Sacrificio, difesa e reazione positiva agli errori. E gli Springboks andarono al tappeto

Le parole di Venditti, Biagi e Bronzini raccontano il successo di Firenze. Che si rifletterà anche sulle franchigie

COMMENTI DEI LETTORI
  1. geo 21 Novembre 2016, 09:32

    E’ bello sentirli parlare di “allenatori”. Finalmente uno staff

  2. fracassosandona 21 Novembre 2016, 09:53

    riusciamo a tenercelo altri tre anni questo qui?
    http://www.planetrugby.com/news/venter-didnt-revel-in-bok-defeat/

    eventualmente anche una clinica a Verona che gli dia un lavoretto da medico giusto a metà strada tra Parma e Treviso…

    • LiukMarc 21 Novembre 2016, 10:55

      Temo che dopo questa Venter – se in Saf non sono completamente rimbecilliti di colpo – se lo riprenda la sua madrepatria, altrimenti son d’accordo presidente, lui è uno di quelli che ci serve sul serio, a tutti i livelli

    • Hullalla 21 Novembre 2016, 13:12

      E’ bello leggere che nel 2016 un allenatore di rugby di prima fascia mette ancora al primo posto il suo lavoro di medico e la sua famiglia.
      Credevo che fossero cose d’altri tempi.

  3. edopardo 21 Novembre 2016, 10:26

    Cmq Bronzini e quasi una terza aggiunta placca e cerca il contatto come pochi mm..

    • M. 21 Novembre 2016, 10:29

      Ricordo un suo turnover magistrale, pareva mauro bergamasco….

    • ermy 21 Novembre 2016, 14:04

      Peccato che quando lo faceva anche Lucchese, a volte MoM per questo, venisse additato come un brocco… ora TV con i due in nazionale, metti solo che anche Tebaldi abbia il raffreddore, manderà qualcuno a prendere un caffè al bar??? 😉

      • frank 21 Novembre 2016, 14:09

        Mi dispiace per Lucchese 🙁

      • mauro 21 Novembre 2016, 15:04

        Disse il buon vecchio @malpensante che la più grande disgrazia per un MM è partecipare alla ruck. Avo metteva la testa e il cuore dove tanti suoi compagni non mettevano neanche le scarpe, ha portato fuori dalle ruck diversi palloni ma era necessario dare un posto a Tebaldi. Come si sa a Treviso le comparse di “Quo Vado” godono di privilegi…

        • malpensante 21 Novembre 2016, 15:40

          Non per lui, che si diverte pure. E magari si diverte anche il pilone che la raccoglie e la passa con rapidità, precisione e intelligenza.

  4. Superignazzio 21 Novembre 2016, 10:48

    Non c’è che dire, rimettere in piedi una squadra asfaltata 68-10 in casa vuol dire saper cosa fare e cosa dire nei momenti e alle persone giuste e avere le idee ben chiare, perchè altrimenti non si spiega
    Citando COS prima della Nuova Zelanda, i ragazzi devono giocare secondo quanto stabilito dal game plan e se si vince o si perde non è colpa loro ma colpa dello staff… signor Conor O’ Shea & staff complimenti

  5. LiukMarc 21 Novembre 2016, 10:53

    Ma Munari è rimasto senza voce? Un suo tinello sarebbe uno spettacolo (ho ancora in testa quel crosskick di Benvenuti a Bisegni e il suo “nooo, era buonooo”…) 😀

  6. Du Preez 21 Novembre 2016, 10:59

    Come sempre andrò controcorrente ma come sempre in Italia,parlando di rugby, quando si vince una partita sembra che tutto si sia sistemato..io adesso vorrei dire..abbiamo preso 70 punti dagli all blacks e sembravano una squadra di serie c adesso abbiamo vinto contro un sud Africa onestamente imbarazzante e si vede già che tutto è cambiato..adesso siamo più forti siamo bravi..ma per favore dai un po di coerenza..io penso solo che oshea dovrà essere molto bravo a tenere i giocatori con i piedi per terra..se no con Tonga rischiamo

    • spider 21 Novembre 2016, 11:40

      Mi trovi d’accordo. Giusta l’esaltazione della vittoria, ne aveva bisogno il movimento e gli stessi giocatori. Ma facciamo gli uomini di rugby fino in fondo: nel nostro sport non si inventa nulla, se un giorno ne prendi una cinquantina dalla ranking 1 e poi batti la ranking 4, non sei automaticamente a quel livello.
      Ed è giusto tenere i piedi per terra, anche perchè nella storicità dell’evento, abbiamo superato un SA che sta affrontando problemi rilevanti, di gioco, di allenatore, anche sociali.

  7. Alessandro77 21 Novembre 2016, 11:14

    Io ero allo stadio a Roma. Ho visto un’Italia pessima, sicuramente la peggiore come attitudine rispetto alle ultime sfide contro gli all blacks. Ho criticato aspramente la squadra dopo quella partita e non ho visto i punti positivi rimarcati dallo staff. Ora sono strafelice di essermi sbagliato, per i ragazzi, per lo staff e anche per il pubblico. Ci voleva proprio. Godiamoci questa vittoria!
    Allo stessi tempo però bisogna essere consapevoli che senza continuità, non abbiamo fatto nulla e nulla cambierà. Solo una prestazione convincente con Tonga e un’inversione di tendenza delle franchigie può veramente dirci se siamo o no sulla strada giusta. Nel 2013 Nazionale e Benetton volavano, abbiamo visto com’è finita l’era Brunel…
    Avanti così, coraggio e fame di successi!

    • LiukMarc 21 Novembre 2016, 11:25

      Sono d’accordo con il non montarsi la testa ovviamente (anche con quanto dice @DuPreez più sopra) e con il fatto che serve continuità. Con l’era Brunel però mi sembra ci sia, tra le altre cose (che sono diverse come attitudine e comunicazione dello staff) una differenza data dal parco giocatori: non vorrei sbagliarmi, ma molti giocatori prima o con la fine del quadriennio Brunel avrebbero anche visto la loro carriera internazionale chiudersi (per sopraggiunti limiti di età direi), mentre qui stiamo parlando di una larghissima fetta di nazionale che andrà ben oltre i prossimi 4 anni

    • gsp 21 Novembre 2016, 14:53

      come attitudine no pero’. davvero abbiamo visto molto, molto di peggio all’olimpico.

    • San Isidro 21 Novembre 2016, 23:21

      pienamente d’accordo @Alessandro…

    • sonnyrollins 22 Novembre 2016, 13:44

      è per questo che noi non siamo nello staff, perchè non osserviamo ciò che bisogna osservare e non vediamo quello che c’è da vedere, e neanche sappiamo ciò che il coach ha chiesto ai giocatori. Siamo come i genitori che non sono in classe e pretendono di spiegare all’insegnante cosa deve fare in classe.

      • San Isidro 23 Novembre 2016, 00:13

        scusa, ma stai dicendo delle ovvietà, stando a quello che scrivi allora non si dovrebbe più commentare…naturalmente nessuno può sapere quello che chiede O’Shea ai suoi nè tanto meno conoscere i motivi delle sue scelte tecniche (a meno che non ce li spieghi lui stesso mediante conferenza stampa), ma in base a ciò che si vede ognuno ha tutto il diritto di farsi delle opinioni e di esprimerle (in modo civile chiaramente)…

  8. gsp 21 Novembre 2016, 11:42

    forse sono di parte perche’ Bevenuti a me e’ sempre piaciuto, pero’ sabato ha dimostrato che puo’ e sa fare tutto. correre, passare, calciare anche difendere. speriamo abbia voglia, perche’ di giocatori con la sua classe e qualita’ fisiche ce ne sono pochi.

  9. franzele 21 Novembre 2016, 12:14

    Non si devono montare la testa, devono essere consapevoli di potersela giocare con tutti. Le vittorie danno fiducia.

  10. Du Preez 21 Novembre 2016, 12:32

    Sembravamo noi non gli all blacks una squadra di serie c mi correggo

  11. Katmandu 21 Novembre 2016, 12:35

    Secondo me gli azzurri han impostato la stessa gara di Roma con una piccola differenza, affinata dall’esperienza proprio della gara romana, i calci erano più precisi e con una maggior pressione sul punto di caduta tutto qua

    • gsp 21 Novembre 2016, 14:38

      kat si, c’e’ stata la pratica in piu’. per cui puo’ essere che il gameplan disastroso contro NZ (lo dice il risultato) ha pagato nel lungo termine, ed ha pagato l’avere le idee chiare e non cambiare idea alle prime imbarcate. altro indizio e’ che il calcio e salita sono marchio di fabbrica di Venter.

      ma e’ anche vero che la NZ non e’ il SAF, e quindi la loro velocita’ d’esecuzion e e di punirti e’ leggermente diversa.

    • San Isidro 21 Novembre 2016, 23:28

      beh, qualche calcio a Firenze è stato proprio alla cavolo e abbiamo regalato più di una volta il possesso al SA, il nostro gioco al piede deve ancora migliorare…

  12. Giorgio Brera 21 Novembre 2016, 13:00

    Dopo aver rivisto la partita sul Tubo, qualche considerazione “a freddo”.
    E’ vero, una rondine non fa primavera. Forse perderemo o giocheremo male con Tonga e faremo un 6N di m***a. Ma, ragazzi, lo scalpo dei Boks in bacheca intanto c’è ed è tanta, tanta roba. Anche se COS dice giustamente che è solo un punto di partenza, giocare e vincere partite così è uno dei motivi per cui si gioca, si organizza una nazionale e si lavora.
    E’ vero, questa vittoria è arrivata in un momento inaspettato. Non c’era mezzo segnale mezzo che indicasse una prova del genere. Né da parte della squadra nazionale né dal movimento rugbystico itaiano: FIR, franchige, Eccellenza, talento medio percepito dei nostri giocatori, televisione che si è dimenticata, anzi disfatta, del rugby, ecc., onestamente uno dei momenti più bui della nostra storia. Ma, senza facili ottimismi, è la dimostrazione che lo sport è così, non si improvvisa nulla, ma poi il campo parla lui.
    E’ vero, il SAF è capitato a Firenze in una situazione veramente preoccupante. Lo si sapeva, ma ci si poteva aspettare una reazione da parte loro. Buon per noi che non c’è stata. Però se si legge qualche nome in quella formazione, formata a onor del vero anche da giocatori onestamente brocchetti, c’era da farsi tremare i polsi. Vedere Favaro, giocatore che per tanti motivi mi ha sempre fatto incazzare in passato, giocare al livello di un vero flanker che scava, placca, sfonda come li vediamo di solito solo sotto l’equatore o Oltre Manica, bhe, significa che un certo livello lo si può raggiungere. Uno che non mi fa rimpiagere le terze irlandesi è una cosa grossa… Spunto di riflessione. Merito di COS, può darsi, ma da dove cavolo è saltato fuori un Favaro così? I più navigati potranno vantare di averlo previsto, tanto di cappello, ma dopo le ultime uscite pensare che in nazionale ci fosse uno capace di una prestazione del genere era onestamente impensabile per chi non aveva la sfera magica.

    Detto ciò, a me sembra che il modo migliore per capitalizzare questa vittoria, insperata, improbabile, impensabile, non è tanto “pretendere” dalla nazionale italiana gli stessi risultati nelle prossime partite. Potremmo andare incontro a una bella delusione. Credo che il miglior modo sia portare quella consapevolezza acquisita in campo soprattutto nelle franchige, nei club. I nostri devono tornare a Parma e Treviso e dire ai propri compagni: “Ehi, io sono uno di quelli che ha battuto il SAF di Habana, le Roux, de Jeger.” E di gente così ce n’è una decina per franchigia, più di mezza squadra. Non per vanto, non per sbrodolarsi addosso, ma per dire: “Questo è il livello che da oggi dobbiamo pretendere da noi. Io c’ero quando abbiamo battuto i Boks, che paura mi possono fare Cardiff o Edimburgo o gli Scarlets o la seconda squadra del Leinster?” Perché è lì, nel Pro12, che si deve ricominciare a fare sul serio, a vincere a giocare alla pari con le altre, a scalare la classifica, a relegare qualcun altro al fondo della tabella. Perché per far crescere il movimento è necessario vincere, perché vincere porta visibilità, porta pubblico, porta soldi, porta mezza colonna in più nell’ultima pagina della Gazzetta, porta magari un contratto televisivo a settembre e non a novembre inoltrato quando ormai le svendite sono finite e si cede il pacchetto delle partite a un prezzo da asta fallimetare. Rimettere in moto la macchina, IMHO, deve essere fatto partendo dalle franchige, perché ormai la nazionale da sola e le 3-4 partite all’anno all’Oilimpico non bastano più (tato che gli spalti quest’anno non erano propiamente pieni). Il futuro è lì, nel vedere aumentare impercettibilmente ma significativamente i punti in Pro12. Che poi si tratti di una o due o tre franchige è un tecnicismo, importante certamente, ma non quanto la convinzione di esserci e di far di tutto per vincere sapendo di poterlo fare.

    • millo 21 Novembre 2016, 13:43

      Sacrosanto! Ed e’ anche vero che il lavoro fatto insieme allo staff tecnico della nazionale deve essere continuo nelle franchigie e nelle squadre di Eccellenza, permettendo a tutto il movimento di sfruttare la non ordinaria opportunità di lavorare con degli allenatori di I livello. Solo così si cresce …

    • frank 21 Novembre 2016, 15:03

      Beh Favaro è un guerriero. Secondo me nelle ultime uscite con la Nazionale era venuta a mancare una componente di stima e fiducia con parte dello staff (magari sbaglio).

    • kinky 21 Novembre 2016, 17:08

      Giorgio Brera, per cortesia mi piropi dare il link della partita perchè su YouTube non l’ho trovata. L’ho vista al Franchi ma voglio assolutamente riguardarla in tv. grazie

  13. Du Preez 21 Novembre 2016, 13:07

    Ma sul fatto che le vittorie fanno morale penso che nessuno possa discutere..è vero poi il fatto che abbiamo pur sempre vinto contro il sud Africa( veramente messo male) però è anche giusto approfittare delle debolezze altrui..però ripeto secondo me per Oshea sarà molto difficile questa settimana da preparare perché non sarà facile tenere i piedi per terra e non sottovalutare Tonga che certo non è una squadra proprio imbattibile..Oshea però mi piace e mi sta anche simpatico a pelle

  14. leo64 21 Novembre 2016, 13:16

    Bronzini anche contro gli AB non si era tirato indietro proprio bravo. Comunque di strada ce né ancora tanta da fare per diventare una squadra competitiva. Altro passo le Franchigie devono diventare competitive .

  15. TESTAOVALE 21 Novembre 2016, 13:22

    importantissimo vincere con TONGA e sara’ durissima , i BOKS non erano al 100% , esempio DE JAGER a mio parere la2 piu’ forte in circolazione non pervenuta , quindi ragazzi vincere la prossima grazieeeeeeeeee

  16. Danthegun 21 Novembre 2016, 14:45

    Serve assolutamente una vittoria con Tonga per dimostrare che questa vittoria non è un fuoco di paglia e per approcciarci al 6 nazioni come una squadra non più materasso.

    Dai test match mi pare che esca rafforzata anche la Scozia, nostra eterna rivale, ma invece più in difficoltà mi sembra il Galles

    Ci sarà da divertirsi.

    • frank 21 Novembre 2016, 14:54

      Galles in difficoltà…..forse segnano poco ma in difesa sono solidi.

      • cammy 21 Novembre 2016, 15:43

        Nell’ultima non c’erano tutte le prime scelte..

        • frank 21 Novembre 2016, 16:15

          va beh nemmeno da noi se per questo. le infermerie piene ormai sono (quasi) una costante in questo turborugby

  17. LiukMarc 21 Novembre 2016, 15:27

    Comunque leggevo un po’ di statistiche, e vincere una partita così, con minor possesso, territorio, corse (e metri di corsa), metri fatti, passaggi, breaks e difensori battuti e set pieces vincenti dell’avversario è davvero una cosa che colpisce.
    (Giusto per, Minto 16 placcaggi, Biagi, Favaro e McLean 12. Mostruosi)

  18. panda 21 Novembre 2016, 15:51

    Tutti non hanno considerato una cosa importante.
    Finalmente un campo piccolo.
    L’ Olimpico è troppo grande per il nostro tipo di gioco e per i nostri giocatori.
    Nessuno di voi ha notato un peggioramento dei nostri risultati dal passaggio Flaminio, Olimpico.
    l’ Olimpico è buono solo per gli incassi.
    Si vede malissimo, il pubblico è troppo lontano, viene riempito da persone completamente a digiuno di ogni regola.
    Nel campo largo bisogna avere 3/4 con grande penetrazione, calciatori dalla lunghissima e precisa gittata. Tutte qualità dove siamo nettamente inferiori alle nazionali Tier 1.
    In un campo piccolo bisogna saper difendere intorno al raggruppamento e noi lo sappiamo fare abbastanza bene.
    Vorrei un vostro parere.
    Ultima considerazione:
    Come mai la prima linea del secondo tempo è risultata forte con di fronte i Sudafricani e nel Benetton sembra sempre in difficoltà?
    Fossi allenatore della mischia chiusa del Benetton mi farei qualche domanda.
    Questo particolare lo avete notato anche voi?

    • frank 21 Novembre 2016, 16:19

      “L’ Olimpico è troppo grande per il nostro tipo di gioco e per i nostri giocatori.”

      E ancora: “Nel campo largo bisogna avere 3/4 con grande penetrazione, calciatori dalla lunghissima e precisa gittata.”

      E non contento: “In un campo piccolo bisogna saper difendere intorno al raggruppamento e noi lo sappiamo fare abbastanza bene.”

      Olimpico: 7140 mquadrati (105×68)

      Franchi: 7140 mquadrati (105×68)

      Si puö sapere di cosa tu stia parlando, per cortesia?

      • panda 21 Novembre 2016, 17:09

        Non capisco questo tono.
        Visto che sei così ferrato su tutto, vuoi negare il nostro gioco sia sempre stato migliore nei raggruppamenti o intorno ai raggruppamenti?
        Vuoi negare che la nostra linea di trequarti, compreso l’ estremo è sempre stata un punto debole sia nei confronti delle nazionali Tier 1 ed anche a livello di franchigie?
        Ho visto quasi tutte le partite sia all’ Olimpico sia al Flaminio, non hai notato una certa difficoltà in più all’ Olimpico?
        I nostri calciatori, escluso Dominguez, hanno sempre avuto la stessa potenza e la stessa precisione di calcio dei nostri avversari del 6 nazioni?
        In quante partite degli ultimi 5 anni si sarebbe potuto eleggere come migliore in campo per i nostri un trequarti invece di un avanti? ( non fa testo l’ ultima partita dove Padovani è stato generosamente eletto migliore in campo al posto di Favaro)

        • frank 21 Novembre 2016, 18:37

          Caro Panda, scusa se il mio tono non ti aggrada. Quello che non mi piace è leggere sovente opinioni spacciate come fatti inconfutabili.

          Nello specifico la mia domanda è:

          possiede l’Artemio Franchi un terreno di gioco piu’ stretto dell’Olimpico di Roma, si’ o no?

          Perchè a quanto mi sia dato leggere tu non citi numeri precisi, ma elenchi opinioni.

          In secundis, dove hai letto che io abbia negato che “il nostro gioco sia sempre stato migliore nei raggruppamenti o intorno ai raggruppamenti”, e ancora “che la nostra linea di trequarti, compreso l’ estremo è sempre stata un punto debole sia nei confronti delle nazionali Tier 1 ed anche a livello di franchigie”.

          Cortesemente non mettermi in bocca parole che non ho espresso, ma attieniti ai fatti, alle cifre, a valori misurabili.

          Altrimenti ci vediamo al bar a fare una gara di rutti e per me va bene lo stesso.

          • panda 21 Novembre 2016, 19:26

            Scusa anche me per i toni, io mi riferivo a quanto detto in diretta dal nostro commentatore ed al fatto che il passaggio dal Flaminio all’ Olimpico sia stato traumatico per la nostra squadra.
            Mi fa piacere che anche tu pensi che il nostro punto debole sono la linea trequarti ed i calciatori.
            Questo volevo intendere nel primo commento, e, capendo male, ho interpretato il tuo ” non contento” come un irridente commento circa le stupidaggini dette da me.
            comunque mai arrabbiato con chi ama discutere di rugby.

      • gsp 21 Novembre 2016, 17:42

        appoggio Frank! anzi voto si a Frank!

      • gsp 21 Novembre 2016, 17:43

        aggiungo, da tribune e distinti a Roma si vede da paura.

        • San Isidro 21 Novembre 2016, 23:54

          Peppe, all’Olimpico non si vede così male nemmeno in curva, non sarà come il Flaminio, ma la partita la si guarda decentemente, tutte ‘ste storie che all’Olimpico si vede male mi sembrano abbastanza esagerate, come se si fosse a un km dal campo…

      • balin 21 Novembre 2016, 18:03

        Probabilmente panda si riferisce a quanto detto da munari in TV sabato scorso, è stato lui a dire del franchi con terreno da gioco “stretto” così come lo è pure il campo dei Leicester Tigers.
        Già che ci siamo quanto è largo il campo di Padova?

        • Pumba 21 Novembre 2016, 18:28

          Infatti mi ricordavo anche io che la storia del campo piccolo era stata tirata fuori da Munari. Aggiungendo che per giocare a Firenze è stata fatta una deroga ad hoc , fonte sempre Munari… senza contare che il 105 X 68 che si trova su internet mi puzza di copia incolla … Io almeno avendolo frequentato per vedere l’odiato gioco della palla tonda , ho sempre saputo che il Franchi è leggermente più piccolo di altri stadi anche se da alcuni siti non pare così.
          Detto questo da lì a dimostrare che sia stato un aiuto per vincere è un’altra storia

          • frank 21 Novembre 2016, 18:41

            Secondo me sabato abbiamo vinto perchè abbiamo mantenuto il sangue freddo e la coesione, e in definitiva commesso meno ero del Sudafrica.

            Che il terreno di gioco sia piu’ stretto io non l’ho verificato con la cordella metrica.

            Tu si’?

          • frank 21 Novembre 2016, 19:00

            *commesso meno errori, non meno “ero”

            😀

          • Pumba 21 Novembre 2016, 19:01

            Era solo ad integrazione. Ricordando le parole di Munari sono andato ad informarmi ed in più ho riportato la mia esperienza personale. Del perché abbiamo vinto sono d’accordo con te e ci aggiungerei anche una bella dose di sana ignoranza.
            Come ho scritto sopra infatti , credo poco alla relazione campo piccolo vittoria…
            Comunque per la gara di rutti ci sto anche io 🙂

        • panda 21 Novembre 2016, 19:15

          Era proprio così, e rimango sempre convinto che con le nostre qualità ed i nostri difetti un campo più stretto ci porti vantaggio.
          Anche visivamente mi sembrava più stretto, ma se ESPERTI GEOMETRI mi dicono che i campi sono identici penso che forse è stata una mia impressione.
          Su differenza di valore tra avanti e trequarti rimango dell’ avviso che è storicamente così.
          Sui calciatori abbiamo ancora un gap di potenza e precisione rispetto ai migliori e quindi calciare non può ancora essere una opzione vincente. ( certo siamo migliorati dai tempi di Mirco Bergamasco giovane estremo)

    • western-province 21 Novembre 2016, 17:28

      la prima linea Ferrari-Gega-Quaglio quest’anno non l’ho mai vista in difficoltà contro nessuno (non dico che ha sempre dominato ma per lo meno se lo è giocata con tutti)
      PS gli avversari in mischia chiusa in pro12 sono signori avversari

      • panda 21 Novembre 2016, 17:47

        Penso anche io che siano molto forti, ma quello che volevo sottolineare è che li ho visti spesso prendere calci liberi per piccole furbizie e non sempre tenere una mischia così stabile come sabato.
        Inoltre penso che la prima linea del Sud Africa, con tutto il rispetto per il PRO 12 sia da incubo.

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