La garra dei Pumas nel match della RWC 2007 contro l’Irlanda, raccontata dai Delinquenti prestati al mondo della palla ovale
RWC 2007, quando gli argentini si trasformarono nei “Pumas de oro”
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Pelle d’oca. Bellissimo articolo
Bravo Lovisetto…
Ti verremo a cercare… 🙂
Lo stile è quello dei racconti di Federico Buffa, mi piace da morire. Il rugby si presta a questo stile di narrazione e ne può beneficiare. Quanti hanno cominciato a giocare dopo aver visto “Album d’ Aprile” di Marco Paolini, io sì e penso anche molti altri.
Coppa del mondo fantastica…. Ed ho avuto la fortuna di essere allo stadio, bellissimo!
il gioco dei Pumas è cambiato tantissimo. Nella RWC 2007 era volgarmente “palla lunga e pedalare”, nel senso che consisteva nel bombardare di up and under col piede di Hernandez la metà campo avversaria, successiva conquista e guadagno territoriale. Se non erano up and under erano rasoiate di 50 metri in touche a risalire il campo dello stesso Mago o grubber di Pichot ad occupare lo spazio. Tutte le mete segnate dai Pumas nacquero così, da intercetti o soltanto comunque da situazioni di gioco rotto. Ora Hourcade ha impostato il gameplan sul possesso, che alla lunga sfianca la squadra e infortuna sempre gli avanti come Creevy a forza di fare a sportellate, e a mio avviso raccoglie un pochino meno di quello che garantirebbe il livello complessivo di skills degli attuali Pumas.
Un articolo toccante, che spiega benissimo questa epica impresa, fatta di tanto genio e tanta ruvidezza, ma soprattutto tanto lavoro.
Grandi Pumas!