORI
  1. boh 19 Ottobre 2017, 08:22

    Io pensavo, che fosse merito del detto ” mandateceli grandi e grossi, che a giocare gli insegniamo noi”

  2. crosby 19 Ottobre 2017, 08:35

    Tutto bene a parte il fatto che a quel summit mensile partecipino 2 persone non all’altezza e con un curriculum autocertificato Fir.

  3. frank 19 Ottobre 2017, 09:09

    Belle parole.

    Sicuramente sa il fatto suo (ma questo lo sapevamo già) ed ha delle idee belle chiare in testa.

    Speriamo arrivino entro il 2019 dei bei risultati.

  4. cassina 19 Ottobre 2017, 09:10

    Comunque uno sforzo la federazione lo sta facendo, ho visto di persona a Viadana De Carli una mattina che per lavoro passavo di li.

    A me il team della nazionale e delle franchigie piace molto, per il discorso dei sapientoni è normale questi sono british e ci disprezzano in quanto italiani in primis poi figurati poi se giochiamo ad un rugby inferiore al loro ……

    ciao

  5. Niven 19 Ottobre 2017, 09:18

    Nel tour estivo qualcosa di buono si è visto come costruzione del gioco. Io vorrei vedere del bel gioco e non solo utilitaristico
    Sfruttare meglio le potenzialità offensive. Tra terze e trequarti abbiamo molto materiale che va guidato anche ad un gioco divertente e di punti. Basta calci per aria e fatti anche male per 80 minuti. I trequarti zebre mi hanno proprio stupito e fatto venire voglia di tornare a giocare. Si può anche non vincere ma bisogna sempre pensare di poterlo fare altrimenti si rimane mediocri come giocatori e come tecnici.

    • frank 19 Ottobre 2017, 10:23

      va bene il bel gioco ma poi alcune partite sono pure da chiudere e da portare a casa.

      ovvio che solo di mischie e pick’n’go non si puo’ vivere.

  6. fabiogenova 19 Ottobre 2017, 09:31

    Io ho l’impressione che COS vorrebbe liberarsi della figura di Ascione, ma che la cosa non può essere possibile perchè per Gavazzi questo guru è intoccabile. In ogni caso, il fatto di essere riuscito ad imporre Atkinson mette in dubbio quel potere immenso che Ascione ha finora avuto sulla struttura fisica e la preparazione atletica dei giocatori. O forse è riuscito a trovargli un ruolo in cui fa meno danni. Non sono nessuno per giudicare Ascione e non conosco bene i suoi metodi, ma le performance degli atleti finchè lui aveva in mano tutta la baracca sono state francamente fallimentari.
    In ogni caso, COS si muove da DoR, non da semplice head coach. Avevamo bisogno di uno che si mettesse in gioco per migliorare il sistema, che avesse la decisione, perfino l’ostinazione per cambiare delle strutture troppo impolverate. Uno che si facesse vedere per i campi di rugby italiani, che creasse connessioni, che facesse sistema, che risollevasse un po’ il morale per darti una prospettiva. Sono contento di averlo dalla mia parte.
    A me piace molto.

    • gsp 19 Ottobre 2017, 09:57

      @fabio non saprei, anche nella intervista COS parla di Ascione almeno in un’altra occasione in modo positivo. Lo stesso aveva fatto Bradley riferendosi a chi l’aveva chiamato in Italia. Non mi sembrano cose che dice chi vuole liberarsene. Immagino che molte delle cose che faceva Ascione adesso le fa Aboud.

      • pigi 19 Ottobre 2017, 10:50

        Ascione è nu bravo guaglione. Ci mette il cuore in quello che fa. Forse non ha la preparazione necessaria per ricoprire il ruolo che ha avuto. Ma anche lui può fare bene comunque al movimento

      • fabiogenova 19 Ottobre 2017, 12:25

        COS sa bene che per ottenere qualcosa deve fare squadra con quello che ha. È un fatto, però, che il ruolo di Ascione sia ridimensionato rispetto anche solo allo scorso anno. Uno che tiene particolarmente alla comunicazione non butta nel calderone mediatico degli indesiderati uno di cui non si può liberare. Ma, ripeto, la mia è solo un’impressione.

        • balin 19 Ottobre 2017, 22:25

          .. mmmm … quindi tu pensi che la vera fox è OShea “parlo bene di ascione ed intanto lo sposto un po’ da parte” quasi per favorire un promoveatur ut amoveatur , accipicchia quasi machiavellico non sarà un modo di fare un po’ troppo italiano?

          • fabiogenova 19 Ottobre 2017, 23:41

            Non scomodare proverbi latini e pruriti fiorentini. Non ho mai sentito O’Shea parlare male di qualcuno. Non vedo perchè dovrebbe iniziare a farlo proprio contro uno con cui deve collaborare per forza.

    • Dusty 19 Ottobre 2017, 16:04

      Credo dipenda tutto dal contratto che Ascione ha in essere con la FIR.

  7. gioviale 19 Ottobre 2017, 09:52

    “Non abbiamo i soldi di altre federazioni e dobbiamo darci delle priorità, il fitness è una di queste..” piedi per terra, riconoscimento dei limiti e delle risorse, individuazione obiettivi possibili e prioritari. Nessuna polemica o scusante.
    Se nel mondo avessimo cercato un medico migliore per il paziente rugby italia non l’avremmo trovato….
    Non sarà il messia, ma ha le carte in regola e le idee chiare per tirarci fuori dalle secche.
    Vediamo come risponderà il paziente alle cure.
    Io ho molta fiducia a questo punto e anche qualcosa di più: zebre e benetton offrono risultati oltre che bel gioco che sono evidenti.
    A novembre e al 6 nazioni non mi aspetto solo di rimanere in partita e poter tifare per 80 minuti, ma un salto di un paio di posizioni nel ranking.
    Quanto mi piacerebbe!!

  8. steo 19 Ottobre 2017, 10:16

    Buongiorno a tutti. Concordo con Gioviale… Si è trovato, finalmente, il possibile bandolo della matassa! Il suo curriculum di studi e sportivo, unito al suo bagaglio personale e caratteriale parlano di un professionista di livello mondiale e credo che, più che le mie parole, parlino per lui i risultati in carriera. Inoltre è una persona che sa come e cosa fare anche fuori dal campo. Parla benissimo di chi deve, facendone nomi ed elogiandoli, mentre si limita a chiarire cosa e dove servirebbero miglioramenti e cambi, ma senza fare nomi, senza ordinare, ma cercando di dare le giuste indicazioni. Insomma… un VERO SIGNORE della palla ovale!! E non dimentichiamo una cosa fondamentale… con il suo staff sta seguendo realmente i consigli di Hansen, perchè non ricordo un numero così alto di esordienti, in uno spazio di tempo così limitato, nè un intreccio tra novizi ed esperti così forte!! Buon rugby a tutti!!

  9. matteol 19 Ottobre 2017, 10:36

    “L’Italia Under 20 ha fatto un grande Mondiale di categoria e un gran merito va a Franco Ascione.”

    Cos’ho letto? È un refuso??
    Fosse anche merito di Ascione, gli altri mondiali allo sbaraglio li dimentichiamo?
    Mi dispiace ma con questa uscita mi sei scaduto Conor..mi auguro di sbagliarmi, ma mi sa che i fili molto presto torneranno a tirarli Gavazzi e Ascione..

    • steo 19 Ottobre 2017, 10:53

      Perdonami…. Credo che i meriti di Ascione siano davvero esigui!! Inoltre i fili vengono tirati dal soldo e il soldo va dove ci sono progetti validi e risultati, ergo…. O’Shea avrà una vita sportiva in Italia lunga quanto la sua volontà di rimanere e non per esigenze altrui!!

      • matteol 19 Ottobre 2017, 16:15

        Forse ci siamo capiti male: anche per me i meriti di Ascione sono esigui se non inesistenti! Criticavo soltanto questa uscita di O’Shea sul suddetto che ad oggi non ha soddisfatto né portato a casa la pagnotta meritatamente, per quello di cui è incaricato.
        Mi associo al fatto che O’Shea rimanga molto a lungo, me lo auguro!

  10. cassinet 19 Ottobre 2017, 11:20

    Bhè che lui da quando è arrivato è stato fin da subito il maggior sponsor del rugby italiano è un dato di fatto.
    La domanda che mi viene spontanea è però sempre quella, è giusto che debba portarsi sulle spalle praticamente da solo anche questo compito ?
    forse si ( perchè sicuramente è la persona all’interno del nostro sistema in questo momento che ha più credibilità all’estero ) forse no ( perchè veramente DOR, Head Coach, Responsabile Marketing ecc… sono un pò troppi compiti anche per lui )

  11. claudiano 19 Ottobre 2017, 11:22

    Siamo partiti in ritardo, il lavoro di valorizzazione dei giovani doveva essere fatto anni fa. I giovani piu’ forti dovevano essere buttati tutti nelle 2 franchigie, tra questi qualcuno di buono usciva fuori.Soprattutto in alcuni ruoli, tipo apertura o seconda linea. Invece, soprattutto treviso, ha preferito prendere scorciatoie con qualche straniero scarso o qualche oriundo avanti con gli anni. Le vittorie contro francia e irlanda negli ultimi anni, sono figlie dei giovani lanciati da kirwan. Bergamasco, masi, parisse, canale, bortolami, castro…Comunque meglio tardi che mai

    • Giovanni 19 Ottobre 2017, 11:46

      Soprattutto Treviso. Invece Leibson, Van Vuren, Ratuvou, Mahu, Ferreira, Daniller, Muliaina, Burgess, Coria, Cook, Greef, Koegelemberg, Beyers, Le Roux, Tobias, Minnie…tutta gente che ha lasciato ricordi indelebili, dove giocavano?

      • kinky 19 Ottobre 2017, 18:40

        Mamma mia quanti brutti nomi.
        Invece a me, so che andrò contro tutti, Koegelmberg non dispiaceva (certo Sisi è meglio sia chiaro), infatti sono convinto che sia stato lui ad andarsene. Mentre di tutti quei nomi che giustamente dopo un anno sono stati mandati via per me Beyers non era così malvagio come è sempre stato trattato.

        • balin 19 Ottobre 2017, 22:27

          e Minnie c’è ancora @Giovà vedi di non incontrarlo 😉

          • Giovanni 20 Ottobre 2017, 00:31

            In caso, chiederò a Topolino di difendermi…a parte scherzi, qualche italiano in più e qualche soldo speso in meno non sarebbe stato male in questi anni…

    • mauro 19 Ottobre 2017, 11:55

      Forse alcune vittorie sono frutto anche del settimo posto di Treviso, che aveva preso delle scorciatoie, tipo investire nel quartetto di Calvisano, in Gori e Mozza in mediana, in Burton e Di Bernardo (entrambe scorciatoie cappate),Benvenuti e Campagnaro&Morisi, Minto e Favaro, ecc.
      Averne di scorciatoie così.
      Forse avresti dovuto dire che non si doveva buttare un lavoro di programmazione pluriennale per livorosa avidità di potere e rancori campagnoli.

      • ermy 19 Ottobre 2017, 20:39

        E pure il fitness in quel periodo non era niente male… come pure durante il periodo Coste era da buttare… vero COS? 😉

  12. gian 19 Ottobre 2017, 11:34

    l’accellerazione dei risultati delle franchigie stà dando un accenno sul fatto che i risultati del suo lavoro, in questo scritto non ha detto niente di nuovo sulla filosofia e sulla sua idea di crescita (ha però finalmente potuto portare degli esempi concreti), incominciano a vedersi, questo rassicura anche i più scettici tra noi e rischia di certificare che il problema non è solo il materiale umano, problema che esiste perlomeno nel fatto che abbiamo scelte numericamente inferiori ai nostri competitors e, quindi, statisticamente in svantaggio nel trovare il talentuoso, ma soprattutto nella gestione di tale materiale.
    abbiamo superato la parte più difficile del cammino ed adesso inizia la parte di rincorsa? staremo a vedere, come dice lui stesso è ancora lunga ed i risultati veri arriveranno più avanti.
    la fiducia e la “carta bianca” messagli a disposizione in maniera lungimirante (quando le cose sono fatte bene bisogna ammetterlo) dalla fed, sembrano comincino a pagare dividendi, staremo a vedere se questi primi segni di risveglio si noteranno anche in nazionale e se l’idillio delle franchigie reggerà tutta la stagione, è indubbio, però, che dei segnali di un cambio di rotta, che tutti aspettavamo, si vedono

  13. Appassionato_ma_ignorante 19 Ottobre 2017, 11:53

    Con molto garbo (lo dico senza ironia) la redazione ha omesso questo passaggio:
    “Imagine turning up to your job everyday while in the back of your mind you are worried about how to pay your mortgage or provide for your family? Previously that was a regular occurence and it tells you about the spirit of the Zebre players that their commitment never waned. That uncertainty has been removed and there is a renewed enthusiasm and energy within the club and we’re seeing that on the pitch.”
    Se non altro fa riflettere su più aspetti.
    Il testo completo (in inglese) sul sito del PRO14 è:
    https://www.pro14rugby.org/2017/10/18/oshea-italian-clubs-finding-groove/#QqtCw1QiDUTqUS1V.99

    • onit52 19 Ottobre 2017, 12:00

      ….già che ci sei : traducibile.!

      • onit52 19 Ottobre 2017, 12:02

        …intendevo : traduci !
        Grazie

        • Pierre 19 Ottobre 2017, 13:05

          Traduzione:

          “Immagina di andare al lavoro ogni giorno, mentre dentro la tua testa sei preoccupato di come pagare il mutuo o provvedere alle necessità della tua famiglia. In precedenza questo accadeva con regolarità e la dice lunga sullo spirito dei giocatori delle Zebre e sul loro impegno che non è mai svanito.
          Questa incertezza è finalmente stata eliminata e ci sono un rinnovato entusiasmo ed energia all’interno del club e questo lo stiamo vedendo sul campo di gioco.”

          • Lazzaro 19 Ottobre 2017, 16:35

            Dovrei dire delle parolacce, ma mi astengo. Quindi “e ciò non dipende solo dallo staff, ma anche dalla stabilità garantita dal nuovo assetto societario” non è esattamente uguale al dire che con le spalle coperte e il sorriso sulla bocca si ha più voglia di giocare e di fare risultato ? La testa, altro che Ascione e i muscoli. Ci sono ragazzi in Eccellenza, e non sono l’eccezione, che non ricevono dalle squadre neppure i soldi per mangiare. In A e in B i soldi li mettono ancora i genitori. Ma di cosa stiamo parlando ? Quindi, sempre come esempio, diamo a Licata uno stipendio FF.OO., poi mandiamolo permit e infine il risultato Azzurro lo abbiamo. A nessuno viene in mente che sia anche merito della stasbilità e sicurezza economica ??? A no, ma lo ha detto O’Shea….

  14. narodnik 19 Ottobre 2017, 12:02
  15. frentzen 19 Ottobre 2017, 12:12

    Sono assolutamente d’accordo, MA il rispetto al di là dei risultati secondo me lo si guadagna anche attraverso una Federazione robusta e soprattutto professionale. Cosa che al momento mi spiace ma…… non abbiamo.

  16. Stefo 19 Ottobre 2017, 12:43

    Lettera senza dubbio interessante, la cosa che salta all’occhio sono le non promesse di risultati ma di lavoro ed impegno e questo e’ quello che per me fa al differenza con chi invece prometteva di essere nella top 10 nel giro di due anni.

    Su questo ricorda Mallet che ha sempre promesso il lavoro per migliorare difesa prima e resto dopo, la differenza con il Sudafricano e’ senza dubbio un accento piu’ ottimistico e meno critico, anche se nel momento che COS scrive “We’re focused on laying the foundations and not merely papering over the cracks…” sta di fatto dicendo che e’ tutto da ricostruire non semplicemente aggiustare.

    Altra cosa da sottolineare, e’ come sempre piu’ stia diventando “l’uomo immagine” del rugby italiano, ci metta faccia e voglia farlo con decisione…

  17. Giovanni 19 Ottobre 2017, 12:49

    COS sta facendo un lavoro enorme, accollandosi perfino compiti maggiori rispetto a quanto di solito richiesto dal suo ruolo: ha messo in piedi due staff celtici di prim’ordine, portato alla nazionale un tecnico di fama mondiale come Venter, acquisito uno specialista come Atkinson ed in più si assume spesso l’onere di ambasciatore del nostro sport all’estero, oltre a curare da vicino il rapporto con le due franchigie. Però, ecco, prima di rilasciare dichiarazioni da “nuovo corso” sarei stato un tantino più prudente ed atteso ulteriori riscontri. E’ più che comprensibile il desiderio di comunicare quanto di positivo si stia attuando, un mese e mezzo di buoni risultati sono un’ottima notizia, ma veniamo da quattro stagioni consecutive disastrose e i partner europei credono ormai solo ai riscontri sul campo. Non va dimenticato che appena quattro mesi fa abbiamo disputato una partita molto deludente con la Scozia, per non parlare del 6N ultimo scorso. Magari sarebbe stato opportuno attendere prima i risultati dei TM di novembre. Giustissimo porsi degli obiettivi, ma anche il parallelo con l’Argentina, per il momento, sarebbe meglio lasciarlo stare: loro vengono da due semifinali ed un quarto nelle ultime tre edizioni della RWC. Un credito internazionale di cui purtroppo al momento non disponiamo.

  18. Danthegun 19 Ottobre 2017, 13:27

    Non posso nascondere la mia felicità nel leggere articoli come questo.
    Le parole e i fatti mi sembrano giusti e credo anche il livello di ambizione.

    Paragonarsi all’Argentina e non dire che vinceremo il 6 nazioni è il giusto obbiettivo sfidante per migliorare ma non utopico per diventare non credibili.

    • Stefo 19 Ottobre 2017, 13:28

      PEcco io penso che oggi come oggi paragonarsi ad una squadra che ha raggiunto due semifinali Mondiali negli ultimi 10 anni sia un tantino prematuro

      • malpensante 19 Ottobre 2017, 13:59

        Non è un paragone, è un obiettivo. E tanto meno un paragone con quel che è stata l’Argentina. E raggiungere le prestazioni dell’Argentina attuale è un obiettivo senz’altro ambizioso (e mi riesce difficile trovarne uno meno ambizioso che non sia però una ammissione di impotenza), ma certo meno buffo di vincere il 6N in due anni e in tre di entrare “stabilmente” tra le prime al mondo.

        • Giovanni 19 Ottobre 2017, 16:20

          Uno un po’ meno meno ambizioso, ma non per quello ammissione d’impotenza, potrebbe essere la Scozia che ha visto Glasgow vincere il torneo 3 stagioni fa ed Edimburgo disputare la finale di Challenge. E che all’ultimo 6N ha vinto 3 gare. Considerate le dfficoltà avute dai cardi fino a pochi anni fa e per tutto il decennio scorso, direi che ci può stare.

          • malpensante 19 Ottobre 2017, 18:46

            Giova, io tra Argentina e Scozia vedo più a tiro la prima se parliamo a livello di prestazioni medie. Poi al 6N è ovvio che l’ultimo che ci andrà da battuto prima di cominciare sarà proprio CO’S. Con la Scozia, e non solo.

          • Stefo 19 Ottobre 2017, 18:56

            mal scusa ma io non penso che si riferisca all’argentina attuale che di risultati e prestazioni non mi sembra che sia sto gran obiettivo, penso si riferisca in generale alla crescita del movimento Argentino degli ultimi 2 decenni, ed allora penso che sia un po’ troppo in la’…questione di interpretazioni, ma sarei alquanto deluso se si riferisse all’Argentina attuale

          • Giovanni 19 Ottobre 2017, 19:52

            @Mal, non parlavo solo di 6N, ma di attinenze tra movimenti. L’Argentina, a fronte di uno strato professionistico sottile e completamente autarchico (i Jaguares), ha uno strato amatoriale molto più esteso e profondo del nostro. Inoltre il rugby argentino è in crescita costante da almeno due decenni (a parte quest’anno che ha rallentato), mentre gli scozzesi hanno risentito parecchio del passaggio al professionismo da fine anni ’90 fino a 3-4 stagioni fa: delle quattro unions son quella che ha faticato di più a riconvertire/riadattare il proprio movimento.

  19. frank 19 Ottobre 2017, 14:23

    Domanda: quando percepisce COS, si sa?

  20. gioviale 19 Ottobre 2017, 14:42

    Aggiungo a quanto già detto che, cosa da non sottovalutare affatto, COS è un vincente. Non si tratta di buona stella o fortuna. Mi riferisco all’esperienza del vincere che lui ha fatto già come allenatore e giocatore di successo. Quanti danni fanno gli allenatori frustrati e feriti dalle loro sconfitte.Quelli che, senza accorgersene, sostengono nella rosa più chi somiglia a loro da giovani che ai più affermati che gli fecero le scarpe…
    Fino a prova estremamente contraria diffidare sempre degli allenatori che, da giocatori, non vinsero nulla. Poi ci sono le eccezioni.
    COS mi da fiducia perché è sereno non ha ombre con cui combattere e che lo confondono nel vedere lucidamente nuovi traguardi..

    • gian 19 Ottobre 2017, 15:46

      posso anche essere d’accordo con te, ma mi sfugge a chi ti riferisci, per quanto riguarda la nazionale, berbizier era un vincente in campo e fuori, kirwan ha mollato (non scavalcato) all’arrivo di lomu per sua stessa ammissione perchè si è reso conto di non poter competere con certi giocatori moderni data l’età, e in panca non era un fenomeno ma neanche l’ultimo cretino che passava, mallet giocatore ed allenatore vincente, brunel vincitore da underdog del top14 e considerato buon tecnico, infatti ha trovato subito un buon posto nonostante l’italia, finita la corvèe azzurra… non mi pare di vedere profili di frustrati negli ultimi 20 anni?!

      • gioviale 19 Ottobre 2017, 18:11

        Berbizier santo subito. Il mio discorso era generico senza riferimento specifico alla nazionale. Tuttavia ritengo che ogni livello necessiti di un pari grado di successi. Un paio di maniche è essere un buon allenatore, un altro è portare “metallo” (come dice COS dei trofei) in cascina. I trofei non hanno tutti lo stesso valore assoluto, né generico, così come i risultati. Per me sarebbe un gran successo solo riuscire a scendere in campo con la old entro Natale. Per COS l’obiettivo è portare la nazionale al decimo posto ranking entro fine 2019. Per me ce la può fare: perché ha raggiunto gli obiettivi che in carriera aveva. Brunel non è chiaro che obiettivi avesse in nazionale, ma secondo me non li ha raggiunti: è andato via certo non tra gli applausi…
        È anche questione di fortuna: Kirwan, anche se ottimo giocatore, è nato troppo vicino a Lomu. Inoltre ha avuto, con tutto il rispetto, un sacco di problemi personali. Magari lo hanno fortificato, magari me lo rendono ancora più degno di ammirazione… ma è un altro paio di maniche. COS lo sento l’uomo giusto al momento giusto: per dare continuità, stabilità e futuro all’italugby non basta un buon allenatore… serve un DOR con qualità eccellenti: capacità diusare risorse, gestire budget, operare scelte organizzare priorità, coordinare gruppi di preparatori, franchige e nazionale…Lo spero, mi pare.
        Il tempo ci darà risposte. Più passa il tempo e più mi rassicuro.
        Mesi fa non si capiva se COS si sarebbe occupato dell’italrugby o solo selezionare… ora sembra chiaro cheche ha poteri speciali e che li usa!!
        Supercos

  21. claudiano 19 Ottobre 2017, 15:29

    Giovanni complimenti per la memoria,in effetti anche le zebre. Però almeno le zebre hanno il merito di aver dato fiducia a 2 aperture italiane. Canna e padovani.

    • Giovanni 19 Ottobre 2017, 16:12

      Certo. Entrambe le franchigie hanno avuto meriti e demeriti, in questi anni.

  22. Dusty 19 Ottobre 2017, 16:08

    COS uno di noi!

  23. fcimini 19 Ottobre 2017, 19:21

    Quanto affetto per il rugby nostrano, quanta sofferenza e per quanto tempo ancora prima di poter gioire come abbiamo potuto farlo con la nazionale di calcio in tempo suo… Arriverà mai?

    • fabrio13H 19 Ottobre 2017, 21:11

      Beh, sinceramente il momento di vincere un mondiale non appare nemmeno al più lontano degli orizzonti, non parliamo poi di vincerne quattro! 😀
      Io direi che ogni realtà deve fare i conti i propri percorsi del passato, nonché con il punto in cui ci si trova, per poi porsi degli obbiettivi ragionevoli. (Facile a dirsi, non sempre a farsi).
      Per usare una triade famosa: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo (dove possiamo andare).
      Secondo me cose quali, arrivare a vincere un numero annuale consistentemente maggiore di partite con squadre di club che schierino un gran numero di giocatori formati in Italia (qualcosa nelle ultime settimane si è mosso), vedere nel giro di alcuni anni, visto che quest’anno sarà ben difficile, una squadra che superi la fase a gironi in Champions o in Challenge, risalire a posizioni intorno al numero 8-10 del ranking per Nazionali, vincere la maggior parte delle partite e in maniera convincente con Nazionali non di primissima fascia, vincere qua e là dei TM con Nazionali di altissimo livello e, infine, provare a entrare finalmente in un quarto di finale della Coppa del mondo, il tutto con una Nazionale costituita quasi interamente da giocatori di formazione italiana, mi sembrano obbiettivi già ambiziosi ma ragionevoli.

  24. ermy 19 Ottobre 2017, 20:58

    Discorso interessante e finalmente inizia a spiegare alcuni obiettivi… peccato la scivolata, leccata, su Ascione, forse deve mantenere certi equilibri…
    Però… certe volte COS sembra un po’ quello che insegna agli indigeni ad accendere il fuoco… e poi esce a cena con i capi tribù che avevano l’accendino in tasca!!! E il popolo degli indigeni inneggia all’uomo venuto da lontano (quasi un dio) grazie al quale si scalda, finalmente, col fuoco!
    Mah…

  25. Re 19 Ottobre 2017, 21:15

    Personalmente reputo Crowley una spanna sotto Bradley, forse dal modo di fare o perché, dalle risorse limitate sta facendo emergere qualità ai giocatori e struttura di gioco molto interessante… Vedremo nel proseguo della stagione.

    • umberto 20 Ottobre 2017, 08:21

      Beato te che puoi passare tre giorni alla settimana in ghirada e gli altri tre a parma per osservare il lavoro dei due capi allenatori per poi venir qua a sparare giudizi così sicuri. Ti invidio!

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