Il duro attacco al rugby di Martin Castrogiovanni

Durante la presentazione del canale Alpha, l’ex azzurro ha parlato di uno sport “con tante ipocrisie e giochi politici”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. insidecenter 29 Settembre 2017, 19:36

    Grande CASTRO!!

  2. tony 29 Settembre 2017, 19:38

    Castro con tutti i se e i ma hai detto molte verità…….

  3. ginomonza 29 Settembre 2017, 19:46
  4. mistral 29 Settembre 2017, 20:21

    …beh, almeno ha avuto il buon gusto di alzarsi da tavola prima di sputare nel piatto dove ha mangiato…

  5. balin 29 Settembre 2017, 20:36

    Anche il rugby fa parte di questo mondo, non è abitato da extraterrestri, ok Castro ha ragione, però forse poteva accorgersene anche prima

    • Hullalla 29 Settembre 2017, 22:45

      La veritá é che il rugby con l’avvento del professionismo é cambiato.
      In meglio o in peggio?
      Ai posteriori l’ardua sentenza.

  6. mauro 29 Settembre 2017, 20:51

    Adesso so che non sono solo a pensare certe cose e a dirle

  7. gioviale 29 Settembre 2017, 21:06

    Alla fine affondi e accuse, ma senza che si capisca a chi e esattamente che cosa. Una massa informe di evacuazioni che sembrano uno sfogo con poche probabilità di dare luogo ad alcunché di costruttivo e neanche distruttivo.
    Apprezzo Castro per la sua generosità e spontaneità. Per quanto ha fatto per il nostro rugby. Credo che chi gli è vicino dovrebbe però accompagnarlo meglio sul riconoscere il confine tra ingenuità e scelleratezza. Abbiamo già avuto un sacco di epuratori Masaniello, Savonarola e Cola di Rienzo vari: non hanno mai fatto una bella fine.
    Castro hai da fare critiche, respira una volta in più e parlaci di un tuo progetto di cambiamento e rinnovamento del rugby.

    • Pif87 29 Settembre 2017, 22:24

      Eh già…perchè il nostro sport è santo…guai a tirare fuori magagne…poi cos’è la frase “non hanno mai fatto una bella fine”? Un avvertimento? Un’ammonizione? Contare fino a 180 prima di scrivere certe cose sulle dichiarazioni di un giocatore che ha toccato un certo tipo di rugby che noi banda di segaioli da tastiera non toccherà mai? Essù…

      • gioviale 29 Settembre 2017, 22:33

        Proprio perché è da ingenui pensare che uno sport sia santo, mi chiedo a che ore si sia svegliato e che senso ha fare denunce senza nomi.
        Non ho certo la forza né l’animo di fare minacce a nessuno, semmai il mio un banale consiglio virtuale.
        Fino a prova contraria poi qui siamo tutti per lo stesso scopo: parlare dietro una tastiera. Anche quelli che fanno i leoni coi micetti da tastiera come me 🙂

        • Hullalla 29 Settembre 2017, 22:48

          Quello che ha detto é che secondo lui é uno sport che é cambiato in peggio da quando ha cominciato.
          Non ha detto che era santo quando ha cominciato, ma che é peggiorato e non gli piace piú come prima.
          Mi sembra un’opinione rispettabile.

        • Pif87 29 Settembre 2017, 22:49

          Nè leoni nè micetti…pure amore di discussione…i nomi sono superflui, fa riflettere, e molto, un internazionale che si è girato inghilterra e francia che tira fuori certe questioni…ti abbraccio senza rancore 😉

          • Pif87 29 Settembre 2017, 22:50

            *puro

    • And 30 Settembre 2017, 12:02

      @gioviale

      fare nomi=querele

  8. maxsavo 29 Settembre 2017, 21:20

    io invece non critico Castro per quello che ha sentito di esternare, anzi lo apprezzo, e capisco cosa vuole dire: il rugby professionistico non è più un isola felice e non è tanto diverso dagli altri sport poco puliti quali calcio, atletica, ciclismo..

  9. malpensante 29 Settembre 2017, 21:49

    Y eres un gran tipo y te deseo lo mejor.

  10. ambi 29 Settembre 2017, 22:08

    Poteva lasciare l’ambiente nel momento in qui si è accorto che era circondato da drogati e delinquenti. È troppo comodo sparare sentenze quando arriva la fine della carriera !!!! Spero che ci faccia sapere chi sono i “drogati e quelli che davano calci ai giocatori a terra “

    • Hullalla 29 Settembre 2017, 22:56

      Per esempio perché aveva solo giocato a rugby da professionista da quando aveva 18 anni e non aveva grandi alternative nella vita?

    • mauro 29 Settembre 2017, 22:59

      a cominciare da Dimitri Szarzewski e proseguendo con tutta quella generazione dal collo taurino e l’ipertrofia muscolare.
      Drogarsi non vuol dire solo tirar di coca o bucarsi con l’ero, può essere anche ormone della crescita, meldonio e le mille sostanze della farmacia del diavolo.
      Castro parla dopo aver giocato a Tolone non nel Pizzighettone, poi calci a terra se non li vedi vuol proprio dire che sei una creatura di Jacovitti, salame dappertutto

  11. ambi 29 Settembre 2017, 22:12

    Quel rugby che gli ha permesso di diventare quello che è? Detto da uno che ad una finale si Champions Cup preferisce le feste con Ibrahimovic dichiarando che doveva andare dalla mamma malata è tutto dire!

    • 100DROP 29 Settembre 2017, 22:30

      Sottoscrivo in toto! Caro Castro, grande campione: prima di dire quello che pensi, pensa a quello che dici…

      • parega 29 Settembre 2017, 22:39

        Grande ambi
        Castro campione a suo modo

        • parega 29 Settembre 2017, 22:41

          In campo grandissimo generoso
          Fuori dal campo piu’ portato a farsi notare che altro

  12. Interza 29 Settembre 2017, 22:35

    “è grandi atleti anche quando si capisce quando bisogna smettere”.
    Sicuramente non sta parlando di se stesso dicendo questa cosa verissima. In Nazionale doveva smettere da tempo eppure non lo aveva capito.
    Un uomo strano, che passa dalle grandi campagne di solidarietà per le persone sfortunate, bambini ecc..a fare per anni il rugbista scemotto in televisione con pubblicità e spettacoli ridicoli, non dopo la fine della carriera ma durante mentrr rappresentava il suo rugby.
    Quindi in conclusione anche lui ha contribuito a dare una immagine al rugby negativa.
    Questa la mia opinione che non c entra niente con le sue drammatiche lotte personali per le quali ha la mia solidarietà

    • ginomonza 29 Settembre 2017, 23:06

      ” In Nazionale doveva smettere da tempo eppure non lo aveva capito”.
      Ma di cosa parli? lui era malato aveva un tumore del le grandi squadre dove ha giocato non avevano avuto sentore.
      Poi è stato trovato e si è capito perchè non era più lui ed infatto ha smesso.
      Tu e Ambi un poco di vergogna dovreste provarla!!!

      Mia opinione personale

      • narodnik 29 Settembre 2017, 23:40

        Ma soprattutto dico nonostante il calo fisico dovuto anche alla età, la carriera l’ha finita fra Tolone e racing! Forse lo avevano ingaggiato per simpatia o valeva ancora qualcosa? Per la nazionale stesso discorso!

    • Hullalla 30 Settembre 2017, 00:29

      In nazionale peró ti convocano se pensano che sei il migliore in quel momento, non é che scegli di andarci tu.
      Puoi solo scegliere di non accettare le convocazioni di chi ritiene che tu sia il migliore in quel momento e fare largo a quelli che i tecnici ritengono essere peggiori di te in quel momento. Una scelta che puó essere difficile.

      • gian 30 Settembre 2017, 08:12

        senza voler prendere le parti di nessuno, è indubbio che in nazionale, nel club non discuto date le diverse dinamiche, castro è stato, e si è fatto, sfruttato ben oltre la sua forma fisica, in momenti in cui non era così in forma, ancora convalescente da infortunii, con concorrenza a quel momento al pari se non migliore, rimaneva un punto fisso delle convocazioni, magari per fare 30min non di grande qualità in un tour o gruppo 6n con 60min in tutto il torneo, ma essendo uno dei 3/4 intervistati fissi.
        quindi lui stesso è stato parte e “complice” di questo sistema, e fa un po’ ridere che ora lo critichi, essendone uscito anche gran poco da professionista, ma avendo tirato la corda sportiva fino al max (invece del rancing poteva tornare in italia per fare da chioccia allungandosi la carriera che qua nessuno lo avrebbe forzato a far nulla) e mandando in vacca le sue ultime possibilità facendo il mona fuori dal campo, come un 20enne troppo farfallone (ricordate le invettive per le zebre carnivore?)

  13. ambi 29 Settembre 2017, 23:42

    Povero ginomonza
    ,prima di nominarmi nel tuo commento informati cosa è dove ho giocato per molti anni senza drogarmi e senza dare calci à nessuno.Quando ho deciso di smettere non ho sputtanato l’ambiente ne accusato i mie ex compagni o avversari.Come diceva Totò “signori si nasce “

    • ginomonza 30 Settembre 2017, 06:32

      Tu potresti anche aver giocato negli AB ma non cambierebbe niente.
      Si parla di Castro non di te e di dobe hai giocato niente mi importa!

  14. tunga 29 Settembre 2017, 23:45

    la differenza é che il rugby esporta valori come l etica e il rispetto ma molte persone che ne sono ai vertici non li vivono affatto ….anzi…….
    e mi vergogno di averli li dove si costruisce il rugby italico

    • And 30 Settembre 2017, 12:07

      @tunga

      a me questa storia dei valori è sempre sembrata una st***ata, se non un controsenso rispetto a quello che si vede in campo. Ed è ciò che piace agli spettatori, poi. Nei confini del rispetto delle regole del gioco, ovviamente.

  15. sinistrapiave 30 Settembre 2017, 00:13

    Mi spiace molto una cosa :che la nazionale non gli abbia concesso un addio come si deve, lui se lo meritava,per un periodo siamo rimasti a galla grazie a lui e a Parisse.
    In quanto al doping…ennesima denuncia che parte dall’interno, ma meglio che sto zitto se no mi attiro solo critiche e rimproveri…

  16. Mr Ian 30 Settembre 2017, 08:31

    Queste sono uscite che rammaricano, aldilà di chi abbia ragione o no, ma quando si dicono certe frasi, bisogna anche pensare a chi li ascolterà. Noi adulti non ci impressioniamo di certe situazioni, ma penso ai più piccoli e a chi ha avuto Castro come modello, allora era tutta finzione? Il personaggio andava bene finchè si era nel business???
    Mi dispiace sentire da lui certe esternazioni…

  17. Jager 30 Settembre 2017, 09:09

    Il professionismo ha cambiato tante cose , alcune in meglio altre in peggio . Chiaramente quando in ballo ci sono i soldi il gioco non è più solo un gioco .

  18. mistral 30 Settembre 2017, 09:31

    …come spesso accade, nelle discussioni si formano due opinioni (guelfi e ghibellini etc. etc.) e meno male, sennò che discussione sarebbe?… nel caso di Castro, c’è chi lo vuole santo e subito per aver “finalmente” rivelato i segreti peggiori del rugby professionistico, e chi invece gli “rimprovera” sia la coerenza che i tempi di esternazione… probabilmente il passare da giocatore ritenuto leader nel proprio ruolo a colui che ha rotto un contratto a seguito degli avvenimenti festaioli di Miami e lasciato l’ambiente giocato con una pessima reputazione gli pesa troppo, e nel contempo “deve” reinventarsi” un personaggio al di fuori dell’ambiente rugbistico che fino a ieri gli ha dato molto ed a cui probabilmente lui ha dato tutto… nelle sue frasi si legge rancore, rimpianto e fastidio, ma sarà mica sempre e solo stato così?… anche a lui sarà capitato di prendersi qualche giallo per reazione o altro, non era proprio un chierichetto in campo… ma oggi deve promuovere il proprio “nuovo” personaggio, ed allora (come ho già detto all’inizio degli interventi) cosa di meglio dello sputare nel piatto dove fino ad ieri si è mangiato (e anche bene)?… concordo con MrIan sull’efffetto che può avere sulle generazioni degli adolescenti che lo hanno visto e incontrato in campo, si sono magari innamorate del rugby, ed oggi leggono tutto e l’incontrario di tutto… non c’è molta corerenza in quello che ha fatto ultimamente, da Miami in poi, ma anche lui deve vivere e sopravvivere, difficilmente lo chiamano a fare il commentatore alla Chabal, e come tecnico e allenatore beh!…

    • Mr Ian 30 Settembre 2017, 09:49

      se solo avesse fatto metà di quello che sta facendo Adam Jones agli Harlequins, oggi non si potrebbe che parlar bene di Castro e gli si perdonerebbe anche qualche zingarata….Proprio oggi con una generazione di giovani piloni che fanno ben sperare, una chioccia come lui in campo sarebbe stato solamente un quid in più…

      • mistral 30 Settembre 2017, 10:06

        già, concordo… OT: sei pronto per il 15 p.v.?

        • Mr Ian 30 Settembre 2017, 10:09

          diciamo che l avvicinamento alla campagna europea sta andando bene, l unica nota stonata sono gli infortuni. Ieri sono usciti malconci sia Rob Evans che Boyde…per adesso si pensa più ad attaccare che a difendere, questa tattica contro squadre del calibro di Tolone e Bath protebbe essere suicida.
          Si prospetta un invasione gallese, sempre se Ryanair non ne lascerà a piedi diversi…

          • mistral 30 Settembre 2017, 10:21

            i gallesi sono sempre benvenuti in rada, ottimo carattere, fest-aioli dipendenti… 🙂 😉 a plus

    • narodnik 30 Settembre 2017, 13:43

      Per sputare nel piatto del top14 ha lasciato una certa cifra in Inghilterra non ha solo mangiato ha pagato anche il conto…….

  19. Stefo 30 Settembre 2017, 11:57

    Dire che il rugby col professionismo e’ cambiato mi sembra dire che la terra non e’ piatta…scontato e banale.

    Dopng: sparare nel gruppo cosi’ a me non sembra un granche’ se devo essere onesto, se vuole fare il “gola profonda del rugby” che faccia nomi e cognomi dei giocatori, medici ed allenatori! Ci sono giornalisti che investigano sulla cosa che si faccia sentire da loro ma con le prove (occhio non sto dicendo che non ci sia il doping ma che se uno sa allora parli e vuoti il sacco propriamente non spari nel mucchio cosi’).

    Sugli arbitri, giusto poi una domanda: visto che ha militato in grandi squadre che han vinto tanto quando lui era in squadra come il Leicester dei 4 titoli inglesi o il Toulon delle due CC, quando dice che dietro alle grandi squadre ci son sempre i favoritismi arbitrali parlava anche di queste due squadre durante la sua presenza o questi due casi fanno eccezione? No giusto per capire se la posizione e’ che son sempre gli altri che rubano mentre quando lui vince con le grandi tutto era perfetto!
    Ah giusto un ricordo, Castrogiovanni era uno che in mishcia dominava anche grazie all’abilita in quelle “malizie e destrezze” tipiche dei grandi piloni ed a cui gli arbitri nel fiore della carriera permettono sempre…ma ovviamente nessuno degli oggettivissimi tifosi italiani lo ammettera’ mai!

    • gian 30 Settembre 2017, 12:29

      quello delle malizie più o meno permesse, è un discorso che vale per qualsiasi grande giocatore o grande squadra ad ogni latitudine, la capacità di prendersi qualche piccolo vantaggio è parte del fatto di essere sopra la media, questo vale anche nelle serie più infime, i giocatori migliori sono quelli che riescono a mettersi quei 10cm oltre il regolamento senza farsi fischiare ogni volta contro, ponendo sempre il dubbio all’arbitro di sbagliare il fischio. sul doping sono d’accordo con te, ma dato che tutti sarebbero collusi, meglio buttarla là così e non approfondire. sull’oggettività te l’appoggio al max, lui, come molti altri, siccome è nostro, bello, bravo e buono, può dire e fare quello che vuole, gli altri sono delle popò se fanno le stesse cose, peggio se lo criticano

      • Stefo 30 Settembre 2017, 12:51

        @gian hai espanso il mio pensiero sulle malizie/astuzie…la penso esattamente come te, ma molti invece fanno finta di non vedere se si tratta di un azzurro, vedono benissimo se si tratta di altre squadre.

    • albe 30 Settembre 2017, 13:43

      @stefo, sono d accordo su quasi tutto e non è per attaccarla ma lui non ha detto che Leicester o Toulon non fossero avvantaggiati, ha semplicemente parlato di grandi vs piccole, scusa ma mi sembra un estrapolazione

      • Stefo 30 Settembre 2017, 13:53

        il problema e’ che quando giocava si lamentava…

  20. And 30 Settembre 2017, 12:31

    è un giocatore che manca tanto al rugby italiano, non so se viete resi conto ma dopo il 2002 abbiamo avuto una serie di “top player” che giocavano nei principali top team europei, e con questi abbiamo raccolto poco, come lessi una volta dall’opinione che non scordo di un’utente esterno e neutrale al blog. Certo la mancanza di un piazzatore/apertura/playmaker che concretizzasse il lavoro fatto dal nostro pack e dai nostri centri ci ha privato di parecchie vittorie.

    Sul doping: Castro era nel Tolone, il club dove militavano A. Williams e James O’Connor sorpresi a comprare cocaina (JOC positivo nel test della polizia). Magari la cosa è passata un pò in sordina, ma dato il calibro dei nomi coivolti si tratta di uno scandalo bello grosso. Non per i passati episodi episodi di JOC, ma la cosa sui media australiani non ha destato scalpore perchè si tratta solo dell’ennesimo episodio rugby (+ league che union) cocaina. Nomi: Carmichael Hunt, Wendell Sailor, Andrew Walker. Addirittura la leggenda Andrew Johns confessò in un’intervista di avere assunto Ecstasy per 10 anni.

    • gian 30 Settembre 2017, 15:27

      scusami, ma una cosa è drogarsi, una cosa doparsi, il primo è una scelta personale che può favorirti nella tua attività, quale essa sia, ma può anche stroncarti nella stessa, doparsi è una cosa fatta esclusivamente ed in maniera scientifica per migliorare le tue prestazioni atletiche, che poi, come diceva pantani “se sei un mulo, per quanto ti dopi, non potrai mai competere con i purosangue”, sia vero, è anche vero che un purosangue bombato è più veloce e più resistente di un purosangue salutista…

      • And 30 Settembre 2017, 19:08

        capisco cosa intendi, ma pare che molti giocatori assumino cocaina ad inizio settimana, nel weekend non risulta in un eventuale test anti-doping, è per questo che dà tanta dipendenza, in quanto il corpo la rilascia subito.

        • And 30 Settembre 2017, 19:10

          aiuta a recuperare dopo quella battaglia che è una partita di rugby professionistico. Google “rugby cocaine” and you will see…

  21. tony 30 Settembre 2017, 12:32

    Io credo che qui , ci sia gente ingenua che non conosca come stanno le cose, e se le cose e i fatti si possano semplicemente denunciare alla procura e giustizia sia fatta : Questi vivono in un mondo di fiabe raccontate quando erano bambini… Ci sono persone a conoscenza di fatti e cose illecite che mai sognerebbero di denunciare , perchè si metterebbero solamente in guai , problemi e spese senza costrutto…..la giustizia è un ideale molto spesso irragiungibile , basti pensare che il 50% delle querele viene fatto decadere per prescrizione o mancanza di prove chiamiamole certe…. e spesso volontariamente perchè le procure devono scegliere che procedimenti seguire non essendo in grado di portarli a termine.

    • Stefo 30 Settembre 2017, 12:52

      Non hai capito cosa intendevo dire…come al solito

  22. And 30 Settembre 2017, 12:36

    Ad esempio: http://www.telegraph.co.uk/rugby-union/2017/01/26/rugby-union-clean-does-not-have-drugs-problem-insist-rfu/

    Mica hanno fatto i nomi. La mia idea è che trattasi di 2 Nazionali e hanno finto un infortunio per mandarli a disintossicarli. Chi sa sa.

  23. And 30 Settembre 2017, 12:39

    c’era un Sei Nazioni in cui Castro segnò 3 mete. Un pilone nella classifica marcatori. Questo era Castro. Trattasi di uno dei 3 fuoriclasse oriundi che abbiamo avuto (Diego e Sergio gli altri). Quindi qualsiasi cosa dice la può dire.

    • Stefo 30 Settembre 2017, 12:53

      Ma anche no!

    • frank 30 Settembre 2017, 15:56

      Sergio non è oriundo è Italiano porca miseria!!!!

      Ma quante volte lo dovete leggere prima di mettervelo nella capa?!?!

      • gian 30 Settembre 2017, 16:32

        vai tranquillo, saranno sempre convinti che sia argentino naturalizzato e che sia venuto in italia a 20 anni a cercar fortuna

    • gian 30 Settembre 2017, 16:28

      me lo vedo bolt a dare degli imbecilli a tutti gli altri, alla fin fine lui è bolt e voui nun siete un c… (cit.)

  24. Gio Cavo 30 Settembre 2017, 16:18

    Il rugby è portatore di valori sani se è quando è praticato da persone sane, siano essi giocatori, allenatori, dirigenti o fans. Scene indegne di tali valori si possono facilmente vedere sui grandi palcoscenici internazionali come ai concentramenti U8. Come sempre, come dappertutto, sono le persone a fare la differenza. Di Castro ho grande stima. Come ognuno di noi, è libero di esprimere la propria opinione e, come ha fatto, di allontanarsi parzialmente da un mondo in cui non trova soddisfazione.

  25. il carogna 30 Settembre 2017, 22:19

    Anche se dicesse la verità, se rimarrà da solo a dirla, verrà sputtanato e demolito.
    Chissà che altri, visto il suo annuncio, si accodino.
    Da solo non ce la farà mai.
    E’ stato un buon modo per tentare di trovare altri che vogliano parlare come lui.
    Se avranno coraggio.

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