Poaching nel Pacifico, gli ‘scippi’ continuano. Ben Ryan: “Come il Far West”

L’ex ct delle Fiji 7s rilancia il problema di “agenti non autorizzati” che svuotano le isole dei migliori talenti. E World Rugby…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. tony 25 Settembre 2016, 08:49

    Noi siamo dei principianti , al massimo ci concediamo 2/3 sudafricani.

  2. Katmandu 25 Settembre 2016, 09:57

    La regola dei 5 anni per me sarebbe molto ingiusta nei confronti delle europee rispetto a quelle australi, contando che comunque il SA e l’argentina di sta roba dell’eleggibilita gliene frega zero, molti piccoli isolani seguono i genitori in Australia o in NZ per cui per loro pochi problemi
    La soluzione per me rimane quella di legare i giocatori una volta che han fatto la loro scelta.

  3. sentenza 25 Settembre 2016, 11:10

    Per me se vanno a depredare alcuni paesi significa solo che la pratica del rugby ha dei problemi anche nelle potenze tipo Francia e Inghilterra. Avrà seguito di pubblico ma se ricorrono agli isolani vuol dire che i talenti loro sono in calo, e solitamente la cosa è proporzionale al numero di praticanti.

  4. gian 25 Settembre 2016, 11:32

    finalmente ce ne stiamo rendendo conto che l’assoluta anarchia e la troppa facilità di “naturalizzazione” fa danno sia ai “ricchi” in un senso, che ai “poveri” in un altro, o si mettono tempi lunghi per la naturalizzazione (probabilmente meglio come età, ad es 25 anni min se hai già maturato il tempo ed x anni a partire da 23/24 anni) che renda sconveniente fare pesca a strascico, o si torna all’autartico passaporto (ma allora bisognerebbe che tutti fossero plafonati negli stessi tempi), comunque sti schei i xe na rovina!

    • Rabbidaniel 25 Settembre 2016, 14:05

      Gian quella dei passaporti è già una pratica corrente in altri sport. In certe nazioni il passaporto te lo dànno dalla mattina alla sera, e non ci puoi fare nulla. Cosa più difficile in Italia, Inghilterra ecc. ecc.

  5. carpediem 25 Settembre 2016, 11:33

    considerato che per entrare in NFl è come vincere un superenelotto, non si spiega perchè gli squali,marlin tonni e acciughe non vadano a pescare nel mondo universitario USA

  6. xnebiax 25 Settembre 2016, 11:40

    Possibili soluzioni:
    a) – 5 anni.
    b) – 3 anni per chi arriva in un paese prima dei 17 anni con la famiglia e va a scuola nel nuovo paese. 3 anni per gli over 25. 6 anni per chi tra i 17 e i 25 anni arriva in un nuovo paese solo per giocare a rugby.
    c) – regola ad hoc (che secondo me ci vorrebbe): 6 anni per un giocatore isolano che va a giocare in un paese Tier 1 e obbligo di contratti che permettano al giocatore isolano di rappresentare la sua nazione di origine; 3 anni per un isolano che va a giocare in un paese di tier 2.
    c – variante) per un giocatore Tier 2 ci vogliono 6 anni di gioco in un paese Tier 1 per rappresentarlo, mentre giocatori Tier 1 in un altro paese Tier 1 o giocatori Tier 2 in un altro Tier 2, 3 anni come ora.

    • xnebiax 25 Settembre 2016, 11:47

      Per me la regola dei 5 anni in generale cambierebbe poco. Magari i francesi, inglesi, australiani e neozelandesi andrebbero a prendersi gli isolani anche più giovani di ora.
      Ci vuole una regola mirata, secondo me.
      Perché applicare soluzioni semplici se il problema è complicato?
      Bisogna anche prendere atto che molte famiglie isolane cercano di trasferirsi in Australia o Nuova Zelanda, per motivi economici.
      #nonsivivedisolicetriolidimare

      • Rabbidaniel 25 Settembre 2016, 14:08

        Difficile xne, nel senso che, come sottolinei, in NZ e AUS gli isolani si trasferiscono con tutta la famiglia. Intanto cominciamo con i 5 anni e con la scelta della nazionale da rappresentare vincolata all’U20, non si possono vedere giocatori fare un mondiale U20 con una nazione un anno e con un’altra nazione l’anno successivo.

        • xnebiax 25 Settembre 2016, 14:55

          Beh, io Allan lo vedo volentieri con la maglia dell’Italia e non della Scozia 🙂

  7. carpediem 25 Settembre 2016, 12:04

    #nonsivivedisolicetriolidimare- ottima esca da parangal de orade,saraghi , spizi e riboni

  8. Shane McDriscoll 25 Settembre 2016, 13:35

    E che ha parlato solo del rugby union. Immagino che le squadre della NRL facciano lo stesso

  9. Fabruz 25 Settembre 2016, 15:12

    Basterebbe consentirgli di giocare solo nel paese in cui sono nati loro o, al massimo, i loro genitori. Il resto sono chiacchiere

    • Rabbidaniel 25 Settembre 2016, 15:33

      Andresti contro qualsiasi principio di libertà personale.

  10. Danthegun 17 Ottobre 2016, 15:10

    La pratica della pesca nel pacifico (come in altre zone del mondo vedi l’Argentina prima e il Sud Africa ora per quel che ci riguarda) è davvero scandalosa.

    Se un giocatore per scelta di vita prende una nuova nazionalità e può/vuole giocare con la sua nuova nazione nulla da discutere. Ma giocatori selezionati e vincolati apposta, con promesse di contratti e posti in nazionale è veramente aberrante.

    Il fatto poi che questo avvenga da squadre di primo livello verso squadre di secondo livello è scandaloso. Che la nazionale più forte del mondo vada nelle isole a scegliersi dei giocatori di livello All Blacks con un movimento che sforna giocatori che per tutti gli altri paesi sarebbero dei fenomeni è assurdo.

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