In Eccellenza, non da meteore: Lucibello, Presutti e la promozione dei Medicei

Mantenere la categoria è più difficile che raggiungerla? Intervista a Presidente e capo allenatore

COMMENTI DEI LETTORI
  1. zappinbo 26 Maggio 2017, 08:28

    trovare la difderenza con le Zebre.. :-/

  2. jazztrain 26 Maggio 2017, 09:01

    Mi piace, mi piace questa intervista, idee chiare, coinvolgimento di una città e di una regione, sponsor, crescita di livello…

    Se le Zebre avessero avuto una dirigenza come questa sarebbero ai play off!

    La promozione dei Medicei potrebbe essere uno bella svolta per il campionato italiano; l’unica cosa che vorrei vedere quanto spazio sarà dato ai giovani e se riusciranno a coinvolgere le società rugbistiche della Toscana.

    Certo, se la Toscana diventasse come il Veneto, sarebbe una bella svolta per il rugby italiano.

    Complimenti ai Medicei e in bocca al lupo per il prossimo campionato…

    P.S. Lo scorso anno ero per il Rovigo, quest’anno per il Calvisano.

  3. Pumba 26 Maggio 2017, 09:43

    Ad Arezzo stanno facendo un buon lavoro con i ragazzi per quanto ne sappia e si vede da qualche convocazione tra le nazionali giovanili. Anche a livello di interesse verso questo sport le cose mi pare che vadano in una direzione positiva. Speriamo che migliori sempre di più

    • McSmith 26 Maggio 2017, 11:35

      Direi che ad Arezzo “hanno lavorato” bene, adesso vedo molta confusione ed un futuro incerto.
      Che la Toscana possa rappresentare un nuovo Veneto me lo auguro con tutto il cuore, le basi ed i numeri ci sono, speriamo che non finisca come al solito in litigi da pollaio.

    • Hullalla 27 Maggio 2017, 03:50

      Ad Arezzo c’e’ una struttura stupenda!

  4. gioviale 26 Maggio 2017, 10:06

    Dal Vasari Arezzo Chianucci, Bianchi e Mancini Parri sono già approdati nelle fila dei Medicei under 20 e under 18 tutti e tre con enormi risultati: sono stati persino convocati in nazionale.
    L’idea di una “franchigia” toscana mi pare già concretizzarsi. Per diventare più solida occorrerà certamente sperare che le mamme si impegnino: un po’ di talento è innato senza dubbio.
    Allo stesso tempo occorrerà superare, per il bene del movimento, parte di quei campanilismi che, nel bene e nel male fanno parte della nostra cultura. In questo senso sta facendo molto il Comitato Regionale Rugby Toscano che grazie a numerosi appuntamenti formativi ed agonistici da modo per esempio ai ragazzi di vedere che i pisani hanno gli stessi sogni e le stesse paure dei livornesi …:)

    • Pumba 26 Maggio 2017, 11:35

      Se si mette insieme Pisa e Livorno pure vincere il 6N non è impossibile ! 🙂

      • ginomonza 26 Maggio 2017, 11:53

        Ecco perché non vinceremo mai il 6 N 🙂 😉

      • gioviale 26 Maggio 2017, 20:15

        se si mette insieme Pisa e Livorno ci danno il premio nobel per la chimica

    • Mario 26 Maggio 2017, 13:31

      Solo uno, che non hai citato, è venuto a Firenze per starci visto che non era stato selezionato in Accademia nazionale. Altri 2, nazionali U20 provenienti da Arezzo, sono passati solo per la U18 vostra prima di andare alla Francescato e quest’anno almeno uno sono sicuro che esordirà in Eccellenza e, forse, come permit in Pro12.
      Altri due aretini che sono da voi, te ne sei dimenticato uno, sono in nazionale U18. l’Unico fiorentino in nazionale viene dal Florentia.
      Gli altri attuali nazionali seniores e giovanili sono di fuori Firenze (Prato, Livorno, Cecina).
      Da quando avete mandato via il gruppo storico degli allenatori mi pare che più che formare ragazzi di qualità li andate a prendere belli e formati da società accondiscendenti, ma con le quali non mi pare che i Medicei abbiano costruito nessun accordo formativo o di franchigia.

      • gioviale 26 Maggio 2017, 14:53

        Dai Mario non mi dire che non vedi anche tu un qualche tipo di fermento positivo al Firenze rugby 1931. Qualcosa che faccia bene a tutto il movimento toscano.
        Se poi vogliamo dire che nel settore formativo giovanile ci sia da migliorare sfondi una porta aperta. Per migliorare però serve atteggiamento costruttivo.

      • faduc 27 Maggio 2017, 12:46

        Beh, che male c’è se a pochi chilometri esiste una realtà in grado di valorizzare nell’alto livello i ragazzi costruiti in toscana?

  5. fracassosandona 26 Maggio 2017, 10:49

    se mandassimo una franchigia a Firenze i celti sarebbero gran contenti di farsi la gita…

    • frank 26 Maggio 2017, 12:10

      Se non si trovano strutture e sponsor a Milano perchè no. Se l’ambiente è quello giusto…

    • Airone valle Olona 26 Maggio 2017, 19:14

      Ma sai che forse potrebbe essere la soluzione più giusta ed al contempo più praticabile…

    • Camoto 26 Maggio 2017, 19:55

      Concordo. I toscani hanno l’abitudine a primeggiare quando di parla di bene comune, penso sia stata la prima regione ad adottare il lean thinking per quanto riguarda la sanità pubblica, forse l’unica.
      Bisogna pero ricordare due cose:
      La franchigia a Firenze è un’ idea di @faduc 🙂
      I Cavalieri Prato sono stati per anni al top, quell’ area non è totalmente inesplorata.

  6. GOLDRAKE 26 Maggio 2017, 12:07

    I livornesi già ci sono(Citi),sui pisani bisogna pensarci un po’…..soprattutto sentire i livornesi e fare un referendum popolare

  7. frank 26 Maggio 2017, 12:13

    “Sicuramente penseremo a qualcosa per i ragazzi che desiderano iniziare o completare gli studi. ”

    Oro per le mie orecchie. Borse di studio, magari lavoro part-time presso qualche sponsor, un buon network, la possibilità di studiare e giocare a rugby ad un livello alto – amatoriale – è veramente affascinante.

    • insidecenter 26 Maggio 2017, 12:49

      ….. l’eccellenza la si vuol far passare per amatoriale o domestic come si usa dire, pero’ poi si scopre che ci son giocartori che con i compensi si sono comprati la casa e/o avviato attività commerciali.
      A Firenze adesso c’è la fila per poter giocare, Università, città d’arte, ed anche 900 euro in tasca al mese, forse i ragazzi vengono piu’ volentieri e stanno meglio che alle zebre!!!!!!!

      • frank 26 Maggio 2017, 14:19

        Infatti un’ “Eccellenza” così a chi serve?

        Downgrade! Iniziassero togliendo il 1.6 mio di contributi.

        • zappinbo 26 Maggio 2017, 15:34

          stavo giá iniziando ad insultarti, invece scopro che poco sopra hai scritto l’intervento interessante, il solito 1 ogni 200. Allora per stavolta mi astengo, anche se giá la replica qui sopra é malemalemale

          • frank 26 Maggio 2017, 16:29

            Perché insultare? Secondo me con il bilancio in rosso quel 1.6 mio € di contributi sono da togliere. La terza coppa non ha ragione di essere, o almeno noi non dovremmo partecipare. Una in Champions e una in Challenge e più che sufficiente.

            Sono le mie opinioni, se la pensi diversamente motiva i tuoi argomenti e se ne ragiona.

  8. gioviale 26 Maggio 2017, 12:50

    Cisaplini o transalpini

  9. faduc 26 Maggio 2017, 16:49

    …una realtà fertile dove le Zebre potrebbero pascolare

  10. stmky 26 Maggio 2017, 18:28

    Hello guys, video from derby of Krasnoyarsk
    https://www.youtube.com/watch?v=5q8DD1rLU5s

  11. geovale 26 Maggio 2017, 19:15

    Per rispondere senza troppi giri di parole alla domanda nel sottotitolo: per andare in Eccellenza, viste le vacche magre che pascolano in serie A, basta avere 2 palanche in più e i Medicei, vista la campagna acquisti fatta, evidentemente quest’anno le hanno avute.
    Tutte le altre, escluso Colorno che forse di palanche ne aveva una sola o forse le ha usate meno bene, invece non ne avevano.
    Per restare in Eccellenza di palanche forse ce ne vogliono 4 ; se ci sono bene se non ci sono puoi fare tutti i bei discorsi che vuoi ma torni sotto diritto come un fuso che ti chiami Firenze o Pizzocavallo di sopra.
    Anch’io poi saluto con piacere il fatto che si coinvolgano grossi centri ma ricordo a tutti che i nostri cugini d’oltralpe mantengono un Top14 e una Pro2 dove la maggior parte dei club di Pro2 che hanno budget superiori alle nostre Celtiche sono dislocati in piccoli centri: la differenza la fa il numero di appassionati, che la sono tanti e qua purtroppo continuano ad essere pochi anzi direi sembrano quasi diminuire.

    • Camoto 26 Maggio 2017, 20:01

      Mmm, cosa intendi per palanche?
      Se una palanca uguale 1 milione mi sembrano troppe.

      • gioviale 26 Maggio 2017, 20:31

        comunque se gli appassionati costituiscono una percentuale bassa della popolazione: più è piccolo il centro più si abbassa il numero.
        Anche in Italia, ad oggi, le squadre di rugby non sono quasi mai nelle grandi città: basta pensare alla prima in classifica in eccellenza, non credo Calvisano arrivi a 10.000 abitanti.
        Io sono convinto comunque che se qualcuno cominciasse ad investire si attiverebbero circoli virtuosi. Vediamo cosa succederà a Firenze per ora vi assicuro che si respira un’atmosfera fantastica e ricca di entusiasmo che fin qui appare fondato e pertinente.

      • geovale 26 Maggio 2017, 23:01

        “Palanche” è una terminologia genovese per intendere genericamente soldi, non è un termine di misura
        Nello specifico con “due palanche” si intendono pochi soldi ma che sono sempre meglio di niente di chi non ha neanche quei pochi
        Con due milioni non solo vai in Eccelenza ma vinci direttamente lo scudetto senza neanche giocare poi il campionato perché gli altri te la danno vita senza giocare altroché!!!

        • Camoto 27 Maggio 2017, 02:43

          Ah ok.
          Pensavo che in questo caso ci stava un’equazione.
          Comunque si, generalmente vince chi ha budget più alti e non chi forma.
          Però veramente penso che a Firenze possano fare un progetto Toscana.

    • faduc 27 Maggio 2017, 12:41

      Concordo sul concetto appassionati, ma proprio per i grandi numeri, si ha un potenziale maggiore in una grande città (Firenze 400.000), dove per un alto livello accettabile (pro12) servono 4.000 spettatori. Se si lavora bene e con intelligenza, con degli sponsor che sanno aspettare e capiscono che per costruire una realtà solida ci vogliono 3/4 anni, una città come firenze potrebbe essere un buon volano. Si devono mantenere anche buoni rapporti con il mondo del calcio, senza volersi presentare necessariamente come alternativi, ma in un certo senso complementari.

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