Parole di circostanza e sfoghi inaspettati nel giorno della rielezione del presidente FIR. Ma noi dobbiamo metterci a correre
Dopo le elezioni: un Gavazzi di lotta e di governo per un movimento tra ombre e luci
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Altri 4 giovani prospetti entrano nelle Accademie di Franchigia
Due atleti approderanno all'Accademia del Benetton, altri due a quella delle Zebre
Serie A Elite: ieri a Bologna l’incontro tra FIR e Club
Sul tavolo il rilancio del campionato, il numero di squadre partecipanti, la distribuzione dei permit player e la formula della Coppa Italia
FIR: approvato il Bilancio Preventivo 2024
Avvallato a maggioranza dal Consiglio Federale verrà ora inviato agli organi preposti per approvazione
L’impatto economico del Sei Nazioni 2023 sull’Italia: oltre 37 milioni di euro per Roma e la regione Lazio
Sono stati presentati gli studi relativi all'indotto creato dalle 3 partite casalinghe del Torneo dell'anno scorso
Accademie U23 Zebre e Benetton: la lista dei 12 atleti che completeranno il proprio percorso di formazione
Al termine i giocatori potranno trovare spazio nei roster delle franchigie o delle squadre della Serie A Elite
FIR e Ministero dell’Istruzione e del Merito sottoscrivono il protocollo “Scuole in meta”
Un documento di intesa che contribuisce a portare il rugby all’interno degli istituti scolastici
A prescindere da Mr.G il Pro12 costa e parecchio, a questo punto quale delle ipotesi?
Uscita totale dal Pro12.
Una franchigia federale ed una privata.
Una franchigia Fir con sede a Roma.
Una franchigia privata con sede in Veneto.
C’e’ anche un’altra ipotesi, ovvero che gli altri partners “quasi” alla pari, ci buttino fuori dalla competizione e al nostro posto mettano London Scottish e/o London Welsh (magari con chiusura di una franchigia Gallese per ribilanciare i numeri) e/o London Irish e tutti amici come prima.
Cosi’ noi ci chiederemo che fine ha fatto il nostro piano B.
una franchigia federale basta e avanza..
Ipotesi uno : uscita totale dal pro12 . Poi inizia il difficile : elaborare un piano B credibile
Veramente bisognerebbe elaborarlo prima…
Si chiaro hai ragione . La mia è più una provocazione , nel senso che non vedo chi sia in grado di elaborarlo .
A me sembrano possibilità da scartare quelle ipotizzate. Io preferisco 2 franchigie totalmente federali distribuite sul territorio e contratti centralizzati per i giocatori. Sicuro che è costoso stare nel Pro12, ma uscirne sarebbe come tornare indietro di dieci anni senza i pregi di allora
Vorrei ricordare ai più,
che le franchigie sono ora, entrambi private;
che usufruiscono di un contributo dalla Fir;
che la stessa Fir riceve un contributo congruo per questa attività( quindi soldi che non andrebbero al movimento );
che i commentatori ( ma anche qualche presidente ) che scrive in questo blog, una analisi di coscienza dovrebbero farsela; sparare sempre addosso alle franchigie ( a dire il vero più alle Zebre che il Benetton) non aiuta nessuno: il Rugby, le società, i giocatori, gli sponsor ed i tifosi!
Ora, invece di parlare sempre contro, qualche pensiero positivo potreste farvelo……. meditate rugbisti da poltrona!
grazie
e che soprattutto Cristo morì di sonno…
Da buon politicante parla come se in questi ultimi quattro anni lui fosse stato altrove!
Nessuno discute la legittimità del voto , ma da modesti osservatori non si può non rimanere almeno un pò stupidi della rielezione. Se non altro perchè come si dice nell’articolo : “Il nostro movimento sta meglio di 4 anni fa? Probabilmente no, siamo lì, fermi.”
Se in quattro anni sotto la guida di Gavazzi non si sono fatti passi avanti perchè dovremmo aspettarci che i prossimi quattro anni saranno diversi ? Credo sia questa la domanda a porre a chi lo ha votato più che a lui. Anche perchè lui, il presidente, è meglio che lo facciate parlare il meno possibile!
Cara Redazione, una analisi da endorsment, pavida e acritica, ovviamente non condivisibile.I fatti sono testardi e i conti sono oltre che in rosso non sono trasparenti.
Certo elezione legittima ci mancherebbe, ma con un movimento spaccato in due con visione diverse.
Potrà mai farci fare un salto di qualità una Presidenza di così bassa reputazione?
Quoto ciccio, commento deboluccio e pieno di luoghi comuni, almeno chiedergli che adesso tiri fuori il bilancio …
Proprio questo il punto fodamentale per un bilancio e una politica futura che non mi è per niente chiara. Se le quote di voti di Gavazzi fossero tutte comprate bastava non dare o dimezzare contributo a Benetton, faceva bilancio in utile o pareggiava spendendo in contributi vari. Tanto Treviso e collegate non lo avrebbero mai votato. Ma non ha fatto così, ovviamente troppo ingiusto, ma se farabutto come tanti scrivono…la testa di Munari valeva tanto? Che poi rispuntava.Io vorrei capire la franchigia privata di Marzio , Benetton o Dogi magari ma dove e con che contributo, e quella federale dove è perché costa meno, in cosa differiscono dal sistema attuale. Forse Parma in dismissione e partecipazione da perdente e ultimissima, o fiamme in pro 12 se avranno stadio. Io non vedo differenze con quanto si sta profilando ora, a meno che non spieghino come fare tre franchigie uno, ottimo come analisi sportiva,e una sola l’altro, ottimo economicamente, che questo era quanto annunciato dai due tra gli insulti di tutti.
Mala tempora currunt.
Le verie riflessioni politiche sarebbero da fare con i dirigenti dei piccoli club, chiedergli perchè hanno votato per l attuale presidenza e cosa pensano di tutti i discorsi tra celtic, tv, piramide ecc ecc…molti di loro magari non sono minimamente interessati ed il loro obiettivo e come non rimetterci soldi di anno in anno…un pò come chiedere ad un sindaco di un comune, punti di vista talmente diversi che quasi praticano altri sport, da un lato posso capirli, dall altro questa miopia ci ha portati alla deriva…
Ed è quella la contraddizione: deve eleggere il gestore dell’alto livello, gente che non ne è minimamente interessata perchè deve occuparsi e preoccuparsi solo della propria realtà che è distante anni luce dal rugby pro. Un po’ come se toccasse ai soci ACI eleggere il presidente del reparto corse della Ferrari.
Non credo sia la “funzione” del preside FIR “gestire” l’alto livello”, che poi era il mantra del prof.Ascione, lo ripeteva a tutti i corsi allenatori e da due o tre lustri è presente in tutte le slide “tecniche” della FIR Centro Studi o quello che ne rimane, fatto sta che per fare l alto livello hanno costruito le Accademie .
Il Presidente credo debba occuparsi di tutti i meccanismi che regolano e fanno funzionare il movimento, cosa che dal punto di vista elettorale ha pagato anche se Lui nn è tanto contento.
e chi dovrebbe votare, fatemi capire?
redazione come mai citate gazzetta e ansa?voi non eravate la’ per intervistarlo?non e’ una critica e’ solo curiosita’,anche per capire se son esternazioni separate o se ha fatto un discorso la nostra guida,che per chi non ha capito si e’ gia’ candidato anche per il 2020,c’e’ di mezzo il mondiale in italia del 2023..ahahahahahahahahahahahaahahahahahahahhaahhaahah
@Paolo Wilhelm
Perdona l’OT, ma ho voluto aspettare la fine delle elezioni e questo è il primo articolo firmato da te in persona.
Volevo farti alcune domande….. magari indiscrete, alle quali potrai rispondere ( o non rispondere ) come vorrai.
Il tutto perché vedo molta nebbia e poca trasparenza.
1) Dopo la transumanza da 1823 siamo venuti sul Grillotalpa sapendo con chi parlavamo. Col trasferimento su OR credevo di sapere con chi parlavo……
Posso sapere se sei ancora l’unico responsabile e gli altri “solo” collaboratori ?
http://www.onrugby.it/redazione
2) OR ha ancora una linea politica ? O è solo sportiva ?
Direi anche di non stare qui a fare la ceretta inguinale ai procioni. … era evidente che 4 anni fa tifavi per Zatta mentre quest’anno OR è stata quantomeno. …. equidistante.
A me freguncazzo dell’eventuale linea politica, mi basta sapere se c’è o no e per chi…… solo per onestà e trasparenza. ….dell’obiettività importasega. “Libero” e “Repubblica” non sono obiettivi. …..sono onesti nel perseguire la propria linea politica ed i lettori decidono.
3) Ti sei pentito o “spaventato” dall’aver creato un sito così grosso ? Vorresti tornare ad essere un “semplice blogger”? “Il Grillotalpa ” è ancora online per mere questioni affettive?
4) Ti sei accorto che parecchi utenti storici hanno mollato e altri scrivono parecchio meno ? Credi che le discussioni si siano arricchite o impoverite?
5) La decisione di bannare un utente è sempre venuta da te? O avallata ? Prima o dopo? Qual’è il limite? Posso scrivere le più grosse porcate ….. ma poi metto un punto di domanda e/o una 🙂 e diventa satira quindi intoccabile? “Pezzo di merda” all’arbitro è consentito?
6) Non sono riuscito a capire se un buco di bilancio è una cosa grave o illegale. Ti sembra una cosa normale nel panorama dell’informazione?
7) La questione Fusaro. Per me chi non sbaglia mai è perché non lavora……. ma perché così poca trasparenza? Spiegare un “è successo cosi” “è andata cosà” “abbiamo pestato una merda e ci scusiamo ?”
Grazie in anticipo e grazie cmq di aver creato una piattaforma digitale che per molti anni è stata una casa
Maxwell
Altro OT: Maxwell, l’ altro giorno mi è riuscito, toccando, con voluta provocazione, tasti a lui sensibili, stanare temporaneamente il pilone smeraldino, il quale mi ha scritto, alla fine del suo post, che, se avessi voluto la sua e mail, avrei potuto rivolgermi a te, in tal senso autorizzo la redazione a fornirti la mia e mail, dove potrai inviarmi l’ e mail di @Stefo, ti sarei grato se mi facessi sapere se te l’ hanno fornita. Ok?
P.s.
Io da vecchio utente del Grillotalpa prima e di OR, per quello che conta la mia opinione, come interlocutore riconosco soltanto Paolo Wilhelm, al resto della Redazoione do comunque il rispetto che si deve a chiunque, ma li considero un…contorno!!!
Mandamela a [email protected]
Ok
Ciao Maxwell
Onrugby nasce così: http://www.onrugby.it/2012/09/11/una-sfida-e-una-promessa-il-benvenuto-di-chi-sta-dietro-le-quinte/
Naturalmente in questi 4 anni le cose si sono evolute e si sono aggiunti nuovi collaboratori.
La linea editoriale che da sempre abbiamo deciso di tenere è quella di raccontare il mondo ovale italiano e internazionale.
Riguardo alla “politica”, OnRugby non intende sostenere la bandiera di nessuno, schierarsi per l’uno o per l’altro, il giorno che dovessimo decidere di fare una cosa del genere faremmo un endorsement pubblico, sul modello della stampa anglosassone.
Vogliamo raccontare le differenti visioni di uno stesso argomento. Essere liberi di criticare e/o applaudire chiunque a seconda delle occasioni.
La logica dell’ultras – ovvero non conta cosa viene fatto ma il chi lo fa – non ci piace.
Poi, ovviamente, ciascuno di noi in redazione ha le proprie opinioni personali, che vengono espresse nella logica che ti ho appena descritto.
Riguardo al Grillotalpa, no, non mi sono pentito, per nulla. Tornare ad essere “solo” un blogger? Nella vita mai dire mai. Magari anche per occuparmi di altro. Il Grillotalpa è ancora vivo perché… boh, non lo so, ci penso seriamente solo una volta all’anno, quando devo pagare il dominio… Non so, lo sento come solo mio, se non rinnovasi l’abbonamento e domani qualcuno (legittimamente) lo utilizzasse mi sentirei come “rapinato”.
Quello dei commenti è un tema molto dibattuto tra chi ha un sito web. Sarò sincero: io vi leggo, ma non sempre. Tengo separate le due cose, quello che fa OnRugby e quello che scrivete voi, che è una ricchezza indubbiamente, ma devono rimanere nettamente separate. Il rischio di scrivere per compiacere i propri lettori o non ricevere semplicemente critiche è alto ovunque. Sul chi scrive e quanto non so che dire: credo che ognuno di noi passi dei momenti in cui fa molto una cosa e poi magari la molla un po’. Non farei un discorso generale e dovrei conoscere le singole storie di ognuno.
Come ho già detto, il sito non l’ho creato io, sono stato coinvolto per gestire la parte editoriale. La scelta di intervenire e bannare è spesso una decisione collettiva. Ne discutiamo. Abbiamo una linea molto semplice: scrivi quello che vuoi, purché in maniera civile e rispettosa nei confronti di tutti (attenendosi alla Regole di Condotta sottoscritte all’iscrizione). Poi c’è un sistema di “warning”, fatto anche di invii di mail dirette alla persona singola in cui si sotolinea che sta tenendo un comportamento che va al di là delle linee prestabilite; nessuno viene bannato dall’oggi al domani.
In generale, un passivo in bilancio non è detto che sia una cosa grave e sicuramente non è illegale. Se il passivo è motivato da un investimento che auspicabilmente darà dei benefici in futuro è un “paio di maniche”, se invece lo faccio perché non riesco a stare dietro ai conti… beh, è un’altra faccenda. Se parli dell’ultimo bilancio FIR io – personalmente – trovo grave che non ci sia chiarezza sull’entità del rosso. C’è quell’1,1 milioni di perdita di gestione, ma gli altri soldi non quantificati?
Non è inconsueto che, quando si intervistano persone di un certo calibro a distanza (per iscritto), si abbia a che fare con degli intermediari. Come abbiamo già avuto modo di dire, le risposte di Fusaro pubblicate nella prima parte delle interviste ci sono pervenute da fonti da ritenersi, per il loro ruolo, assolutamente attendibili e che si sono accreditate come tramite.
Nella fattispecie abbiamo agito nella più assoluta buona fede. Sempre nell’ottica di non innescare inutili strascichi abbiamo sinora ritenuto che non sia il caso di addentrarci nei dettagli della vicenda.
Ti ringrazio delle risposte, soprattutto di Domenica e so che hai anche “brutto ceffo 1 e 2 ” da seguire ( li chiami ancora così 🙂 ? )
Ovviamente non mi hai convinto al 100% su alcune cose, ma è nella norma.
Però, ad es., se ci sono 1,1 M di perdita e degli “altri soldi non quantificati” non chiedete niente a nessuno …… date il la a quelli che dicono che siete in affitto nella nuova sede fir .
Cosi come, invece, avreste potuto moderare meglio gli ultimi giorni…. ne sono usciti parecchi di insulti e accuse da bar sport.
Poi ripeto….. a me fregunc…… della politica.
Come dice il mio amico peppe “nessuno tocchi la triade” e basta.
Stendiamo invece un velo pietoso sugli ultimi ban….. veramente ad minchiam e senza nessuna mail o con avvertimenti che Avesani ha dovuto perdere mezza giornata per andare a cercarne un paio in 3-4 anni. E continuo a pensare che 52 settimane siano esagerate.
Ma tant’è… così è se vi pare……
Grazie ancora di tutto
Maxwell
Caro buon vecchio Grillo, “non conosciamo i motivi dello sfogo di ieri” è di una ingenuità sconfinata. Come sai, il voto è palese, l’uomo “si aspettava” il 60% e quindi è chiarissimo a chi fosse rivolta l’invettiva e chi può cominciare a preoccuparsi o ad allenarsi per con i ceci sotto le ginocchia per il pellegrinaggio a Canossa. I veneti non può permettersi di toccarli, se non a parole, ma per altri andrà diversamente. Il temporale di ieri, per esempio, è un segno del destino: aver preteso di non passare per bancarottieri e falsari in bilancio penso qualche conseguenza l’avrà, e anche senza dover aspettare molto. Comunque complimenti a te, sei diventato più importante di lui e anche del rugby, visto che ormai i commenti sono più su cosa fa e cosa dice il Grillo che sulla bella prestazione di Canna di ieri, sull’arbitro con le antenne cornee o sul mio Munster di nuovo working class, povero ma bello come lo sono solo i giovani per i quali ci vuole pazienza, severità e sostegno. Buon lavoro, come sempre.
Adesso che ho rotto il ghiaccio e che qualcuno mi ha persino commentato (bene o male …), ne aggiungo un altro.
Spero che questa volta Zanovello accetti l’elezione a consigliere, rimuovendo l’incompatibilità che gli aveva impedito di subentrare un paio di anni fa.
Fare l’Aventino non ha mai pagato.
A latere :
Se posso aggiungere una postilla, assolutamente “non cattiva” :
tale signora Martorana a volte da la “sensazione” di copiare articoli, from N.Z., senza citarne la fonte, ma facendoli suoi.
Nel caso, potrebbe precisarlo ?
Grazie.
Su AG non mi esprimo piu’, onde evitare di essere ripetitivo.
@hro
frank scrive:
17 settembre 2016 alle 18:06
Esilio volontario. Dal 2014 mi sono trasferito in Svizzera.
Hrothepert scrive:
17 settembre 2016 alle 18:11
@frank, “bel” posticino davvero, uno dei luoghi più ipocriti del mondo, semplicemente un…anacronismo!!!!
frank scrive:
17 settembre 2016 alle 21:35
Hro, quanto bene lo conosci? parli per esperienza o per partito preso?
@frank, chiudiamola lì, non ho voglia di inutili discussioni, quindi ti chiedo scusa a te e ai simpatici e folcloristici cittadini della confederazione elvetica, ai loro scrupolosi banchieri e perfino alle Guardie Svizzere Vaticane, nella loro variopinta uniforme; no io non ci ho mai vissuto, ma….”me ne hanno parlato bene”, in quanto a te se hai deciso di trasferirti lì…contento te…contenti tutti, perchè “Tutti i gusti son gusti!!” disse quello che si schiacciava le dita dei piedi con il…martello!!!
Cordialità e buona domenica.
🙂 nessuna polemica
come quasi ogni cosa ha i suoi pro e suoi contro.
diciamo che la cosa che apprezzo di piu’ qua è che sai sempre cosa stai “comprando” con i tuoi dindi delle tasse….in Italia molto meno.
saluti cordiali (sul serio)
Certo che questo personaggio è davvero incredibile: prima ringrazia il movimento per avergli rinnovato la fiducia e poi, appena tre ore dopo, se ne dice deluso. Dice che nel 2017 ci sarà un ridimensionamento della spesa e, poco dopo, aggiunge che aprirà due nuove accademie under20. Qualche mese fa affermò che stava ricercando un accordo con la SRU per organizzare dei confronti tra club del domestic scozzesi e nostri club d’eccellenza, salvo poi insultare Glasgow e la Scozia (il che non ha mancato di suscitare reazioni indignate, cosa che i nostri media non hanno riportato adeguatamente).
Comunque, ciò che esterna il rieletto presidente ha ormai ben poca importanza, dato che è superato dalla realtà dei fatti. Qualche giorno fa in un commento @ermy scriveva che con la triade WR ci ha di fatto commissariato. Io temo che le cose stiano molto peggio: è inziata una vera e propria exit-strategy da parte delle Home Unions. Con buona pace del “rispetto politico”, i commenti negativi di chi ritiene che l’Italia non sia all’altezza delle altre ormai si sprecano, e non solo sui forum ma anche tra giornalisti ed addetti ai lavori, e gli effetti già si sono visti con l’esclusione di una delle nostre due rappresentanti dalla Champions. Il passo successivo, probabilmente già dalla prossima estate, sarà il passaggio alla classifica diretta della Celtic League, con conseguente esclusione anche della seconda nostra rappresentante. Da tempo, a torto o a ragione, si parla anche di rivedere la formula del 6N e, che piaccia o meno, il bersaglio di tali proposte di modifica siamo noi ed il nostro pessimo rendimento (1 vittoria nelle ultime 3 edizioni). Possiamo ritenerci fortunati di avere un contratto che ci lega al torneo (ma che vincola anche loro) fino al 2024. Ciò che i mandarini non hanno compreso è che da dopo i mondiali 2011 il resto dell’emisfero nord si attendeva da noi quello scatto in avanti che non c’è stato. Il quadriennio appena concluso era l’ultima spiaggia e doveva venir impiegato per un profondo rinnovamento del sistema di formazione del nostro rugby, mentre è iniziato con lo spostamento di una delle due franchigie (danno d’immagine presso i partner celtici) ed è proseguito con un triennio di risultati disastrosi da parte del livello che ha visibilità all’estero (nazionale+franchigie+nazionale under20), con la sola eccezione della stagione 2012-2013. Favoleggiare di una terza franchigia, mentre una è già sull’orlo del fallimento e chissà se tra qualche anno la Celtic esisterà ancora, e dei modiali 2023 (che non ci verranno mai assegnati) la dice lunga sulla lucidità e sulle priorità che ha a mente chi deciderà le sorti del nostro rugby per i quattro anni a venire.
purtroppo concordo su ogni singolo concetto espresso da giovanni…posso solo aggiungere che imho forse non è poi così sbagliato che non sia cambiata la gestione del timone: l’iceberg ha colpito da quel di e la nave imbarca acqua da parecchio, che suoni la stessa orchestrina che ha deciso la musica fino ad ora…le alternative meglio che si preparino per una barca nuova che comunque si dovrà ricostruire da zero, sicuramente più piccola e discreta, ma che galleggi bene e con dignità…che continuino questi a fare i fenomeni con la barca di briatore che nasconde il motore di una duna…tanto allo Yacht Club li hanno già sgamati da un pezzo e fuori dal porto hanno la fila di gente che ha la borsa piena (sicuramente più della nostra) e non aspetta altro che si liberi un posto barca…
il purtroppo iniziale è ovviamente legato alle mie sensazioni sul rugby italico e non all’essere d’accordo con Giovanni 😉
Condivido molto di quello che hai detto, Giovanni, ma ti chiedo: sei sicuro che sia già in atto una exit strategy nei nostri confronti da parte delle home unions? E perché mai? A chi gioverebbe realmente, sia dal punto di vista della formula del torneo che da quello economico? Hai un fanalino di coda che ogni tanto azzecca la partita e se la gioca con le altre del Sei Nazioni. E’ poco, è vero, molto meno di quello che potevi sperare 15 anni fa, ma per le altre non vedo alternative straordinariamente allettanti rispetto alla nostra presenza.
A volte penso che noi italiani siamo culturalmente portati a pensare che gli altri passino il tempo a guardare a casa nostra. Credo che ognuna di queste nazioni abbia dimensioni e sviluppi interni, lotte intestine, problemi di pubblico (quando vedo il pubblico delle gallesi in casa raramente il loro stadio supera la metà della capienza) e che il problema Italia c’è, ma saranno anche un po’ cazzi loro, di questi italiani che fanno casino.
Io non ho dubbi sul fatto che l’Italia abbia deluso chi sperava di allargare in maniera significativa la competitività del movimento e il giro d’affari, ma è anche vero che le decisioni politiche vanno sempre più verso un allargamento della base del rugby e l’Italia in questo senso qualche numero ce l’ha ancora. A chi gioverebbe segare le gambe e affossare definitivamente il Belpaese rugbystico?
Infine, ti dico ancora una cosa: le cose possono migliorare se davvero passa l’idea di investire su tecnici preparati nelle Accademie, tenendo conto che dal punto di vista della struttura fisica e atletica a noi non manca ancora moltissimo per arrivare a certi livelli. Secondo me è quello che c’è dietro, o meglio quello che non c’è, che è preoccupante. E su questo, la gestione Gavazzi ha molto da farsi perdonare. Nel nostro sport certi processi sono molto lunghi, lo sai anche tu. Sono stati fatti diversi errori, ma sono abbastanza sicuro che ci manca meno di quello che pensiamo dopo anni di sconfitte e che le Home Unions non si siano riunite in una losca tavola rotonda per farci fuori. Il modo in cui le Zebre ieri hanno strapazzato i campioni uscenti dello scorso Pro 12 sta lì a dirci qualcosa.
No, non credo alle “losche tavole rotonde per farci fuori”, nemmeno che ci mandino gli arbitri cattivoni per metterci in difficoltà e neanche che “gli altri passino il tempo a guardare in casa nostra”. Semplicemente 17 anni fa hanno fatto un investimento su di noi che sta fruttando meno di quanto si aspettassero, dopo così tanto tempo. Insomma, siamo in ritardo rispetto a dove dovremmo già trovarci ed a parlare per noi sono i risultati, inferiori alle attese. Parlando del 6N, oltre ad avere un contratto fino al 2024, entrano in gioco altri fattori, come la location ed il fatto di riuscire a riempire, bene o male, ogni anno l’Olimpico. Invece per la Celtic vedo una situazione più a rischio, non credo che possiamo più permetterci due franchigie (gli argentini con un movimento di gran lunga più profondo ed organizzato, ne hanno messa in piedi una sola per il SR) e la tentazione di coinvolgere gli exiles (London Irish-Welsh-Scottish) cresce. Tra l’altro parliamo del torneo più debole tra i tre dell’emisfero nord: non è da escludere che tra qualche stagione possa sfasciarsi. Ma ripeto, non c’è intento punitivo ma solo esigenza di competitività da parte dei partners. Se migliorassero i risultati, aumenterebbe pure l’affluenza nei nostri stadi, diventerebbe meno complicato trovare i broadcaster e coinvolgere gli sponsor. E’ questo ciò che spererebbero da noi Oltremanica. Vedere che dobbiamo affidarci ad un produttore in streaming (sempre mille grazie a The Rugby Channel, sia chiaro) non ha fatto di certo un buon effetto. E nel frattempo la Georgia avanza…
P.S.: sarei ben lieto se Zebre e Benetton avessero i “problemi di pubblico” delle gallesi. Se poi pensiamo ai dati d’affluenza dell’Eccellenza, beh, ci siamo capiti…
Grazie Giovanni. Giusta analisi realista.
Minchia, Giovanni…
…”spruzzi” entusiasmo da tutti i pori !! 🙂
O ti hanno appena regalato un cabaret di babà, o ti sei svegliato con l’uccello duro… 😀
Ah ah, lo vedremo presto se sono pessimista o se invece…intanto è un fatto che ci hanno declassato una delle due franchigie in Challenge cup.
Un caro saluto anche al tuo volatile. 😀
😀
Mah, guarda…se la nostra franchigia la vincesse, la Challenge, non mi sentirei declassato…il problema vero è che non superiamo manco il girone iniziale…
Una valutazione tecnica che deve essere chiara per tutti. Questa elezione (come tutte quelle che l’hanno preceduta) non è affatto democratica nel senso comune della parola, e’ formalmente corretta forse, ma certo marcia dal di dentro, essendo fondata sul sistema delle deleghe, un sistema che consente sempre al potere di alimentarsi e procrastinarsi.
Provate a immaginare elezioni politiche dov’è si votasse per delega..
Questa dovrebbe essere la battaglia principale per permettere al sistema di scegliere davvero i migliori: eliminare le deleghe e chi vuole incidere sul sistema deve votare personalmente.
Questa dovrebbe essere una battaglia nella quale On rugby si impegna senza reticenze e senza essere appiattito sul sistema attuale di potere che finirà per avvelenare tutti e tutto.
Pro in politica non ci sono le deleghe ma a suo tempo le tessere si
In realtà anche in politica si vota x delega in quanto i parlamentari vengono scelti dai partiti e non dagli elettori..
“Procrastinarsi” in che senso? Sei sicuro che quello che stai scrivendo abbia un significato in lingua italiana?
Si potrebbe chiedere lo spoglio delle schede, qualora fosse possibile?
In attesa della risposta Gavazzi sembra e si avvicina sempre più al nostro PdC nei suoi recentissimi lamenti e rivendicazioni di essere stato lasciato solo…col cerino in mano.
Renzi ora urla alla luna e nessuno lo ascolta. Ha illuso per mesi gli italiani che i problemi dell’Italia fossero di carattere sovranazionale e la loro risoluzione spettasse ad un meccanismo collegiale europeo. Nonostante l’incontro finito a tarrallucci e vino a Ventotene di soli quindici giorni fa, nonostante l’incontro (inutile) con la Merkel a Maranello (perchè lì e perchè di nuovo un nuovo incontro), Renzi ha sbiellato l’altro giorno a Bratislava e si è reso conto che lui deve solo stare muto e rendereo conto (gioco di parole) del bilancio dello Stato Italiano. E adesso il PdC toscano se la prende con la luna..
Gavazzi. Gavazzi nonostante abbia adempiuto a tutte le direttive del board celtico e del board per la partecipazione al 6N, nonostante si sia impegnato in acrobatiche speculazioni e investimenti nella sua Calvisano per il mondiale U.20 (rifaciemento e ampiamento dello stad..ietto), nonostante si sia prodigato a spendere per creare una quanto meno decente rappresentativa federale in celtic leaghe, nonostante abbia investito (male o bene, ai posteri l’ardua sentenza) nelle famigerate Accademie Federali dissipando il patrimonio del bilancio federazione, nonostante, nonostante eccetera, eccetera, i risultati non arrivano e anzi viene rieletto “solo” col 54% degli aventi diritto (che chiariamo sono le società tutte Fir, quindi una di serie C con trenta iscritti vale 1 voto come la Rugby Rovigo o il Petrarca o Viadana o Treviso..).
Che dire, per entrambi? I proverbi in questo caso si sprecano e ognuno scelga il proprio che meglio si adatta alla situazione (“chi troppo vuole, nulla stringe”?), io dico solo che la tradizione del rugby in Italia sopravviverà a queste sciagure umane e di chi le ha create, aspetto sull’argine del fiume passare le carcasse di entrambi passare lentamente, inermi. Solo allora si ricomincerà una nuova storia.
Ma è sicuro che sia 1 società=1 voto? Ci sono anche sistemi diversi, voti proporzionali ai tesserati e/o al livello e risultati ottenuti.
A sparare cazzate non si paga.
1. Hanno diritto ad un voto di base le società, le associazioni gli organismi sportivi che siano in regola con i pagamenti delle quote di affiliazione e di riaffiliazione, che siano affiliati da almeno 12 mesi precedenti la data di celebrazione dell’Assemblea, a condizione che in ciascuna delle stagioni sportive ricomprese nell’arco dei suddetti 12 mesi abbiano svolto, con carattere continuativo, senza avervi rinunciato prima del termine od esserne stati esclusi, effettiva attività sportiva ufficiale, intendendosi per tale la partecipazione a qualsiasi campionato iscritto nei calendari della Federazione e salvo il caso di fusione per incorporazione o cessione del titolo sportivo ed a condizione che alla data di convocazione dell’Assemblea partecipino all’attività sportiva ufficiale della Federazione. 2. Oltre al voto di cui al precedente comma, verranno assegnati, a ciascuno affiliato, per ogni anno sportivo federale, per la effettiva partecipazione ai sotto elencati campionati maschili e femminili che abbiano avuto regolare svolgimento:
a) – Campionato Nazionale Assoluto di Eccellenza: 1^ Classificato: 40 voti 2^ Classificato: 38 voti
3^ Classificato: 36 voti dal 4^ all’ultimo Classificato: 35 voti Per assegnazione del titolo di campione d’Italia Assoluto Ulteriori: 20 voti
b) – Campionato Nazionale di Serie A: 1^ Classificato: 34 voti 2^ Classificato: 33 voti 3^ Classificato: 32 voti dal 4^ all’ultimo classificato: 30 voti Per assegnazione del titolo di Campione d’Italia di Serie A Ulteriori: 15 voti
c) Campionato Nazionale di Serie B 1^ Classificato: 28 voti 2^ Classificato: 27 voti 3^ Classificato: 26 voti dal 4^ all’ultimo classificato: 25 voti
d) Campionato Nazionale di Serie C: 1^ Classificato: 15 voti 2^ Classificato: 14 voti dal 3^ all’ultimo classificato: 13 voti
e) Campionati Federali Giovanili: 15 voti
================================================
Approvato dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. con deliberazione nr. 198 del 21.6.2012 – Errata corrige: rettifica numerazione articoli dal nr. 29 e seguenti —————————————————–12
Per l’assegnazione dei Titoli Nazionali Giovanili Ulteriori: 15 voti
3. L’Assemblea Generale determinerà, con provvedimento avente validità quadriennale, non modificabile nel corso dello stesso quadriennio, i campionati federali giovanili cui è ricollegata la assegnazione dei voti di cui alla lettera e). 4. Ai soli fini della Assemblea elettiva a ciascun affiliato è attribuito un numero di voti pari alla somma dei voti spettanti per ogni anno sportivo portato a termine nel quadriennio precedente o nelle stagioni sportive precedenti, in caso di celebrazione di Assemblea Straordinaria, prima della scadenza naturale. 5. Nel rispetto del principio di immodificabilità quadriennale del diritto di voto il Consiglio Federale non potrà apportare, per lo stesso quadriennio, variazioni e/o modifiche ai campionati ed ai titoli nazionali né al loro numero. 6. Le Società affiliate esprimono il 70% dei voti plurimi alle stesse attribuiti. 7. Il restante 30% è espresso, nella misura del 20%, dai giocatori tesserati per la Società nei modi previsti dall’art. 21 e, nella misura del 10% dai tecnici nei modi previsti dall’art. 22. 8. Nel caso in cui dalla predetta ripartizione dei voti plurimi, il numero dei voti rispettivamente attribuiti alle Società affiliate, a tesserati giocatori della Società, e ai tesserati tecnici della provincia ove ha sede la Società, risulti un numero decimale, lo stesso sarà arrotondato al numero intero immediatamente superiore. 9. Ogni Affiliato con diritto di voto parteciperà con il proprio legale rappresentante o con persona delegata facente parte del proprio Consiglio direttivo e regolarmente tesserata alla Federazione. Ai rappresentanti delle società ed associazioni sportive affiliate, degli atleti, dei tecnici è riconosciuto esclusivamente il diritto di voto spettante ad una delle categorie per le quali risultino tesserati. I rappresentanti degli atleti e dei tecnici eletti nelle rispettive assemblee di categoria devono partecipare direttamente alle assemblee nazionali e non possono ricevere né rilasciare deleghe. 10. Il Presidente della F.I.R., i componenti del Consiglio Federale, del Collegio dei Revisori dei Conti e degli Organi di Giustizia, nonché i componenti i Consigli Regionali ed i Delegati Regionali e i candidati alle cariche elettive non possono rappresentare società o organismi affiliati né direttamente, né per delega. 11. E’ preclusa la partecipazione alla assemblea a chiunque sia stata irrogata una sanzione di squalifica o inibizione in corso d’esecuzione. 12. La morosità derivante dal mancato pagamento delle quote di affiliazione, di riaffiliazione e di tesseramento preclude il diritto di partecipare alle assemblee. 13. Ogni Soggetto Affiliato con diritto di voto può avere deleghe da altri Soggetti Affiliati, purché appartenenti allo stesso Comitato, nei seguenti limiti: a) nel caso di Assemblea Nazionale: • 1, se all’Assemblea hanno diritto di partecipare fino a 100 associazioni e società votanti; • 2, fino a 200 associazioni e società votanti; • 3, fino a 500 associazioni e società votanti; • 4, fino a 1000 associazioni e società votanti; • 5, fino a 1500 associazioni e società votanti;
b) nel caso di Assemblee Regionali:
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Approvato dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. con deliberazione nr. 198 del 21.6.2012 – Errata corrige: rettifica numerazione articoli dal nr. 29 e seguenti —————————————————–13
• 1, oltre le 20 associazioni e società votanti; • 2, oltre le 50 associazioni e società votanti; • 3, oltre le 100 associazioni e società votanti; • 4, oltre le 200 associazioni e società votanti;
Quanto ai giocatori che avrebbero votato il presidente, votano per i loro due posti, e i tecnici per il loro.
Se ne può più.
chi dovrebbe votare per il proprio futuro praticamente non conta una cippa…mi fa ridere quando parlano di democraticamente eletto…
…chi dovrebbe votare per il proprio futuro…
Giusto !
E non solo i giocatori & allenatori, ma anche i fisioterapisti, i massaggiatori, i magazzinieri, i custodi dei campi, gli autisti dei pullmann.
Insomma, tutti, se no che democrazia e’ ??
Ah, tutti si, ma ad esclusione dei venditori di acqua & piscio del Monigo…
@berton: io includerei anche i forumisti e gli azzanatori di arbitri 🙂
Non sei d accordo? pensa che in cose più importanti hanno diritto anche quelli che il voto lo svendono, perchè non dovrebbero averlo chi appartiene e contribuisce a mantenere vivo questo mondo..
Azz… allora da minus habens che non sa un cazzo ho indovinato sia sugli inghippi di bilancio che sulle regole elettorali. Non fatemi più parlare sennò…
cmq, guardate che un sistema a grandi elettori e’ molti piu’ facile da controllare. cosi’ visto che siamo ai pensieri in liberta’ ed alla fantapolitica.
Piove Governo Ladro, ma dai Steve,
Cosa c’entra con l’elezione del Presidente della FIR ?
E infatti è piovuto e “tutti a casa, ci rivediamo a febbraio” (e di sicuro sarà neve e -20°). Anche se preso al volo dall’arbitro quello comunque è davvero un segno. Gavazzi dovrà fare un ulteriore buco di bilancio per l’acquisto di tonnellate di amuleti.
va, la butto li. troppa importanza su queste elezioni. in tutti i sensi. chi dice che e’ colpa di Renzi (e la Boldrini no?), chi vuole riemigrare, Giovanni mi s’abbatte. finche’ fanno lavorare la triade, stiamo meglio di come stavamo 8 e 4 anni fa. buona domenica a tutti.
Ma no armiamoci di popcorn e vediamo dove vuole (crede) di arrivare…
https://youtu.be/MuaJdM5JKzs
Eh caro Peppe, la fai facile tu che ci osservi da Albione, tra pomeriggi trascorsi a thè e pudding al Covent Garden e serate da hanging out tra i salotti di Soho. 🙂 Mal che ti vada c’è sempre la terza pagina del Sun. 😀
Niente piú pag 3 Giova’. E lo condivido. Basta con queste cose soft porn. O si fanno bene o niente, no?
Concordo.
Solo che poi da Dublino i seguaci di Paddy protestano. E in questi tempi di brexit meglio tenerseli buoni… 😉
Senza polemica non é giusto scrivere se non si sa. I valori del voto sono proporzionati alla attività svolta mediante parametri prefissati e resa pubblica. Ovviamente eccellenza ha un valore,serie C un altro. Il sistema deleghe vale per una effettiva difficoltà a raggiungere una unica sede da tutta Italia.altrimenti anche chi organizza la trsferta per altri con bus e albergo va giudicato come ben organizzato e generoso o come corruttore? Le deleghe sono per tutti e regolamentate, sta a chi da la delega fare la scelta. Nessuno ha proposto cambi dello statuto che regola le votazioni.
Per forza che nessuno l’ha chiesto, se sono regole coni valide per tutte le federazioni.
Comunque anche col voto differenziato se il concetto è che i voti “si comprano” o “si ricompensano”, quello resta. Cambia solo che di conseguenza saranno differenziate e proporzionali anche le ricompense. Non più 4 palloni per ognuno ma a qualcuno 6 o 8 e ad altri 3 o 2.
Visto le ultime dichiarazioni, spero vivamente che Gavazzi abbia l’umilta’ e l’onesta’ di dar tutto in mano ad un VERO director of rugby come tanto aveva dichiarato di voler fare nel corso dell’ultimo anno. ..
Sarebbe l’ultima spiaggia del movimento, lui ha gia’ dimostrato che con i soldi non suoi ha le mani a colabrodo. .
Giusto per completezza di cronaca:
http://www.prontialcambiamento.it/nota-di-marzio-innocenti-a-seguito-delle-dichiarazioni-del-presidente-gavazzi/
Ma quando si pacificheranno gli animi e si penserà a lavorare? Se il gioco diventa quello di rispondere ad ogni frase e niente altro allora sarà davvero la fine.
Innocenti si dovrebbe preoccupare che avendo dei consiglieri in quota nel Consiglio questi portino avanti alcune cose che erano contenute nel suo programma. Questo si chiama avere a cuore l’interesse del rugby altrimenti sarà solo rancore che scorrerà a fiumi in ogni occasione.
pacificare gli animi ? chiedilo a mago g …
il clima di odio e contro tutti l’ha portato lui ogni volta che fa’ dichiarazioni sempre al veleno
roba da matti pensi a innocenti con tutto il male che quello li’ ha fatto
Sono proprio quelle frasi, anche se a caldo, che fanno pensare che non abbia tanto vinto ma lo abbiano “condannato” a restare lì. E’ possibile che dopo averci meditato sopra per bene avesse deciso che dopo tutto gli conveniva fare lo Schettino e cadere per caso in una scialuppa. Invece qualcuno lo ha anticipato e legato al timone della nave che affonda.
A rincarare la possibilità c’è il fatto sicuro che lui i numeri veri del bilancio e quelli dei conti bancari li conosce per certo. Nonchè quelli in prospettiva futura, peggio ancora.
Mi sa che ha ragione quello che diceva che Fusaro si è ritirato proprio dopo per aver visto il bilancio, non il contrario.
se e’ cosi’ triste per non essere stato capito perche’ non si dimette ?
maghera
Gavazzi o Non Gavazzi io continuerò a tifare per il rugby italiano, continuando a sperare che possa solo migliorare. Quando sabato ho letto della rielezione dell’attuale presidente Fir mi son arrabbiato lo ammetto, ma avevo deciso di non dure nulla (o quasi), ora però è andata così e possiamo solo sperare che la presidenza continui a portare in Italia personaggi come C. O’shea senza pensare troppo a quelle cose inutili chiamate accademie, altrimenti fabbricherò bile da qua al 2145. Buongiorno e buona settimana a tutti.
Può spiacere vedere che un individuo come AG sia stato rieletto dopo il concreto aiuto dato al rugby nazionale a scendere di livello, ma se chi aveva il potere di voto per mandarlo a casa ha invece deciso di tenerlo… evidentemente ha il suo tornaconto.
E visto che ultimamente sono sempre più presenti quelli che poi ti scrivono “ma tu ti senti più bravo” e altre scemenze dico subito che no, non sono più bravo di AG nel tenere una condotta come la sua. Però, finchè siamo in democrazia, continuerò a esprimere il mio parere…
http://rugby1823.blogosfere.it/post/557540/italrugby-in-difesa-arriva-brendan-venter
Questo è il primo colpo del nuovo presidente FIR? Bene.