Mercato congelato, continuità, il no alla Lega, lo scacco del Pro12…Ne parliamo con il DS Bettarello e il Pres. Zambelli
Il presente di Rovigo e quello dell’Eccellenza: interviste da Viale Alfieri
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Serie A Elite: il calendario e le date delle partite dei playoff
Tre giornate per decidere le due finaliste che si giocheranno lo scudetto: ecco il programma
Serie A Elite: i Club valutano azioni di protesta contro lo spostamento della finale
Nel comunicato non si esclude nemmeno che "la finale non potrà essere disputata"
Rovigo, coach Lodi coi piedi per terra: “Non siamo i favoriti, Petrarca la più forte”
Il tecnico dei campioni d'Italia in carica tiene alta l'attenzione e non fa proclami: "Pensiamo al Mogliano e basta"
Serie A Elite, il primato di Viadana rompe il duopolio Rovigo-Petrarca
Ecco il calendario dei playoff, per decidere quali squadre si giocheranno lo scudetto
Serie A Elite Maschile: finale confermata per il 2 giugno, con diretta Rai 2 e DAZN
La Fir ribadisce lo slittamento per permettere la trasmissione TV sull'importante canale pubblico
Serie A Elite, le formazioni di Rovigo-Vicenza e Fiamme Oro-Viadana
Nella domenica del massimo campionato si assegna il primo posto della regular season e l'ultimo spot per i playoff
Ma Rovigo riuscirà mai ad andare d’accordo con la federazione?
No mai . Credo anche che non abbia interesse a collaborare con nessuno .
Ma Rovigo riuscirà mai ad andare d’accordo con la federazione?
la domanda e’ 1,33 riuscirà mai ad andare d’accordo con il Sig. Zambelli?
#Zambelli l’ultimodeimoicani.
forza petrarca sempre
Senza polemica e con tanta simpatia per i bersaglieri, aiutatemi a capire perchè i rumeni e russi ce la fanno e noi no?
anche loro avranno un campionato, no? dovrebbero essere il “rovigo di russia e di romania” , no?
non mi sembra che li siano professionisti oppure siano coperti d’oro, si forse la loro squadra corrisponde alla loro nazionale, non so….
Innanzitutto con quello che in Italia basta a mala pena per mantenere la famiglia, lì vivi molto bene.
Poi loro hanno capito che in questo sport bisogna partire da una preparazione fisico atletica superiore. L’Enisei visto a Rovigo due anni fa aveva un modo di giocare semplicissimo, basilare, ma erano più forti e più veloci. Punto.
Tant’è che anche la nazionale espressione del nostro “alto” livello nel 6 nazioni ha subìto in tutti i reparti per evidente inferiorità di preparazione.
Le 6 squadre di punta rumene hanno un budget che va dal doppio di quello di Rovigo a circa uguale. Solo che in Romania con 300 €/mese hai uno stipendio come noi qui 1200 €/mese.
Le due squadre russe di punta hanno budget simili alle nostre celtiche.
Noi sopra l’Eccellenza abbiamo la CL. Le risorse vanno lì.
La domanda è: Rovigo cosa vuole fare da grande?
Capisco e mi trovo d’accordo con l’80% delle cose dette da entrambi, trovo un po’ fastidiosa la continua sensazione di vittimismo che permea tutto l’articolo.
per quanto riguarda il posto al sole, se proprio voleva emergere alla faccia del pro 12, costruiva la sua bella squadra pro vera, faceva cacao in ambito domestico ed andava a vincere in giro per l’europa contro quelli che schiaffeggiano le ns celtiche, il problema vero è che qui nessuno è disposto a mettersi in secondo piano per un bene comune (e parliamo non di rovigo e basta, ma anche di fed, benetton, le altre venete, etc etc) e che in italia nessuno è in grado di tirare fuori 4/5 milioni almeno, da solo, per poter ambire a questi risultati, per cui lo scaricare la colpa sugli altri è solo tanto comoda come scusa
Il famoso ego da mettere da parte di cui parlava COS
Appunto, sia chiaro che non ne faccio una colpa solo a loro, ma fare gli sboroni avendo pure raccolto pochino….
Penso che tu abbia colto nel segno , credo propio che quando COS parlava di scelte che non piacerranno a qualcuno si riferisse a questo tipo di atteggiamento .
È quello che ho sempre pensato da quando COS ha esternato quell’affernazione.
E quì c’è Rovigo a cui non va bene farsi da parte per il bene della nazionale, meglio fare le vittime e litigare con gli altri e non fare una lega.
Il futuro non può essere il passato.
Quoto ! Aspettavo che fosse qualcun altro a lanciare la pietra , non per paura , ma solo per capire se il maligno sono solo io ….. adesso mi aspetto gli la punizione per lesa maestà
Con gran calma!
Zambelli ha sempre messo piu’ di quello che ha preso e se gli fai una proposta che non gli piace ha tutti i diritti di dire “arrivederci e grazie!” – e con questo ne perde TUTTO il rugby italiano: e’ una sconfitta.
Credo che quelli che devono mettere da parte il loro ego non siano quelli che hanno sempre messo piu’ di quello che hanno preso (che sono invece dei benemeriti e perderli e’ una sconfitta per il movimento), ma bensi’ quelli che hanno sempre preso piu’ di quello che hanno messo – e nonostante questo hanno comunque un ego supergonfiato.
Bada bene: e’ solo un mio piccolo parere.
A zambelli dobbiamo fare tutti tanto di cappello, e sugli errori del sistema ha ragione da vendere, al più gli si può imputare una chiusura preconcettuale ed un rifiuto al confronto, ma ogniuno è libero di agire come crede meglio se oggettivamente crede inutile discutere, però non si può continuare a pensare che i cattivi siano solo e sempre gli altri, e comunque lamentare di non aver potuto emergere perchè non ri viene permesso, quando basta investire per ottenere risultati è un tuo limite, il campionato sarà una schifezza di infimo livello, ma pur avendo mantenuto un profilo da leader, alla fine della fiera hai portato a casa un solo campionato, questa è solo colpa tua!
Che Zambelli sia insoddisfatto non è una novità. Non di questa o quella situazione, ma in generale del mondo del rugby italiano: dei rapporti con la federazione, della mancanza di interesse mediatico nei confronti del campionato italiano, dell’organizzazione professionismo/dilettantismo legata al rugby moderno nel Belpaese, della mancanza di attaccamento alla maglia di alcuni giocatori, forse della’insufficienza di stimoli determinati dalla vittoria dello scorso campionato (o almeno così si può intendere il comunicato “inusuale” che abbiamo letto sopra e dalle parole stesse di Basson).
Qualche mese fa aveva detto che avrebbe avuto difficoltà a pagare i giocatori se non arrivava il contributo FIR con il quale si era fatto il bilancio preventivo. Ora sembra che non tutti, all’interno della società rodigina, stiano facendo il proprio dovere fino in fondo.
Non so se si possa urlare all’uomo solo contro tutti; ma la mia sensazione è che Zambelli non sia uno che se le va a cercare. Secondo me il rugby italiano attuale, con le sue caratteristiche legate ad un professionismo non ancora sviluppato nella mentalità degli “attori” (cioè giocatori, dirigenti, tecnici, sponsor e di conseguenza pubblico ecc.), genera questa insoddisfazione in persone come lui.
Piaccia o no, in Italia c’è una sorta di “professionismo dilettante”, o se si preferisce un “dilettantismo professionistico” che rimane nella mentalità di chi ha vissuto e di chi si approccia questo sport. Comunque, un miscuglio in cui ci sono quasi solo i difetti dell’uno e dell’altro modo di vivere il rugby, senza che si concretizzino gli aspetti positivi.
L’alto livello manageriale di questo sport non si è ancora sviluppato non solo in generale per i ritardi storici di una società italiana comunque in declino e che condiziona anche il nostro mondo, ma anche per il permanere di una mentalità comunque dilettantistica che viene dall’interno del mondo del rugby.
Io capisco Zambelli e mi auguro, per il bene del nostro movimento, che si possa fare quel salto di qualità che ci porterebbe a competere sportivamente e a sviluppare economicamente questo sport.
Però, non accantonerei del tutto il rugby pane e salame. La maggior parte dei genitori che iscrivono i loro bambini al minirugby non sogna di vedere proprio figlio diventare come Dan Carter, ma di inserirsi in un contesto in cui il bambino può divertirsi e imparare l’educazione, il controllo del corpo e lo sviluppo motorio; il tutto in un contesto in cui aspetti la domenica per trascorrere delle ore in serenità. Se ci dimentichiamo questo, il nostro sport è finito, proprio come finirà prima o poi l’alto livello se non curiamo quei particolari che definiscono la nostra competitività. Per me vanno rispettati entrambi i filoni. Si tratta di dividerli in base agli obiettivi che si vogliono portare avanti e agli ambiti di competenza. Un tecnico federale mediocre ma appassionato di rugby e buon educatore può fare ancora del bene al movimento, ma solo le lo si tiene nel suo contesto.
ottimo post complimenti.
concordo su tutto.
Sì, ottimo intervento. Purtroppo in italia viviamo in una specie di limbo, tra quello che vorremmo essere e quello che siamo, tra storia, presente e futuro.
Bella e significativa l’immagine del dilettante professionista o del prof dilettante.
Rovigo è nel limbo, sente di poter contare di più, ma poi non dimostra sul campo quello che dovrebbe dimostrare, il vittimismo aleggia tra rimpianti e rivendicazioni.
in definitiva : vorrei ma non posso…..mi rode e invece di cercare una collaborazione (magari con treviso) faccio la vittima e do la colpa a tutti
non si tratta di fare la vittima. il campionato nazionale è bistrattato dalla fir come non accade in NESSUN paese rugbistico serio. calendario-spezzatino, nessuna copertura tv, coppette di qualificazione a ridosso dei playoff (con rose forzatamente ristrette)… zambelli ha ragione da vendere. fare una lega in questo momento significa avvallare la politica fir e nient’altro. di collaborazioni treviso ha sempre dimostrato di farne volentieri a meno, non diciamo baggianate.
Vorrei e potrei, se il campionato fosse organizzato meglio, ma, visto che non ci credo piu’ al fatto che il campionato potrebbe in futuro venire organizzato meglio, mi tengo i MIEI soldi in tasca e saluto tutti.
Non mi sembra un discorso tanto campato in aria.
esatto. voi che fareste al posto suo?
“Un’Eccellenza stretta: Rovigo non si adegua
Bettarello parla poi in generale del campionato Eccellenza. “Mantenere vivo l’interesse di media e pubblico è un esercizio molto difficile. Si è fatto di tutto per trasformare il massimo campionato nazionale in una sorta di torneo di preparazione ad un livello superiore, come avesse senso solo in questa funzione e non una propria autonoma dignità”. Rovigo non vuole accontentarsi: “Questa esigenza è forse più comprensibile in altre società, ma come possono gli altri club pensare che una realtà come Rovigo si adegui ad un’Eccellenza intesa come serbatoio del Pro12? Qui il rugby è vissuto in modo viscerale, con tradizione solidissime: non vogliamo essere una nave scuola che ha il solo obiettivo di preparare i giocatori al Pro12″. Prosegue: “Se pensiamo ai premi dati alle squadre che accedono ai playoff e a quelle che non accedono, indipendentemente dagli investimenti da esse fatti in precedenza, ci rendiamo conto che nel rugby moderno sono cifre di pura sopravvivenza e dalle quali non possono scaturire logiche di crescita. Salvo pochi e noti casi, le strutture sono fatiscenti e gli spettatori in calo… Ci riduciamo ad una guerra tra poveri che non fa bene a nessuno. Anzi, non fa altro che sedimentare questa situazione. La realtà è, secondo me, che la Federazione non può prescindere da un investimento vero dedicato al massimo campionato nazionale””
Io, personalmente, sono in completo disaccordo.
Il campionato lo trattano male loro quando ne parlano in questa maniera.
Non dovrebbero avere loro come obbiettivo quello di lavorare per la nazionale? formare giocatori? vincere il campionato con giocatori locali vista anche la tradizione a cui si appellano?
Qui sembra vogliano soldi per farsi l’album di figurine dicendoci pure che così dovrebbe essere.
L’unico modo di aumentare l’interesse mediatico era quello di fare una lega di club e prendere un manager esperto di queste cose. Ma Rovigo ha messo il veto.
Boh, se vi fa schifo sto campionato o vi mettete d’accordo con Treviso per fare la CL insieme a loro, oppure vi fate da parte e fate solo dilettantismo.
Il resto è lagnarsi e basta.
si esatto: zambelli ci mette i soldi SUOI per fare un piacere a celtiche e nazionale. in cambio cos’ha? 400 mila euro che deve elemosinare, la cui gran parte sfuma in trasferte assurde tipo russia o georgia… lagnarsi??? siamo seri…
Nessuno gli vieta di impostare le gestione della squadra come gli pare e piace… con i suoi soldi … con quelli della federazione no. Quelli , visto che sono pochi (non per colpa sua chiaro) , devono essere utilizzati per franchigie e per la formazione a livello nazionale. Dilettantismo , o se è bravo va avanti con quello che raccatta tra sponsor ecc ecc . Se non gli va bene liberissimo di tirare le somme e darsi ad altro. Ma a quel punto i discorsi sulla passione si esauriscono
incredibile: stiamo parlando di uno dei pochi che ci ha messo soldi per decenni e perchè ha detto che la fir ed il campionato nazionale sono gestiti da CANI viene tacciato di vittimismo!!! davvero c’è in giro tanta gente che ragiona con parti del corpo che sono deputate ad altro…
Il vittimismo non l’ho neanche nominato , non faccio parte di frange di tifoseria per una o per l’altra parte … dico solo che quello che si può permettere in questo momento il campionato nazionale è il dilettantismo e questo deve essere. I soldi scarseggiano , non certo per colpa di Rovigo , ma questo è … quindi basta a soldi a pioggia. Tutto il resto non l’ho detto io e non do neanche giudizi sul presidente. Concordo che la fir sia gestita da cani , come in passato del resto. Ma il mio pensiero sul campionato nazionale rimane il solito e riguarda tutto il campionato , non solo Rovigo
Veramente Zambelli dice che con queste condizioni si fa da parte e si tiene i suoi soldi in tasca.
Ti sembrano lagne?
Mi sembra che siano rimasti gran pochi mecenati nel rugby italiano e anzi lui e’ forse l’ultimo… che sia il caso di ascoltare quello che dice oppure liquidiamo tutto come “lagne”? Poi pero’ dobbiamo trovare qualcn altro che ci metta i suoi soldi….
Ma treviso ha già detto come fare, tutte le venete mettono gli stessi soldi e i dogi si fanno domani, peccato che a treviso si sappia perfettamente che rovigo, forse e dissanguandosi, potrebbe arrivare alla cifra richiesta, il petrarca potrebbe mettere materiale umano e pochi soldi, mogliano non li ha e neanche potrebbe interessargli, san donà manco ci pensa, quindi chi è che non vuole collaborare?
Premetto che non sono di Rovigo e non tifo Rovigo.
Purtroppo è evidente che alcuni che scrivono qui non hanno la più pallida idea di cosa voglia dire tirar fuori dal proprio portafoglio centinai di migliaia di euro ogni anno (se non in alcuni anni milioni) per essere sempre trattato dalla propria Federazione come un nemico.
Questo negli ultimi anni si è verificato con tutti Presidenti di club che hanno provato a mettere soldi nel rugby e che sono stati visti dalla Federazione non come degli apportatori di risorse da curare, ma come dei possibili ostacoli che potessero limitare il potere della assoluto e centralista della Federazione a decidere tutto e a poter disporre liberamente dei giocatori dai 12 anni in su.
Melegari è stato defraudato degli Aironi, accusato di qualsiasi maleficio con il risultato di portare a Parma la Franchigia a totale carico della Fir. I Benetton sono stati sempre osteggiati, prima neppure inseriti in CL a favore degli inesistenti Pretoriani, poi ostacolati nel condurre liberamente la propria società con regolamenti che hanno favorito la Fir nella gestione dei giocatori tramite le Accademie, con riduzione del peso politico del Club che, dopo l’inserimento in CL, non ha più potuto avere una squadra senior in Italia (tranne una breve parentesi), fino ad arrivare ad imporre l’esautorazione del suo DS Munari e il completo asservimento ai tecnici Fir. In questi ultimi anni Zambelli è stato il bersaglio prediletto dalla Fir Gavazziana che si è portata le finali nel proprio stadio con Gavazzi a seguire la partita nel box del quarto uomo. Ma la cosa più pesante per uno come Lui che ovviamente segue l’Eccellenza, è dover sopportare che il Rugby in Italia sia diretto da persone che non hanno la minima intenzione di dare visibilità al nostro Campionato Nazionale, ma solo per la Nazionale.
Penso bisognerebbe provarle certe umiliazioni per capire cosa vuol dire!
Ai Signori Benetton, Melegari e Zambelli bisognerebbe fare un monumento!
Ognuno con i propi soldi fa giustamente come crede , se il Sig. Zambelli non ha più voglia di spenderli nel rugby fa benissimo a passare la mano . L’ unica cosa su cui dissento è questa ostinazione a non voler accettare che i tempi sono cambiati , bisognerebbe che a Rovigo accettasserro la realtà per quello che è : pur restando una piazza importantissima per il rugby italiano , non possono pensare che tutto ruoti intorno ai loro desideri . In questo momento il rugby italiano è probabilmente al punto di non ritorno è il momento che ognuno metta da parte il propio ego e si remi tutti nella stessa direzione perché nel naufragio nessuno si salva . Poi se qualcuno non se la sente ( ripeto ognuno può legittimamente decidere dei propi soldi , ci mancherebbe altro ) , può sempre scendere dalla barca …. però ricordiamoci che la nave è sulla rotta sbagliata da parecchio tempo e i ” capitani ” sono stati messi lì dal ” movimento” , non si può cadere dal pero solo adesso !
Buongiorno,
Senza offendere nessuno, ma credo che se c’è una squadra che possa parlare sul Campionato Nazionale sia proprio Rovigo, per tradizione, impegno, città tutta rugbistica, ecc..ecc..
Che poi le cose che dice non corrispondono proprio del tutto a quello che io penso e che desidererei…che dire pazienza.
Il fatto che si apra una reale discussione, e aggiungo decisione veloce, su come migliorare il Campionato lo trovo solo positivo e mi auguro foriero di tutela e rinvigorimento di quello che ritengo sia un passaggio basilare per il futuro dei ragazzi che giocano.
Il Campionato Nazionale e la serie A significa prima di tutto una maggiore presenza nel territorio nazionale, persone che si impegnano per passione, identità, cultura vecchia e nuova che si fondono, selezione di giovani, ecc..
Apriamo il dibattito e raggiungiamo un equilibrio anche su basi economiche ed imprenditoriali.
Questo il mio auspicio
FORZA CAMPIONATO NAZIONALE !
Cordialità
Ps e grazie per il servizio interessante
“Sia chiaro, il livello generale del campionato si è alzato”
…parafrasando
“Non esiste peggior cieco di chi non vuol vedere”
Forse qualcuno semplicemente si è stufato di far sopravvivere il nulla creato dalla federazione più incapace ed incompetente di sempre
E senza Rovigo, credetemi, il nulla è proprio NIENTE.
Ma resta la mia umile idea.
Adios