Quella sudafricana è più di un’ipotesi. Ecco gli ultimi sviluppi
Pro14: due Conference con Cheetahs e Kings (e USA accantonati)
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Il successo, pur in bilico fino alla fine, rilancia con prepotenza la franchigia di Pretoria in classifica
frank scrive:
2 giugno 2017 alle 23:13
Bene, grandi Cheetas. Quando arriva la terza franchigia sbandierata in campagna elettorale da Gavazzi, faremo il PRO14, sfidando il TOP14 sui diritti televisivi.
Cassandra
Frank qui eravamo tranquilli .
Spero t non lo voglia all’estate come successo di là!
Appestare scusate
Quindi stai sostenendo che il clima avvelenato sia una mia responsabilità?
No sto sostenendo.che il tuo intervento è polemico ad arte.
Tua opinione 😉
Libero di averne.
Grazie della concessione 😉
Scambiamoci in cenno di pace!
http://www.onrugby.it/2015/01/13/gavazzi-marca-il-suo-futuro-ricandidatura-e-terza-franchigia/
Frank mi spiego meglio.
Di la si fa politica e quasi niente di rugby.
lo boccia no all’esame, sto ragazzo, é sempre sui social 😉 non farci fare figura, frankie!
ehhhhh, si va sulla lunga distanza 😉
ne ho 8 solo questo mese.
Gino, io con la politica ci sguazzo.
Anche perchè la politica è ovunque.
con le enormi disponibilità finaziarie italiche, mi vedo i nostri eroi in pagaia a circumnavigare l’Africa 😀
Il Board ha appena finito di lamentarsi per gli aeroporti italiani, e in effetti volare a Port Elizabeth e Bloemfontein è molto più rapido e diretto. 🙂
Stavo pensando la stessa cosa
Teniamo una sola franchigia italiana, l’unica che ha sponsor privati (Treviso) e le diamo un contributo Fir doppio.
In questo modo avremo 4 vantaggi:
– politico: dimostri al board del PRO12 che vuoi aumentare il livello della partecipazione italiana e liberi un posto a franchigie sudafricane/Usa.
– tecnico: con ipotetici 12 milioni di euro di budget (8 Fir e 4 Benetton) si potrebbero prendere 5 stranieri di assoluto valore internazionale e si avrebbe una rosa dei migliori italiani.
– Eccellenza più performante: 30-40 giocatori ora in PRO12 che giocherebbero in campionato italiano alzando il livello.
– Nazionale più quadrata: un unico serbatoio da cui pescare è più semplice e più facile da controllare. A questo si aggiungono i giocatori all’estero che sappiamo essere un valore aggiunto per crescita e costanza (Parisse, Favaro, Campagnaro,…) e che non sono a carico Fir.
Tuttosbagiato
Penso di sì
Invece così va benissimo.
Con gli sponsor privati di Treviso in questo momento non ci fai neanche una giovanile, per non parlare del fatto che Treviso ha dato l’ok per il progetto Dogi, che vuol dire, in soldoni, che Benetton non vuole più spendere in prima persona, almeno non finchè la situazione del rugby italiano è questa. E se fai riferimento all’intoccabilità degli investitori privati, giusta o sbagliata che sia, in Australia tagliano una franchigia, i Rebels di Melbourne, che è l’unica in quelle zone che si regge su un investitore privato.
Il principio per cui le cose vanno male e quindi bisogna cambiare in qualsiasi modo, è un qualcosa che non mi ha mai convinto. Invece di adottare soluzioni di pancia, è bene muoversi razionalmente e con progetti di ristrutturazione generale, ‘che se la struttura rimane questa, una o due franchigie non cambiano nulla.
Il vero problema degli U.S.A è che la maggior parte delle grandi aziende investe in sport come Hockey sul ghiaccio, Baseball e Basket non solo perché sono gli sport con più tradizione, ma anche perché questi sport hanno più intervalli tra una frazione e l’altra e quindi più stacchi pubblicitari.
Finche le cose resteranno così nel Rugby e in altri sport in cui iniziano ad emergere, come il Calcio, è difficile fare altri passi in avanti.
L’unica eccezione è il loro football, ma anche quello è una tradizione a stelle e strisce.
Allora bisogna spostare il nostro rugby negli usa.. tra una fase statica e l’altra possono mandare tutti gli spot che vogliono..
Nel football americano fanno interruzioni a manetta, e prima di ricominciare a giocare aspettano che lo spot sia finito, quindi nessuna eccezione rispetto agli altri sport usa
girore difficile quello delle Zebre… 😉
Questa cosa del l’allargamento ci penalizzerà parecchio.
La nostra dimensione provinciale non ci permetterà mai di ragionare in un’ottica intercontinentale (Europa, Africa, Nord America).
L’ideale sarebbe che la FIR e SARU trovassero un accordo per creare due franchigie Italiane gestite da entrambi i paesi, magari una a maggioranza italiana e una a maggioranza Sud Africana.
Con base in Europa si potrebbero giocare tutte le partite della regularseason da qui e magari i playoff in Sud Africa.
Collaborando con franchigie Europee potrebbero anche acquisire la possibilità di giocarsi Champions e/o Challenge.
Mi pareva strano che non avessero chiesto pure ai kings visto che mi sembrano + forti.. se c’è di mezzo la federazione non so che voglia ci sia di spendere soldi per portare avanti dei giocatori che probabilmente sono 4-5 scelte x la nazionale.. certamente che se fanno la conference riducendo i derby, secondo me prendono una topica colossale..
Rimango dell’ opinione che ora della fine non se ne farà nulla .
Sto leggendo roba nemmeno da fantarebbi……fantascienza proprio!!
l’ipotesi yanke e’ stata accantonata piu’ dagli yanke che dal board del pro12,han chiuso pure il loro campionato pseudo pro con regole modificate,quindi che la’ il rugby sta crescendo a dismisura forse non e’ tanto vero,a me restava difficile da capire perche’ dovrebbe aumentare la pratica in maniera esponenziale visto che amano il loro football,e’ la loro cultura e gli ingaggi dei professionisti sono anche cento volte superiori a un giocatore del top14,quindi perche’ i ragazzi delle universita’ dovrebbero cambiare e scegliere il rugby?alla fine ci giochera’ chi e’ stato tagliato dalle squadre di football..inoltre si saranno fatti due conti sulla distanza voli costi e necessita’ di costruire una squadra quasi completamente di stranieri,non gli conviene per niente e non conviene manco alle squadre del pro12 spnedere altre centinaia di migliaia di euro per volare la a giocare con una squadra materasso.per gli stessi motivi economici e logistici e’ una pazzia inserire i sudafricani,con distanze che vanno dagli 8 ai 10mila chilometri.una buona idea sarebbe inserire una o due squadre di londra.
squadre di londra? Saracens e Harlequins…
controlla bene su wikipedia ce ne qualche altra
chi? wasp(finalisti in premier),irish (appena promossi in premier),scottish (non si sono mai veramente interessati) o forse i Welsh…unici interessati che guarda il caso che ripartono dalla tier 9 inglese…
vedi che qualche altra squadra c’e’?e’ piu’ sensato cercare la’ che ci sono investitori e praticanti o costruire la cattedrale nel deserto in america?per chi si lamenta dei tempi per i voli in iralnda o galles,si ma costano 10 volte meno che andare in sa….
sarebbe logico , ma i londinesi non vogliono far la fame in pro12…
I wasps non sono piu’ a Londra.
Però,se ci pensiamo bene, logisticamente parlando, certe trasferte in Galles o Irlanda hanno le stesse ore di trasferimento…. tempo addietro ci si lamentava per aver raggiunto la destinazione in 14 ore…..