Breve, medio e lungo periodo: obiettivi e sfide di Conor O’Shea

Il tecnico irlandese guarda al futuro del movimento. E per il 2019 vuole una squadra “alla Venter”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. frank 24 Gennaio 2017, 08:48

    “Una squadra forte in conquista, aggressiva in difesa, rognosa e scafata quanto basta per farsi rispettare da chiunque. Più cattiva che bella.”

    Tipo quella di Mallett?

    😉

    • fabiogenova 24 Gennaio 2017, 10:47

      Si, con la differenza che adesso hai un calciatore di buon livello ma la mischia meno forte

      • malpensante 25 Gennaio 2017, 09:59

        di seguito presenze, conversioni, punizioni

        Tommaso Allan, 26, 15/21, 25/33, 74%
        Carlo Canna, 14, 6/9, 14/19, 71%
        Luciano Orquera 48 20/24 31/43, 79%

        • Camoto 25 Gennaio 2017, 10:31

          Grande @mal
          Tu tieni quelle della nazionale, io ogni tanto vi aggiorno sul Pro12.
          Maledette statistiche mancanti

          • malpensante 25 Gennaio 2017, 14:09

            Anche a te lo ha ordinato la psicoterapeuta come esercizio per esercitare la pazienza? 🙂

        • fabiogenova 27 Gennaio 2017, 09:32

          Se c’è da fare complimenti a Luciano Orquera sono sempre il primo, Mal, però le statistiche vanno interpretate. Ad esempio, quelle su Canna, guardando a nazionale e pro 12, credo siano migliorate quest’anno in generale. Allan alla Benetton ha sbagliato calci imbarazzanti ad inizio anno, ma ai mondiali credo abbia una percentuale addirittura vicina al 100%. Luciano ne sbaglia una facile alla fine a Firenze che avrebbe potuto regalarci il risultato storico contro una dell’emisfero sud prima di questo novembre. Insomma, le statistiche sono indicative manon risolutive di un problema e con tutto il rispetto (e per quel che mi riguarda anche l’affetto) che ho per Orquera, mi sento di poter dire che il nostro calciatore può ancora migliorarsi e diventare più affidabile di lui.

  2. frank 24 Gennaio 2017, 09:20

    Le Zebre? Non a Calvisano. Parola di Vaccari.

    Grazio Paolo per l’intervista.

    • eclipse 24 Gennaio 2017, 10:46

      No frank,ha detto che Calvisano non è la soluzione ottimale per le Zebre.

    • ginomonza 24 Gennaio 2017, 14:23

      Ma Paolo non è di là?
      Provochi? 😉

    • fracassosandona 24 Gennaio 2017, 16:31

      frank, non capisco se ci sei o ci fai…

      se avessi un bar ti piacerebbe che alcuni tuoi clienti spiegassero a voce alta quanto buono è il caffè che vende il concorrente della porta accanto, specie se il concorrente era tuo socio fino all’altro ieri? immagino di no…

      te lo chiedo per rispetto del lavoro di tutti, di questi qui come di quello di là, evita cortesemente di postare riferimenti incrociati…
      trovo inelegante già postare i link di altri siti…

      non potendoti chiedere di non rivolgere la parola a tizio o a caio, ti chiedo la cortesia quanto meno di non aizzare polemiche di cui nessuno sente il bisogno, ne qui né altrove…
      il seme di zizzania che cade sulla roccia scivola via senza attecchire…

      se non l’hai capita dammi un recapito email che te la rispiego…

      • Camoto 24 Gennaio 2017, 18:18

        Bel discorso!

      • speartacKle 24 Gennaio 2017, 22:22

        condivido lo spirito ma non posso non chidere se lo stesso pensiero l’hai esplicitato anche al buon Gianni Berton che per alcuni giorni ha postato sulla riapertura del baretto sotto ogni articolo, eleganza che si spreca…

      • frank 24 Gennaio 2017, 22:22

        Secondo te Paolo non da un’occhiata qua e la Redazione di Onrugby non da un’occhiata al Grillotalpa?

        Sarebbe quantomeno ingenuo pensarlo.

        Come se i siti fossero segreti, o come se il fatto di leggere uno escluda la possibilità di leggere l’altro.

        Delle volte mi sembra che si giochi a fare i finti santarellini.

        Se leggo un approfondimento o un intervista che qua non ci sono, o viceversa, o magari un articolo di Calanadri, o di Stefano il nero, non posso discuterne qua? O di là?

        Spiegatemi questa logica, perchè non la capisco.

        • fracassosandona 25 Gennaio 2017, 00:35

          Ad impossibilia nemo tenetur

          • frank 25 Gennaio 2017, 09:59

            i brocardi non sei l’unico a capirli 😉

            vedo che non rispondi nel merito a nessuna delle mie domande.

          • fracassosandona 25 Gennaio 2017, 12:11

            Frank se uno lavora in proprio e vive del proprio il problema concorrenza in qualche modo se lo pone.

          • frank 25 Gennaio 2017, 16:49

            Va bene. Allora non faro’ più’ cross-commenting perché altrimenti qualcuno (secondo te) non riesce più a riempire il frigo.

            Pensa che secondo me invece finché le idee sono esposte in modo educato e non arrogante è tutta buona pubblicità..

        • Camoto 25 Gennaio 2017, 10:28

          @frank, di la c’è già spazio per discuterne, incrociare gli argomenti genera solo confusione. Semmai la domanda è contraria, perché se già lo discuti di la devi riportarlo di qua?
          Vale lo stesso per @gianni come segnalato sopra e per l’allusione di @gino dell’ altro giorno sulla verità. Opinioni personali sull’educazione, sembra che alla @redazione non importi.
          Per conto mio sono contento che ci sia un altro sito, è qualcosa che aggiunge uno spazio e non lo toglie a nessuno.

          • frank 25 Gennaio 2017, 11:27

            Anche io sono contento che ci sia un sito in piu’, con una linea editoriale un po’ diversa. Non vedo dove sei il problema.

            Diversificazione dell’informazione e delle fonti. Secondo me certe pippe mentali stanno nella testa di chi certe cose non le gestisce direttamente.

            Se poi chi lancia il sasso dopo si diverte a nascondere la mano..

  3. Jock 24 Gennaio 2017, 10:20

    Premesse, approccio assolutamente eccellenti

  4. jazztrain 24 Gennaio 2017, 10:35

    “Un rugby che sta tornando ad essere sempre più una partita di scacchi.”

    Che bello!

    W gli scacchi!

    🙂

  5. andreac 24 Gennaio 2017, 11:42

    se non riescono questi, diamoci a mucchio. Fiducia incondizionata

  6. western-province 24 Gennaio 2017, 12:09

    calciare è importante ma saper prendere la palla al volo ancora di più, e per quello ci vuole preparazione tecnica e attitudine mentale (coraggio/imprudenza)
    speriamo che non si dimentichino di questo aspetto

  7. cammy 24 Gennaio 2017, 12:25

    Obiettivo serio.. finire una partita sottobreak.. finire almeno due partite senza dare il bonus già nel primo tempo..

  8. Katmandu 24 Gennaio 2017, 12:50

    Posso chiedere una cosa concernente il mango periodo? Aboud stare sicuramente ancora studiando il sistema migliore da armonizzare con le nostre risorse e competenze, ma si sa già qualcosa?

    • Dusty 24 Gennaio 2017, 14:40

      che buono il mango…

      • ginomonza 24 Gennaio 2017, 17:40

        lo adoro il mango!
        ma meglio quello asiatico

        • Hullalla 24 Gennaio 2017, 20:22

          con riso tailandese e latte di cocco?

          • ginomonza 24 Gennaio 2017, 21:44

            Io sono conservatore la frutta mi piace al naturale soprattutto quando è buona ( per me ) come il mango

  9. arali 24 Gennaio 2017, 13:10

    Bravo bravissimo, e …tanti auguri specie per il terzo obiettivo, purtroppo sei in italia dove ognuno ama andare per i fatti suoi

  10. berton gianni 24 Gennaio 2017, 13:30

    Ovvio che la speranza sia di avere già dei bei riscontri fin da questo 6N, però, almeno personalmente, reputo giusto tirar le somme non prima di un triennio.
    Una struttura tecnica di questa caratura e spessore, non l’abbiamo mai neanche sognata.
    Ora confido che si sappia lasciarli lavorare e seminare con la giusta pazienza.
    ( magari per un..doppio quadriennio ! ).

  11. Danthegun 24 Gennaio 2017, 14:46

    Molto bene, sopratutto sentire che il mondiale è un medio termine 🙂

  12. delipe 24 Gennaio 2017, 15:09

    Buonasera,
    Bene, io aspettavo in silenzio, ed ora finalmente si comincia a parlare di obiettivi della squadra e conseguentemente io ragiono in termini contrattualistici anche obiettivi per i nuovi manager !
    Manca ancora e stranamente il pezzetto (anche questo da me richiesto più volte) di quanto ci costano singolarmente i tre moschettieri anglosassoni più l’ultimo arrivato.
    Non comprendo perchè se vogliamo uccidere il dilettantismo in campo perchè non lo facciamo completamente anche fuori dal campo per i manager che paghiamo ? E si che sono anglosassoni eche dovrebbero conoscere bene le regole…non vogliamo manager che si appiattiscano con la prassi italiana di dire e non dire…responsabilità, obiettivi, costi, risultati…
    Caro Presidente Gavazzi, che stimo come vero uomo di rugby ormai da anni, ci informi per favore e chi scrive faccia le domande giuste e annoti nel taccuino e riporti pubblicamente per la pubblica opinione, grazie
    In più aggiungerei che l’italico e insano desiderio e convincimento, da anni ed anni cavalcato da tutti (appassionati, media, dirigenti, giocatori) che un singolo (o quattro) possano risolvere le cose per noi dovrebbero andare di pari passo con impegno e sacrificio di chi va in campo, della presenza della cosidetta “professionalità povera” …sei professionista nell’atteggiamento non perchè guadagni.
    Quando il singolo “marziano” proveniente dall’estero ha ottenuto risultati (e i nomi del passato li conosciamo tutti) l’ha fatto perchè i prodi eroi giocavano alla morte…che significa giocare 80 minuti, sia che vinci di 30 punti sia che perdi di 66 punti, sia che sei al 2 minuto sia che sei al 80 minuto, sia che hai 19 anni sia che ne hai 36…e così via
    Facile parlare da tastiera eh delipe ??? Ma io faccio l’appassionato di rugby e lo faccio umilmente da anni e (forse) con impegno, gli altri facciano il loro. Non si spara a nessuno e tantomeno lo faccio io che sostengo in tanti modi questo sport, ma se si declinano le cose si parte con il piede giusto.
    A proposito di piede (ah quell’amato piede tattico che abbiamo perso, tra moderni calcioni per aria di game plan da rispettare, che ci faceva conquistare terreno al momento giusto, in maniera morbida pulita ed inaspettata proprio come una trionfale scacchiera, o che ci dava sostegno morale segnando punti) quale piano si sta mettendo in pratica per costruire e supportare dieci, quindici aperture italiane? Aspetto lumi. Tutto è delegato a Mike Catt ? A mio parere non basta affatto ! Si tratta di obiettivo strategico fondamentale, fallito da molti in passato.
    Molto gradito l’ultimo obiettivo che è poi l’unico che mi interessa realmente venga realizzato in questo momento storico di profonda crisi del rugby italiano da chi viene a lavorare per noi.
    Creare una struttura di giocatori partendo dal territorio e dalle società che sono il fulcro di tutto. Risorse e ricerca imprenditoriale. In tutto il mondo il rugby può essere un affare solo da noi è ancora solo (e grazie a Dio) cuore ?
    In questo momento me ne frego delle vittorie (rinuncio a battere anche l’Inghilterra a Roma o a Twickenham di20 punti cosa che sogno ogni mese almeno una notte…) ma vorrei crescere come movimento e dare il giusto spazio a questo sport che mi ha dato tanto e tanto può dare ancora.
    Caro Conor O’Shea, la mia umile opinione, è che solo realizzando il terzo otterrai (anche per chi verrà dopo di te) gli altri due vitanaturaldurante e non sporadicamente…diversamente saremo alla ricerca di un altro “marziano”, in un altro giro e in un’altra giostra (o navicella).
    Buon VI Nazioni a tutti !
    FORZA ITALIA DEL RUGBY e FORZA CAMPIONATO NAZIONALE
    Cordialità

    • fr78it 24 Gennaio 2017, 17:11

      Sintetizzo il mio pensiero: il professionismo si fa prima di tutto con i soldi e subito dopo usandoli bene. Se usi bene un milione di € puoi competere con chi ne usa 2,3 … 5? .. ma non puoi competere con chi ne usa 50 !
      Leggevo che il club più ricco di francia ha se non vado errato un budget di circa 35Milioni di € il che fa pensare che la FIR (bilancio in perdita da 40 milioni di € ?! ) valga economicamente quanto un singolo club francese.
      Nel bel paese abbiamo oggi due club professionistici di cui uno fallisce ogni 2/3 anni e l’altro ha di fatto ha smesso di investire da almeno 6/7 anni.
      Siccome ho iniziato con “sintetizzo” vedo di chiudere il pensiero: primo obiettivo deve essere l’aumento del budget a disposizione, non serve a niente litigare sulle decine di idee che ognuno ha e che ritiene migliori, serve che chi può mettere in pratica qualche azione lo faccia e lo faccia perseguendo il fine di un aumento di quel budget.

    • Sergio Martin 25 Gennaio 2017, 00:58

      Pure tu sogni la notte di vincere contro l’Inghilterra a Twickenham? Anch’io…Ho provato con la camomilla, ma non fa effetto. Mia moglie, poi, si incacchia perchè produco un bagno di sudore…

  13. Jock 24 Gennaio 2017, 15:23

    Cosa vuol dire?

  14. mamo 24 Gennaio 2017, 15:25

    OT per @Camoto.
    E’ vero che nella fotografia pubblicata ieri, Venter appariva non perplesso, di più.
    Altrettanto vero che l’ottimismo di O’Shea è evidentemente contagioso: guardalo in questa come sorride (quasi) felice.
    Nella speranza che questa non sia la sua reazione all’affermazione di COS “..e ho anche detto che faremo paura a tutti” e giù a sbaccanarsi 😉

    Ovviamente scherzo perché adoro il buon COS.

    • Camoto 24 Gennaio 2017, 16:24

      Diciamo che secondo me per ora è così:
      Venter è preoccupato perché sarà lui a preoccuparsi della difesa
      Catt non si fa fotografare perché è responsabile dell’unico piano di gioco dell’Italia, calci e se capita, ancora calci
      COS se la ride perché per ora fanno tutto gli altri due 🙂

      • fracassosandona 24 Gennaio 2017, 16:37

        Feb- Mar a Roma.
        APR MAG il medico in SAF.
        Giugno tour in Australia.
        Luglio Ottobre medico in Saf.
        Novembre a Roma.
        Dicembre Gennaio in SAF.

        Venter preferisce l’inverno.

        • mamo 24 Gennaio 2017, 16:47

          Ciao Pres,
          oppure l’espressione di ieri era proprio perché si è accorto, in ritardo, che accettando l’incarico si è sputtanato due estati ..

        • Camoto 24 Gennaio 2017, 17:19

          Allora te credo che era triste

      • mamo 24 Gennaio 2017, 16:45

        Questa, Camoto, è cattivissimissima 😀

    • mauro 24 Gennaio 2017, 19:53

      ma più che ottimista a me sembra soddisfatto e satollo: vedi la pronunciata rotondità sotto maglietta.
      La piacevolezza dello stare in Italia si manifesta già… 😉

      • mamo 24 Gennaio 2017, 20:58

        Ciao Mauro,
        l’avevo notato. Ma quando l’abbiamo incrociato al Monigo (e aveva una maglietta perché era ancora estate) sembrava asciuttissimo.

        • mamo 24 Gennaio 2017, 21:00

          … Giusto. Cinque mesi di gradevolezza in più. Ci sta.

  15. macomemai 24 Gennaio 2017, 15:48

    io vorrei che i primi in campo giocassero alla morte, ma principalmente che i cambi ( che ai miei tempi erano praticamente inesistenti) entrassero non come rassegnate seconde scelte vittime di una partita giocata da altri, ma come forze nuove, fresche, in grado di ribaltare un eventuale risultato negativo, o difendere con tutte le loro possibilità quanto messo in cascina. Forza ragazzi!

  16. Il Bonzo Tama 24 Gennaio 2017, 17:52

    ragazzi, sul sito del 6 nazioni c’è il fantasy game, una sorta di fantarugby sul 6 nazioni, se volete partecipate iscrivetevi, ho creato il torneo personalizzato per gli utenti di onrugby. Cercate il nome “Onrugby Torunament” e la password è FWS82

  17. balin 24 Gennaio 2017, 18:01

    Fate quel che volete, ma sappiate che qui c’è gente che aspetta da diciott’anni , che crede a quel che diceva Keynes “nel lungo periodo saremo tutti morti” e che prima di allora vorrebbe vedere esaudito almeno un po’ del sogno rugbistico italiano

  18. medianoscarso 24 Gennaio 2017, 22:33

    Buonasera, ho avuto modo di Ascoltarec COS ad un convegno al quale era stato invitato a dicembre. Del suo discorso, in merito alla necessità di programmare mi hanno colpito alcune cose:
    1) obiettivi a breve termine: reggere sul piano fisico, perché è la cosa più semplice e veloce. Vuole una squadra che per 80 min possa essere sul pezzo. Ci ha fatto vedere alcuni video nei quali ha sottolineato che tipo di “body language” esige.
    2) medio termine: la parola d’ordine è stata confidenza, qualcosa che va oltre l’atteggiamento, cioè la capacità di giocare il proprio rugby con serenità, prendere le decisioni giuste al momento giusto.
    3) lungo termine: COS ha focalizzato l’attenzione sull’esigenza di investire il meglio delle risorse umane e non nei più piccoli.
    Ultima cosa ha chiuso il suo intervento smontando il paradigma del “no buoni pe rugby ” sostenendo che gli italiani hanno una cosa che altri non hanno: la passione. Se saremo in grado di incanalarla in un sistema ordinato ci toglieremo grosse soddisfazioni.
    É una persona assolutamente valida, gli auguro il meglio anche se la missione é delle più difficili!

  19. Sergio Martin 25 Gennaio 2017, 01:03

    Ieri sono andato agli allenamenti aperti. Mancava Favaro e, vabbe’, questo si sapeva… Però Mbanda’ si stava allenando insieme agli altri, pur avendo un dito steccato. C’era anche Brendan Venter. Si sono allenati facendo una partita leggera prima in largo e poi in lungo nel campo, per provare varie situazioni di gioco. Venter e Catt stanno facendo un lavorone. I giocatori hanno provato per un bel po’ di tempo i calci lunghi tra un estremo e l’altro, con Palazzani che era schierato estremo in una delle due squadre, e la risalita per fare pressione. Tra parentesi, i coach partecipavano e Mike Catt se la cava ancora bene con i calci… Curiosita’: il Condor si è prodotto – da ottimo estremo – in una presa plastica, solo che gli è partito il piede ed è scivolato a terra. La caduta del Condor… 🙂 E’ stato il primo a riderne, quando si è rialzato. Un amico della stampa che ho incontrato li’ mi ha detto che nell’ambiente c’e’ entusiasmo. Speriamo bene…

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