Francia nel caos: Bernard Laporte sospettato di favoritismi

Il presidente della Federazione nella bufera: Montpellier e RWC 2023 le possibili accuse

COMMENTI DEI LETTORI
  1. try 31 Agosto 2017, 12:13

    Eeee vabbbee. Casa sarà mai.
    Noi abbiamo paesetti di provincia loro Montpellier.

  2. mistral 31 Agosto 2017, 13:31

    il caso adesso è in mano alla ministra allo sprt e gioventù, la quale ha affidato una inchiesta ai suoi ispettori, con probabilmente nessuna prova a carico dimostrata ma altrettanto probabilmente nessuna prova adatta ad un “non aver commesso il fatto”… è in atto una faida (come era prevedibile fin da aprile scorso) in cui l’onere della prova è ribaltato (una volta che ti ho accusato sei tu che devi dimostrarmi la tua innocenza) e da cui nessuno ne uscirà indenne… conclusione: la Francia perderà l’organizzazione della RWC 2023, a breve Laporte si dimetterà dalla presidenza FFR (a meno che dall’inchiesta ministeriale non emerga alcun addebito anche solo morale a suo carico, cosa molto improbabile) e ritornerà a fare l’allenatore/conferenziere… la banda Gozé gongolerà, il programma federale di supporto ai piccoli club ed alle società amatoriali subirà un arresto e non verranno “decimati” i contributi in favore dei grandi club professionistici, Clermont e Tolosa in testa (n.d.r. gli unici due club a favore della politica di finanziamento del settore amatoriale a scapito del professionistico erano e sono RCT e Montpellier, curiosa la vita)…

  3. fabiogenova 31 Agosto 2017, 15:18

    E’ un po’ di giorni che l’EQUIPE pubblica articoli sulla vicenda. Sembra si siano dimesse già diverse persone vicine a Laporte. Ci sono già stati interventi diretti di Laporte per ridurre alcune multe comminate al Montpellier. Insomma, la vicenda è delicata.

    • mistral 31 Agosto 2017, 15:23

      in realtà si sono dimessi (o hanno dichiarato di volerlo fare nei prossimi giorni) sei membri su tredici del consiglio di disciplina, tutti già nominati dalla “vecchia” gestione del precedente presidente federale e quindi non riconducubuili in alcun modo all’entourage di Laporte… ciò che pare un po’ curioso è che la vicenda risale al maggio scorso, che il primo dei “dimessi” non era presente alla riunione incriminata, si è improvvisamente indignato l’altro ieri (si fa per dire) e soprattutto che il presidente del consiglio di disciplina ha categoricamente smentito di aver ricevuto pressioni da parte di Laporte in favore del Montpellier di Altrad… mah!

  4. flipper 1 Settembre 2017, 00:18

    Laporte mi sembra un buon presidente a differenza dei suoi predecessori ,i suoi antagonisti lo vogliono incastrare con accuse francamente un pò ridicole , tutto quà.

    • mistral 1 Settembre 2017, 08:20

      un presidente diverso dai precedenti sicuramente, ma in quanto alle “accuse” il pretesto di avere un contratto di consulenza (non lui direttamente ma la sua società di comunicazioni, di cui lui è socio unico, e quindi cambia poco nella sostanza) con la/le società di Altrad (presidente di un club e principale sponsor della nazionale maggiore) è un dato di fatto… che poi fosse situazione antecedente alla sua elezione, o che avesse accettato mettendone al corrente il consiglio e nel rispetto delle regole formali cambia poco, in definitiva si è esposto ad un attacco non da poco, avrebbe dovuto dire ad Altrad “adesso che sei in rapporti di affari con la federazione, di cui io sono presidente, mi spiace ma è meglio che io non sia anche un tuo consulente, onde evitare equivoci o conflitti di interesse”… la concomitanza della esistenza del contratto e delle decisioni prese dalla commissione disciplinare in prima e seconda istanza a sfavore/sfavore del MHRC hanno costituito il detonante ed il detonatore della situazione, se mancava il primo secondo me non c’era trippa per i gatti… ma BL il contratto con Altrad lo ha firmato, per cui forse un po’ se la è andata a cercare…

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