Serie A: L’Aquila, a forte rischio l’esordio di domani

Ancora braccio di ferro tra Club e Polisportiva. Obiettivo 15 giocatori

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Il Bonzo Tama 30 Settembre 2017, 10:40

    eh non ci posso credere…… sperare in un campionato relativamente tranquillo di l’aquila sta diventando sempre più un’utopia

  2. gian 30 Settembre 2017, 11:00

    che tristezza

  3. Hands off 30 Settembre 2017, 11:08

    Squadra di serie A: una ventina di giocatori, di cui 15 in campo la prima giornata… neanche in serie C ahahahah

    • maxetere 30 Settembre 2017, 11:52

      Fammi capire, che ci sarebbe da ridere? Ti sembra una cosa sulla quale ridere?

      • Il Bonzo Tama 30 Settembre 2017, 12:04

        tiferà valsugana o una squadra che ha rosicato la stagione scorsa

        • maxetere 30 Settembre 2017, 12:10

          Può tifare il cavolo che vuole ma ridesse altrove. Che modi…

          • Il Bonzo Tama 30 Settembre 2017, 12:30

            purtroppo max le persone ignoranti esisteranno sempre

        • gian 30 Settembre 2017, 15:09

          se è del valsu, dovrebbe avere una cultura rugbystica un po’ migliore, visto la città in cui vive!

          • Obelix-it 1 Ottobre 2017, 11:14

            Non sperarci…

  4. punto 30 Settembre 2017, 11:54

    scusate ma credo che concludere un commento con un “ahahahahah” (che penso stia per grassa risata) sia offensivo considerato l’oggetto dell’articolo….

    • maxetere 30 Settembre 2017, 12:01

      Appunto, dietro quel “ah ah ah ” ci sono le palle girate di tifosi, giocatori e famiglie che ci campano con il rugby.

      • roger 30 Settembre 2017, 12:29

        A l’Aquila che si voglia o no esistono la Gran Sasso , il Paganica serie B , perche? continuare a tirare la corda per una societa’ alla deriva? ……….. i giocatori liberi si potrebbero accasare dove vogliono e che la Polisportiva si tenga i suoi atleti in serie C STOP.
        .

    • Hands off 30 Settembre 2017, 13:02

      Rispondo a te per rispondere a tutti, senza voglia di polemizzare o altro, sia chiaro fin da subito.

      Gioco in una squadretta di C2, che non è mai entrata negli annali e dubito che a breve lo farà. In zona lombardia ovest, che quindi (sfortunatamente) non fa a capo a nessuna squadra di alto livello (non me ne vogliano Parabiago e ASR). Quindi no, non tifo Valsugana.

      Cosa mi fa ridere? Problemi del genere non li abbiano nemmeno noi, anzi, li avevamo e li abbiamo risolti. Trovo assurdo che una squadra che ambisce all’Eccellenza inizi una stagione in queste condizioni. La mia prima reazione è una risata probabilmente perché sono così di carattere, non mi strappo i capelli in questi casi. Forse è una reazione alla “rido per non piangere”.

      Chiedo a voi, si può iniziare un progetto di risalita in eccellenza con 23 giocatori, di cui 8 senza nullaosta (non arrivati per mancato pagamento)? Si può iniziare una stagione in serie A? Forse nemmeno in C1…

      Roger mi viene in aiuto citandomi altre realtà locali su cui potrebbe valere la pena puntare, personalmente sono anni che sento parlare di problemi economici dell’Aquila.

      Effettivamente non ho lasciato intendere bene il mio pensiero, so bene cosa significa vedere il rischio di perdere la propria Squadra, e posso capire il significato che può avere L’Aquila. Spero con questo chiarimento di non aver offeso nessun’altro.

      • gian 30 Settembre 2017, 15:15

        letta dopo la tua risposta, chiedo scusa, è parsa effettivamente di cattivo gusto la tua entrata, se non era tua intenzione denigrare, ma solo criticare, giustamente, la situazione, niente da ridire

  5. stevelacy 30 Settembre 2017, 13:12

    Sono Ligure, abitante in Lombardia, appartenente ad una squadra di categoria inferiore, tanto per far capire che non ho interesse diretto alcuno con L’Aquila.
    Però vedere una Società che è un pezzo di storia del rugby italiano ridotta in questo stato mi mette solo una grande amarezza.
    Non sono addentro alle dinamiche della Società, che immagino intricate, ma qualcuno prenda decisioni e si incarichi di gestire le responsabilità: così è una situazione penosa.
    In bocca al lupo ai giocatori

    • Hullalla 30 Settembre 2017, 17:43

      Non sono sicuro che sia questa la societá che é un pezzo di storia del rugby Italiano (se ben ricordo é una nuova societá fondata recentemente, ma spero di non sbagliarmi), ma la cittá lo é senza dubbio.

  6. albe 30 Settembre 2017, 13:27

    Basterebbe l umiltà… guardare le cose come sono e ripartire dalla serie C, e’ rugby pure quello!

    • buk 30 Settembre 2017, 15:01

      ma se esistono 3, dico tre, società di rugby all’Aquila… una sta in serie a, una in c1 e ha le giovanili e una ha solo le giovanili. vi pare normale? senza contare Paganica (B) e Gran Sasso (A) che giustamente sono entità a sé. dall’esterno magari non si capisce ma qua parliamo di politica, di sport c’è poco e niente. non interessa a nessuno mollare il proprio osso, pure se la ciccia è finita da tempo.

      • Hullalla 30 Settembre 2017, 17:44

        A Padova di societá d rugby ce ne sono anche di piú (sia a livello seniores, che juniores e da quest’anno anche femminile).
        L’importante é rivaleggiare in campo e collaborare in modo sensato fuori.

        • carneade 30 Settembre 2017, 21:20

          Il problema è che a Padova ci sono i numeri per sostenere quelle società, all’Aquila evidentemente NO. Un peccato.
          Forse come ha già detto qualcuno, bisognava pensarci a giugno, e se non c’erano numeri, cercare accordi con le società limitrofe.
          E gli accordi per funzionare devono essere vantaggiosi per entrambi.

          • Hullalla 1 Ottobre 2017, 02:29

            Alibi.
            Padova rugbysticamente non ha niente di piú dell’Aquila e l’Aquila questo lo ha dimostrato per parecchi decenni.

        • buk 30 Settembre 2017, 22:11

          Padova ha una situazione diversa, sia a livello logistico/geografico che economico ed è organizzata per gestire queste realtà. di fatto ha una squadra in eccellenza che fa da traguardo per i giovani e, come ho detto altre volte, ha le giovanili in elite, quindi è una realtà solida, che poi ha delle società satellite con cui collabora. L’Aquila ha varie società ma nessuna forte, quindi sarebbe (stato) auspicabile unire le forze per tornare ai massimi livelli, tutti insieme. vedremo cosa ci riserverà il futuro, ma se i “dirigenti” che si ripropongono da 20 anni non si faranno da parte non ci sarà spazio per un lieto fine, gli stessi dirigenti che hanno dilapidato un patrimonio e che ancora restano ai loro posti, come nulla fosse successo.

          • Hullalla 1 Ottobre 2017, 02:36

            Palle.
            Vallo a dire al CUS Padova, al Valsu, al Roccia, eccetara che sono “societá satellite”.
            Tra l’altro se ci fai caso i ragazzi Padovani ma non Petrarchini che sono emersi (tipo Ruzza, Minozzi, Grigolon, Roden, Bergamin, Parisotto, Catelan…) NON sono passati al Petrarca ma ad altre societá di Eccellenza (inclusa L’Aquila quando c’era).

            Economicamente il Petrarca é stato con le pezze al culo per diversi anni e solo negli ultimi due anni le cose sono leggermente migliorate (quest’anno peró hanno ridotto gli ingaggi), ma comunque si allenano solo una volta al giorno (di sera) e di giorno c’é chi studia e chi va a lavorare.

            L’Aquila per molti decenni ha dimostrato sul campo e fuori di non aver niente di meno di Padova, ma negli ultimi vent’anni ha deciso di cambiare rotta e di dedicarsi alle guerre intestine.
            Non ci posso credere che non si trovino i giocatori per fare il numero da mandare in campo.

          • Hullalla 1 Ottobre 2017, 04:04

            Tra l’altro per un campionato senza retrocessioni…

          • buk 1 Ottobre 2017, 08:42

            satelliti o no, resta il fatto che il Petrarca è una società in essere, con tutti i crismi del caso. L’Aquila Rugby 1936 e L’Aquila Rugby Club sono state due società fantoccio, per coprire il fallimento sportivo della vera società che si chiama Polisportiva L’Aquila Rugby, che è ripartita dalla C2 e ora gioca in C1, senza velleità di andare in B. seppur disarmante in termini di ambizioni e organizzazione quello è il rugby che è rimasto all’Aquila, il resto è stata una comoda facciata per molti. mi dispiace per i ragazzi che dovevano essere prestati e che sono davvero bravi e che potevano fare un’esperienza in A, e invece giocheranno in C1, se giocheranno, o abbandoneranno il rugby o se ne andranno dalla città, e mi dispiace per i ragazzi che si sono allenati con la squadra di A e che a un giorno dall’inizio del campionato sono a spasso.

  7. appassionato aquilano 30 Settembre 2017, 14:24

    Il giusto epilogo di anni e anni di dirigenze e gestioni scellerate

    • roger 30 Settembre 2017, 14:50

      HAI perfettamente ragione……….purtroppo i ricordi e le chiacchiere non portano da nessuna parte……..se nessuno investe nel rugby a l’aquila un motivo ci sara’………..persone competenti nel capoluogo abruzzese ci sono…..ma sembra….che non si avvicinano alle squadre neroverdi …tutto questo significhera’ qualcosa????????

  8. buk 30 Settembre 2017, 14:49

    non posso sapere come stanno i fatti non facendo parte delle società interessate, ma gira la voce che il presidente dell’Aquila Rugby Club si sia già dimesso, che i soldi per prendere i cartellini dalla Polisportiva non ci siano e che la società abbia circa 700mila euro di debiti. iniziare il campionato con queste condizioni è pura utopia, anche perché i cartellini andavano depositati entro giovedì, se non erro. probabilmente a breve l’annuncio del ritiro della squadra, a quel punto rimarrebbe solo la “vera” L’Aquila, che milita in serie C1 con poche velleità di salire. dico vera perché è quella che detieni i titoli sportivi e le giovanili, non per meriti particolari. dispiace per i tanti ragazzi meritevoli e per i tifosi che si ritrovano senza una squadra di riferimento!

  9. roger 30 Settembre 2017, 20:10

    SUL SITO abruzzoweb si puo’ leggere il comunicato stampa dei giocatori dell’aquila rugby club…….domani non giocano….

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