Terza coppa e Champions Cup: il punto della situazione

Giovedì sera l’incontro (acceso) FIR-Club. Treviso giocherà la Coppa regina

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Camoto 26 Maggio 2017, 08:41

    La terza coppa, per quanto inutile sia, è l’unica rimasta per fare uscire i nostri club dall’ autoreferenzialismo domestico. Io darei un tot per la partecipazione + premio per il passaggio del girone + premio se si va in Challenge.
    Se un domani troviamo qualcuno che vuole investire nel club della propria città fuori dal circuito Pro12, lasciamo questo spiraglio aperto.
    Ad esempio per Rovigo sarebbe una grossa soddisfazione fare meglio di Treviso in Challenge….

  2. Cuco23 26 Maggio 2017, 09:24

    Riposto qui una considerazione che avevo fatto ieri, tenendo sempre presente che la seguente è un’opinione di un semplice appassionato di rugby, quindi daprendere con tutti i limiti e le utopie/irrealizzabilità del caso. Detto questo, mi riallaccio al discorso sul tema Terza Coppa per fare un discorso più ampio. Se nell’immediato dovessimo proporre delle novità per le squadre del nostro domestic io proporrei il seguente schema:
    “TERZA COPPA”: eliminazione, è una competizione per i nostri club sostanzialmente inutile, nata solo per giustificare la distribuzione di 400k€ a certe squadre. Se proprio fosse possibile si potrebbe fare partecipare una franchigia delle eccellenti, dando i contributi ai vari club in base ai giocatori che mandano (più giocatori mandi (o ti vengono chiamati) nella franchigia e più soldi prendi). Ma a quanto pare le società di Eccellenza hanno già risposto nisba.
    CAMPIONATO: nuovi playoff e playout per ravvivare l’interesse verso il campionato ed evitare verdetti già decisi a giornate dal termine. Playoff, la 1° e la 2° direttamente in semifinale, mentre la 3° vs 6° e la 4° vs 5° si giocano i “quarti di finale”, così per evitare come succede che squadre sicure dei vari piazzamenti smettano di giocare. Playout, l’ultima retrocede direttamente mentre la penultima si gioca lo spareggio con la finalista perdente della promozione di Serie A. Per quanto concerne i contributi, per evitare un campionato drogato dai 400k€ della terza coppa, si potrebbero elargire in base al piazzamento: vincitrice scudetto 800k€, finalista perdente 600k€, semifinaliste 400k€, perdenti dei quarti di finale 250k€, per le restanti 150k€, per un costo totale di 3,3 milioni a cui la FIR potrebbe aggiungere un bonus di 100k€ alle squadre che arrivano ad avere in rosa almeno 15 giocatori del proprio vivaio. Con questo metodo (tenete conto che ho un po’ sparato cifre a caso cercando una parvenza di fattibilità) a mio avviso si punta a dare più importanza al piazzamento in campionato tenendo le lotte per le varie posizioni sempre aperte, in più col bonus vivaio si incentiverebbero i vari club a puntare sulle proprie giovanili. Se poi vogliamo introdurre un’ulteriore novità, finale scudetto e finale promozione eccellenza in un unico rugby day in campo neutro, oltre ad una migliore organizzazione temporale delle partite (basta pause bibliche).
    TROFEO ECCELLENZA: proporre un torneo simile alla Coppa Italia di calcio, ovvero tutte gare secche a eliminazione partendo dalle squadre di Serie A fino alle eccellenti, ma non di rugby a 15 bensì con partite di rugby a sette, casomai disputando più partite in uno stesso giorno in un unico stadio cercando di creare una discreta cornice di pubblico. Così facendo si creerebbe un campionato di Rugby Seven al posto dell’inutile trofeo eccellenza che spingerebbe i vari club di Serie A e Eccellenza a formare anche giocatori che tornerebbero utili per la nazionale seven dato che oggigiorno in nazionale seven ci vanno giocatori che a volte il seven lo vedono solo quando giocano con la ItalSeven.
    Ecco, con tutto questo (ovviamente sempre tenendo conto della fattibilità/possibilità di ciò) si potrebbe rilanciare il nostro povero campionato di eccellenza dandogli lo scopo soprattutto di formare nuovi giovani o giocatori da proporre per l’alto livello rappresentato dalle nostre squadre in Pro12, anche se qui per me si potrebbero ridurre a una e concentrare in essa le risorse federali e private.

    • Bradiporapido 26 Maggio 2017, 10:38

      Per quanto vale la mia opionione, mi piace molto questa proposta.
      Da spettatore avrei più interesse a seguire le varie competizioni, inoltre penso che sarebbe un’ottima occasione per vedere le squadre di serie A competere con quelle di Eccellenza. Quest’anno mi sarebbe piaciuto molto vedere una partita tra Medicei/Aquila ed una squadra di bassa classifica di eccellenza per capire, se c’è, qual’è il divario tra le squadre top di tier 2 e quelle meno quotate di tier 1

    • Thunderstruck 26 Maggio 2017, 15:51

      Cuco, hai il mio appoggio. Potremmo organizzare una class action con raccolta di firme per mandare alla FIR queste proposte (che ovviamente nemmeno verranno considerate se non cestinate direttamente) per rendere il tutto più ufficiale e concreto.
      Credo che alla federazione manchi proprio il punto di vista di chi il rugby lo segue, al di là di quelli che lo organizzano e decidono.
      Ok per i playoff fatti come dici. Ok per le retrocessioni/playout (forse allargherei a 12 il torneo a quel punto), quindi con più partite durante l’anno, dato che facciamo meno partite di altri e giocare serve a far ruotare la rosa (anche di giovani). Ok la questione contributi spalmati meritocraticamente. Insolita ma bella l’idea del Seven per il TA, fra l’altro divertente per sua natura e super-ok per l’estensione alle squadre di A.
      Ok anche per l’eliminazione della Terza Coppa. Non ha fascino, non ha seguito, non ha interesse mediatico, non si impara nulla e noi italiani nemmeno potremmo ambire a vincerla (considerando le forti selezioni russe e rumene). E qualora la si vincesse miracolosamente, sarebbero le solite inutili batoste. Meglio lasciarle prendere solo alle due celtiche e tanti saluti.
      Mi sto s-cervellando su come si potrebbe recuperare il sud oramai totalmente tagliato fuori. Il rugby di un certo livello in Italia si gioca fondamentalmente in 2/3 regioni… Non diventeremo MAI una Nazione ovale se l’80% di essa non ha una squadra di livello per la quale tifare e partecipante ad un campionato di alta categoria. Purtroppo dove non girano soldi non gira nemmeno possibilità di allestire una realtà performante e quindi l’interesse si azzera. Ma quello è più un dispiacere mio che altro.
      Quindi Cuco…: quando e dove si firma? 😀

    • medianoscarso 26 Maggio 2017, 20:27

      Bravo Cuco, anche a me la tua proposta piace! E aggiungo, visto che un campionato a 10 squadre per forza di cose non può durare molto si potrebbe organizzare il circuito di seven in una sorta di pausa tra andata e ritorno del campionato di eccellenza. Anche qui se possibile prevedere un premio in denaro alla formazione vincitrice. Quindi quando e dove ci troviamo per le firme?

  3. gian 26 Maggio 2017, 10:54

    CVD, chiaro che le eccellenti non siano propense a mollare la “sponsorizzazione” più importante che possono avere, quella della selezione è una buona idea, ma per farla digerire devi metterci tante palanche per ogni selezionato e garantire una certa “oggettività” nella selezione (facciamo dietrologia, seleziono principalmente poliziotti, medicei e calvini, altrimenti se non li metto non è dietrologia 🙂 , e usi meno possibile petrarchini, rodigini e viadanesi, così dò i soldi ai miei sodali e non all’opposizione), siamo in un cul de sac, quello che fai sbagli, tutto figlio di una gestione, fin’ora errata di tutto il sistema.
    come ho già detto, a mio parere, la soluzione sarebbe quella di pagare le spese delle coppe (un una tantum fisso o dopo rendicontazione precisa stilata su un accordo fissato, si scelga la formula migliore), e poi dare un tot ad ogni punto in classifica guadagnato, poi prevedere un premio per chi amdasse il chall, dove far punti è oggettivamente difficile per le domestiche.
    poi se qualche top, fosse rovigo, petrarca, calvisano, viadana o chi per essi, decidesse di uccidere l’eccellenza costruendo uno squadrone in grado di competere in coppa, ben venga, farebbe bwne a tutti, fed, nazionale, pro12 ed eccellenza, perchè l’asticella si alzerebbe per tutti e anche visibilità ed interesse

  4. xnebiax 26 Maggio 2017, 11:11

    “La risposta dei club sarebbe stata comunque un no secco.” E qui Gavazzi dovrebbe fregarsene di quello che vogliono i club e fare ciò che sarebbe bene per il rugby italiano.

    • xnebiax 26 Maggio 2017, 11:16

      “Allestire una selezione è complicato dal punto di vista tecnico: chi sarebbe disposto a dare alcuni propri giocatori, magari importanti nell’economia della propria squadra, per farli giocare in giro per l’Europa in una competizione il cui valore tecnico/sportivo non è certo quello della Challenge?
      Non solo, perché sul tavolo ci sarebbe stata anche la questione del contributo che ad oggi ricevono i club partecipanti alla terza Coppa, ovvero i primi quattro della classifica regolare. Come verrebbe gestito in caso di partecipazione con due selezioni? E qui i toni si sarebbero fatti molto accesi dopo la proposta di modificare l’attuale sistema di gestione del contributo”.

      Le cose devono cambiare perchè le cose come sono non vanno bene. O’Shea e Gavazzi devono imporsi e decidere nonostante le resistenze ed i malumori. In questo momento le squadre di Eccellenza sono un ostacolo ai cambiamenti necessari.

      • davo 26 Maggio 2017, 11:25

        se non ricordo male, in passato (o anche in tempi piu’ recenti), c’e’ chi scriveva che il Pro12 non serviva a nulla che invece delle franchigie (che poi giocano regolarmente contro squadre ad un livello piu’ alto) bastavano delle selezioni di eccellenza da far giocare nelle coppe….
        ecco la risposta…i club si sarebbero messi di traverso, proprio come ora, e il livello dell’eccellenza non sarebbe comunque aumentato..

        • gian 26 Maggio 2017, 11:50

          Giusto, chiudiamo tutto, teniamo solo i club fino alla U16, i seniores si gioca nei tornei uisp, e chi vuole fare il pro o in accademia o all’estero…
          tra 6 mesi chiudiamo tutto, gli errori sono stati fatti una decina d’anni fa decidendo che domestic e pro dovevano percorrere strade diverse, separate e parallele, questi sono i nodi che vengono al pettine. Adesso la fed farà, giustamente, come vuole e come dicono gli accordi con gli altri e nascerà un casino totale che ci affosserà ancora di più

          • davo 26 Maggio 2017, 12:08

            infatti, d’accordo con te. Il pro andava fatto, con un organizzazione leggermente diversa (cioe’ con organizzazione da PRO….).
            E a quel punto si doveva fare qualche accordo con i club. Abbiamo un sistema in cui abbiamo questi club di eccellenza pseudo-pro e le due franchigie completamente sconnesse.
            Pero’ io mi chiedo sempre, ma siamo sicuri che i club vedano di buon’occhio franchgie pro? non e’ che magari 10 anni fa’, coinvolgendoli di piu’ si sarebbero comportati come stanno facendo ora per la “rappresentativa” in coppa? Cioe’ facendo ostruzionismo e mantenendo lo status quo?

          • gian 26 Maggio 2017, 13:05

            Il contributo federale sarebbe il budget di molte squadre, figurati se uno rinuncia di buon occhio a raddoppiare i fondi disponibili? sarebbero scemi
            i club non amano le franchigie, e ci credo, gli hanno portato via tutta l’importanza sportiva, gli drenano i giocatori migliori, sono dei club concorrenti, non delle entità superiori in un sistema preciso, gli chiedono giocatori quando ne hanno bisogno, e, un altro po’, neanche dicono grazie, duretta che le stimino
            prima di entrare nel pro 12 bisognava portare i club ad essere la base delle franchigie, che franchigie dovevano essere sul serio, trovando il sistema in cui i giocatori pro fossero dei club anche se giocavano per la franchigia, come accade ovunque, che dovrebbe essere stato un gradino della piramide con la sua bella accademia U20 legata che pescava i migliori dalle giovanili dei club affiliati, la fed dava i soldi ai club per la formazione, tanti, e che gli affiliati gestissero in autonomia la franchigia, fatto così, in linea di massima, adesso avremmo dei club che pennsano alla formazione con squadre seniores semidilettantistiche che si giocano un decentissimo campionato nazionale, e due franchigie solide tecnicamente e finanziariamente, con una fed ricca che collabora e gestisce il vertice (nazionale, dual contracts etc etc).
            noi non possiamo fare a meno dei club, perchè altrimenti si ingrippa il motore, dato che non abbiamo uno sport scolastico e che non si può pensare che uno o a 14 anni decida/venga scelto per fare il pro altrimenti può fare solo il rugbysta dopolavorista, solo che non si è voluto tenerli nel sistema per non averli tra i maroni nelle scelte fed e coppe coppette e contributi vari non sono altro che la paghetta per tenerli buoni ed in vita, adesso questo sistema salta e torniamo al punto di partenza in cui non puoi fare a meno del pro12 e neanche dei club quindi si crea il cortocircuito
            ripeto c’è un peccato originale e molti sapevano che sarebbe finita male, ma si è continuato nella stessa strada, adesso sono uccelli per diabetici per tutti, fed che è nella popò fino al collo, club che contano come il due di picche in una partita a briscola, franchigie ridicole che tra un po’ si troveranno senza soldi e con la base che gli farà le pernacchie (e il piano B che sarà organizzare tornei parrocchiali quando ci butteranno fuori dal giro che conta), nonono, tranquilli, date dei cretini ai club, tanto il vertice funziona a bomba…
            mamma mia che male che la vedo, ho paura che già la emergenti subirà il primo trauma

  5. cammy 26 Maggio 2017, 11:35

    Ma togliere le squadre da una competizione inutile no eh?

    • davo 26 Maggio 2017, 12:09

      e chi rimarrebbe in eccellenza? 😀 o tu inteni dalla terza coppa?

      • cammy 26 Maggio 2017, 14:27

        Ovviamente dalla terza coppa.. vedi qualche altra federazione tier1 portare i suoi dilettanti in giro x l’europa a giocare contro altri dilettanti? è come buttare i soldi dalla finestra x la federazione e club coinvolti..

  6. frank 26 Maggio 2017, 12:09

    Downgrade totale. Via le coppetta del nonno e basta contributi a pioggia sperperoni.

  7. barbin cursari 26 Maggio 2017, 12:20

    credo anche io che la FIR (dal momento che elargisce i contributi) dovrebbe anche imporre ai club d’eccellenza: 2 franchigie composte tra le 4 semifinaliste in CS oppure ZERO euri… scegliete. ad ora, una franchigia rovigo+petrarca e una calvisano+viadana.

    • Hullalla 26 Maggio 2017, 18:41

      Il problema e’ che, a quanto pare, la FIR sta proponendo entrambi: franchigie dove prendo i tuoi giocatori come voglio E zero euri, anche se questi si infortunano indossando una maglia che non e’ quella per la quale i tuoi sponsor pagano.

  8. fracassosandona 26 Maggio 2017, 12:29

    questo era il programma di gavazzi:
    http://www.rugbyfuturo.it/Brochure_candidatura_presidenza_FIR_Gavazzi.pdf

    e questo quello di innocenti:
    http://www.prontialcambiamento.it/i-campionati/#

    mal che si vuole non duole…

  9. gsp 26 Maggio 2017, 12:34

    chiedo venia per il linguaggio duro, ma rinunciare al posto champions a stagione in corso e’ una vergogna. spero solo siano di quei rumour che poi non si basano su nulla. perche’ altrimenti ci sarebbe davvero da mettere in dubbio proprio l’etica sportiva delle persone coinvolte. e se treviso l’anno prox non pensa di poter valere cardiff allora e’ davvero finito lo sport.

    Per quanto riguarda i 400k, senza coppa e’ una pretesa dei club alla quale va immediatamente messa fine.

    cmq, non penso si possa snobbare una coppa per il livello tecnico quando spesso e volentieri le prendi fuori casa ed anche in casa.

    • davo 26 Maggio 2017, 12:54

      ti quoto! per quanto riguarda lo snobbamento della coppa e’ la cosa piu’ irritante a cui possa assistere…irritante e triste…

    • try 26 Maggio 2017, 14:02

      gps, sono parole al vento.Treviso farà la champions.
      Anche perchè alcuni stranieri sono stati “invogliati” a venire proprio per quella coppa.

      Io ho un sogno. Una delle due franchigie, non mi interessa quale anche se sono tifoso di treviso, riesce ad arrivare settima e strappare con merito l’accesso alla champions.
      Sarebbe la miglior risposta che si possa dare.

      • balin 26 Maggio 2017, 15:03

        Io spero proprio che la Benetton del 17-18 sia in grado di patire molti meno infortuni e pacchi vari, a quel punto, anche con giovani ben più rodati che nell’anno trascorso, il settimo posto non sarà più un sogno

      • mistral 26 Maggio 2017, 16:02

        …beh sai, se non c’è più il posto fisso (in coppa intendo) magari a qualcuno viene anche voglia di lavorare… dipende molto dal tipo di contratto che hanno i giocatori, se è a stipendio statale/pubblico cambierà poco (il 27 del mese arriva comunque), se invece è a raggiungimento di obiettivi forse, chissà, magari…

      • gsp 26 Maggio 2017, 18:25

        @try, pero’ se rileggi quello che ho scritto, io mi auguravo che non fosse vero.

        e lo facevo anche perche’ in passato dalla societa’ di frasi del tipo “meglio non fare la champions” le abbia sentite eccome e con grande ncredulita’.

        il tuo sogno lo condivido.

  10. Jager 26 Maggio 2017, 13:25

    Alcune cobsiderazioni personali :
    I club di eccellenza non è che si sono coperti di gloria nella terza coppa , credo un pò per disinteresse e un pò per scarso valore tecnico , quindi continuare su questa strada non ha senso . I club non sarebbero interessati a fornire giocatori per un eventuale franchigia per non rischiarli in una competizione il cui valore tecnico/sportivo no è quello della Challenger , perchè l’ eccellenza lo è ? I club giustamente possono disporre dei propi atleti come meglio preferiscono , del resto sono loro a pagarli , alllora niente terza coppa inutile regalare soldi ai club per fare solo figure barbine in giro per l’ Europa . Come ho scritto ieri la terza coppa sarebbe la giusta collocazione per la Emergenti , ma se i club non vogliono ….. Uiltima considerazione personale , sono sicuro che un club in particolare si è opposto alla cosa , del resto si oppone a qualsiasi proposta in cui esso stesso non venga venerato e incensato come unico depositario della verità rugbistica italiana , nomi non ne faccio perchè denunce non ne voglio , ma ogni riferimento a club reali è ” puramente voluto” .

  11. Mr Ian 26 Maggio 2017, 13:57

    una selezione di veneti così iniziano a buttare le basi per i Dogi, un altra di giocatori del centro Italia. Premi per meriti ai club per produzione di talenti.
    O così o nada, questa è una delle prime scelte impopolari

    • balin 26 Maggio 2017, 20:38

      E per friulani, lombardi, Liguri, piemontesi, valdostani, sudtirolesi, meridionali ed isolani ? 🙂

  12. davo 26 Maggio 2017, 14:41

    @gian:
    il tuo ragionamento e’ corretto, e non ho null contro i club, che credo siano il perno principlae di qualsiasi federazione. Il problema e’ che se 10 anni fa i club fossero stati coinvolti non si sarebbe fatto nulla. Cioe’ ci sarebbe sato un blocco perche’ non tutti i club sarebbero stati consensienti alle franchigia. Come la metti metti, non si sarebbe arrivato ad un tutti d’accordo (o la maggior parte almeno….) . Cosi’ dopo 10 anni ci saremo ritrovati con la stessa eccellenza di oggi, vale a dire senza soldi. Perche’ non me la bevo il fatto che senza le franchigie l’eccellenza sarebbe stato questo campionato di alto livello con migliaia di spettatori e contratti tv.
    Allora o si cominciano ad investire soldi privati (= imprenditori che pagano la grana….) oppure si deve far capire ai club la loro missione che e’ quella principlamente di formazione perche’ di professionismo e professionale (e qui mi spiace dirlo) non hanno nulla. D’altronde nemmeno le nostre franchigie sono “pro” (le zebre sembrano una squadra d’oratorio per come sono organizzate…).
    Insomma, in Italia il professionismo non si puo’ fare perche’ non siamo pronti e perche’ troppo campanilisti e perche’ no nsi guarda fuori la punta del naso.

    • gian 26 Maggio 2017, 15:17

      Su quello che dici sono d’accordo anch’io, le zebre hanno presentato un piano industriale che è quello che ha fatto grande il petrarca negli anni 70/80, cioè giocatori accompagnati nello studio e nel lavoro dalla società, parliamone, certo che ci sarebbero stati problemi anche 10 anni fa per 1001 resistenza, ma allora la potevi mettere giù dura con un piano triennale di lavoro e, probabilmente, avresti raggiunto un buon 70% dell’obbiettivo e alla lunga anche i più impermeabili si sarebbero, obtorto collo, adattati, adesso la situazione è molto più complicata.
      anch’io penso che l’eccellenza non sarebbe molto più in alto di adesso (principalmente per incapacità manageriale dei club che per potenzialità del movimento/sport di per se stesso, ma considera che basket e volley che hanno lavorato molto meglio di noi, con le loro pecche, con una visibilità, partecipazione e riconoscimento da parte del pubblico nettamente superiori al rugby, fanno numeri che noi ci sognamo, ma che sono al limite della sopravvivenza per un campionato pro), e che quindi la scelta celtica fosse necessaria, ma da sola non può stare in piedi e nulla si è fatto e si fa per fare sistema
      ultimo esempio sono stati i dogi, petrarca ci stava puntando sulla sua seconda squadra e riversando risorse in franchigia, rovigo anche avendo un po’ di potere e visibilità, san donà e mogliano no, la regione e il comitato regionale ci mettevano soldi ed appoggio, altri erano alla finestra, ma interessati, con questi presupposti treviso poteva pensarci facendo da capocordata temendosi il meglio del pacchetto, ma ha detto sì basta che ci stiano tutti mettendoci gli stessi soldi che ci metto io, sapendo perfettamente che era impossibile, ti pare si possa collaborare? è colpa degli eccellenti? supponi fossero partite le prime tre, magari tra due anni entravano, per avere uno sbocco ed un ritorno anche le altre due e poi verona trentino e friuli e la franchigia era fatta, invece niente e a tutti, a partire dalla fed che poteva dire a tv o così o così, invece ciccia.
      non andiamo da nessuna parte e siamo tutti colpevoli

      • gian 26 Maggio 2017, 15:27

        A tutti va bene così … ho perso un pezzo del discorso

      • gian 26 Maggio 2017, 15:31

        E comunque non puoi riversare le colpe e sacrificare solo una delle parti, tra l’altro quella da cui parte tutto, senza pensare che questa non cerchi di mantenere quei minimi privilegi che le sono rimasti o difenda i suoi piccoli interessi senza cui rischia di scomparire

    • Hullalla 26 Maggio 2017, 19:18

      Molte cose anche giuste, ma se il campionato e’ male organizzato e lo scudetto e’ declassato, e’ difficile trovare “imprenditori che pagano la grana”, perche’ gli imprenditori mettono i soldi dove c’e’ valore e i campionati domestici sono stati svalutati per una precisa scelta della FIR, per cui quancuno dovra’ pur ricominciare a valorizzarli, altrimenti dietro le franchigie avremo sempre piu’ il deserto (dei Tartari).

  13. Antonio9 26 Maggio 2017, 17:06

    Una nota non secondaria .
    – “I Contributi EPCR” NON sono né contributi né della Federazione , sono la quota dei proventi di Champions, Challenge e Qualification (una volta Parker Pen Shield) cup, sponsor , diritti TV etc.
    Questi soldi NON sono delle federazioni ma dei club che vi partecipano, in Francia sono gestiti da LNR, in inghilterra da PRL Ltd, nei paesi celtici NON vanno a IRFU, WRU , SRU ma direttamente nei bilanci delle società.
    L’Italia prende una quota del 7/8% del totale , fra gli 6 e i 8 milioni di euro.
    Quelli destinati all’Eccellenza sono 1,45 milioni, il resto è assorbito dalla FIR dopo la fine della LIRE (il vero motivo per cui doveva cessare)

    Chiedetevi piuttosto CHI ha voluto che la Continental Shield cup avesse un regolamento così assurdo tale da far passare una squadra con 12 punti piuttosto di una con 20.

    Per chi vorrebbe la fine dell’Eccellenza : la propaganda federale evidentemente funziona… chiedetevi da dove sono venuti fuori i giocatori Italiani delle Nazionali , e chi li potrà formare al posto dei club di eccellenza.

    (Aspetto solo che qualcuno citi le accademie per farmi finalmente una risata)

    Chiedetevi anche se I Medicei e San Donà avrebbero lavorato ed investito per crescere e rinforzarsi se dovessero giocare in un campionato dilettantesco.

    C’è una verità scomoda, ma innegabile : il rugby Italiano può fare a meno delle franchigie federali in Pro12, se invece dovesse fare a meno del massimo campionato italiano la conseguenza questa si sarebbe una perdita colossale , togli il massimo campionato? togli lo stimolo più importante per la crescita e lo sviluppo.

    Abbiamo già visto dieci anni di aver tolto ogni investimento possibile dal rugby italiano per concentrarlo nell”Alto Livello Federale” fatto da squadre federali , accademie e staff nazionali cosa hanno prodotto : competitività in via di sprofondamento, il 6 nazioni peggiore dell’era Pro nonostante il “salvatore della patria” , la sparizione del rugby da ampie zone d’Italia, e ci metto pure lo stracciare norme e regolamenti quando fa comodo.

    Continuate a sparare sull’Eccellenza, ma non lamentatevi se le gambe sanguinano.

    • barbin cursari 26 Maggio 2017, 17:20

      completamente d’accordo.

    • cammy 26 Maggio 2017, 17:47

      Ok quindi fan partecipare a questa coppa del menga le squadre dell’eccellenza x poter dare dei soldi anche a loro.. mi vien da pensare che le altre del pro12 sono proprio dei babbi, a non dividere la loro parte pure con i dilettanti.. anche da loro qualcuno passerà da dei club prima di arrivare in nazionale..

      • Antonio9 26 Maggio 2017, 18:11

        Informarsi prima di parlare, la LNR distribuisce non solo al T14 ma anche al ProD2.
        Simile la situazione in Inghilterra.

        • fracassosandona 26 Maggio 2017, 18:31

          proD2 e championship non sono dilettanti ma professionisti…
          la più scarsa di quelle squadre ha un budget superiore a quello di zebre o treviso… informarsi prima di parlare… non è il mio tono ma mal tollero la saccenza, e considera che sono d’accordo con te sulla necessità di rilanciare alla grande il campionato interno… cosa che deve prescindere dai contributi federali che vanno invece dati allo sviluppo delle giovanili…

        • cammy 26 Maggio 2017, 18:32

          Noi rientriamo nel gruppo dei celtici come hai detto tu.. perchè mi tiri fuori le leghe di francia e inghilterra? qua manco esiste la lega delle società.. in + che la coppa del menga con le 4 italiane e le altre squadre di dilettanti del terzo mondo possa generare 1,45mln fa abbastanza sorridere..

    • narodnik 26 Maggio 2017, 18:35

      e se di franchigia se ne tiene una sola?gestita completamente dalla fir?un 50%del contributo della franchigia eliminata potrebbe andare alla rimanente l altro 50% potrebbe essere ripartito alle squadre di eccellenza o investito oer esempio nei settori giovanili,di certo rivedere le szibre ultime anche il prossimo anno non e’ molto utile..

    • gsp 26 Maggio 2017, 18:36

      ma che vuol dire fare a meno dell’eccellenza. secondo te c’e’ qualcuno che vuol chiudere l’eccellenza? cioe’ non devi avere un campionato nazionale?

      poi hai ragione si puo’ fare ameno del pro12 a patto di essere ancora meno competitivi di oggi.

    • Camoto 26 Maggio 2017, 21:09

      Voto Antonio.
      Siamo una penisola lunga e complicata, viva l’eccellenza.
      Il pro12 inizia a starmi sulle scatole, mi sembra più un deterrente per fare investimenti nel resto di Italia che un portatore di benefici.
      Aggiungiamoci che una franchigia è un club che guarda con la puzza sotto il naso gli altri tifosi che la seguono e l’altra non la tifano nenanche nella città in cui ha sede.
      Vuoi il confronto con i forti? Manda in Champions la emergenti e falla giocare nelle città delle meglio classificate.
      In Challenge mandi la seconda selezione. Tanto con 10/12 squadre il campionato lo puoi fermare.

  14. tunga 26 Maggio 2017, 21:13

    siamo giustamente critici con la fir che non ne azzecca una ma ci prova.
    i club sono una vergogna sanno dire solo no e buoni solo x prendere soldi senza mai reinvestire. il fatto che non riescano a fare una lega la dice lunga sulla progettualita e lungimiranza.
    siamo indietro anni luce ma con i club messi cosi siamo senza speranza

    • Jager 27 Maggio 2017, 02:25

      COS è da poco in Italia , ma ha già capito come gira il fumo . Quando diceva che verranno prese decisioni che non piaceranno a qualcuno probabilmente si riferiva anche all’ atteggiamento dei club ( credo anche che si riferisse ad alcuni club più che ad altri , e forse ad uno in particolare , ma questo è una mia interpretazione ) . Qualcuno non ha capito ( o forse fa finta di non capire ) che i tempi sono cambiati e pretende in tutte le maniere di essere ancora il “fulcro” del rugby italiano , cosa che ormai non è più da anni , sarebbe il caso che qualcuno gli faccia notare che il treno è passato e loro lo hanno perso , quindi si rassegnino a ricoprire un ruolo subordinato all’ interesse del movimento invece di remare costantemente contro . Scusate lo sfogo , grazie .

  15. Paolomn 28 Maggio 2017, 14:06

    E’ demenziale che quando le campagne acquisti e i budget per la prossima stagione già fatti, si voglia cambiare le carte in tavola . Se volgiamo elevare il livello anche quello delle società non possiamo avere all’apice degli improvvisati. Giocare quando le regole sono chiare evita polemiche e incomprensioni.Non ci si può sognare una cosa al mattino e comunicarla al pomeriggio.

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