La Federazione ha escluso dal Championship lo storico club fondato nel 1895
Il rugby professionistico inglese dice addio ai London Welsh
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Jake Polledri comincia una nuova carriera da allenatore: “Ne ho passate tante, ma sono ancora qui”
Sono stati anni durissimi, sportivamente e umanamente, ma come l'ex terza linea racconta al Telegraph il futuro è ancora tutto da scrivere
La meta di Monty Ioane e il weekend degli altri italiani all’estero
Bella quanto effimera marcatura per l'ala azzurra in un match dove trionfa il Perpignan di Ceccarelli
Quattro Italiani all’estero titolari nel fine settimana di Top 14 e Premiership
Tra gli Azzurri in Top 14 e Premiership, Paolo Garbisi si prende la prima maglia da titolare con Tolone
Pietro Ceccarelli: “Perpignan è un club magnifico, quando giochi qui c’è un’atmosfera folle”
Il pilone azzurro racconta il momento dei catalani e si prepara a sfidare la squadra di Ioane e Page-Relo
Guai fuori e dentro il campo, ma Montpellier dà un’altra possibilità a Mohamed Haouas
L'avanti francese riparte dal club in cui è cresciuto dopo anni molto controversi
Dan Biggar: “Voci sul mio ritiro? Ci sono abituato. Il 2023 è stato veramente difficile”
Il gallese parla di tutto quello che ha attraversato negli ultimi sei mesi
C’era chi proponeva che passassero in Pro12… al posto delle Zebre sarebbero stati perfetti. Quasi.
eccololà, mancava la battuta sulle Zebre!
Il guaio del continuo stillicidio di battute negative è che a forza di parlarne male, quando arriveranno le vere cattive notizie, nessuno se ne accorgerà…..
Hai la coda di paglia.
Era una delle poche battute in favore delle Zebre e non te ne sei neanche accorto.
Banale, scontata e pallosa.
Lasciaci i riferimenti, che quando sarà ora di fare una battuta verremo prima a chiedere una consulenza a te.
Ma l’hai capita? Ho qualche dubbio.
Il problema vero è che ormai c’è sempre qualcuno che le inserisce dentro dappertutto, come il prezzemolo….. ed il pericolo dell’assuefazione = mancata attenzione, si fa sempre più incombente.
Ah, e’ questo il problema vero?
Allora veramente le cose si sono messe per il verso giusto!!! C’e’ da brindare!!!
Se ben ricordi, tempo fa si era proposto di usare London Welsh e London Scottish (o London Irish) per “sostituire” le franchigie Italiane in Pro12, portando al torneo piu’ attenzione, sponsor, pubblico… piu’ soldi. Tutte cose che finora le Italiane non hanno portato.
Tra le societa’ che avevano pubblicamente caldeggiato questa soluzione c’erano proprio i London Welsh.
Adesso questa soluzione mi sembra decisamente piu’ lontana e questo ho sottolineato con il mio intervento.
Se i paladini delle Zebre sono cosi’ impersensibili da dover fare una levata di scudi a prescindere ogni volta che in una risposta si inserisce una parola che inizia per “Z” (anche quando il post, leggendo bene, era a supporto delle Zebre…), mi sembra che stiamo facendo un po’ di confusione oppure abbiamo la coda di paglia.
Resta il fatto che da almeno un anno a questa parte mediaticamente ( ma solo in negativo) si parla troppo spesso della franchigia parmense.
Essendo maliziosi, quasi mai della Benetton, se non per dire che sono sfortunati, che potevano far meglio ed avanti con la sinfonia……
In realta temo, che tuttto il nostro rugby sia malato di una sola cosa: millantato credito del nostro valore. A cominciare dagli emolumenti spropositati dei giocatori in relazione alle loro performance sportive! È stato creato un sistema perverso che costa a tutti troppo, rispetto al valore.
Però di questo non se ne parla quasi mai, il segnale londinese potrebbe invece esserne la cartina al tornasole.
Credo che tu non noti troppo i commenti al vetriolo anti-Treviso perche’ sei legato alle Zebre, ma non mi sembra che abbiano grandi “immunita’”.
Il realta’ non si puo non notare che da troppo, troppo, troppissimo tempo il ricco (diciamolo) bilancio della FIR viene speso in modo sbilanciato per sostenere il rugby professionistico e si ignora il rugby di base. Senonche’ chi gestisce il rugby professionistico (dissanguando il resto del movimento) si lamenta che il resto del movimento (dissanguato) non produce abbastanza giocatori e che quindi quei pochi diventano troppo costosi…
Ma di fatto vengono “retrocessi” in una serie dilettantistica ripartendo con lo stesso nome e ragione sociale oppure finiscono 122 anni di storia?
Non penso che la federazione abbia il potere di sciogliere una società sportiva. Semplicemente li hanno kickati dai loro campionati professionistici.
Una pagina triste per una squadra che non stava andando malissimo
Se non hanno i soldi per continuare è giusto che vadano in un campionato dilettantistico, il passo và fatto secondo la gamba, se sei zoppo….
ghe n’é pì giorni che ‘ugàneghe