Sei Nazioni 2017: la Francia buca l’Italia. All’Olimpico finisce 18-40

Volevo iniziare scrivendo che “Mi ha mollato lo streaming al 79′ ma penso di non aver perso niente”, invece a questo punto forse era meglio se non lo trovavo neanche e magari facevamo una meta al minuto 😀
Scherzi a parte se non trovano modo di mettere a posto la mischia chiusa rischiamo di prenderle da Usa, Canada, e da quelle del 6N B facendo figure come pochi anni fa quando nelle isole pacifiche abbiamo fatto un paio di partite in cui in chiusa sembrava che dalla nostra parte ci fossero due persone a fare opposizione finta, come negli allenamenti. Poi senza voler infierire su nessuno, ma all’ala provare qualcuno che sembrava arrivato nel giro come Buondonno, Bellini e altri, forse non sarebbe male, e penso ad ali vere e non mediani di mischia con l’11 o il 14 anche perché quando facciamo la nostra bella passerella nel 6N e nei TM con AB e company, avere gente veloce ci puo’ magari evitare qualche meta.
Certo che anche mettendo a posto tutto ciò, al momento e per chissà quanto ancora, giocare con queste squadre, se non sono in periodi particolarmente neri, è veramente come una partita tra dilettanti e professionisti. Diciamo che potrebbero concederci un vantaggio di 20-0 se non più e vincerebbero quasi sempre come già accade.
Chissà cosa si inventeranno tra un po’ di mesi per le interviste, perché in campo vedo difficile inventare qualcosa, COS e company!

Sapete qual è ora la mia preoccupazione?
Nella conferenza stampa COS ha detto che al termine del 6N vedrà Gavazzi per coordinare il da farsi.
Non vorrei che Gavazzi dicesse: “Sentite COS e c.! Se continuiamo a prendere 40-50-60 punti a partita, anche con tutta la propaganda, tra poco non riusciremo più a vendere il prodotto perché anche quelli che urlano: “Siamo stufi di sconfitte onorevoli!” stanno mangiando la foglia. Dobbiamo riuscire a far venire fuori da tutto l’Emisfero Sud 2-3 onesti nerboruti per la mischia e altrettanti trequarti che sappiano almeno incrociare un po’ più velocemente dei nostri, in modo da tornare a perdere almeno un terzo delle partite che giochiamo con le forti (che poi sono quasi le uniche perché altrimenti non mandiamo avanti la baracca e anche per voi non esce più il grano) con 10-20 punti di scarto, almeno quando non sono in forma. In tal maniera potremo ricominciare ad avere qualcosa da far bere alla gente nelle interviste. Quelli penseranno davvero che siamo di nuovo a poca distanza dalle migliori (poveri illusi! In realtà non lo siamo mai stati) e ricomincerà la tiritera di gente che va allo stadio speranzosa, di tv e sponsor, di gente che urla: “Siamo stufi di sconfitte onorevoli!”, “Che scandalo gli arbitri!”, etc.”.
Per forza di cose (questo forse non lo diranno, ma lo dico io) ci allontaneremo sempre di più da essere una grande o quasi grande poiché 3 o 4 appena meglio degli altri (ammesso che lo siano) poco possono fare e i bambini italiani che iniziano a giocare a rugby avranno ancora meno prospettive di ora, che già non ne hanno molte.