Abbiamo analizzato alcune soluzioni di gioco messe in pratica da Calvisano contro San Donà
Come battere una difesa rovesciata? A lezione da coach Brunello
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Questi sono articoli di una utilità assoluta. servono a far crescere anche il lettore occasionale e tolgono spazio a inutili discussioni di lana caprina che spesso avvengono sul blog.
Molto interessante.
A onor del vero sono più o meno le soluzioni adottate all’ultimo 6 nazioni da Brunel contro Francia e Inghilterra.
Bravo Brunello, spero che nelle giornate successive si dia spazio agli approfondimenti per le altre partite.
Articolo molto interessante come quelli della stessa ” serie ” publicati in precedenza . Solo una piccola osservazione di tipo pragmatico : chiaro che bisogna avere un idea tattica , ma tutto funziona se si ha una corretta esecuzione del gesto tecnico , tutto bello è interessante ….. , ma se non hai le capacità tecniche nell’ esecuzione dei fondamentali . Secondo me spesso le sconfitte delle nostre Nazionali sono figlie di una non padronanza del gesto tecnico più che di errori tattici o di gestione del match .
La soluzione del ball carrier a vuoto è sicuramente ottima ma spesso, se non eseguita con attenzione, sconfina in un fallo di ostruzione sulla 3 guardia.
Che poi è cosa voluta e fa parte dei modi per creare i buchi in attacco, anche perché il blocco non è praticamente mai sanzionato.
Bell’articolo complimenti, mi viene spontaneo un commento pero. E’ vero Calvisano ha preparato la partita in modo ottimo, ma c’è anche da dire che molto spesso le mete sono arrivate per placcaggi sbagliati nell’1 contro 1.
Ad esempio l’ultima meta di Susio, quella del calcetto dopo il cambio di gioco, è una meta bellissima e sicuramente studiata in allenamento, però va anche detto che c’è l’errore del difensore di San Donà sull’ala di Calvisano nell’1 contro 1.
Quindi in generale vale la regola che la cosa più importante , nel bene e nel male , è la corretta esecuzione del gesto tecnico e dei fondamenti .
Più che attacchi belli mi sembrano difese orribili.
In più, ma questa non è una novità, è tutto fatto a 10 all’ora. Nei campionati veri si fa a 100 all’ora.
x du preez: giustissimo che l ala del san Donà non placca ma Susio aveva 3 sostegni e quindi in caso di placcaggio poteva anche servire i compagni. Credo vada apprezzata la costruzione del movimento poi gli interpreti devono adattarsi alla situazione ….. difensore che arriva per niente determinato era giusto sfidarlo!!!
Bravo l allenatore e bravi i giocatori del calvisano ! Pessimo Bortolussi !
Primo: Brunello è lo stesso dell’anno scorso con la differenza che l’anno scorso un n°10 in grado di eseguire il tocco di tomaia con la precisione necessaria a far rotolare la palla oltre la linea dei difensori non l’aveva. Quest’anno almeno 1-2 mete a partita vengono eseguite così.
Secondo: ad ogni gioco di attacco ben eseguito corrisponde sempre una defaillance difensiva e viceversa.In qualunque campionato e a qualunque latitudine.
Terzo: il problema è sempre di testa ancor prima che tecnico e Venerdi 23 il S.Donà non è mai stato in partita e quindi tutto è sembrato troppo facile.
Quarto: lamentarsi della non sufficiente velocità di esecuzione delle giocate e del gioco in generale significa non conoscere questo campionato.
Non conoscere questo campionato cosa vorrebbe dire? Che sono tutti velocissimi o che c’è il limite di velocità di 10 all’ora e chi lo supera viene multato?
Complimenti per l’articolo molto ben fatto e soprattutto di facile fruizione, ma volevo spezzare un’arancia (cit) in favore dei veneti
Inutile dire che ci son placcaggi sbagliati, ma il danno é stato fatto prima nella fasi in cui Calvisano ha ha girato la prima linea di difesa. Li il difensore si trova nella con dizione peggiore in cui non sa su chi difendere e non ha la necessaria aggressività per abbattere l’uomo portatore di palla
Se vogliamo essere precisi l’errore é stato fatto nel troppo spazio lasciato ai lombardi per aggirare la difesa rovesciata ma li troviamo la velocità di esecuzione della cerniera mediano di mischia e primo ricevitore che ha preso la decisione corretta (grazie al ricevitore che detta bene i tempi)
Insomma una difesa che invece di anticipare si è fatta anticipare.
tutto vero ma Calvisano la partita l’ha vinta a suon di driving maul, collisioni vinte e aggressività nei punti di incontro
ero a san donà.posto che la differenza tra le 2 squadre è abissale e che calvisano x san donà vale gli all blacks,l approccio mentale del 15 di san donà è stato come quello di un toro che và al macello,vittima sacrificale designata dal calendario.nelle maul san donà non opponeva resistenza se non un appoggio che definirei di situazione.nei punti di incontro idem.credo che il lafert se la possa giocare meglio perdendo ma a testa alta,come ha fatto a rovigo pareggiando e giocandosela.ovviamente calvisano è meglio di rovigo,però ce la si può giocare con più carattere.
Bel articolo. Spero di leggerne altri di questo tipo.