L’Italia e le sliding doors in Scozia: errori banali ma davvero pesanti

Lavagna tattica dedicata a due episodi visti a Murrayfield dal peso specifico enorme

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Bariddu 23 Marzo 2017, 09:00

    La mete sbagliata al ’47 me ne ha fatte tirare tante che il campanile della chiesetta qua vicino a momenti crollava.

    • TommyHowlett 23 Marzo 2017, 10:44

      Parliamo di sliding doors dal 17mo minuto. Ma perché dimenticare il calcio di Gori dopo 5 minuti al limite dei loro 22 con la squadra in netto avanzamento, direttamente nelle mani di (mi pare) Hogg, che quasi si dispiaceva a chiamare il mark tanto era lontano dall’italiano più vicino? Anche lì sgranocchiato il rosario anche se non è il mese di maggio.

      • western-province 23 Marzo 2017, 11:46

        di azioni sbagliate ne potevano mettere una camionata, e il calcio di Gori ci stava benissimo perchè palesa tutte le carenze tecnico tattiche che ci separano dagli altri

  2. mauro 23 Marzo 2017, 09:02

    Il problema è che non è un problema di scelte ma di skills: La gestualità non comprende solo il gesto tecnico ma anche la predisposizione a farlo.
    Lovotti non allontana il pallone da se ma si stringe in posizione fetale perchè è dal minirugby che nessuno gli modifica l’atteggiamento.
    Padovani scarica sul compagno prima di fissare il difensore perchè non è nel suo bagaglio tecnico. Lui come tanti pensa che l’accelerazione sia quella di dare la palla al largo senza valutare il contorno nel quale si sta muovendo. L’alternativa che conosce è quella applicata successivamente da Esposito: andare a sbattere.
    E’ il rugby dell’Eccellenza, dei semipro o meno, che nessuno in Italia si è mai dato la briga di contrastare.
    E stiamo parlando di due giocatori che unanimemente sono stati riconosciuti tra i più performanti, pensa te gli altri…

    • Mich 23 Marzo 2017, 10:50

      Buongiorno @mauro, davvero tragico quello che dici. Questo vale in ogni sport, e pensare ad un Lovotti che sbaglia dal minirugby è davvero drammatico.
      Seppur sportivo agonista, non pratico il rugby e quindi non saprei dire se questa osservazione su Lovotti, pur sempre un nazionale, sia pertinente o meno. Non mi permetto di giudicare con la tua stessa forza, però è verissimo che purtroppo queste cose non vengono curate qui da noi, che sia un placcaggio, un gancio destro sul ring, un affondo di fioretto, o un rovescio racchetta in mano.
      E’ sconfortante pensare che qui da noi o ce l’hai di tuo o nessuno te lo insegna.

      • ginomonza 23 Marzo 2017, 18:02

        Mich va bene tutto,ma che ci manchi la capacità tecnica nel fioretto dove siamo tra i più grandi da molto tempo mi stupisce.
        Ne sei proprio sicuro?

      • DearPrudence 23 Marzo 2017, 22:29

        Mah, è vero fino a un certo punto. Gli allenatori per essere vincenti devono poter lavorare su una base di talento, che spesso manca. Vittori, per citare un grande tecnico, non avrebbe raggiunto i risultati che ha raggiunto se non avesse avuto Mennea per le mani. E così Velasco, o Bearzot…

    • matteol 23 Marzo 2017, 11:39

      Concordo @mauro, infatti mi chiedo chi abbia decretato come due tra i più performanti Lovotti e Esposito, che non sono male, ma neanche hanno giocato al meglio. Padovani almeno 3 ricezioni di calci alti le ha cannate di brutto, mentre Lovotti si è distinto anche per i falli commessi: statistiche alla mano media di 1,8 Penalty a partita a cui si aggiunge un cartellino giallo..

  3. mamo 23 Marzo 2017, 09:25

    Per carità l’analisi mi piace e ringrazio Redazione per averla fatta ma avrei trovato più stringente un titolo del tipo “L’Italia e le sliding doors in Scozia: ‘na merda”
    Vi chiedo scusa ma proprio non mi è andata giù.

  4. Charlie 23 Marzo 2017, 09:32

    mi sto ancora domandando in quale momento italia ha perso l’ autostima o certezza di poter vincere…ad un certo punto eravamo pecorelle davanti al lupo… torniamo sempre alle solitedue parole: crollo psicologico, aparte
    naturalmente le virtu e classe tecnica degli altri…sono stati quindi, spesso,
    due fattori concatenati che spiegano tante cose…sulla lavagna si vedono e
    capiscono tante cose, in campo e tutta un altra cosa…

  5. giannino 23 Marzo 2017, 09:43

    articolo prezioso. speriamo che sia letto e soprattutto capito.
    ciò detto va aggiunto che fissare hogg è un po’ complicato: o vai a contatto e fai un offload su Esposito o fai quello che i francesi chiamano “cadrage et débordement”, ma con hogg te lo puoi scordare.
    sarebbe interessante sapere dal nostro peraltro ottimo estremo perché abbia passato subito, ma secondo me ha semplicemente pensato che Esposito avesse abbastanza spazio per andare in meta.
    secondo me l’errore è stato quello di andare al largo. quando sei a due metri devi stare lì a meno di avere un sovrannumero pazzesco al largo, che non era il caso perché 2 vs 1 non è gran che come sovrannumero.
    e poi direi un’ultima cosa: contro la scozia non vincerai largamente, ogni punto è importante, allora lo vogliamo capire o no che una meta in angolo sono più probabilmente 5 punti e una meta sotto i pali sono sempre 7?!!!!

    • pesopiuma 23 Marzo 2017, 11:12

      Se Padovani avesse attaccato Hogg dritto per dritto con le spalle verso la linea di meta lo avrebbe fissato eccome.
      Nella prima immagine si vede benissimo che quando Padovani ha appena ricevuto Hogg è ancora sulla sua spalla interna, quindi lo deve fissare lì e poi scaricare, con Esposito che magari doveva convergere un pochino pure lui.
      L’errore secondo me è gravissimo, peccato perchè il torneo di Padovani è stato discreto.
      In generale poi è assurdo uscire da 10 minuti di 15vs14 nei 30 metri avversari senza aver marcato punti.

    • ermy 23 Marzo 2017, 20:40

      Ciao Giannino, bello risentire quei termini “cadrage et debordement” che furono il nostro pane un pò di anni fa… 🙂
      Allora, la palla arriva alta e lenta anche a Padovani che però non fissa Hogg e da un’altra palla alta, e quindi lenta, a Esposito passandogli pure la difesa… credo che accelerando verso la spalla interna e con un passaggio piatto e pulito avrebbe dato quei 2 metri di vantaggio a Esposito che gli sono mancati, per segnare in bandiera!!! Amen!

    • Hullalla 23 Marzo 2017, 21:37

      2 contro 1 non e’ un gran soprannumero?
      Temo che le altre cinque squadre con un 2 contro 1 cosi’ contro l’Italia (o la Scozia) avrebbero segnato.

    • DearPrudence 23 Marzo 2017, 22:14

      Aggiungo che anche in questo caso, come capita spesso, sia Padovani, e ci può stare, che Esposito partono da fermo, dopo che hanno ricevuto l’ovale.
      Senza contare che troppo spesso gli attacchi dei 3/4 sono prevedibili, non c’è un taglio, una finta di incrocio, un incrocio vero…
      Sono d’accordo con ermy, qualità dei passaggi pessima, poca lucidità, troppa frenesia…
      E qui non ci sono allenatori che bastino, qua conta il talento..

  6. gian 23 Marzo 2017, 10:03

    Nella situazione padovani esposito bisogna, però, dire che la palla arriva lentissima facendo recuperare tutta la difesa, probabilmente padovani si rende conto di non aver l’abbrivio per essere pericoloso 1vs1 e quindi inutile fissare perchè avrebbe rallentato ancora di più l’azione e prova a tenerla veloce scaricando subito ad esposito, mi lascia più perplesso esposito che invece di debordare e cercare di piantare il piede solo all’ultimo o di puntare hogg per poi cercare di eluderlo all’esterno con un cambio all’ultimo momento, lo punta dritto 5mt prima come un pilone, proprio non da ala

    • Jock 23 Marzo 2017, 17:54

      Si, a mio personale parere non ha nemmeno cercato di fissare Hogg, ma di riaccelerare l’azione, innescando Esposito; che non ha cercato di correre lungo l’ out, ma a rientrare e andando a incornare. Col senno del poi, doveva provare ad eludere con le scarampettole. Credo, abbia scelto di tornare verso L’ interno, con una paura blu di essere portato fuori e perdere l’inerzia. Higgs accelerava veloce, in quel momento. Certo, scritto con molta comprensione, da me, e con la contezza che, dopo, ben bravo io a chiacchierare. E, sbaglierò, non mi è parsa un opzione nemmeno del tutto campata in aria. Sbagliata ma comprensibile.

      • Jock 23 Marzo 2017, 17:55

        Hogg, naturalmente, correttore del put.

      • gian 23 Marzo 2017, 19:35

        L’opzione di usare il fisico ci poteva pure stare e anche il fatto che sia tornato all’interno invece di stare sull’out, è stata la scelta di sbatterci dritto che è strana, per me pensava di asfaltarlo

        • Jock 23 Marzo 2017, 20:27

          Penso tu abbia ragione, è partito convinto e, invece, si è smaltato e lo ha imbragato bene. Ma sto andando a memoria, onestamente.

    • DearPrudence 23 Marzo 2017, 22:22

      Hogg ha cominciato a scivolare verso l’esterno quando ha visto “il linguaggio del corpo” di Padovani, che per come era posizionato quando ha ricevuto la palla, non ha posto nello scozzese nemmeno per un attimo il dubbio che avesse puntato la linea di meta. Aggiungiamo il passaggio alto è lento e Esposito che parte da fermo, e la frittata è fatta…

      • DearPrudence 23 Marzo 2017, 22:23

        *che avrebbe puntato la linea di metà, sorry…

  7. Paredes 23 Marzo 2017, 10:03

    Ricordo anche io di aver gridato qualcosa del tipo ” Ma no!! Fissalo!!!”, rivedendo l’azione mi rendo conto che non lo potevi fissare, sia per la linea di corsa di Hogg, sia perchè Esposito era troppo lontano per rientrare nel raggio di un ipotetico off-load, però forse 1-2 metri di spazio e qualche frazione di secondo di vantaggio a caschetto rosa gliela si poteva regalare, ritardando un cincinino lo scarico.

  8. TommyHowlett 23 Marzo 2017, 10:33

    Mettiamoci pure i tre calci sbagliati nel primo tempo, tutti dal facile al poco difficile, da chi ne aveva fin lì sbagliati pochissimo (18 su 20 se non erro) e si capiscono due cose: 1) i nostri sono mentalmente vulnerabili e quando sono sotto pressione si fanno travolgere dall’eterno complesso di inferiorità facendosela sotto nelle occasioni che contano; 2) ai nostri manca la freddezza e la malizia per saper gestire gli istanti decisivi nelle varie fasi di gioco, a causa probabilmente del fatto che non sono abituati ad affrontare un 2+1 a un metro dalla linea di meta (Padovani ed Esposito) piuttosto che una situazione di avanzamento palla in mano e placcaggio in condizioni di quasi isolamento (Lovotti) piuttosto che tante altre situazioni. Carenze che nascono o quantomeno non si eliminano nelle due franchigie dell’Alto livello, dove parecchi nazionali giocano in assenza di concorrenza e di stimoli.

  9. Maggicopinti 23 Marzo 2017, 11:12

    A me pare anche che nel caso della meta sbagliata ci siano piccole imperfezioni che fanno recuperare gli scozzesi.
    Ad esempio, il passaggio da Padovani ad Esposito viaggia lento e un po’ troppo alto, Esposito ci mette due secondi in un più a prendere l’ovale e tirarlo giù (è un po’ troppo alto), per arrivarci deve allargarsi leggermente verso la linea laterale e poi rientrare. Così la corsa è più lenta, hogg ha tempo per uno o due passi in più e tenerlo su diventa più facile.

  10. Maggicopinti 23 Marzo 2017, 11:12

    intendevo due decimi di secondo…

  11. Pumba 23 Marzo 2017, 14:07

    Dite quello che vi pare ma secondo me Giambone quella palla l’avrebbe schiacciata in meta…

  12. FILIPPO1975 23 Marzo 2017, 17:27

    Spiace dirlo, ma Venditti ha cannato la partita di brutto…vuoi per sfortuna o incompetenza non sono in grado di giudicare.
    L’unica cosa che gli è riuscita è quella bellissima presa al volo ad una mano a circa metà del secondo tempo.
    Avrebbe segnato la meta se fosse stato al posto di Esposito? Forse scegliendo una linea di corsa diversa; probabilmente non sull’impatto visto che anche Esposito è ben messo….

    • ginomonza 23 Marzo 2017, 18:12

      se Esposito sapesse correre come Campagnaro lo avrebbe messo a sedere il sig. Hogg.
      Io credo che Venditti avrebbe fatto meta ne sono convinto(issimo) ma io sono fuori gara simpatizzando per Venditti 🙂

      • gian 23 Marzo 2017, 19:42

        In effetti venditti se può evitarlo difficilmente impatta dritto come un fuso, cerca sempre un angolo ad uscire dall’impatto diretto, sfruttando così al meglio il fisico, probabilmente, a queste condizioni, lui la faceva, è esattamente quello che rinfaccio di aver sbagliato ad esposito, ed io sono un critico di venditti, invece 🙂

  13. Sankt Pauli Rugby 24 Marzo 2017, 10:03

    Vivo ad Amburgo e ieri sera sono stato a vedere un allenamento del Sankt Pauli perchè era ospite un certo Philippe Saint-Andrè..Allenamento di tutte le squadre dalle giovanili alla femminile alle 2 squadre senior, PSA molto disponibile e che si alternava tra i vari gruppi con esercizi specifici. Sapete su cosa insisteva molto? come il giocatore placcato va a terra ,come deve allungarsi all’indietro e come deve mettere a disposizione il pallone….

    • Jetmarin 25 Marzo 2017, 07:29

      Sicuramente Lovotti di skill ne deve fare.
      Sankt Pauli Rugby sei mai venuto al Topolino a Treviso?

  14. Jetmarin 25 Marzo 2017, 07:27

    i primi due esempi, “andare a terra” e “ostacolare i cacciatori” ci possono stare per far vedere a chi non conosce il gioco che loro sono bravi e noi no.
    Poi se guardiamo la prima clip vediamo che lo scozzese fa un fallo molto evidente per raccogliere il pallone cioè mette le mani a terra e sfrutta l’inerzia dei due “ripulitori” per agganciare la palla, comportamento vietato e normato perché non più sui propri appoggi e non contende la palla, il comportamento consono è agganciarsi direttamente alla palla e cercare di strapparla, se il placcato non la molla è tenuto.
    Guirado ha la fortuna che nessuno dei gallesi voleva contendere quel pallone e comunque una volta placcato non ti potresti muovere più volte in avanti perché toglieresti il tempo ma sopratutto lo spazio al difensore che si ritroverebbe in fuori gioco e quindi non ha modo di contendere.

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