L’assistant coach degli Azzurri si complimenta con i ducali. E fissa l’asticella all’ 80/90%
Zebre, percentuali al piede e All Blacks: parla Mike Catt
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Beh sembra Cavinato ! 🙂 😉
Amazing Cat!
Ottimi giocatori, veramente eccellenti! Quali sono??
Noi facciamo ma poi tocca a loro… si inizia
Cioè?
se si riferisce alle aperture saranno canna e allan..la penso come lui se l’italia trova un calciatore con cifre fra l 80 e il 90 raddoppia la percentuale di vincite,per quanto riguarda gli ab ha ragione giocano meglio di tutti sia alla mano sia al piede,ho notato pero’ nel primo tempo usano il piede molto di piu’,nel secondo giocano molto palla in mano,decisamente c’e’ stata una svolta rispetto a brunel ora si sente grande interessamento e voglia di lavorare da parte dello staff era ora di sentire qualcosa di specifico non le solite frasi fatte..
Eccellenti nel senso della categoria..
Scherzo.. battutaccia..
Un penny per i pensieri di Catt durante questa foto..tipo..
“e che cacchio vi devo dire? avete un movimento rugbistico da sangue da naso, da 16 anni siete nel 6N e siete comunque sempre fermi lì, finanziariamente state con le pezze al deretano, ogni tot imbroccate una partita..cioè io ci provo ma di miracoli non ne faccio….che fame oh..quasi quasi provo quella trattoria che mi ha consigliato San”
Scusa ma quanto ci hai impiegato a partorire un simile aborto?
a volte non c’e’ molto da aggiungere quando le dichiarazioni sono di competenza e buon senso. in bocca al lupo.
Questo e’ un grande. Ho visto all’Acqua Acetosa l’impegno che ci mette. Sono sicuro che con lui i nostri miglioreranno molto. Daje, Catt!
Vabbeh ma gli hai detto; “miché, sta senza penzier!?”
Si’, e lui mi ha risposto: “I ‘naggia ancora capite chi cumanna ‘cca!”..
Questi commenti negativi non arrichiscono nessuno…..
Bravo kat, piedi per terra e idee chiare. Poi è ovvio che cerchi di dare fiducia a quelli che ha, magari con qualche complimento
Sarà…gli AB strapazzano tutti con calciatori che hanno il 60/70% al piede, e preferiscono aperture di quel tipo invece di gente che hanno 80/90%…probabilmente a parità di skills nel gioco aperto (lettura del gioco, attacco linea, precisione nel passaggio, attidudine all difesa ecc ecc) meglio uno che anche calcia bene…Catalano insegnava
Si…ma noi non siamo gli AB e soprattutto con percentuali migliori avremmo portato a casa molte partite.
Io capisco questa attenzione sulla realizzazione al piede, ma diventa importante se le due squadre sono (quasi) di pari livello. Ma se una squadra ha un valore tecnico inferiore di 20/30 punti (a star buoni, per l’Italia contro le altre del 6n), l’underdog dovrebbe prima pensare a creare una struttura di gioco (e giocatori) capace di assottigliare la differenza, che per calciare c’è sempre tempo. Altrimenti stiamo sempre alle sconfitte onorevoli
Guarda che una cosa non esclude l’altra. Ci si puö allenare ad aprire il gioco, ad allenare il piede per i calci tattici ed anche ai calci piazzati. Il tutto nella stessa settimana.
Incredibile, vero?
Forse non mi sono spiegato. Intendevo che è molto più facile, penso, insegnare a calciare (tra i pali) che tutto il resto, che probabilmente è prioritario…
Non so se sia poi’ facile insegnare a calciare tra i pali. Sicuramente è comunque importante.
di sicuro conta ma nel rugby moderno dove si segnano + mete conta meno. E calciatori da 80-90% nei Test Match a parte Halfpenny/Farrell e forse Sexton non ce n’è. Laidlaw ci si avvicina, Foley o Bezy no, Barrett nn ne parliamo.
Biggar, ma anche Pollard era lì prima dell’infortunio. El Mago, quando tocca a lui. Madigan. Tenendo conto solo di chi bazzica da un po’ per le nazionali, se no anche Davies, per dirne uno, ne sbaglia proprio pochi.
Puoi arrivare a queste medie solo con tanto allenamento.
Serve allenamento, è ovvio, ma soprattutto serve confidenza. Almeno per quelli che sono calciatori naturali, con la meccanica a posto (che puoi e devi comunque raffinare per tutta la carriera ma con un allenamento iperspecialistico e personalizzato). Un buon calciatore la confidenza nel gesto ce l’ha, ma è la partita e il momento che l’abituano a usarla e mantenerla, e magari un lavoro approfondito sul cervello e l’autostima. Per esempio, credo che Keatley consumi un paio di scarpe a seduta ma, da cecchino che era, da un anno e mezzo gli capita di prendere neanche la porta di Brandeburgo.