Guidi dà la scossa alle Zebre (società): “A volte sembriamo il Cecina”

Hulla, i 500000 sono fatti, mica l’han chiesto gli acquirenti di entrare in tutta fretta a luglio 2015 per sistemare il bilancio. Quello FIR, non quello delle Zebre. Le accademie di condominio e pianerottolo costano ben di più di una celtica, i 4 milioni alle due bagnarole mica li ho decisi io, e neanche sono io ad aver millantato che non c’è più la tassa. Poi ci sono i 400000 cash per il sintetico dell’accademmina di Remedello, ma guarda caso al San Michele, i 400000 per le 4 della coppa Tovarish che non sono più partita di giro della Challenge, tacchi, dadi e datteri a destra e a manca. Di sicuro le Zebre oggi costano meno di quando il bilancio non si conosceva ma se ne parlava bene. Prima la FIR scuciva sei milioni e passa ufficiali, per cui che il buco sia da addebitarsi all’attuale conduzione dello zoo è una balla gigantesca. Il disastro economico è semplicemente che tra accademie, celtiche, mance e opere di bene abbiamo speso il triplo e nel frattempo, non contrattando una virgola per l’esclusione dalle coppe, si incassa più o meno un 20% in meno dalle competizioni. Per cui, dopo aver ramazzato tutto quello che c’era, compreso il contributo super dell’ultimo mondiale ovviamente contrattato da Don Di, dopo quattro anni è normale che il passivo al terzo bilancio salti fuori. Come le emorroidi, se si esagera a ingozzarsi.