Super Rugby: le franchigie tagliate sudafricane in Pro12?

L’idea è di Tony McKeever, ex CEO dei Southern Spears. Che ha già incontrato Anayi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Rich 21 Aprile 2017, 08:58

    Se ci mettiamo 14 ore ad andare a Glasgow, mi immagino a Port Elizabeth o Denver ahahahahh.

    • Unforgiven79 21 Aprile 2017, 09:31

      :))))
      Volo EasyJet fino al Cairo, poi piroga sul Nilo, quindi in Defender giù per tutta la giungla, infine attraversamento del Transvaal in treno pionieristico.

      • giomarch 21 Aprile 2017, 10:01

        bisognerebbe chieder info all’eminenza grigia, ma San oramai scrive solo per la campagna elettorale…
        Abbiamo governato senza opposizione…
        ..ci piace vincere facile.. 😛

  2. Appassionato_ma_ignorante 21 Aprile 2017, 09:51

    Ve’, ho pensato esattamente la stessa cosa!

  3. jeekelemental 21 Aprile 2017, 10:23

    A me questa cosa che tutto è un “prodotto” mi fa venire l’orticaria…

    • Appassionato_ma_ignorante 21 Aprile 2017, 12:35

      Capisco, ma guardalo come un termine “riassuntivo”. Se ogni volta si dovesse scrivere “un torneo dai contenuti sportivi e di intrattenimento sufficientemente alti da generare un elevato interesse mediatico e di pubblico, tale da indurre canali televisivi e sponsor a investire adeguatamente, con ritorni sufficienti per organizzazione, squadre e giocatori”, diventa un po’ lunghetta! 😉 😀

  4. TommyHowlett 21 Aprile 2017, 10:34

    Se le motivazioni dell’esclusione di alcune franchigie sudafricane è puramente economico, beh, la distanza in linea d’aria tra Sudafrica e Europa è più o meno la stessa di quella tra Sudafrica e Australia. Considerando che a differenza del Super Rugby dove ci sono più squadre sudafricane che semplificano le trasferte, nel Pro12 la stragrande maggioranza delle squadre giocano in Europa e che il livello medio degli stupendi è più alto, non vedo come franchigie sudafricane possano durare a lungo nel torneo europeo dal punto di vista della sostenibilità dei costi. Vedremo. Certo però che se ne sono sentite di idee strampalate sui format dei vari tornei in questi ultimi anni…

    • Appassionato_ma_ignorante 21 Aprile 2017, 12:32

      Ci sarebbe comunque un vantaggio, e cioè che il fuso orario è praticamente uguale. Un altro vantaggio è che magari non per forza in Italia, ma nelle isole britanniche un paio di squadre SA potrebbero “tirare”.

  5. Katmandu 21 Aprile 2017, 12:26

    Dipende tutto da come lo organizzano, l’idea non mi pare fuori di testa, se avesse una base nel vecchio continente non mi pare brutta l’idea

  6. Bariddu 21 Aprile 2017, 13:02

    Ma ancora girano dei pesci d’aprile?

  7. fracassosandona 21 Aprile 2017, 13:18

    sempre più nostalgia della serie A1!

  8. Danthegun 21 Aprile 2017, 14:45

    Credo che l’allargamento naturale del Pro 12 potrebbe essere verso Londra con i vari London Whels, Ireland e Scottish.

    Aggiungere due squadre sud africane sarebbe molto interessante ma credo comporterebbe la fuoriuscita di altre due squadre. Le nostre temo.

  9. balin 21 Aprile 2017, 18:56

    vedete come sbagliavate !? tutti a criticare le zebre, invece loro sono forse visionari ma soprattutto precursori volete una franchigia saf? eccola già bell’e pronta a Parma 😉

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