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Carlo Festuccia saluta il rugby. Il tallonatore aquilano si ritira
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E che Dio ti conservi Grande come sei.
Mi piacerebbe tradurlo nell’Abruzzese parlato a L’Aquila ma ormai VCN non ci caga più per cui mi accontento.
Eh, diciamo che la traduzione letterale non renderebbe. “sci benedetto” potrebbe già bastare.
Bon, grazie maxetere:
“Sci benedetto, Carlo !”.
54 presenze in nazionale… e ne avrebbe meritate di più. Bravo Festuccia. Spero la sua esperienza possa in qualche modo essere sfruttata per il rugby italiano.
Masi e Festuccia hanno maturato delle enormi esperienze di gran livello, che sarebbe utile non disperdere. Spero rimangano nel mondo del rugby italiano.
hai detto tutto in 2righe.. speriamo abbiano piu’ fortuna di quanta ne abbiano avut da giocatori..
Festuccia nel fondamentale del lancio mi è sempre sembrato superiore agli altri tallonatori italiani.
Grandissimo giocatore.
In Italia non ti abbiamo capito abbastanza.
piu fortuna ?
xche sono stati sfortunati?
se è per gli infortunii, beh chi gioca a questo livello per quasi 20 anni pensate che non incorra in infortunii?
era un augurio… dovevo augurarne meno..?
Classico esempio di Nemo propheta in patria.
Adorato all’estero e snobbato in Italia; non ci stupiamo poi del livello del nostro rugby.
Grazie mille e un grandissimo in bocca al lupo per il futuro!!!
Certo un finale di stagione a L’Aquila, dove tutto è iniziato, poteva pure farlo, mannaggia :p
Resta sempre da capire perché negli ultimi anni non era buono per la nazionale, non era buono per Zebre e Benetton ma per i campionati oltremanica si… Bah
Festuccia no buono pe’ rebbi (pane e salame).